A proposito di seghe ben fatte...

Alex è entrato in macchina e stava per inserire la chiave nel cruscotto, ma io gli ho fermato la mano, gli ho tolto le chiavi, che ho appoggiato vicino al cambio e gli ho accarezzato il petto attraverso la camicia, guardandolo con dolcezza.

Ho pensato che non osasse chiedermelo, ma che ne avesse tanta voglia…

L’ho guardato con dolcezza e l’ho invitato a reclinare completamente il sedile. Io ho fatto lo stesso e gli ho slacciato i pantaloni

Una volta abbassatigli i pantaloni mi si è presentato, in tutto il suo splendore, il suo enorme pacco, avvolto nei boxer bianchi aderenti, che delineavano perfettamente le forme del suo pisello, sopra le sue palle piene di sperma che sembravano voler esplodere, della cappella e delle rugosità delle vene…

Ho iniziato così a massaggiarglielo con il palmo della mano aperto, stringendoglielo ogni tanto per assaporarlo in tutta la sua durezza, poi scendevo e gli accarezzavo dolcemente le palle, con movimenti circolari. Ogni tanto gli facevo qualche grattino con le unghie nel loro mezzo e questo lo faceva sussultare di piacere. Poi, gli ho fatto qualche grattino leggero sulla cappella e, un po’ più decisa, lungo l’asta.

Alex rimaneva immobile e non osava chiedere niente, ma con lo sguardo mi implorava di tirarglielo fuori dai boxer, per cui l’ho accontentato. Gli ho abbassato lentamente i boxer e il suo turgido pisellone è scattato fuori come una molla. Non ho avuto bisogno di lubrificarlo perché era già fradicio di liquido pre-eiaculatorio.

Ho iniziato a segarlo con movimenti lenti ma profondi, su e giù, così, su e giù, a cui alternavo un movimento rotatorio, come quando usi la manetta della moto… Ho proseguito per un po’ così, su e giù, lento ma profondo. Volevo farlo stare ancora sulla corda il mio imbranatone, ma non vedevo l’ora di fargli vedere come e quanto sono brava a far godere un uomo. La misura la darà la sua sborrata.

Gli ho chiesto se era in grado di resistere ancora. Messa da parte la sua consueta modestia, mi ha detto che non aveva assolutamente problemi a resistere ancora, per almeno altri dieci minuti, e che VOLEVA resistere ancora a lungo. Mi è venuto spontaneo fargli un sorriso beffardo e gli ho detto: “Non mi conosci bene, signorino. Io sono tra le più abili masturbatrici che siano passate su questo mondo e ti faccio venire nel momento che decido IO, non quando puoi o vuoi tu!”

“Dai, prova a farmi venire adesso se ci riesci!” mi sfidò. Al che, gli ho stretto il pisello un po’ più vicino al glande, ho fatto scorrere la mano fino in cima, in modo che non fosse più scappellato, ho stretto la pelle del prepuzio tra il pollice e l’indice, muovendo alternativamente le due dita avanti e indietro per un paio di secondi, poi un potente e rapidissimo su e giù, per due o tre volte, stringendo in modo deciso di nuovo la pelle del prepuzio tra il pollice e l’indice e le due dita avanti, e indietro per altri due secondi.

Infine, rapida scappellata finale. Ho sentito chiaramente lo sperma sgorgare dal profondo delle sue palle e scorrere, velocissimo, lungo l’asta verso il glande; dopo un istante…

Avreste dovuto vedere!

Gli è partita una schizzata violentissima. Il primo, enorme spruzzo lo ha scavalcato completamente ed è andato ad impiastrarsi sullo schienale del sedile posteriore. Il secondo e il terzo schizzo sono finiti, in parte, sul poggiatesta del suo sedile e, in parte, direttamente sulla sua faccia, e il resto della sborra gli ha allagato la pancia e l’ombelico, finendo anche sulla sua camicia.

Alex è rimasto senza parole, con una faccia completamente ebete, con un’espressione frammista di sorpresa e di incredulità, per come ero stata capace di farlo sborrare quando ho deciso io e, dall’altra, era completamente estasiato dall’enorme goduta che ero stata in grado di provocargli e che, penso proprio, non avesse mai provato prima.

L’ho fatto calmare, segandolo dolcemente ancora un pochino, mentre si stava ammosciando. Poi gliel’ho lasciato e ho recuperato il pacchetto di fazzolettini che avevo tirato fuori dalla borsetta e già predisposto sopra il cruscotto, appena salita in macchina… Come fanno le zoccole che sono certe dell’effetto che produrranno sul cliente le loro effusioni.

Inizialmente ho tirato fuori due o tre fazzolettini e glieli ho passati, uno l’ho usato io per pulirmi la mano impiastricciata del suo seme appiccicoso, poi ho osservato la situazione ‘sperma dappertutto’ e ho dato fondo al pacchetto, passandogli il resto dei fazzolettini avanzati che però non sono bastati a ripulire il tutto.

Finito di pulirsi, si è ricomposto, rialzandosi boxer e pantaloni. Ha preso uno straccio dalla tasca della portiera, è sceso dalla macchina, ha aperto lo sportello posteriore e si è messo a pulire lo sperma che aveva impiastricciato il sedile dietro.

Mentre Alex puliva, ho ripreso a guardare il lago, compiacendomi di quanto fossi stata, ancora una volta, così brava a far godere un uomo.

Poi ho guardato la mia mano, le mie belle dita, lunghe e affusolate, con le unghie perfettamente laccate. Quella mia mano e quelle mie dita che erano così abili a far godere i piselloni, anche i più resistenti e massicci.

In un istante mi sono passate per la mente centinaia di immagini delle centinaia di sborrate che avevo provocato con le mie arti masturbatorie. Ma non mi sentivo troia, mi sentivo invece una benefattrice, che ha reso felici tanti uomini…

LEGGI ALTRI RACCONTI DELLA SERIE


Trovi tanti altri racconti inediti nella nostra nuova raccolta . “UNA MOGLIE INDECENTE - I racconti extra hard delle nostre trasgressioni coniugali” disponibile su Amazon: clicca qui

Acquistatelo, non ve ne pentirete! Godimento assicurato!

Questi racconti erotici hard reali, con scene e situazioni di sesso esplicito senza censure, sesso a tre, sesso cuckold, sesso lesbo, per i temi trattati e i contenuti sessualmente espliciti, le descrizioni e il linguaggio senza censura, sono severamente vietati ai minori di 18 anni.

Post New Comment

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.