Mi chiamo Paolo, ho 27 anni e da sei sono sposato con Cristina. Sono di media statura, fisico normale e snello. Cristina invece è una bambolina: bionda dagli occhi chiari, con un bel seno di una terza piena ed un culetto da sballo, cosce lunghe e ben tornite, bocca ampia e labbra carnose, ideali per far pompini, cosa che sa fare benissimo. Da quando ci siam messi insieme, circa otto anni fa, ho sempre provato un piacere particolare nel vederla ammirata. A lei, che è molto esibizionista, piace molto esser al centro dell’attenzione dei tanti maschi che le gravitano intorno. Mi eccita vederla desiderata e questo mio piacere le è ben noto; aspettavo solo l’occasione che avrebbe di fatto sancito il mio passaggio da marito a cornuto. Non mi sento a disagio nel sapermi cornuto, anzi, mi eccita tantissimo anche solo pensare che lei possa, a mia insaputa, cornificarmi.
Fino a circa sei mesi fa, non era mai successo, ma tutto è cambiato durante le vacanze estive di settembre dello scorso anno. Dopo un'estate passata a lavorare, ci eravamo regalati una bella settimana di ferie da passare a Porto Vecchio in Corsica. Un bell’albergo, in riva al mare, davanti ad una delle spiagge più belle dell’isola. Il secondo giorno che eravamo sdraiati sotto l’ombrellone, Cristina era in topless e stavamo parlando, quando è arrivato il bagnino con un signore molto distinto, cui erano stati assegnati sdraio ed ombrellone accanto a noi. È opportuno che precisi che i maschi di mezza età fanno impazzire Cristina. Ora, all’arrivo di questo signore, quarantacinquenne alto, fisico ben curato e dai capelli brizzolati, ho notato che le brillavano gli occhi di pura libidine. Naturalmente il tizio non ha perso tempo ad aprire un dialogo con lei ed era chiaro quanto Cristina ne fosse lusingata, si vedeva che era a suo agio al punto da prendere a sorridere e far commenti e battute, anche a doppio senso tra loro, ridendone di gusto.
Per capire quali intenzioni avesse mia moglie, la invitai a fare un bagno. Appena in acqua, le ho subito chiesto che idea si fosse fatta sul tizio.
«Mi sembri molto a tuo agio, con lui. Pensi di poterci fare qualcosa? Hai deciso di stuzzicarlo con i tuoi seni al vento?»
Lei mi ha sorriso, ha immerso la mano sotto il pelo dell’acqua ed ha impugnato il mio cazzo, già durissimo. Mi ha fatto una rapida sega e, quando ho sborrato, si è messa a ridere, guardando verso la spiaggia, in cerca di quel maschio che la intrigava.
«Non credo ci sia molto da dire: ti sei già eccitato al solo vedermi allegra con lui! Non saprei dirti dove voglio arrivare, ma mi piace molto. Vedremo...»
Ritornati al nostro ombrellone, il signore mi si è presentato.
«Mi chiamo Piero e sono molto onorato di far la sua conoscenza.»
Naturalmente a me ha riservato solo un lieve cenno con la mano, mentre a Cristina ha stretto la sua, pur continuando a fissare le sue tette. Per un attimo lui si è spostato ed io ne ho approfittato per suggerire a Cristina di mettersi ancor più in mostra, ormai certo dell'interesse di lei per l'uomo e la evidente erezione di lui, che non faceva nulla per nasconderla. Ero, a mai volta, eccitato da questo gioco, che prometteva sviluppi più che interessanti. Cristina, da perfetta esibizionista, ha accolto il mio suggerimento con un sorriso malizioso: ha preso a sistemare il telo sul lettino e, per farlo, si è piegata a 90°, davanti a quello, mettendo ben in evidenza il suo stupendo culo. Una volta sdraiata, ha divaricato le gambe, tenendole oscenamente aperte e facendo sì che il tessuto del perizoma si insinuasse nello spacco della fica, facendo emergere le sue labbra rosa.
Avevo il cazzo durissimo e, per favorire lo sviluppo del gioco, con la scusa di andar a prendere da bere, mi sono allontanato, lasciandoli soli. Dal patio del bar, vedevo lui sempre più audace e lei sempre più sfrontatamente in mostra. Approfittando della mia assenza, era arrivato anche il bagnino che, seduto sul mio lettino ammirava la mia lei a gambe aperte.
