Gita al lago

Tenere un Diario aiuta? e questa la domanda che piu' volte nel corso degli anni mi sono posto, e credo che la risposta sia piu' che positiva. Un Diario, permette non solo di poter rileggere quando se ne ha il bisogno, di certi eventi o fatti accaduti che magari il tempo e la memoria, cancellano o sbiadiscono il ricordo, ma un Diario, serve sopratutto, a tenere a mente certi particolari momenti delle nostre vite, poco importa se sia un Diario cartaceo come si usava un tempo, o un Diario Online come si usa oggi. L'importante e sempre, che quegli scritti, possano servire prima o poi, e a me servirono davvero, o oggi tante assurde situazioni vissute nemmeno le ricorderei.


Per chi ancora non mi conoscesse, potrei presentarmi come un ragazzo fortunato, nato con lineamenti femminili, a cui madre natura, ha voluto omaggiare. Un'aspetto il mio, che sin da subito, mi ha aiutato infinite volte, a scoprire i lati piu' profondi dell'amore. Certo, perche' e di amore che vi parlo,quello in cui ho sempre creduto, e quello in cui anche oggi credo. Fui gia' da adolescente in grado di riconoscere la mia natura, e quella santa donna di mia madre, mi aiuto' nel mio percorso di approfondimento sessuale amoroso.

Mia madre, che dio la abbia in gloria, ha giocato un ruolo determinante per le mie esperienze amorose sessuali, sia da adolecente, che da adulto. Sara' stata una scelta sbagliata, azzardata magari, chi puo' saperlo, sta di fatto che mamma mi accetto' per quella che ero, e da allora insieme a lei ho potuto crescere, e svilupparmi come femmina e Troia, scopata dopo scopata, ingoiando sperma, prendendo grossi cazzi,e imparando ad amare come una vera donna saprebbe fare. 

Mia madre era mia complice in tutto questo picere che condividevo con lei, dopo le prime titubanze e le incertezze del momento, anche lei si convinse che se ero felice cosi' non poteva impedirmi di vivere l'amore nel modo che volevo e piu' mi piaceva. Capi' che mettermi dei paletti, sarebbe stato quantomeno egoistico da parte sua, ma essendo donna apprensiva ed essendo il suo unico figlio, decise per lo meno, di essere lei la tutrice delle mie esperienze, un'angelo custode se vogliamo, sempre pronto a togliermi dai pasticci in cui potevo incappare. Il fatto raccontero', accadde nel periodo della mia post adolescenza, quando ormai ero adulta e avevo gia' compiuto vent'anni abbondanti, pur continuando ad avere un corpo da ragazzina magro efebico e femminile. Tutta questione di genetica ovviamente, cosa di cui in famiglia mia siamo sempre andati molto fieri.

Portavo ormai da anni i capelli molto lunghi, ed ero diventata una bella puledrina tale e quale ad una vera femmina, mi mancavano ovviamente gli attributi femminili, ma potevo benissimo passare per una ragazza o una bella transgender. A quel tempo mi ero trovata un bell'uomo maturo con cui avere una relazione stabile, almeno per il momento, ero molto lunatica in fatto di uomini, mi mettevo con uno per un certo periodo finche non mi stancavo, e passavo ad altri. Mi ero messa con un certo Davide, uomo vedovo e senza figli, di cinquantacinque anni, io ne avevo ventuno, e mamma la stessa eta' del mio compagno. Un'uomo, che per appunto l'eta', sarebbe stato piu adatto a mia madre che a me. Ma a dire il vero, ho sempre trovato interessanti gli uomini maturi, piuttosto che i ragazzetti coetanei. Facevo strage di cazzi e di cuori gia' a tredici anni, e grazie al mio aspetto, potevo permettermi di tirarmela e fare quello che volevo. 

Era ormai estate, mamma aveva come sempre assorbito ogni uomo che le presentavo, ne cambiavo uno al mese circa, e lei si era abituata al via vai di signori che a periodi le presentavo come mie nuove fiamme di cui mi innamoravo dopo un solo incontro di sesso. Ero fatta cosi', bastava trovassi l'uomo che mi faceva impazzire sessualmente, ed ero sua. Mia madre invece, in cuor suo, sperava sempre trovassi l'uomo giusto, che mi facesse mettere la testa apposto una volta per tutte. Davide era uno di quelli transitori momentanei, che ben presto mollai, dopo l'avventura che sto per raccontare, l'uomo usci' definitivamente di scena.

Era agosto a Milano, una Milano gia' svuotata dalle vacanze estive, vacanze che noi non potevamo permetterci, a causa delle poche entrate e troppe uscite di denaro, mia madre era in pensione ormai da tempo, e dopo la scomparsa di mio padre, l'unico vero sostegno della famiglia. Io ancora non lavoravo, e ci trovavamo a vivere di stenti e con quello che potevamo. Nonostante cio' non volevamo rinunciare a certi divertimenti finche' potevamo, e quando non avevamo soldi per andare in villeggiatura, trovavamo espedienti alternativi o idee valide.  Proposi a mamma e al mio uomo, una gita fuori porta, almeno per passare una giornata a prendere un po di sole, e se possibile a bagnarsi magari in qualche laghetto.

