Era ormai l'inizio di una nuova era nel rapporto fra me e Paolo. Eravamo entrambi consapevoli che le cose non sarebbero state piu le stesse fra di noi, al di la dell'aspetto erotico. Avevamo varcato una soglia che ci portava a conoscerci oltre ogni barriera che può rappresentare il rapporto di coppia.
Evitai di andare in treno per qualche giorno. Temevo che dopo la sera della chat bollente su whatsapp Marco si sentisse in qualche modo autorizzato a osare qualcosa di più del solo guardare. Anticipai gli orari soliti, sperando che il lavoro mi distogliesse da quel turbine di pensieri che mi arrovellava il cervello.
Paolo era di ghiaccio, mi sorprese vedere come non lo scomponesse per niente il fatto che mi avesse mostrato al suo amico o che fossi stata l'oggetto del desiderio di un perfetto sconosciuto. Finì il momento di "pazzia erotica", si andava a letto e il giorno dopo tornava tutto come prima.
Ma era uno stato di calma apparente. Alla prima scopata serale di "routine" non ci mettemmo molto a sussurrarci fantasie all'orecchio su cosa avessi potuto fare e non fare con Marco e il suo amico.Mi resi conto che queste fantasie erano i suoi desideri piu perversi da chissà quanto tempo.
Divenne quindi una costante dei nostri rapporti sessuali, la provocazione e le fantasie accompagnavano quasi inevitabilmente il nostro eccitarci mentalmente.
Qualche giorno più tardi rientrai da lavoro e dopo una doccia ero pronta con Paolo ad andare al cinema come avevamo organizzato nel pomeriggio. Ero intenta a tirar su la zip del vestito quando sentii cinguettare il cell. E ancora e ancora..una raffica di messaggi.. Non feci in tempo a prender il cellulare che lo trovai già tra le mani di Paolo. ":- ah... il tuo amico è tornato a scriverti..." In effetti di messaggi me ne mandava molti al giorno ma non lo rispondevo, cancellando le conversazioni.
Adesso però non potevo negare. :-" e cosa vuole... ancora? uffa.." dissi fingendo indifferenza. Poi scrisse Paolo al mio posto. ":- ehi che cavolo fai?" esclamai. Lui:-"shh sto solo rispondendo alle sue domande..." Io:-" piantala e spegnilo..che dobbiamo andare al cinema! è tardi." Ma Paolo non smetteva di chattare.. ero un po' infastidita. Questo gioco di complicità stava perdendo di equilibrio. "Bene andiamo al cinema allora. " concluse Paolo restituendomi il telefono .Lo controllai subito ma aveva cancellato la cronologia. "Tranquilla che vuoi che sia..andiamo a goderci la serata" disse ammiccando un occhiolino. Presi la borsa e uscii stizzita. Ero disorientata e non sapevo se essere eccitata per la situazione o incazzata perchè di questa storia io non stavo decidendo praticamente nulla. Non dicemmo una parola fino al cinema : parcheggiammo e facemmo la fila alla biglietteria. Neanche un minuto dopo si presentò Marco alle nostre spalle.Rimasi letteralmente di sasso. Diedi alla mia mente qualche secondo per riprendersi e capire tutto. "Ma che cavolo fai? Hai scritto a marco del cinema? Ma sei completamente impazzito?" Lo ammonii cantandogliele all'orecchio per non farci sentire dagli altri. Il suo sorrisetto sornione quai mi spaventava. Marco era tutto in tiro, in una camicia attillata che sembrava scoppiare, jeans stretti e con una carnagione più scura del solito, frutto probabilmente di qualche lampada. Era se possibile ancora più figo..
Ci guardava a qualche metro da noi non sapendo se avvicinarsi o meno. Io non sapevo che tipo di messaggi si fossero scambiati in chat ma in un baleno mi trovai completamente preda del gioco di Paolo che prese i biglietti per un film semisconosciuto in una delle salette più piccole del multisala. Seguii Paolo che mi prese per mano, ci sedemmo in ultima fila. Eravamo praticamente in 6 o 7 persone ad assistere allo spettacolo. Altri due coppiette qualche fila più avanti e un attempato signore in una poltrona laterale che sgranocchiava popcorn.
Marco apparve un paio di minuti dopo a film quasi già iniziato e si sedette due posti di fianco a me.
Avevo il cuore in gola. C'era Paolo alla mia sinistra e lui alla mia destra. Mi sentivo una marionetta in un gioco più grande di me.
La sensazione di paura e disagio si mischiava all'eccitazione. Trascorse qualche minuto. Marco si avvicinò deciso questa volta. Il film era iniziato e guardavamo lo schermo come automi mentre tutti gli altri sensi erano concentrati su quello che accadeva attorno.
