..................un nome che riconosco rispondo: Ionella, mi chiede se posso andare da una amica Rumena “colf presso una famiglia” che ha bisogno del mio operato, prendo biro ed un foglio e mi detta l’indirizzo………………
Chiudo la sala medica, e salutando i presenti mi avvio all’indirizzo che Ionella mi ha dato, si trova nella periferia della città posteggio lo scooter mio inseparabile mezzo di trasporto, sistemo il casco nel bauletto e senza prendere la borsa mi avvio al cancello della villetta bifamiliare in cui vive, figlio con famiglia ed i genitori. Suono, mi viene aperto il cancello e sulla porta di casa ad aspettarmi un ragazzino di 12/13 anni Giangi che è il figlio più piccolo del proprietario pronto per andare in piscina accompagnato dalla mamma. Un ampio salone fa anche da ingresso, due gradini che portano sia nelle camere dei ragazzi e nella camera degli ospiti in cui alloggia la malata. Dalla cucina esce la signora Stefania (moglie del proprietario e madre dei ragazzi lei bella donna a prima vista simpatica gonna fantasia larga a coste una camicetta a fiori che lasciava intravvedere il reggiseno) alta 165/170 cm un 60 kg terza abbondante, vedendomi si scusa e mi consegna il pacchetto della farmacia con i medicinali, due confezioni di Voltaren fiale e Muscoril ed il foglio con le spiegazioni da rispettare; due fiale insieme per i primi tre giorni e poi una a giorni alterni e chiama il figlio più grande Viki 14/15 anni ad accompagnarmi da Alina. lo seguo e mi presenta, ci lascia soli dice: se avessimo bisogno di qualcosa di chiamarlo, per stemperare l’atmosfera chiedo cosa è successo mi spiega che lavando i vetri del salone si è piegata e per rialzarsi e rimasta bloccata rientrata Stefania ha chiamato il dottore che le ha prescritto delle punture, ed aveva bisogno di una persona per praticarle chiamando Ionella l'amica avrebbe pensato a mandare chi poteva aiutarla. Mi ha anche detto che ormai erano quasi vent’anni arrivata in Italia poco più che maggiorenne aveva trovato questa famiglia che l'ha ospitata ed era rimasta fedele prima come colf, poi badante/infermiera dei genitori, baby sitter dei figli una tutto fare insomma. Mentre parliamo arriva Viki con il necessario: siringhe, disinfettante, cotone, il medicinale mi era già stato consegnato dalla Signora. Chiedo dove posso lavarmi le mani, il ragazzino mi accompagna, dalla stanza Alina lo chiama per alzarsi dal letto per andare in bagno, uscendo entra sorretta, indossa un pigiama estivo pantaloncini corti, maglietta che lascia intravvedere i capezzoli scuri che sembrano bucare la maglietta. Io mi avvio in camera e preparo: apro le due fiale di medicinale 5 cc totale in una stessa siringa ed i dischetti di cotone imbevuti nell’alcool, ritorna dal bagno ormai io ero pronto; dolorante per il male alla vista della siringa piena quasi quasi sviene. Aiutata a distendersi sul letto con la mano destra alza la maglia del pigiama scoprendo le natiche nella loro bellezza, buco prima alla destra una volta finito lascio il batuffolo a Viki che massaggi invece di guardare allo specchio davanti, l’operazione dei due buchi che Alina ha dovuto subire, e Lei che continua a ripetere impara che domani potresti essere a te a farmele Viki, mentre faccio la seconda sulla sinistra alzo gli occhi e lo guardo è diventato rosso come non so cosa , e gli passo il secondo batuffolo per la sinistra. Finito l'aiuta ad alzarsi il pigiama trovandosi a faccia a faccia con la phica di Alina. Io chiudo le scatole dei medicinali li metto insieme alle siringhe, dischetti ed all’alcool per i giorni seguenti. L’aiuta a rimettersi a letto dopo avermi ringraziato di non averle fatto male e mi saluta dandomi l’arrivederci per domani. Rientrando in casa pensavo alla fortuna di quel ragazzino all’affiatamento tra loro due come due amanti, decisamente la diversità di età era evidente Alina anche se non li dimostra potrà avere gli stessi anni di Stefania.
Non mi rimane che scoprirlo nei giorni seguenti.
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