Dal primo giorno, cioè fin da quando ci ha assegnato la nostra postazione, avevo già notato con quanto interesse guardasse mia moglie ed ora, che ero assente ed un altro la stava insidiando, doveva di sicuro aver trovato il coraggio di farsi avanti, anche lui. Cristina, da brava zoccola, aveva raggiunto il suo scopo: suscitare l’interesse di questi due maschi di mezza età, cosa che la manda in fibrillazione.
Ero curioso di vedere come si sarebbe evoluta la situazione. Non ho dovuto aspettare molto, perché lei, ad un certo punto, si è girata ed ha chiesto ad entrambi di aiutarla a spalmare la crema protettiva. Vedere le mani di quei due maiali indugiare sul corpo di mia moglie, mi ha quasi fatto sborrare. Vedevo le loro mani dappertutto su di lei. Piero, da dietro, gli puntava il cazzo contro e lei, con la mano, indugiava sul cazzo del bagnino. Ho deciso di tornare al mio posto ed essi si son fermati, complimentandosi con me per avere una bellissima moglie.
«La sua signora è davvero molto bella. Se vi fa piacere, questa sera organizzo una piccola festicciola a casa mia e sarei infinitamente felice se foste miei ospiti. Una bella donna così non può, né deve, mancare, alla mia festa. Guardate, casa mia è quell’attico lassù, sopra quell’edificio bianco.»
Naturalmente Cristina ha accettato subito. Il resto della giornata lo abbiamo impegnato a parlar con lui, che ci ha raccontato di esser un industriale cui il medico aveva imposto un periodo di riposo, dopo un anno di duro lavoro.
Quella sera, Cristina ha indossato un tubino bianco elasticizzato, con sotto solo in mini string, divenuto invisibile perché infilato nel solco delle antiche. Dei sandali aperti mettevano in mostra i suoi magnifici piedini ben curati ed il tacco dodici serviva ad inarcarle il culetto, facendolo apparire ancor più invitante. Ci siamo presentati al portone e lì abbiamo trovato ad attenderci Luca, il bagnino. Tutt'insieme siamo entrati nell’ascensore e lui, essendo un po’ piccolo, si è incollato al culo di Cristina. Giunti nell'appartamento, mi son reso conto che alla festicciola vi era solo Piero ed un altro signore della sua stessa età, che subito ha chiarito quale fosse il mio ruolo.
«Tu, adesso, te ne starai buono e tranquillo, che a lei ci pensiamo noi! Altrimenti ti lego e ti metto in una stanza, così da non farti veder nulla!»
Il tono deciso e la sua mole imponente, mi hanno fatto desistere dall'opporre resistenza. Intanto, Piero e Luca son saltati addosso a mia moglie, toccandola e baciandola ovunque. Si divertivano, mentre lei già miagolava di piacere.
«Guarda, cornuto! Hai una moglie tanto bella quanto "puttana"! È così troia che, farti cornuto con lei, è per noi un dovere!»
Tutti e tre hanno sfoderato delle mazze davvero notevoli e Piero le ha subito messo il cazzo in bocca.
«Succhia, troia! Hai delle labbra da bocchinara stupende!»
Luca, intanto, l’aveva fatta spogliare completamente e le aveva strappato lo string. Si è messo dietro di lei ed ha preso a leccarle fica e culo. Il terzo si spogliava con calma e, quando si è completamente denudato, ho notato che dei tre era quello con un cazzo davvero fuori dalla norma: circa 25 cm di lunghezza e molto grosso in spessore. Un diametro esagerato. Piero lo ha invitato a scoparla per ultimo.
«Gigi, tu verrai dopo di noi, altrimenti la sfondi e noi non ci divertiamo!»
Il tizio ha sorriso e poi l'ha presentato alla bocca di Cristina.
«Da brava, leccalo! Non credo che riesca ad entrarti in bocca, ma se lo lecchi e lubrifichi, potrò sfondarti meglio!»
Ho visto lei restare per un attimo titubante, poi, con estrema bravura, ha preso ad accogliere in bocca la punta di quella specie di trave umana, suscitando l’ammirazione del tizio.
