Colto di sorpresa ma in fondo nemmeno poi tanto

  • Scritto da Scribakkino il 25/06/2021 - 15:57
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E' un sabato pomeriggio di metà maggio , torno a casa dopo aver passato un paio d'ore con alcuni amici al bar che frequentiamo abitualmente.

Come mi chiudo la porta alle spalle sento che in camera da letto c'è del movimento. I gemiti di Sara sono inconfondibili , ne sta combinando una delle sue.

Mi incammino lungo il corridoio e giunto alla porta della camera peraltro aperta mi affaccio. Come volevasi dimostrare , Sara si sta facendo montare da un tizio che non credo di conoscere.

“Oh tesoro , sei qui , speravo arrivassi. Hai visto che manzo che ho conosciuto ? Poi te lo presento”

Il tizio colto di sorpresa dal mio arrivo si scosta da lei e resta interdetto come la logica vorrebbe facesse un amante della moglie colto sul fatto dal marito e mentre è li che non sa cosa fare ho occasione di vedergli il cazzo che è ancora nel pieno dell'erezione. E' più corto del mio ma decisamente più largo , se non il doppio quasi , cosa che Sara apprezza decisamente.

“Ma che fai sei pazzo ? Rimettilo subito dentro , a lui non dispiace se scopo con altri , tutt'altro”

Il ragazzo e dico ragazzo perché avrà tra i dieci e quindici anni meno di lei riprende coraggio e rimessosi di nuovo sopra riprende a scoparla.

“Sara non ti smentisci mai , ogni occasione è buona quando si tratta di scopare”.

“Tesoro lo sai , sono fatta così e sai anche che la tua complicità è un elemento fondamentale”

“Ma certo amore. Io mi metto da parte e mi godo lo spettacolo”

Riprendono da dove si erano interrotti e osservo il tizio che è sopra e dentro di lei. In effetti è un vero torello adatto alla monta , ha un gran fisico asciutto , tonico , muscoloso e come detto un uccello mica da ridere.

Si è messo le gambe di Sara sulle spalle , le sue larghe , il corpo proteso in avanti.

Lei è incriccata , i fianchi sollevati e le tettone che premono contro il suo viso.

Inutile dire che sta godendo come una pazza , geme mugola , impreca.

“merda che porco che sei , mi stai sfondando con quel tuo cazzone”

“vuoi che smetta ?”

“non fare lo stronzo , voglio che mi sbatti fino a farmi mancare il respiro e che mi riempi di tanta calda sborra”

L'anonimo amante non si fa pregare e se possibile spinge ancora più a fondo. Sara ansima , il respiro si fa più profondo poi si ferma di colpo. Conosco questa sequenza , è il preludio ad un orgasmo e difatti pochi istanti e la sento guaire come una cagna in calore e liberare tutto il suo godere tanto da arrivare a bagnare il letto dei suoi umori.

Io mi sono seduto su un puff e aperti i pantaloni ed abbassate le mutande mi sego misurando i movimenti di mano per non venire troppo presto.

Ora il tizio si ritrae un po , le abbassa le gambe e le prende le mani che porta in alto sopra la testa. Si china a baciarla e riprende a spingere facendole ondeggiare le mammelle ad ogni suo colpo.

Ora lasciate le sue mani si aggrappa a quelle floride colline , le stringe mentre un suono gutturale esce dalla sua bocca ad annunciare che il suo cazzo sta per esplodere e difatti cambia ritmo , i suoi affondi sono più cadenzati , affonda , scarica il suo sperma risale per riaffondare e scaricarne un'altra ondata.

“ooooh siiii ti riempio la figa della mia sborra calda , mmmmm così , che sborrata mi hai fatto fare , sei una gran troia prendicazzi”

Sara la sente mentre le scalda e riempie il ventre.

“mmmmm quanta ne hai , scaricala tutta dentro di me”

La sborrata è decisamente abbondante in quanto se la tira dietro sul cazzo e quando si sfila fa capolino lattiginosa tra le labbra aperte della figa del mio amore che sembra sfatta dall'esuberanza espressa dal suo amante.

Lui le offre il cazzo pregno degli umori di entrambi e lei lo prende in bocca e succhia fino a che ne esce pulito e lucido della sua saliva.

Il tizio avrà pure la forza di un toro ma da quella performance ne esce sudato e credo abbia bisogno di rifiatare difatti si corica supino accanto a lei.

Sara dopo essere impazzita dal piacere donatole riprende il controllo.