Davide da uomo navigato che conosceva molti posti, ci propose un lago appena fuori Milano, precisando per la correttezza, che si trattava di un posto per nudisti, se a mia madre non avrebbe dato fastidio, potevamo passare li la giornata. In quel periodo disse l'uomo, era anche possibile che non ci fosse anima viva, mentre io al contrario, speravo ci fossero molti altri uomini con cui poter mettere in mostra in tutta la mia bellezza. 

Mia madre fece qualche appunto, ma la convincemmo. Cercammo di convincerla che volendo poteva anche non denudarsi, non era infatti obbligatorio mettersi nudi completamente. Alla fine cedette. Concordammo quindi la partenza in un giorno infrasettimanale, per non trovare appunto troppa gente sul posto, e magari stare anche piu tranquilli.

Partimmo un lunedi' mattina, verso le 9,00 con la Golf di Davide, un'auto molto bella e spaziosa. Ci portammo del mangiare a sacco, con panini preparati da mamma per il pranzo, e delle bibite, qualche birra, il tutto trasportato da un figo termico da Pic Nic. Mi presentai alla partenza con addosso un bel bikini nero, che faceva risaltare le mie forme, un paio di shorts in jeans e una canotta nera, capelli sciolti, occhiali da sole e un filo di trucco sul visetto da eterna bimbetta. Mamma aveva optato per il suo classico costume da mare intero giallo a strisce nere, con spalline, coperto da un vestito lungo apribile sul davanti dai bottoni, soliti occhiali da vista sul naso, poco trucco.Mentre Davide, piu sciolto, venne via con una canotta bianca, pantaloncini mimetici verdi, scarpe leggere bianche, occhiali da sole neri.

Dopo un percorso di circa mezz'ora o poco piu, arrivammo finalmente sul posto. Parcheggiammo l'auto sotto dei grossi alberi verdi, che riparavano dal solleone, prendemmo la nostra roba, e ci avviammo verso una radura d'erba molto lussureggiante, non era un posto balneare, e nessuno andava li per ammirare il posto, logico trovammo sul nostro sentiero, sterpaglie ed erba incolta. Ci facemmo strada fino ad uno spiazzo dove l'erba era piu rada e corta, ci accampammo poco distanti da un laghetto con tanto di mini cascata, dove da uno scoglio, l'acqua sgorgava continua a qualche metro di altezza, producendone il classico suono che ci avrebbe accompagnati per tutta la giornata. Stendemmo le nostre  stuoie da spiaggia, posammo la borsa termica, e ci guardammo intorno. Era un bel posto lontano da occhi indiscreti, e dove al momento almeno, non vi era anima viva. 

Ci denudammo alla svelta, restando in Bikini io, in costume mamma, e nudo completamente l'uomo. Mamma ormai era abituata a vedere uomini nudi, non ci faceva molto caso, anche se la sua educazione pudica, le impediva di ammirarne i cazzi belli e in erezione a parte il mio ovviamente. Chiesi all'uomo di spalmarmi un po di olio solare, mettendomi a pancia sotto sulla stuoia a gambe larghe, mentre mamma infilato un cappello di paglia in testa, e tolti gli occhiali da vista, si mise a sfogliare distrattamente una rivista per far passare il tempo. 

Davide aveva gia' il cazzo duro solo a toccarmi, lo presi in giro, mentre il maiale mi spalmava la crema solare indugiando troppo sulle mie natiche e sul buco del culo, che sulla schiena. Arrivo' a scostarmi il lembo del Bikini per infilarmi due dita dentro, e farmi mugolare di piacere, tutto con mia madre a pochi passi che fingeva di interessarsi alla sua rivista, ma che da sotto le palpebre, ogni tanto dava uno sguardo.

Ben presto le dita dell'uomo lasciarono il posto al suo cazzo duro, salendo sopra di me, l'uomo prima lo strofino' tra le mie chiappe oliate a dovere, facendomelo desiderare, poi me lo affondo' tutto d'un colpo, facendomi sussultare di piacere. Un sussulto che non passo' inosservato a mia madre, che alzo' subito la testa d'istinto. Ci vide fare l'amore, non disse nulla e lascio' correre per un po', abituata alle mie porcate, ma quando iniziai a sospirare troppo forte, e a farmi sentire un po troppo, mentre l'uomo passava a fare vere e proprie flessioni sulla mia schiena, abbassandosi e alzandosi con il suo duro cazzo ben piantato dentro al mio culo, mamma ebbe da ridire.