«Accidenti, cornuto, hai una moglie davvero super! Una che riesce a prendermelo in bocca, è per me un'autentica novità. Dai, troia, succhialo che ti sfondo anche la gola!»
Dopo averla fatta godere con mani e lingua, mentre lei succhiava il cazzo di Gigi, l’hanno sollevata di peso e, portatala dentro una camera, l'hanno distesa su di un letto. Subito Luca si è sistemato supino e lei gli è salita su, facendo scivolare la sua verga lunga e dritta, tutta dentro di sé. Giusto il tempo di aggiustarsi per bene su di lui, che Piero l’ha fatta letteralmente spalmare su di lui, poi le si è piazzato dietro e le è entrato in culo. Lei ha emesso un lieve gemito, che poi si è trasformato in un modulato mugugno di piacere. Hanno iniziato a scoparla in doppia, con Gigi che le sfondava la gola, spingendo sempre più a fondo nella bocca il suo cazzone enorme.
Mia moglie ha preso a godere e loro non si sono risparmiati. Vedere quelli che la scopavano in tutti i buchi contemporaneamente, mi ha fatto sborrare senza toccarmi. Ad ogni venuta che le riversavano dentro, mi deridevano.
«Guarda, cornuto, come te la riempiamo! Adesso te la ingravidiamo».
Sapevo bene che prendeva la pillola, ma quel particolare, anziché farmi preoccupare, mi faceva eccitare oltre modo.
Dopo che Piero e Luca hanno ripetutamente eiaculato dentro Cristina, è stata la volta di Gigi, che l’ha sistemata in ginocchio davanti a sé e, tenendola per i fianchi, le è entrato tutto dentro. Ero sconvolto nel vedere quel palo lungo e duro scomparire nel ventre di mia moglie, che ha spalancato la bocca senza emettere alcun suono. Solo Piero ha avuto modo di commentare.
«Guarda, cornuto! Adesso te la sventra.»
Lentamente e inesorabilmente, è penetrato tutto dentro di lei. Poi ha iniziato a chiavarla con colpi così forti che la sollevavano dal letto e lei che squittiva dal piacere e lo esortava a far di più: davvero incredibile!
«Dai, sì! Così, dai! Più forte! Mi fai impazzire! Ancora!»
Vederla sconvolta dal piacere, mi ha fatto venire di nuovo, senza toccarmi. Mentre lui la sfondava, gli altri, alternativamente, le mettevano i loro cazzi in bocca e lei li succhiava come una pazza scatenata. Quando Gigi ha sborrato, lei ha spalancato la bocca e lo ha guardato incredula.
«Oddio, mi stai ingravidando! Sento che mi stai gonfiando l’utero!»
Lui si è sfilato e una gran quantità di crema è venuta fuori! Ma la cosa sconvolgente era che il cazzo di Gigi non aveva subito alcun cedimento: era ancora duro come lo era in principio, come se non si fosse sfogato.
Lei era sfinita e lui le ha appoggiato la punta sul culo e, prima che lei potesse obiettare qualcosa, ho visto che lui glielo spingeva dentro lentamente, tutto, fino in fondo. Cristina ha tentato di urlare, ma aveva in bocca il cazzo di Luca, e così Gigi ha raggiunto il suo scopo: le ha sfondato anche il culo. L’ha scopata per un po' e poi ha sborrato nel culo di mia moglie, che ha urlato a sentirsi invadere le viscere della sua broda.
«Ancora? Mi sembra di sentirla anche in pancia! Me la fai uscire dalla bocca!»
Quando Gigi si è sfilato, ho visto la voragine in cui era stato ridotto il culo di Cristina. L’hanno lasciata così, stremata, distesa sul letto.
Non aveva la forza di reggersi in piedi, così mi hanno detto:
«Va a casa, che te la riportiamo domani.»
Son uscito e tornato nel mio albergo.
Ho rivisto Cristina un’ora prima di partire: era distrutta, ma felice. Durante la traversata, mi ha raccontato che le è piaciuto da matti farsi scopare da tutti loro e che adesso ne voleva ancora altri cazzi.
Ero felice nel sapere che per tutta la settimana di vacanza si erano scopati la mia troia, fino a farla diventare ninfomane, che non desidera altro che fottere. Per quanto mi riguarda, sono cornuto e infinitamente felice.
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