Finalmente il sabato tanto atteso.

  • Scritto da Luisa il 11/05/2021 - 18:24
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….. dopo averlo atteso tutta la settimana arriviamo al sabato, un giorno di tranquillità poche visite o esami in ambulatorio, la testa che studiava cosa fare il fine settimana, purtroppo per un impegno che aveva preso mamma senza consultarmi ha rotto le uova nel paniere così si dice. Alla mattina per parcheggiare non era un problema, una Signora con stivaletti al ginocchio di pelle chiara, una gonna blu, un giaccone con cappuccio avorio esce dall’auto e me la trovo quasi sul cofano, di scatto si gira e chiede scusa, tra di me è andata bene. Mi avvio allo spogliatoio mi cambio indosso il camice e vado passo dal Pronto a salutare e vado in ambulatorio. Nascosta dall’appendiabiti, chi trovo…………… la Signora che per un filo non investo prima, apro la porta mi vede arrossisce la faccia era peggio di un peperoncino da quanto era rossa. Come già detto, il trovarsi davanti una figura maschile, mette in soggezione chi ha bisogno. Ricordo di due Signore che non hanno voluto ( sentivo i discorsi che facevano nella sala d’attesa, una delle due la conoscevo avevo frequentato le elementari con una figlia; aveva la puzza sotto il naso, decisamente meglio perderla che trovarla e la seconda signora penso un’amica della stessa forza) e se ne erano andate, mentre la Signora ritornando alla normalità è entrata ci siamo seduti consegnatomi l’invito ricevuto ed il tesserino sanitario 45 anni Sonia C.capelli castano chiari ad occhio clinico una seconda di seno ed una terza di vita abbiamo iniziato una conversazione durata venti minuti buoni, cui spiegavo il motivo, che ne avrebbe potuto ricevere altri inviti di non spaventarsi naturalmente sono a scopo di prevenzione. Senza forzarla è stata lei stessa a chiedermi di controllare il seno e dietro. Compilato il questionario (ero un confessore, tra figli, marito, rapporti, aborti, anticoncezionali assunti ecc..) firmata l’autorizzazione dei suoi dati, si è alzata prendendo dalla sua borsa un paio di calzini a righe corti e dietro il paravento si è spogliata inossandoli, nel mentre fermavo la porta e preparavo quello che mi serviva. Uscendo dal paravento l’ho invitata a salire sulla bilancia: altezza 1,62 peso 55 kili, sulla pancia le smagliature delle gravidanze, depilata sulle gambe la phica naturale curata, una pelle bella ben idratata, sia sul sedere che intorno al seno i segni degli elastici risaltavano il corpo. Scendendo dalla bilancia il controllo del seno piccolo piccola anche l’aureola, un capezzolo sporgente, prima il destro e poi il sinistro che alla palpazione si irrigidiscono procurandole un certo piacere. Finito di controllare il seno, nessun segno di ghiandole od altro, sale e si sistema sulla sedia il corpo aveva un fresco profumo di mughetto, e pronta per la fase successiva, prima la palpazione della pancia con una leggera pressione sull’appendice con un piccolo hai da parte sua, la visita all’esterno, nessun segno di arrossamento labbra piccole perfette anche il canale vaginale rosa da far invidia ad una bambina inserisco lo speculum ed eseguo il prelievo la cervice umida il cottonfioc esce senza tracce di sangue, striscio sul vetrino e passo alla rosellina dietro due piccole appendici di carne, (che non le hanno mai dato fastidio) inserisco il dito dentro lubricato anche il canale era libero. Finita la visita, scesa si riveste. Si ferma ancora un attimo, tempo di restituirgli il tesserino sanitario, foglio ritiro esami. Mi chiede il mio numero e ci salutiamo. Per quel sabato era l’unica paziente. un messaggio da mamma, era in gita con la zia mamma di Luisa, “che nel pomeriggio vogliamo dedicarlo a noi era da tempo che mi chiedeva stare insieme e voleva fare e farsi un regalo, il problema la preparazione l’inquietava, mamma” ho dato il tuo numero alle signore Dany interno 12 e Giulia 13 del terzo piano coppie che sono come gemelle sempre insieme in simbiosi, perché domani devono fare una preparazione, ti contatteranno. Prima di pranzare mi chiama Dany, spiegandomi che lei doveva fare una Colon il lunedì mattina alle 9,30 mentre Giulia alle 9,00 doveva fare una Rettosigmoidoscopia dalle istruzioni ricevute al Cupa il giorno prima avrebbero dovuto fare la pulizia Lei più intensa mentre l’amica più leggera. L’appuntamento è per le 16,00 a casa sua la domenica, per Lei mi dovevo portare il necessario mentre Giulia aveva già acquistato l’occorrente in farmacia. Con Luisa abbiamo pranzato insieme nel primo pomeriggio avevo delle cose da sbrigare, lei è rimasta a casa.

