Dieci piccoli tradimenti (Ep. 3) - Tra l'uomo e la mistress, un legame si comprende.

  • Scritto da Lizbeth il 02/01/2024 - 16:49
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Come se non fosse successo nulla, l'ombra tornò a parlare, non prima di notare apparire uno strano e quasi impercettibile sfarfallio sulla televisione.

“Beh, di chi parlo ora? Della nostra domestica. Non questo è un piatto gustoso; lo voglio tenere per dopo”.

Serena si ribellò - “Non ha nulla contro di me”.

“Beh, visto che abbiamo parlato di peni finti, perché non trattiamo un argomento spinoso sulle fantasie del nostro vicario Gabriel Harrison, un bel pervertito, se posso dire”.

“Gabriel?” - quella si sentì fu la voce di sua moglie Isabella.

“Qualcuno conosce l'edificio che è ubicato in via Martin Luther King numero 23. Se non lo sapete, è lì che si è trasferito il bordello che, in precedenza, era ubicato in questa casa. Con il beneplacito del nostro sindaco. E ora vi voglio parlare di una certa Scarlett Nachzauber. Nome simpatico, vero?”.

“Che Dio mi perdoni” - questa fu la reazione, direi scontata, del nostro vicario appena senti quel nome.

“Quello che sto per raccontare è tutto documentato dalle telecamere di sicurezza, ma purtroppo, per ragioni di privacy, non ve lo posso mostrare, ma penso che la mia credibilità sia decisamente in aumento. Il nostro stimato vicario girava intorno a quell'edificio da molto tempo. Chissà quali fantasie intasavano il suo cervello. Si decise ed entrò nell'edificio e chiese direttamente della nostra brava ed eccitante signora Scarlett, una nota mistress.

Come si può vedere dal sito della casa di appuntamenti la Miss Scarlett Nachzauber è una donna con lunghi capelli rossi, si avvicina ai 50 anni, ha un fisico asciutto e atletico. La sua presenza è dominante, e il suo sguardo riflette un misto di forza e mistero. Appena il nostro caro Gabriel, che per l'occasione si era vestito in modo casual, per non far sapere di essere un prete, vide una donna affascinante che, in quel momento, indossava un vestito lucido in latex che, essendo molto aderente, rendeva il corpo ancora più sexy. Ai lati c'erano dei laccetti, il seno era scoperto e arrivava a male pena ad altezza inghine, completava il tutto degli stivali che arrivano sopra il ginocchio e un bel frustino a nove code.

Il nostro vicario non riuscì neppure a proferire una parola che in un battibaleno ricevette una frustata in pieno viso, e lei gli ordinò di inginocchiarsi. Il nostro traditore non si mosse e subì una frustata, questa volta sul fianco destro, ancora più intensa e in quel momento obbedì. Una volta inginocchiato, lei gli afferrò con decisione i capelli, gli piegò il collo all'indietro e gli sputò in piena faccia. Lui cercò di presentarsi, ma in risposta ricevette soltanto un insulto e un'intimazione a tacere. Devo dire che questa signora mi sta simpatica.

La Mistress sorrise e gli diede un calcio nei testicoli cosi forte che fece sobbanzare il nostro curato. Gli si avvicinò di nuovo a lui e tirandolo, ancora, per i capelli, lo sollevò e gli ordinò di spogliarsi e, se non l'avesse fatto entrò un minuto gli avrebbe inferto altro dolore. Gabriel, con ancora i testicoli doloranti, aveva compreso che doveva obbedire in tutto. Decise di spogliarsi e rimase nudo come Gesù crocifisso.

Bravo, per una volta tanto l'aguzzina fece un complimento al suo schiavetto, ma smise subito e diede una frustata al cazzetto moscio e si il nostro vicario non è molto dotato, non che sia importante, o forse si.

Al lato della stanza c'era una croce di Sant'Andrea leggermente inclinata verso il basso. Con una spinta, fece avvicinare quell'uomo nudo e gli ordinò di appoggiarsi sullo strumento di tortura, a pancia in giù, quindi gli legò polsi e caviglie con delle cinghie. Si diresse davanti a lui e gli afferrò con decisione il pene con la mano destra e stringe con decisione i testicoli, ancora mal conci dal calcio di prima. Si avvicinò al suo orecchio destro e gli chiese in modo asettico: cosa ci faceva un uomo di chiesa li dentro.

Si l'aveva riconosciuto.

Gabriel non riusciva a rispondere per il dolore che doveva sopportare. Ricevette un altro sputo in faccia. Lei insistette e cambiò domanda: 'Per caso, Te l'ha ordinato Dio?' Finalmente, lui rispose con una risposta alquanto curiosa, dicendo che era venuto lì perché aveva paura e poi scoppiò in lacrime. La verità gli uscì dalla bocca come un fiume in piena: 'Ho paura che Dio non esista, ho paura che sia tutto un inganno, e ho bisogno di raggiungerlo tramite il dolore più acuto”.

Un sorriso si stampò sul viso della mistress, baciò a stampo il suo schiavo e continuò la sua dominazione psicologica esprimendo un facile concetto: 'Qui dentro, la vera dea sono io. Dovrai fare tutto quello che ti dico e accettare ogni cosa faccia, senza mai fiatare'.

La nostra cara Scarlett si chinò verso di lui e si lecco il dito indice. Prese in mano il pene moscio di Gabriel e spinse quel dito insalivato dentro il suo meato, gli pratico il sounding, una pratica pericolosa, che potrebbe essere molto eccitante. Il vicario bestemmiò.

Facciamoci tutti il segno della croce.

Neppure io nella mia vita ho visto un tale atto erotico, in pratica gli stava facendo una sega dall'interno. La mistress estrasse il dito, ora il pene era eretto, e sembrava meno peggio del previsto. Venne subito frustato, sembrava che reggesse tale pressione. Girò intorno al suo vitello sacrificale, si fermò dietro di lui e concentrò le sue frustate sul flaccido posteriore. 'Uno, due, tre… Dieci. Su uomo ridicolo conta con me'. Fermò la frusta e diede un'accelerata alla sua prestazione, del resto il vicario aveva pagato solo per mezz'ora.

La stanza divenne silenziosa. Gabriel cercò di capire cosa stesse succedendo, ma con le mani legate i suoi movimenti erano limitati. Iniziava a sentire il freddo che lo circondava. Un dito gli accarezzò l'ano, applicando un piccolo ditalino, gli bacio la schiena e gli disse che sapeva bene cosa piacesse agli uomini come lui. Ancora silenzio. Il suo foro posteriore si espanse e accolse, a sua insaputa un fallo di gomma. Era stato sverginato e anche ripetutamente. Il suo minuscolo pene subiva piccola contrazioni, la prostata era stimolata da quel arnese che simulava l'organo sessuale maschile. I suoi testicoli si contrassero e, senza che nessuno lo toccasse, dal nulla il suo sperma fuori uscì andando a depositarsi dentro una bacinella predisposta in precedenza. Venne liberato con ancora lo sperma che colava sulle gambe. Raccattò i vestiti e cose via come un animale in fuga.”

Per l'ennesima volta la sala si fece silenziosa, erano tutti imbarazzati, ma questa volta la moglie ebbe una reazione diversa dal solito: “non preoccuparti d'ora in poi mi occuperò io dei tuoi bisogni”

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