Ciao sono Enrico ho 35 anni , sono sposato con due figli, ma mi sono innamorato di Filomena . La nostra è una storia proibita , lei ha 17 anni , è la figlia di un mio collega , nessuno sa di noi . È partita con uno sguardo di troppo, poi i messaggi , i baci rubati . Finalmente siamo qui appartati in macchina , da soli , in una campagna lontano dal nostro paese , nessuno sa che siamo qui. Lei è molto bella e sensuale , ma anche timida e impacciata : oggi sarà la sua prima volta. Siamo sui sedili posteriori : minuta , mora , pallida con le lentiggini , avvolta da un abitino a fiori. Trema un po' ma tra baci e carezze si distende , in breve è nuda sotto di me . Sto per entrare quando sento battere forte al vetro , vedo un fucile puntato contro di noi : sono due contadini, ci fanno cenno di uscire . Scendo subito chiedendo di poter far rivestire la ragazza ma loro sono implacabili . Ci fanno girare di schiena appoggiati contro l'auto . Il capo è un vecchio schifoso che guarda il corpicino di Filomena tutto infoiato , mentre l'altro è un ciccione dall'aria ritardata che ci tiene sotto tiro con il fucile . Il vecchiaccio senza troppi complimenti infila due dita nella ragazza , annusa e ride .
"Bene questa me la faccio io , se vuoi prenditi lo scemo "
Inizia a montarla come una bestia in calore, Filomena non reagisce paralizzata dalla paura, ma vedo le lacrime che le scendono dalle guance .
Mi giro dall'altra parte ma vengo colpito alla nuca , cado a terra , il ciccione mi blocca e mi obbliga a guardare . Intanto sento il suo cazzo premere forte sul mio culo , mi abbassa i pantaloni e me lo butta dentro . Non so bene il motivo, ma mi sento pure io eccitato, quindi entra senza troppi problemi .
Mi faccio schifo da solo , stanno violentando l'amore della mia vita e riesco solo a farmi inculare e sborrarmi addosso . Quando hanno finito mi obbligano a leccare via lo sperma del vecchio da Filomena , devo ingoiare quello schifo misto a sangue schernito dalle risate dei due . Purtroppo non è finta così , ci fanno spogliare completamente e nudi come vermi ci conducono nel bosco , sempre sotto minaccia del fucile . Non ho il coraggio di guardare Filomena in faccia , vorrei solo morire . I due non scambiano una parola fino a quando ci fermiamo in uno spiazzo tra gli alberi , a quel punto il vecchio apre bocca .
"Visto che sei stato bravo puoi incularti la puttanella , io voglio far vedere a sto sfigato impotente come si scopa per davvero "
Ci fanno mettere a 90 uno di fronte all'altra , Filomena mi guarda con occhi imploranti d'aiuto mentre viene sfondata da dietro , il vecchio mi obbliga a fissarla e intanto mi sfonda con molta più ferocia rispetto al suo scagnozzo , io mi eccito di nuovo , sono in tiro.
"Guarda con che chiavica di uomo volevi farti sverginate, al posto di difenderti sa solo farsi inculare , sputagli in faccia ! "
Filomena ubbidisce , per un momento il suo sguardo e' carico d'odio , l'unica cosa che riesco a fare è nuovamente sborrarmi addosso , sotto lo sguardo deluso della mia ragazza e le risate dei due. Prima di rimetterci in marcia sono obbligato a ripulire il culo di Filomena dallo sperma e le tracce di merda , mentre lei deve leccare i cazzi dei due contadini .
Dopo un'altra mezz'ora di cammino arriviamo a destinazione : una fattoria in mezzo al nulla piuttosto malconcia.
Dalla casa escono un gruppo di ragazzi e una donna anziana.
"Stasera ce n'è per tutti ! "
Urla il vecchio.
Sbattono Filomena sul tavolo della cucina e se la sbattono con ferocia , all'inizio uno alla volta , poi piano piano le tappano tutti i buchi , più passa il tempo più lei sembra diventare meno riluttante a un certo punto le sembra pure piacere , mi costringono a guardare tutto il tempo mentre vengo inculato a mia volta . Vederla in quello stato mi eccita da matti e vengo più volte finché non perdo i sensi .
Mi risveglio la mattina dopo nella mia macchina , a fianco a me solo un biglietto :
"Sapiamo chi sei e dove vivvi , dimmentica la dona e non avvrai probllemi"
Da quel giorno la mia vita divenne un'inferno.
Filomena venne data per scomparsa e nessuno la trovò , non risalirono mai a me, ma mi toccò vivere con i sensi di colpa . Col tempo scoprì che il vecchio era un boss che viveva nella campagne in latitanza , una persona molto pericolosa ma nonostante ciò non mi perdonai mai il mio comportamento . Iniziai a bere e divenni insopportabile , mia moglie e i figli mi abbandonarono . Stavo per toccare il fondo quando iniziai a concentrarmi esclusivamente sul lavoro , feci carriera .
Dopo anni, durante una trasferta lavorativa , la rividi , stava chiedendo l'elemosina alla stazione . Aveva una cera pessima, i nostri sguardi si incrociarono , le feci segno di seguirmi . La portai a mangiare , dopo un po' di silenzio mi raccontò tutto : fu usata come sfogo sessuale tutti i giorni , restò incinta due volte , quando la vecchia morì si dovette occupare da sola di tutte le faccende di casa . Poi una notte arrivarono dei tizi , probabilmente di un altro clan e uccisero tutti a parte lei, che era riuscita a nascondersi perché era andata al bagno . Scappò , dalla vergogna non tornò in paese e si arrangiò come poteva fino a quel momento .
L'unica cosa che riuscì a dire fu
"Mi dispiace " e scoppiai a piangere .
La presi con me , ci sposammo .
Ovviamente dopo quell' esperienza nessuno di noi è mai riuscito ad avere un rapporto sessuale . Lei è sempre apatica , sorride raramente , ma in quei rari momenti che lo fa mi sento un po' meno in colpa.
Ecco la seconda delle tre storie autoconclusive prima di iniziare la saga conclusiva . Lo so questa è parecchio forte , ma volevo vedere fino a dove riuscivo a spingermi. Per idee e feedback sono sempre qua , grazie di aver letto ?
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