“Amore lui è Eros , un nome che è tutto un programma (risatina) ,

l'ho incontrato al centro commerciale. Avevo caricato la spesa in macchina e stavo per tornare a casa , ma quando faccio per avviare il motore non parte.

Provo più volte ma non da segno di vita. Ecco allora che sento bussare al finestrino. E' lui e mi fa segno di abbassare.

“Non insista , è inutile , non arriva corrente. Se apre il cofano e mi permette di dare un occhiata vedo se riesco a cogliere il problema”

Tiro la leva che permette di liberare il cofano.

Eros dopo averlo fissato con l'asta apposita si mette ad indagare.

Io scendo dall'auto e mi metto dietro di lui ad osservare e non posso evitare che mi cada l'occhio sul suo fisico. Spalle larghe , bel culo sodo , braccia e gambe muscolose. Un gran bel pezzo di maschio.

Mentre sto fantasticando lui ha già individuato il problema , si tratta del cavo della batteria che evidentemente non era stato fissato bene e per effetto delle vibrazioni col tempo si è allentato per cui non arrivava più corrente al motorino d'avviamento e il motore restava muto.

“Era una stupidaggine ma sufficiente a lasciarla a piedi , vada pure tranquilla , ora è fissato bene”

Ripone la chiave inglese che aveva preso dal baule della sua macchina e fa per congedarsi.

“Vado nei bagni del centro commerciale a lavarmi il grasso dalle mani , arrivederci”

“Così di fretta ? Non mi dai nemmeno il tempo di ringraziarti e di presentarci e poi diamoci del tu , non amo queste formalità.

Io sono Sara e quel grasso che hai sulle mani non viene via semplicemente con del sapone , ci vuole qualcosa di più adatto.

Potresti venire a lavartele a casa mia , non è lontano da qui ed inoltre mi sentirei più tranquilla se mi seguissi. Non è che non mi fidi dell'efficacia del tuo intervento ma sai.....”

“Io sono Eros e ok , accetto la tua proposta , in effetti nei bagni di qui non avrei combinato un granché e devo fare un bel pezzo di strada prima di raggiungere la mia destinazione”

Mi dirigo verso casa con lui a seguirmi.

Arrivati gli indico dove parcheggiare e poi saliamo insieme.

Lo accompagno in bagno e gli do un detergente adatto a rimuovere il grasso dalle mani.

Vado in camera a mettermi qualcosa di comodo , una vestaglia da casa legata con una cintura in vita.

Ci incrociamo in corridoio.

“Ti va un caffè oppure una bibita o una birra ?”

“Berrei volentieri una birra”

Apro il frigo e ne tiro fuori due bottiglie , le stappo ed una la porgo a lui.

“Un brindisi a questo fortunato incontro , non ci fossi stato tu avrei dovuto chiamare il carro attrezzi”

“Un guasto banale che ti sarebbe costato parecchio se chiamavi un professionista”

“E' vero , ti sono debitrice”

Siamo entrambi seduti sugli alti sgabelli accanto al ripiano in legno dove ho posato due ciotoline con olive e patatine.

Mentre consumiamo quell'improvvisato aperitivo con un'abile mossa apparentemente naturale faccio in modo che un lembo della vestaglia scivoli da parte lasciando una coscia completamente scoperta ed anche parte delle mutandine che avevo scelto prima apposta tra quelle trasparenti.

Non faccio nulla per coprirmi e continuo nella conversazione sorseggiando la mia birra.

Eros non può fare a meno di guardare in basso quindi alza lo sguardo ad incontrare il mio. Gli rivolgo un sorriso malizioso al quale risponde sorridendo a sua volta.

Si alza e mi bacia.

La mia figa si bagna in un istante mentre lui intrufola le dita nelle mutandine. Posa la mano aperta tra le mie cosce e palpa il frutto grondante il suo succo simbolo di lussuria , preme col dito medio che affonda tra le labbra ormai aperte e penetra , lo muove con destrezza facendomi scappare i primi gemiti poi fa alzare anche me e mi invita ad appoggiare le mani al ripiano.

Prende le mutandine per l'elastico e tira in basso lasciandole cadere ai miei piedi. Me ne libero con un calcetto.

Solleva la vestaglia , si slaccia i pantaloni e tira fuori l'uccello.

Mi volto curiosa e resto affascinata da quella verga , da quanto è larga.

Non vedo l'ora di prenderla.

