Mi chiamo Michele, ho 46 anni e sono un tipo abbastanza normale, sia di aspetto che per altro. Sono sposato con Daniela, una bella donna che ha la mia stessa età. Fra di noi il sesso è sempre stato molto bello ed appagante. Ritengo d'esser stato fortunato a trovare in lei la degna compagna per la realizzazione di certe mie fantasie. Amo il sesso in maniera esagerata e Daniela è una donna che apprezza molto, allorché le propongo situazioni nuove, avendo un'indole molto libidinosa, insaziabile, oltre ad esser quanto mai conturbante. Il suo aspetto la fa esser sempre al centro dell’attenzione di più maschi, che le sbavano addosso. Alta, bionda, occhi chiari, 4ª di seno, un bel culo tondo e sodo, che sormonta due belle cosce, che lei ama molto metter in mostra, sempre adornate da calze autoreggenti. Adora anche indossare scarpe con il tacco alto, minigonne e camicette che evidenziano il suo splendido seno. È un'inguaribile esibizionista e mi ha sempre regalato momenti di profondo piacere, ogni volta che l’ho esibita in qualche situazione. Negli anni abbiamo creato momenti di forte eccitazione, durante i quali, lei non si è sottratta a nessuna fantasia che io le ho proposto, anzi, in alcune occasioni, è stata lei stessa a farmi impazzire dal piacere. Siamo riusciti a far l'amore, sesso, in ogni condizione, abbracciando ogni tipo di porcata che ci saltava in mente. Ricordo, in particolare, quando mi ha fatto un pompino in autobus, mentre viaggiavamo di notte, per raggiungere degli amici al mare. Questa, ma anche tante altre occasioni che hanno, in qualche modo, tenuta alta l'asticella dell'erotismo. Posso affermare con estrema certezza che siamo una coppia priva di limiti e/o tabù. L’unica cosa però che, fino ad oggi, non era mai successa, era il coinvolgimento diretto, il contatto fisico, con le persone con cui avevamo interagito. Fino ad oggi, le nostre avventure erano tese a stimolare la nostra eccitazione, servendoci di chi si rendesse partecipe di certi nostri giochi, per poi lasciare l’inconsapevole malcapitato con la voglia addosso, mentre noi portavamo a conclusione la nostra.
Poi si verificò la svolta che mi ha portato a scoprire il piacere di esser cuckold. Era un sabato sera d’inverno e il tempo era alquanto brutto, faceva anche abbastanza freddo. Dovevamo partecipare ad un evento culturale: la presentazione di un’opera letteraria, scritta da una nostra comune amica. Eravamo in un’ampia sala, seduti un po' defilati ed in penombra, rispetto al resto dei partecipanti. Accanto noi, c’era la consolle del tecnico delle luci, un bel ragazzo, alto e muscoloso, che si trovava accanto a Daniela ed era chiaro che si sentiva attratto da lei. Di fatti lei era piuttosto conturbante nella sua minigonna e tacchi alti. Appena iniziata la relazione, egli ha abbassato le luci della sala, creando un'atmosfera di soffusa penombra, per poi sedersi accanto a Daniela: in pratica io sedevo alla sua sinistra, mentre lui era alla sua destra. In quella sua posizione, Daniela era un po’ coperta dal mobile della consolle. Inizialmente non ci ho fatto caso, ero preso dal seguire la nostra amica che illustrava il contenuto del libro, ma poi, con la coda dell'occhio, ho notato che mia moglie stava allargando le cosce. Continuando a guardare, senza farmene accorgere, ho potuto notare che quel ragazzo aveva preso a palparle la coscia con una mano e, ovviamente, vedendo che lei non si sottraeva alle delicate carezze che le dava, ma, addirittura aveva allargato le gambe, egli, senza perder tempo, era risalito sotto la minigonna e, sicuramente, doveva aver incontrato il pizzo delle autoreggenti. La manovra doveva avergli permesso anche di arrivare ad infilarle le mani sotto il perizoma, che avevo visto indossare quella sera, e lei, ora, allargando le cosce, gli stava consentendo di poterla masturbare per bene. Ero letteralmente eccitato da questa nuova situazione che, fino ad oggi, non si era mai verificata e, più passavano i minuti, più mia moglie assumeva un'aria da maiala: era chiaro che ne stava godendo. Era incredibile! Eravamo in mezzo a tante altre persone, non molto distanti da noi, anche se, fortunatamente, sulla mia sinistra non c’era nessuno. La sala era piena di gente e chiunque avrebbe potuto, nel girarsi, accorgersi dell’espressione da troia di Daniela che stava godendo per quella intensa masturbazione. Mi si è gonfiato il cazzo nei pantaloni: la mia eccitazione era arrivata alle stelle, quando ho visto la mano destra di Daniela allungarsi verso di lui e, mentre lei godeva alla grande, gli ricambiava il piacere facendogli una sega. Infatti lui aveva aperto la cerniera dei pantaloni ed aveva estratto una splendida verga, lunga e dura, nonché di notevole spessore. Ero così eccitato che, senza toccarmi, quasi mi son sborrato nei pantaloni. Era una situazione che, in qualche modo, realizzava una fantasia, che, da diverso tempo, aleggiava nei nostri momenti intimi. Consisteva nella voglia di coinvolgere un’altra persona, di vederla scopata da un altro maschio, non era di certo una novità per lei che sapeva benissimo quanto lo desiderassi. Ed ora, vederla segare quella grossa verga, con il rischio di esser notata da qualcuno, mi stava mandando ai pazzi. Ho provato ad immaginare il seguito di quello che stavo vedendo: era già bello veder mia moglie masturbata da un altro uomo, mentre, a sua volta, lo segava, ma avrei desiderato che quell'azione fosse andata ben oltre.
