Un uomo poteva mantenere relazioni sessuali con chiunque, ma doveva essere sempre la parte dominante. Essere penetrato da un altro uomo equivaleva a ricoprire un ruolo di sottomissione diametralmente opposto all'ideale romano di uomo: l'accusa di essere stato la parte passiva in una relazione poteva bastare per rovinare la carriera di un politico, come rischiò di succedere a Giulio Cesare in gioventù. Ma l'accusa di aver soddisfatto una donna praticandole del sesso orale era ancora peggio, anche se si trattava della propria moglie. Per i romani la bocca era lo strumento della politica, del commercio e di tutte le attività importanti, e "sporcarla" equivaleva a disprezzare la sua importanza per la comunità
Post New Comment