Nel presente Giorgio vive la sua nuova vita, e ricorda come tutto è cominciato...
I cazzi fanno su e giù senza sosta nel suo culo. Urla di piacere Giorgio, ma il suono viene soffocato dalla lingua che prepotente gli esplora la bocca e così escono solo dei gemiti che si uniscono agli ansiti dei due tipi che lo stanno montando da ore. Ha perso il conto degli orgasmi avuti ed è spossato e stordito dal troppo piacere, eppure stretto fra quei due corpi che instancabili lo fottono, ne vuole ancora.
Se lo sono ripassato in svariate posizioni, da quasi un’ora ormai lo hanno chiuso nel classico sandwich e lo scopano in perfetta sincronia, e gode Giorgio, gode come sempre quando ha il culo pieno. Quello che gli sta sopra, gli sembra si chiami Ivan, accelerando il ritmo delle pompate gli lecca il lobo ansimandogli nell'orecchio: " Ah...uh...ah...Mio fratello aveva ragione, sei una vera zoccola! È un’ora che ti stiamo svangando il culo...ahh e ancora non ti basta, le altre puttanelle a quest'ora già supplicano di prendere i nostri cazzi in bocca perché hanno il culo distrutto che gli brucia...anche le troie sfondate come te che riescono a prenderli insieme…ahhh, ma tu no! Continui a venire anche adesso...Ah come mi stringi…ahhh...Si mungimi tutto!” E con un rantolo gli allaga le viscere di sborra.
Giorgio sente pulsare quel randello di carne che ha infilato fino alle palle nell'intestino e viene di nuovo schizzando le ultime stille di sperma sulla pancia dell'altro, di nome Nikolai, che ancora continua a scoparlo, d'altronde è al secondo giro...gli aveva già riempito la gola nei bagni della discoteca quando lo ha rimorchiato. Ivan dopo essersi goduto le contrazioni di quel caldo pertugio si sfila e col cazzo ancora barzotto si accascia sul letto dell'appartamento che condivide col fratello.
Mentre riprende fiato guarda il suo gemello che si fa cavalcare dalla vacca, e pensa che stasera hanno davvero fatto un bel colpo…con un culo liscio e tondo come una mela, la carnagione pallida, i capelli lunghi color caramello e un buco caldo come l'inferno e morbido come il burro è davvero la miglior troia che abbiano mai beccato. Nikolai intanto, si gode la cavalcata resa ancora più agevole dallo sperma del fratello, e stringe i capezzoli di Giorgio che con la bocca libera ormai guaisce come una cagnetta; il suo partner quando sente di star per venire di nuovo, decide di riprovare di nuovo quella bocca che l'ha fatto impazzire, cosi capovolge le posizioni e sfilatosi dal culo di Giorgio gli sale a cavalcioni e masturbandosi gli sbatte l'uccello sulla faccia e lo provoca:
“ Troia! Mi stai facendo venire di nuovo...la vuoi risentire la mia sborra? Ti è piaciuta prima, vero? Rispondi!” e Giorgio per nulla turbato afferra con una mano le palle dello stallone e massaggiandole replica:” Dammela.” E spalanca le fauci. Nikolai a quel punto arriva al limite e penetrando con la sola cappella in quell'antro umido viene con un ruggito, al quale Giorgio risponde con un
mugolio mentre ingoia la sua bevanda preferita.....
Tempo dopo sono tutti stesi a letto, Giorgio in mezzo ai due accarezza e viene accarezzato mentre il moro e il biondo se lo limonano a turno, Ivan si è riattizzato per benino e fatto posizionare a pecora Giorgio tra le gambe di Nikolai, che subito infila l'uccello mezzo duro in bocca alla puttana, lo penetra di nuovo col suo cazzone; e mentre l'amplesso va avanti chiede:” Che culo rotto che hai! Dì com'è che è diventato così?”. Giorgio si sfila dalla bocca il cazzone ormai di nuovo duro di Nikolai e con voce roca mentre asseconda le spinte del moro, inizia a raccontare:
” Era il giorno del mio quindicesimo compleanno......”
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