Ad un tratto, lui ha rimesso precipitosamente il cazzo nei pantaloni e si è alzato in piedi, ha ripreso il controllo delle luci, mentre tutti ci siamo alzati in piedi per applaudire e, dopo esserci congratulati con l’autrice del libro, che ce ne ha donato una copia autografata, ho visto Daniela che ispezionava in giro alla ricerca del giovane. Si sono scambiati un cenno d’intesa e, finite le operazioni, lui ha fatto capire che sarebbe uscito e, così, ho preso atto che Daniela era in brodo di giuggiole per aver già raggiunto il primo di una lunga serie di orgasmi. Per noi era appena iniziata una serata trasgressiva, durante la quale sarebbero avvenute, finalmente, tante cose che avrebbero sensibilmente modificato il nostro modo di far sesso. Siamo usciti e, per un attimo, ci siamo guardati intorno, individuando il ragazzo che era ad aspettarci sull’altro lato della strada. Lo abbiamo raggiunto ed abbiamo avuto solo il tempo di scoprire che si chiamava Luca, perché subito Daniela lo ha invitato a venir da noi, per proseguire la serata. Ci ha seguito, anzi, sono io che ho seguito loro, perché un attimo dopo che lei gli ha chiesto di venire con noi, lui l’ha abbracciata e, insieme, si sono incamminati davanti a me, come due innamorati e, arrivati al parcheggio, io mi sono seduto al posto di guida e loro due si sono seduti sul divano posteriore per mantenere costante il livello di eccitazione. Era tutto nuovo, tutto così eccitante, che faticavo a contenere il cazzo nei pantaloni. Prima di avviarmi verso casa, ho messo a posto lo specchietto retrovisore, puntandolo direttamente in mezzo alle cosce di lei. Essi, senza perder tempo, si son subito allacciati in ardite effusioni. La mano di Luca era già in mezzo alle gambe di Daniela ed aveva ripreso a titillare il suo clitoride. La mia adorabile mogliettina così puttana stava già ansimando come una maiala. La sua mano aveva di nuovo liberato quella splendida verga e ci aveva anche appoggiato sopra le sue calde labbra, che se ne sono impossessate, consentendo che quel palo di carne bollente fosse inglobato nella sua gola. Anche Luca ansimava dal piacere.
«Che bocca stupenda! Che gran troia succhiacazzi!»
Ero eccitato da morire e non vedevo l'ora di arrivare a casa, per godermi in tutta serenità quello spettacolo che, finalmente, sanciva il fatto che mia moglie era diventata una gran troia ed io un gran cornuto. Arrivati in casa, ancora non avevo chiuso la porta, che lei se lo era trascinato direttamente in camera da letto. Quando li ho raggiunti, ho visto Daniela che era seduta sul letto con la minigonna completamente spostata in alto, in modo da far intravedere le autoreggenti. Lui era in piedi di fronte a lei, con i pantaloni abbassati alla caviglia, e le scopava la bocca con violenza.
«Succhialo tutto, troia! Ti sfondo la gola, puttana!»
Sentivo che mia moglie godeva come non mai. Era qualcosa di veramente travolgente veder con quanta determinazione Daniela si infilava quella lunga verga, di sicuro più della mia, giù per la gola, lasciandosela scopare come fosse la figa, e resistere a bocca piena, quando lui le bloccava tutto il cazzo in fondo alla gola. Quando lo sfilava, lunghi filamenti di bava colavano dal mento di Daniela e, qualche colpo di tosse, faceva seguito al fatto che, forse, aveva dovuto resistere a qualche insorto conato di vomito. Mi son seduto davanti a lei, sul bordo del letto, ed ho iniziato a masturbarmi. Ad un certo punto, ho visto che lui ha iniziato a schiaffeggiarla con una mano, mentre, con l'altra, le teneva stretti i capelli, quasi fosse una cavalla da domare.
«PUTTANA, devi resistere a tenerlo tutto in gola. Devo dilatarti anche quella, oltre al resto!»
Era una scena tremendamente sconvolgente! Per la prima volta, potevo veder lei far dei preliminari con uno sconosciuto e questo mi arrapava molto. Era qualcosa che andava ben oltre le mie più rosee aspettative. Ad un tratto, Daniela si è allungata sul letto e lui si è inginocchiato fra le sue cosce e, dopo averle letteralmente strappato il perizoma, ha incollato la bocca sulla fica di mia moglie, prendendo a leccarla e farla godere. Daniela si contorceva come un'anguilla, mentre teneva entrambe le mani sulla testa di Luca e, spingeva il bacino in alto contro la sua bocca, urlando che stava godendo.
