call center

  • Scritto da lucaded il 28/08/2021 - 14:40
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Una sera verso mezzanotte tornavo a casa dopo una massacrante giornata di lavoro ad un call center, sono una donna piacente, alta, formosa, un pò in carne dopo la separazione con mio marito, non avevamo figli e  vivevo da sola.

Poco prima del mio portone incrocia dei trans che battevano, proprio in quel momento mi si ruppe un tacco, la caviglia si stortò e caddi malamente, alcuni trans giunsero per aiutarmi, mi tirarono su ma non riuscivo a camminare, in tre si offersero di accompagnarmi a casa, accetta, con il loro sostegno entrai ne portone, in ascensore e poi a casa.

Tra la caduta e il cammino, la mia camicetta aveva dei bottoni strappati e si vedeva il mio seno prosperoso, anche loro non erano da meno, camicette aperte, seni statuari e gonne corte.

Ci sedemmo sul divano, due a fianco e uno si inginocchiò e iniziò a massaggiarmi la caviglia, era bravo, piano piano ma mano saliva e io mmm mi stavo eccitando, la gonna saliva e la sua mano pure, d'un tratto mi tolse le mutandine e iniziò a leccami e succhiarmi la figa mentre con un dito mi strofinava il clitoride, mandai un gemito, gli altri due mi avevano tolto camicetta e reggiseno e mi palpavano e ciucchiavano le tette, ebbi un orgasmo, lui continuava a leccare e succhiare,la mia figa bagnata era preda delle loro mani, continuavo a venire e godere, mugolando, a un certo punto quelli seduti al mio fianco si spogliarono nudi mostrando i loro cazzi in tiro, quello inginocchiato mi prese in braccio e mi portarono in camera, mi stesero sul letto e quello che mi leccava si spogliò mostrando un cazzo superbo e iniziò a scoparmi, il suo cazzo entrava e mi riempiva tutta, un piacere immenso e mai provato mi invadeva, ero un lago, poi uscì dalla mia figa sbrodolante e mi disse siediti sul mio cazzo, mmm mi impalai su quel cazzo da sogno, continuavo a salire e scendere su quel palo durissimo, un altro inizio a infilarmi le dita nella figa e poi a passarle intrise del mio succo sul mio ano, poi piano piano infilava le dita, dopo averlo bel lubrificato mi infilò il cazzo nel culo, riempita da due pali durissimi, stavo urlando il mio piacere quando il terzo mi infilò il suo cazzo in bocca, che sensazione straordinaria, ero piena di cazzi, palpavo le loro tette, godevo e venivo senza freni, un piacere mai provato, quello che mi inculava mi stava stantufando con forza, sentivo i due cazzi che si toccavano divisi da una sottile membrana, a un certo punto iniziò a venire, 4 o 5 getti mi riempirono l'intestino, poi quello che mi stantuffava la bocca venne copiosamente, riuscii ad ingoiare tutto. 

Ma quello che mi stava scopando, vedendo che ormai ero distrutta e appoggiata sul suo seno, uscì dalla mia figa sbrodolante e iniziò a scoparmi la bocca, poi venne, sembrava un cavallo, a un certo punto non riuscivo a ingoiare i suoi copiosi geti, lo tirò fuori e mi sborrò in faccia, sul seno, poi finalmente finì.

Si rivestirono e li accompagnai alla porta, poi feci una rapida doccia e mi addormentai come un sasso, dormii dieci ore filate e poi andai al lavoro, la sera passai davanti a loro e li invitai a pranzo per la domenica successiva, mi dissero che avrebbero portato altri amici e  anche il cibo, ma questa ve la racconto un'altra volta.

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