Nella vita a volte accadono cose che tu non avresti nemmeno immaginato potessero accadere.Mi chiamo Rosina ho 47 anni e sono sposata con Renato,stessa eta'.Il nostro matrimonio e' stato un susseguirsi di alti e bassi,nessuno dei due e' come si dice fedele nei secoli,e qualche scappatella sia lui che io ce la siamo concessa,.Non e' mai venuto meno il rispetto reciproco,io sapevo di lui e lo perdonavo dopo una scenata creata ad arte,e poi gli rendevo pan per facaccia,confessandogli il mio peccato.Con il passare degli anni,ci siamo calmati,io malgrado ancora riesca ad attrarre l'attenzione dell'universo maschile grazie al mio corpo ormai burroso,con le forme abbondanti,mi dedico al mio uomo che a letto mi sa dare tante soddisfazioni,e' attratto dalle mie forme abbondanti,e io dal suo cazzo sempre duro e pronto.Ma si sa la curiosita' e' femmina. Renato mi ha chiesto di potere ospitare l'anziano padre per un breve periodo,non ho avuto nulla in contrario.Don Luigi ha 77,anni,e' rimasto vedovo da 3 anni,la mamma di mio marito era una santa donna,Don luigi,da giovane aveva la nomea di essre un donnaiuolo,correva dietro a tutte e lei ogni volta perdonava,e al contario mio,non gli rendeva pan per focaccia,erano altri tempi.Ora l'uomo rimasto solo,alternava le visite ai figli per stare in compagnia.Da premettere che mio suocero,malgrado gli anni,e' sano come un pesce,e' un uomo alto,certo il fisico appesantito e con tante rughe che segnano il corso degli anni.Nei miei confronti e' stato sempre gentile,quando ero ragazza,mi chiedeva come avessi fatto ad innamorarmi di quel debosciato di suo figlio,e che se lui era piu' giovane mi avrebbe corteggiato,insomma mi ha sempre fatto capire che gli piacevo,ma senza andare mai oltre le righe. Quando e' arrivato a casa,l'ho abbracciato,ero contenta di vederlo mi si e' accesa una fantasia morbosa,volevo soddisfare il suo desiderio di scoparmi,e soddisfare un mio desiderio recondito ,cosa si prova a farsi scopare da un uomo anziano,che soddisfazione si prova a vederlo sbavare sul corpo ancora arrapante di una donna.Ho iniziato da subito a mettemi in evidenza,donandogli abbondanti porzioni del mio corpo nudo,senza mai fargli capire che lo facevo di proposito,trovavo sempre il modo che il culo,le tette,le cosce fossero disponibili,il vecchio reagiva compostamente,ma ormai era una sua costante,trovare il modo di spiarmi quando andavo in bagno,quando stendevo la biancheria e mi abbassavo,per guardarmi in mezzo alle cosce,un pomeriggio che lui guardava la tv mi sedetti di fronte a lui,avevo un vestitino corto,non avevo messo le mutande,e con le cosce aperte gli mostrai la mia figa,che data l'eta' e l'eccitazione perenne che ormai avevo, era bella gonfia e succosa.Ormai l'avevo cotto a puntino,dovevo solo passare all'azione.Quel pomeriggio eravamo soli in casa,renato era al lavoro,era una giornata un po' uggiosa,anche se eravamo ormai in primavera,andai in bagno,a darmi una sciacquata alla figa,lasciai la porta socchiusa,sicura che lui sarebbe venuto a spiare,mi sedetti sul bidet,lui era fuori,vedevo l'ombra sul muro attraverso la porta,Improvvisamente lanciai un grido di dolore chiaramente finto,lo chiamai"Don luigi,venite mi e' venuto un dolore forte alla schienaa non posso muovermi."Un attimo e la porta si apri'mi vide seduta a cosce aperte sul bidet,ebbe un attimo di imbarazzo,lo incitai,venite a darmi una mano a rialzarmi,cos'e',non ditemi che vi imbarazza vedermi cosi.Lui si avvicino'senza togliere lo sguardo