Nel cuore della sala principale, le cinque coppie erano immerse in un'atmosfera avvolta da un amore enigmatico, in attesa della padrona di casa, Ima Phantom, il cui nome sibillino campeggiava sull'invito. All'ingresso, una coppia di domestici, i coniugi Fitzgerald, li accolse con un'aura di segretezza. Gli ospiti includevano il sindaco Maxwell Sterling e sua moglie Eleanor Hawthorne, il vicario Gabriel Harrison e la sua consorte Isabella Morgan, il comico Duncan Pearson con Sophie Anderson, la nota chef del migliore ristorante della città, e infine la rinomata fotografa Mia Thompson e il suo consorte Charlie Bennett, cuoco e collega di Sophie. Un'atmosfera carica di mistero pervadeva l'aria, mentre ciascuna coppia celava segreti dietro uno sguardo intrigante.
La sala di quella dimora fondeva passato e presente. Il camino imponente, ornato da sculture intricate, irradiava un calore avvolgente, sotto lo sguardo della moderna TV sospesa nell'antichità. Le pareti rivestite in damasco floreale e il pavimento in legno scuro conferivano un'eleganza senza tempo. Divanetti avvolgenti, in velluto, circondavano il fuoco, e tavolini bassi completavano l'atmosfera accanto a lampade che diffondevano una luce soffusa. Un connubio di comfort e mistero, la sala incarnava il lusso vittoriano con un tocco enigmatico, ideale per momenti di serenità e raffinatezza.
La serata sembrava trascorrere tranquilla, quando improvvisamente le luci si spensero e si udì il rumore di porte chiuse a chiave. Il grande televisore si accese, e sullo schermo apparve una figura avvolta dalle ombre, dalla silhouette femminile. Passarono pochi attimi, e una voce distorta risuonò nell'oscurità.
"Benvenuti, signori, sono la vostra umile ospite. Come avete appreso dall'invito, mi chiamo Ima. Immaginatemi come la madre di questa serata." Nessuno fiata, immersi nell'atmosfera misteriosa, tutti scrutavano l'oscurità, illuminati solo dalla luce fioca delle lampade sui comodini.
La voce continuò, "Come da mia istruzione, il signor Fitzgerald ha premuto un bottone che ha scatenato tutto questo. Non cercate di forzare le porte; sono chiuse a doppia mandata."
Alcuni sembrarono spaventati.
"Ora vi chiederete perché ho invitato proprio voi. La risposta è semplice: tutti voi, nonostante le apparenze, siete dei traditori."
Si udì ogni tipo di protesta.
"Vorrei raccontare tutte le vostre storie, e vorrei iniziare dal nostro rispettabile sindaco Sterling. Durante i suoi mandati è sempre riuscito a evitare gli scandali, e ora sono qui a dirvi che in quelle storie c'era qualcosa di vero, ma la più scandalosa non è mai venuta a galla."
"Inaudito", il sindaco aprì la bocca per la prima volta; sua moglie era seduta accanto a lui e sembrava essere dalla sua parte.
"Ebbene, il signor sindaco è un traditore seriale e sua moglie l'ha sempre saputo. Vi chiederete come mai non si ribelli; semplice, anche lei nasconde un segreto, ma di questo parleremo più tardi" - momento di pausa - "ora voglio parlarvi di Caroline Hawthorne".
"No, lei no" - la moglie del sindaco lasciò la mano del marito - "non mia sorella".
Il fantasma continuò - "In realtà, non è una grande storia; anzi, mi piacerebbe definirla come l'aperitivo di questa serata".
"Spegnete quell'affare" - questa volta il sindaco sembrava davvero spaventato. Si alzò, cercò in tutti i modi di spegnere il TV, pensò pure di romperla, ma non c'era modo di farlo. Sua moglie lo tratteneva per la manica - "ora voglio sapere".
"Quello che sto per raccontare si svolse il 23 marzo e, per chi non lo sapesse, è il giorno del compleanno di sua moglie" - tutti guardarono contemporaneamente i due coniugi - "Per la precisione, il giorno del suo quarantesimo compleanno".
"Ora immaginate il nostro caro sindaco che fissa sua cognata per tutta la sera. La quale emanava un fascino misterioso e sensuale. I suoi capelli mori e fluenti accarezzavano le spalle, mentre le forme morbide del suo abito nero sottolineavano la sua femminilità. Gli occhiali che indossava aggiungevano un tocco intrigante al suo sguardo. Ora immaginate il nostro sindaco che fa accidentalmente cadere il suo pezzo di torta sul vestito della cognata e, con una scusa, si recano entrambi nella lavanderia. Ora viene il bello. Per dimostrare che non mento, vi farò un regalo".
L'immagine della signora scomparse e apparse un video di una telecamera fissa che inquadrava un sottoscala. Il luogo si rileva cupo e trascurato, dove la luce fioca a malapena illumina la stanza. Una lavatrice si staglia nell'angolo, circondata da scatoloni trascurati e oggetti dimenticati. Appare una figura e tutti riconoscono il sindaco, seguito immediatamente da una donna bellissima, tutti sospirano il nome di Caroline. La donna si toglie il vestito sporco e tutti notano che non porta il reggiseno. Il sindaco non si fa pregare e si avvicina a quel davanzale e lo tocca, lo bacia e poi infila la lingua nella bocca della sua amante.
In quel momento nella sala tutti si girano verso la moglie, la quale, con le lacrime negli occhi, guarda attentamente il video.
Sul televisore si vede la signorina Caroline inginocchiarsi prendere in mano il pene del traditore e succhiarlo con passione. Lo immerge fino alla gola e poi lo fa uscire schioccando le labbra. Sembra un bambino che legga gelosamente il suo gelato. Poi si alza in piedi, toglie le mutandine e appoggia le mani sulla lavatrice. Ovviamente Maxwell non perde tempo e infila il suo cazzo indurito dentro di lei.
Si vede che hanno fretta, visto la situazione.
Il seno enorme della sua amante balla a ritmo. Purtroppo il video non ha sonoro e non si sentono i gemiti, ma si possono intuire.In un attimo il sindaco estrasse il suo cazzo dalla figa della cognata ed esploso tutto il suo sperma sulla schiena, ma non finì cosi.
Caroline si sedette sulla lavatrice, aprì le gambe e il nostro traditore le accarezzò le tette e leccò la figa. La cognata iniziò a dimenarsi, sembrava avere convulsioni più forti e sul più bello il video si interrompe e tornò la nostra ombra.
“E ora sapete come la signorina in questione ha ottenuto il lavoro in comune” - Si sentì un tavolino cadere e tutti poterono vedere il sindaco in piedi con il viso tirato.
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