«Vengo! Sei un porco! Un maiale! Ancora! Dai, ancora, che vengo!»
Lui sembrava un pazzo scatenato. Le succhiava il clitoride, tenendolo stretto fra le labbra, mentre, con due dita piantate nella fica, la masturbava velocemente, finché le ha fatto urlare un orgasmo decisamente inverecondo: era così forte e intenso che, in tutti questi anni di matrimonio, non ero mai riuscito a strapparle uno uguale, neanche nelle situazioni più estreme che avevamo vissuto. Il corpo di Daniela ha preso a scuotersi, a sobbalzare sul letto, scosso da ondate di piacere che lui ha leccato fino all’ultima stilla. Poi lei si era girata a pecora, sul letto, e lo supplicava affinché la inculasse con forza.
«Dai, porco, maiale! Spaccami il culo! Fammi sentire questo cazzone tutto piantato nel culo! Dai, sfondami il culo con forza! Fammi male!»
Conoscendo quanto piacere prova mia moglie nel farsi inculare in maniera rude e violenta, ho potuto subito ammirare la bravura di Luca che, dopo aver appoggiato la cappella al suo buchetto, con una spinta secca e decisa, le è entrato tutto dentro, fino in fondo. Lei ha emesso un gemito che era un misto tra piacere e dolore nello stesso tempo, per poi incitarlo a scoparla ancor più forte.
«Sì, così! Spaccami il culo! Fammi male che godo!»
Lui la stava montando con violenza, mentre le tirava i capelli per farle inarcare ancora di più il culo, per riceverlo meglio dentro di sé e intanto, con l'altra mano, la sculacciava! La stava scopando proprio come piaceva a lei, in maniera rude e violenta! Io ero dubbioso, combattuto tra la voglia di partecipare o solo continuare ad assistere a quello spettacolo da tanto tempo desiderato. È stata lei che, si è girata verso di me e mi ha chiesto di avvicinarmi e, mentre lui continuava a sfondarle il culo con colpi tremendi, io ho preso a spingerglielo in bocca. Ora Daniela stava prendendo il cazzo da tutte le parti e, più gliene davamo, più lei urlava: non l'avevo mai vista comportarsi così! Provavo sensazioni altalenanti bellissime, che mi hanno provocato un'eiaculazione all’istante. Le ho riversato in bocca tutto il mio piacere e lei lo ha ingoiato e leccato fino all’ultima stilla. Poi, anche Luca è arrivato al suo apice e, mentre insisteva a sfondarla con colpi sempre più possenti, ad un tratto le ha riversato in culo tutto il suo piacere, cui Daniela ha risposto con un nuovo orgasmo.
«Cazzo, ti sento! Mi stai riempendo il culo! Bellissimo! Ora vengo! Vengo!»
Anche lui si è svuotato dentro di lei e, dopo esser rimasti alcuni istanti immobili per riprendere fiato, Daniela, insaziabile, si è inginocchiata davanti a noi, ha preso in bocca le nostre verghe ancora turgide e, dopo averle succhiate con ingordigia, le ha riportate alla iniziale condizione, perfettamente dure. Al che noi, insieme, cambiati di posto, l’abbiamo scopata in doppia. Luca le è entrato in fica stando sdraiato supino con lei sopra; l’ha fatta distendere su di sé in modo da esporre il suo bel culo ancora aperto ed io le son penetrato dentro. È stato qualcosa di veramente sconvolgente vedere quanto ho goduto: urlava dal piacere e, dopo l’ennesimo orgasmo, le ho riempito il culo anche della mia sborra.
«Ti sborro in culo, troia! Sei una meravigliosa PUTTANA!»
Anche Luca, appena sentito che mi ero svuotato in lei, ha atteso qualche istante che io mi sfilassi, poi ha inarcato le gambe ed ha preso a sbatterla dal basso, facendola urlare ancora di piacere, finché non si è riversato, a sua volta, dentro di lei.
È rimasto immobile, con lei distesa su di lui.
Daniela era stremata e sconvolta su quel letto, dove, per la prima volta, avevo visto mia moglie scopare con un altro e, da quella sera, la nostra vita si è arricchita di tante nuove emozioni.
Luca è diventato il suo amante fisso e, spesso e volentieri, se la porta con sé a scopare con i suoi amici, mentre io, preferisco restar a casa ad aspettare il suo ritorno, così, eccitato nel trovarla farcita del seme di altri maschi, la scopo come un pazzo, mentre lei gode nel vedermi e sentirmi così tanto eccitato.
«Dai, mio adorabile cornuto: scopami, che ti ho riportato apposta tutti i buchi ripieni della sborra dei maschi che mi hanno appena sfondato. Sei contento di avere una moglie così "puttana"?»
Le sue parole risuonano nella mia mente, come la più meravigliosa delle melodie, cui non sono in grado di resistere.
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