dalla figa.Non sono riuscita a lavarmi,volete farlo voi?gli chiesi,presi la sua mano e gli versai del sapone,e la portai verso la mia figa.Ebbe un attimo di smarrimento come fu a contatto con le labbra della mia figa,poi comincio' a strofinare leggermente,cercando di aprirla per entrare con le dita.Era in piedi davanti a me,avevo il suo cazzo ancora chiuso nei pantaloni a a pochi centimetri dal mio viso,non resistetti,andai a tastare,sentii tra le mani un cazzo che non doveva essere niente male,Lui cincischio' qualcosa, io abbassai la cerniera e tirai fuori un cazzo dalle dimensioni notevoli,era molle,ma lungo e con un glande,che malgrado non eretto,era di dimensioni strepitose,da giovane doveva avere un cazzo da fare invidia.Si aggrappo' con le mani al lavabo per non cadere,gli abbassai i pantaloni sino alle ginocchia,e lo liberai tutto,aveva le palle penzoloni erano grosse,Il primo pensiero fu quello di prenderle in bocca,lo feci,gli tremavano le gambe,lo guardai,"don Luigi,tutto a posto"chiesi,Per tutta risposta mi mise una mano in testa e la spinse verso il suo cazzo,che era una proboscide,ma ancora molle,presi il glande tra le labbra,massaggiavo quelle palle stuzzicandole,cominciava a muoversi,cresceva,il vecchio stese una mano per prendere una tetta,gli facilitai il compito abbassando la spallina del reggiseno e la tirai fuori,ci si avvento' sopra,la soppesava,la stringeva mi pizzicava il capezzolo.Ma io non volevo stare li' tutta la sera con quel cazzo in bocca,lo volevo nella figa,mi alzai mi misi a pecora,alzando una gamba,gli feci cenno di venirmi dietro,teneva la proboscide con le mani,la punto' verso la figa,il glande cercava di farsi strada,ma non riusciva ad entrare era ancora moscio per penetrarmi,e si che la mia figa era un lago,allora lo presi in mano infilandomi il glande dentro,lui spingeva e finalmente entro' tutto,mise le mani sui miei fianchi spingendo per non farlo uscire.Ora mi chiava,pensai,ma non si muoveva me lo sentivo tutto dentro,lui si muoveva con il bacino,si aggrappo' di nuovo ad una zizza,e per fare questo movimento entro' ancora di piu',io con la mano da sotto gli stuzzicavo ancora le palle,lo sentivo che cresceva dentro di me,comincio' a moversi,finalmente mi stava chiavando,mi riempiva la pucchiacca con quell'arnese che adesso si poteva chiamare cazzo,mi stava chiavando e anche divinamente bene,lo lasciava entrare tutto dentro fino alle palle,dava colpi profondi,stavo godendo mi riempiva tutta,quel capocchione enorme adesso mi pompava e si faceva sentire.qualche minuto ancora poi,lo sentii irrigidirsi,pulsava dentro di me,una goduria,stava arrivando,non volevo perderla quella sborra,mentre usciva uno spruzzo dentro lo presi,mi girai,presi il cazzo tra le mani,sborrava il vecchio,tra le tette,nelle mani,si era messo spalle al muro per non cadere,presi quel glande in bocca,aveva ancora da arrivare,lo fece tra le mie labbra,la sborra era piu' liquida rispetto a quella di mio marito,meno forte,lo pulii tutto con la lingua.Era esausto poverino,ma ce l'aveva fatta,mi aveva chiavato,lo desiderava da anni,e chissa' da quando non sborrava.Non lo lasciai,l'aiutai a ricomporsi,mi ringrazio' e mi confesso' che l'aveva sognato tante volte di fottermi,Lo sapevo,gli dissi,ora vada a riposare le faccio uno zampaglione cosi' si rimette subito.Si mise sul divano,e io pensavo,se dirlo a Renato oppure no,avrei tradito il nostro patto?si sarebbe arrabbiato.........
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