Lui come se mi avesse letto nel pensiero appoggia la cappella e spinge deciso facendo entrare quella specie di paracarro fino alle palle e inizia subito a pompare forte che quando il suo ventre colpisce le mie chiappe si sente un suono simile ad una sculacciata.

Mi tiene stretta per i fianchi e mi sbatte come un animale.

Quel grosso bastone mi riempie la figa con la sua mole e mi fa godere da matti.

Mi tocco il grilletto che si è fatto turgido e me lo strapazzo fino a che vengo raggiunta dall'orgasmo , lungo ed intenso.

Dopo poco è lui a venire e mi inonda la figa con una sborrata galattica.

Come d'abitudine pulisco il cazzo con la lingua.

Lui mi slaccia la cintura , la vestaglia si apre rivelando che non porto il reggiseno.

Mi prende le mammelle con le mani a coppa e le palpa come volesse mungerle quindi si china e con la punta della lingua percorre a circolo l'areola che si è fatta gonfia ed infine si mette a succhiare e mordicchiare il capezzolo.

Veniamo in camera da letto dove tu ci hai colto che avevamo da poco iniziato a scopare.

“Spero non sia già tutto finito”

“Oh amore , certo che no , il qui presente Eros è un vero animale da monta e ne avrai presto la dimostrazione”

Si avvicina a lui e lo bacia in bocca mentre gli accarezza il petto sul quale poi appoggia le labbra , lecca i capezzoli per poi scendere lentamente verso il punto cui non può negare le sue cure che la attrae come fa la calamita col metallo .

Gli prende il cazzo in mano e comincia a baciarlo dalle palle alla punta e viceversa. Lo vedo risvegliarsi prontamente e Sara dopo averlo leccato da cima a fondo come fosse un gelato lo prende in bocca e inizia uno dei suoi pompini che hanno mandato in estasi un numero imprecisato di improvvisati amanti.

Eros dimostra subito di gradire molto il trattamento e lo fa gemendo ed apostrofandola con parole sconce che sono come benzina sul fuoco della passione di Sara che riesce seppur facendo qualche sforzo a ingoiarlo tutto.

Eros viene senza preavviso e la sborrata le va direttamente giù per traverso così da farle venire dei colpi di tosse che gliene fanno uscire un po' dalle labbra.

Ripresasi ingoia quel nettare come se fosse riarsa dalla sete e non ne lascia una goccia inoltre raccoglie quello che le è scappato dalla bocca ed è colato sul cazzo e le palle di Eros.

Rivolta a me “Amore baciami , condividi con me il sapore di questo prezioso nettare”

Mi alzo e ci baciamo. Il sapore del maschio tra la sua saliva è una botta di adrenalina che mi fa tirare ancora di più il cazzo e rischio di sborrare senza che debba toccarmi.

Eros si è messo a leccarle la figa.

Infila la lingua tra le labbra aperte e la fa scorrere per tutta la lunghezza salvo soffermarsi poi sul clitoride che preme e massaggia col pollice per poi prenderlo tra le labbra e succhiare.

Le infila anche due dita in figa che muove rapidamente facendo gemere di piacere Sara che lo invita a muoverle ancora più velocemente.

I suoi gemiti si fanno sempre più intensi mano a mano che Eros accelera il movimento delle dita fino a che viene colta dall'ennesimo orgasmo che inzuppa le dita di lui che se le porta alla bocca e gusta il sapore di quel delizioso miele.

Lei gli si avvicina e dopo aver baciato me bacia lui che giace supino , gli accarezza il petto muscoloso e la pancia piatta

“Sei bellissimo e soprattutto un vero stallone , del resto hai un cazzo che sembra quello di un cavallo

“Sei gentile e con tutto il rispetto per tuo marito tu sei una gran troia , una vera vacca da monta , sai come far godere un uomo”

Sara sorride lusingata dal complimento ricevuto.

La mano scende ad afferrare quel grosso bastone di carne che riprende a crescere rigoglioso.

Mettimelo nel culo ma lubrificamelo bene perché ne ho già presi parecchi ma di queste dimensione mi è successo di rado.

Si mette carponi appoggiandosi alla griglia in ottone che c'è hai piedi del letto.

“Amore vieni difronte a me , voglio averti vicino che mi osservi e ti seghi mentre mi faccio inculare da Eros”

Intanto che mi avvicino Eros si posiziona dietro di lei.

Le allarga le natiche e sputa un paio di volte sul suo ano che poi massaggia a lungo per rilassarne i muscoli e lubrificarlo fino al suo interno.