Sentii Paolo poggiarmi una mano sulla coscia... poi scendere al polpaccio e poi risalire. Con un movimento lento cominciò a baciarmi il collo e il lobo dell'orecchio. Ero già eccitata da far schifo mentre mi sussurrò "toccalo" . Mi si gelò il sangue . Sbirciai alla mia destra e vidi Marco che di soppiatto ci guardava e incollava gli occhi al mio seno. La mia voluttuosità faceva capolino dal vestito scollato ma non osava spingersi oltre, come se non avesse il permesso. Bastò però l'allungare una mano a mia volta sul suo ginocchio da sentirsi autorizzato a fare altrettanto. In un attimo sentii una mano calda, forte e decisa palparmi il seno. Avevo i capezzoli turgidi e li sentivo premere sotto la pressione delle sue mani. La mano lentamente si fece strada a questo punto all'interno del vestito dalla scollatura e con destrezza penetrò anche nel reggiseno. Sentivo ora la carne delle sue mani chiudersi attorno alle tette e strusciare sui miei capezzoli da farmi perdere la testa. La scena assurda era che tutti armeggiavamo con gli occhi incollati allo schermo e vigili a presenze troppo vicine a noi. I baci di Paolo e le mani sulle mie tette di Marco mi fecero letteralmente allagare . "Avanti.... toccaglielo" erano le parole del mio uomo che insisteva. Esitai qualche istante...sarebbe stato il primo cazzo oltre il suo che avrei toccato dopo anni di fidanzamento. Ma lo feci e sentii Marco sussultare. Aveva un cazzone durissimo che premeva sotto il jeans . Curvo e compresso che pareva potesse esplodere. "Avanti tiraglielo fuori... fammi vedere come tocchi il cazzo di un altro". Avevo perso il lume della ragione mentre con una sola mano tirai giu la zip e a fatica riuscii a liberarlo. Svettava di marmo dalla patta. Glielo strinsi forte scappellandolo lentamente. Aveva il glande umido e lo sentivo pulsare dal piacere. Udii qualche rantolo mentre Paolo continuava. ":- Brava...ora fai su e giu...segaglielo per bene...mi stai facendo impazzire".Ero ormai preda delle sue o forse delle mie fantasie più perverse...Ancora non era chiaro... ma presi a menarglielo più decisa, godendomi davvero tutta quella carne dura scorrere sotto le mie mani. Alternavo il segare a passaggi delle dita sulla cappella..Ero maestra in questo con Paolo: il mio indice prese a stuzzicargli la cappella dall'esterno fino allo spacco della punta. E il torello sembrava gradire molto... Quasi non mi accorsi che ora le mie tettone erano fuori dal reggiseno e dal vestito. Le mani erano raddoppiate , Paolo e Marco si dividevano tette e figa. Venni pervasa da dita e palmi che sfioravano l'interno coscia e finivano inevitabilmente per bagnarsi nel mio sesso ormai fradicio. Nel turbine di goduria non riuscivo quasi a capire di chi fossero con esattezza. Finii per chiudere gli occhi un paio di volte e abbandonare la testa indietro allo schienale per la goduria. Poi Paolo mi portò la mano sinistra verso di lui "guarda che cazzo che mi ha fatto fare... maiala.."e ebbi anche il suo arnese di ferro nel palmo della mano. Ero davvero in una situazione oscena... da fantasia più perversa. Io che masturbavo due uomini in un cinema, uno dei quali il mio ragazzo!
Presi a segare a due mani..stavolta volgendo il mio sguardo ai visi dei miei partner, per godermi le espressioni del loro volti in estasi mentre erano preda delle mie mani. "Oh...si...sei una maiala ...e come lo sei... segaci si...ancora...facci godere come cavalli" erano le frasi rotte dal fiatone che Paolo riusciva a sbiascicarmi all'orecchio: le loro dita erano in pari con la loro eccitazione visto che si facevano sempre più veloci. Marco dopo avermi tormentato il clitoride, mi piantò tre dita su per la figa . Aumentò vertiginosamente il ritmo del dentro fuori tra il rumore del risucchio che i miei umori provocavano .
Aumentai il ritmo della doppia sega scappucciando freneticamente le loro cappelle. Non so cosa mi prese ma la "trance" del momento mi fece aprir bocca come mai avevo fatto prima :-"avanti maiali...schizzate per me..da bravi... voglio vedere quanta sborra spruzzate fuori." Cosi dicendo guardavo il mio Paolo con faccia da troia provocatrice mentre aumentavo ancora il ritmo...Era quello che voleva e aveva sempre sognato, lo sapevo. Aveva un'espressione indescrivibile.."Forza fatemi vedere..." continuavo. Poi mi concentrai su Marco" Avanti porco...fammi vedere quanta ne fai ..." e continuavo imperterrita a lavorare di mano sul suo cazzo..mentre fissavo Paolo.:-" Ti piace come lo sego Paolo?" sussurravo. "Sei pronto a vedere come gli svuoto le palle?" Ero volgare..sapevo che gli piaceva da matti. Finii appena la frase che vidi Paolo venire come una fontana. Fiotti e fiotti sborra schizzarono sul retro delle poltroncine della fila davanti. "Cazzo goodo " farfugliò con voce roca Marco invece mentre a sua volta venne impetuosamente sulla mia mano. Non avevo mai visto tutto quello sperma...ero estasiata.
Avevo ancora i loro cazzi imbrattati fra le mani che anche io non seppi più resistere.:-"Oddio vengo ...oh...vengo" dissi a entrambi cercando di tenere la voce piu sommessa possibile. "Vieni tesoro vieni" diceva Paolo mentre Marco sentendosi inconsciamente in debito, ricambiava il lavoro divino con le mani.. Ebbi di li a poco un orgasmo talmente intenso che mi irrigidii tutta quasi da non riuscire a star più seduta per un secondo.Le mie mani strinsero quei due cazzoni tanto da farli male mentre venni in uno degli orgasmi piu intensi della mia vita.
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