Luisa (parte mio del racconto) Io sono rimasta a casa, volevo farmi un bagno caldo rilassarmi un po', visto che non avevo impegni, messo la pentola sul fuoco per far bollire l’acqua e messo dentro le bustine di camomilla così aveva il tempo di raffreddarsi, dato una veloce scopata e passato lo straccio in casa, mentre riempivo la vasca d’acqua calda finito mi infilo dentro mi rilasso. Con il rasoio mi depilo ci scappa un ditalino, sono emozionata non resisto più vorrei che fosse già qui, gioco anche con la rosetta provo ad infilare un dito. Sento aprire la porta e richiuderla con il fermo, è arrivato, si affaccia sono ancora immersa in un mondo di schiuma profumata alla Lavanda, (ho usato questa fragranza perché viene matto dal profumo) “vuoi che ti lavo la schiena”, volentieri, si arma di spugna e strofina, lo sa fare in un modo meraviglioso. Mi risciacqua, alzandomi mi porge l’accappatoio e mi avvolgo, asciugandomi. In cucina prepara l’antipasto, io nella mia camera avevo già sistemato l’asta vicino al letto, tempo di asciugarmi ed era tutto pronto mancava solo il protagonista, cuscini posizionati a metà letto, traversa sopra per evitare perdite indesiderate, non devo far altro che distendermi, non avevo fatto caso che il tubo della sacca del clistere era immersa nella acqua, mi posiziono con gentilezza mi allarga le culatte e mi fa colare un po di sapone liquido sulla rosa e mentre lo posa sul tavolino prende il tubo con la sonda, decisamente più grossa di quella che usa frequentemente, che entra senza un minimo sforzo, due centimetri di diametro lunga una quindicina l’acqua entrava nel mio intestino, mi chiede di fare un tentativo,  finita l’acqua lascia la sonda qualche minuto dentro muovendola anche per abituarmi, la toglie e mi lascia correre in bagno, durante la mia evacuazione, ha riordinato aspettandomi nudo sulla sedia, che stava mettendosi della crema al suo gigio, rimessa a pancia in sotto sopra i cuscini e con delicatezza ha operato con la stessa crema Emla il mio buchetto, entrando prima con uno e poi due dita, via con l’operazione l’avvicinamento nella norma, devo anche ammettere che io mi tenevo aperte le culatte lui per distrarmi mi stuzzicava i capezzoli, il primo centimetro entrato senza difficoltà, e poi tutto dentro un leggero dolorino quando la testa ha superato i cinque centimetri del mio canale mi sono sentita come se qualcosa mi soffocasse questione di pochi secondi. Facendomi venire più volte cosa che non avrei mai immaginato e rimasto dentro per dieci minuti abbondanti se non quindici è venuto anche lui due volte per ringraziamento prima di uscire come se non bastasse mi ha anche urinato con la scusa che serviva a disinfettare. Sono dovuta andare di nuovo in bagno e dopo un bidè ci siamo rilassati sul letto, lui con la cappella rossa e dolorante ed io con la rosa che bruciava un pochino. Ci siamo addormentati abbracciati stanchi dalla fatica entrambi, risvegliati da un messaggio di Wattsapp di Elisa che gli chiedeva se si era dimenticato di lei. Piero si riveste e riparte, fatto cosa doveva al rientro passa fare passa in pizzeria e prende due pizze con bibita, finiamo la sera a fantasticare sul nostro futuro.

La Domenica mattina un po' di riposo per entrambi senza dover correre al lavoro, Piero che ha dormito sul divano sentendomi muovere viene in camera e mi fa mettere a pancia sotto mi abbassa il pigiama e mi controlla mi spalma della crema emolliente e mi infila un dito dentro in profondità procurandomi un orgasmo. Ferma non potevo stare allungo le mani e cerco il suo gigio ancora leggermente arrossato non dolorante. Finita la visita, ritiro la biancheria e preparo un piatto di pasta lui si riordina le idee, nel pomeriggio per le quattro deve essere a casa per preparare le Signore del terzo piano.

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