Ci infila un dio poi un altro ed un altro ancora.

Dopo quel trattamento sarà più facile fare entrare quel pistone che si insaliva abbondantemente.

Appoggia l'ampia cappella al buco appena trattato e spinge.

“aih , fai piano che fa male e rischi di rompermelo”

Eros le allarga le chiappe con le mani e dopo alcuni istanti di pausa riprende a spingere e questa volta lo fa deciso e la cappella entra con tutto il cazzo per intero.

“Aiah aiah , cazzo che dolore , me l'hai aperto in due , mi hai rotto il culo nonostante lo fosse già da tempo”

“Non ti preoccupare , fra poco il dolore sarà solo un vago ricordo destinato a svanire sovrastato dal piacere”

Lentamente comincia a muovere i possenti lombi e Sara ne sente subito l'effetto.

“Amore quanto è grosso , come lo sento”

Eros da un'altra prova della sua prestanza pompando senza risparmio.

Sara guarda me , la mia mano che scorre sul cazzo e poi alza gli occhi verso i miei così che posso ammirare la sua espressione.

Quando gode si trasforma , è l'immagine della lussuria , di un erotico da far girar la testa.

“mmmmmm , oooooooh . Mmmmm , mamma mia Eros sei un fantastico stallone”

“E tu la mia calda giumenta in calore che aspira solo ad essere montata ma solo da chi ha un cazzo bello grosso e duro come il legno di quercia o nel caso sia nero l'ebano”

Le generosissime mammelle di Sara sbattono allegramente in ogni direzione. E' una visione che mi fa sempre impazzire.

Eros si mette a sculacciarla , un affondo e shciac a mano aperta.

A lei piace “uuuu si sculacciami , fammi male”

Lui lo fa alternativamente a destra e sinistra e dopo un po sulle chiappe di Sara appaiono stampate le impronte rosse delle mani di Eros.

Come fa quasi sempre quando è messa a pecora Sara si masturba e durante quella lunga inculata riesce ad avere due orgasmi , uno più intenso dell'altro.

“uuuuug troia sto per venire , ora ti riempio il culo , te lo farcisco di sborra”

“oh si , dammene tanta e scaldami le viscere”

Un grugnito accompagna il primo fiotto che dev'essere potente ed abbondante perché lei lo sente distintamente e viene seguito da parecchi alti che via via vanno ad esaurirsi.

Lui si sfila da lei e le da un'ultima sculacciata.

Guarda come te l'ho aperto e quanta sborra ti ho dato che addirittura te ne cola fuori un rivolo che scorre lungo la coscia.

“ooooh si come me la sono goduta” e rivolta a me

“amore sborrami in bocca , voglio bere il tuo sperma”

Erano già alcuni minuti che misuravo il menarmelo per venire nel momento più opportuno così alle sue parole mi è bastato un movimento più deciso della mano per liberare un'abbondante sborrata che lei , la bocca aperta e la lingua fuori accoglie golosa.

La manda giù di gusto e alla fine mi succhia il cazzo per coglierne le ultime gocce.

Lo stesso fa con Eros che ha saputo aspettare pazientemente.

Alla fine Sara si lecca le labbra soddisfatta.

Eros si è dimostrato un amante prestante , duraturo e grande sborratore.

Sara ci prende per i fianchi , ci vuole entrambi accanto a se e ci bacia.

Noi accogliamo i suoi baci dall'intenso sapore di sesso.

“Si è fatto tardi , è meglio che vada , mi aspetta un lungo viaggio prima che arrivi a destinazione ma il tempo passato con voi e soprattutto con te Sara non è stato certo stato tempo perso , tutt'altro.

Mi hai fatto godere come capita di rado e la presenza di tuo marito ha contribuito a creare quell'atmosfera di perversa trasgressione che ha moltiplicato l'eccitazione. Grazie a tutti e due , siete una coppia in grande sintonia , di una complicità invidiabile”.

Chiede di poter fare una doccia prima di andarsene”

“Certamente , fai pure , vado a prendere un asciugamano da darti”

Mentre Eros è sotto la doccia bacio Sara , le ripeto quanto la trovo fantastica e rinnovo il mio amore per la mia adorata moglie puttana.

Finito di lavarsi Eros si riveste , bacia Sara e mi stringe la mano.

Lo accompagniamo alla porta e ci accomiatiamo da lui per poi andare insieme sotto la doccia e fare l'amore sotto l'acqua scrosciante stimolati dal ricordo delle sensazioni provate nelle ore precedenti.

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