Disse che non era il caso di lasciarsi andare cosi' visibilmente alla passione, e che qualcuno poteva passare di li. Davide la tranquillizzo' al volo, rispondendole che quel posto era proprio adatto a queste cose, mamma borbotto' che non avrebbe dovuto venire, che eravamo i soliti maiali. Facemmo spallucce, la lasciammo borbottare e tornammo a fare l'amore sotto il sole del mattino che gia' bruciava.

Non ci mise molto il porco a srodolarmi nel culo, tanta era la voglia e l'eccitazione, che dopo pochi minuti, mi ingravido' lavandomi il culo di calda sperma, venendo con un sospirone lungo, e accasciandosi sopra di me stringendomi a lui. Mi scostai i lunghi capelli, e voltai la testa per baciarlo. Amavo quel maiale, non lo nego, provavo vero amore per lui. L'uomo dopo qualche istante si alzo' da me, pulendosi il cazzo, io rimasi invece a gambe larghe e culo slabbrato ancora a pancia sotto distesa al sole. Davide provo' a bagnarsi facendo un breve bagno nel laghetto, l'acqua era freddina, mi chiamo', ma passai la mano, non volevo inzupparmi d'acqua per il momento.

Mamma invece decise di fare un giro nei dintorni, per sgranchirsi le gambe, e Davide si propose di accompagnarla perche' non si perdesse. Il posto disse, era pieno di alberi erba sterpaglie sparse a tratti, ci si poteva perdere facilmente, oltre a farsi male beccando qualche ramoscello pungente. Lui ci era stato varie volte, e mamma accetto' la sua compagnia, benche' l'uomo fosse nudo e amcora tutto bagnato.

Io rimasi invece sulla stuoia a prendere il sole pigramente, quasi mi stavo per addormentare, il sole caldo, il silenzio totale del posto, rotto solo dal suono dolce della cascata, conciliava il sonno, invitandomi a fare una bella dormita. Non so se avessi dormito davvero, ne quanto, a destarmi del tutto fu una mano sul culo che si infilava con le dita tra le mie natiche ancora ben aperte dal cazzo di Davide. Pensando fosse proprio lui, gli dissi di smetterla di fare lo scemo, la mano non si tolse, e a quel punto voltai la testa alzandomi e sedendomi sulla stuoia. Ebbi una bella sorpresa, perche' la mano che mi aveva toccata, nonera del mio uomo, ma bensi' di qualcun'altro che non conoscevo affatto.

Mi trovai difronte a due signori nudi con i cazzi duri dritti in mano. Due uomini di circa la stessa eta' del mio Davide, sui cinquanta, cinquantacinque anni, uno stempiato con una leggera pancietta, l'altro con degli occhiali da vista, magro alto e pelosetto. Ben felice di avere compagnia, li fece accomodare accanto a me, presentandomi a loro. Mi chiesero se per caso fossi li sola, facendomi un sacco di complimenti per la mia bellezza. Risposi che ro li con mia madre e il mio uomo, erano  andati a fare un giro nei dintorni.

"E un vero peccato lasciar sola una bellezza come te" mi ha detto uno dei due, accarezzandomi con una mano i lunghi capelli. L'amico fece eco all'altro - "Dici che il tuo uomo se la prenderebbe se ci conoscessimo un po meglio?" porgendomi il suo bel cazzo davanti la faccia, sorrisi prendendo in pugno e stringendo il suo cazzo duro "Cornificare il mio Davide era il motivo per cui ero li" risposi, prima di aprire le mie labbra carnose e infilarmici dentro il suo cazzo duro e nodoso succhiandolo avidamente come la piu' esperta delle pompinare, mentre con le mani, masturbai l'amico.

 in pochi minuti, mi son ritrovata a cavalcare il cazzo dell'uomo alto e magro disteso sulla mia stuoia a pancia in su, e io seduta sul suo cazzo a saltellare mentre spompinavo l'amico. Fossero tornati mamma e Davide? mi avrebbero vista fare cio' che amavo di piu' al mondo, la Puttana. Senza preoccuparmi di niente e di nessuno, mi sono lasciata aprire culo e bocca dai cazzi vogliosi dei due estranei senza nessun problema, scopando li all'aperto e sotto la luce del sole come una vaccona.

Lasciai che quello con gli occhiali si stendesse sulla mia stuoia con il cazzo dritto di schiena, e mi sedetti cavalcandolo apertamente, mentre imboccavo quello dell'amico, saltellando su e giu' e gemendo come una troia da spiaggia senza vergogna, i miei capelli, vennero sollevati da una leggerissima e benefica breccia di vento, mentre il sonnellino ristoratore di poco prima, mi aveva fatto bene,, e ora ero infoiata piu che mai a farmi spaccare nuovamente tutta.

I due uomini ci hanno dato dentro piu che potevano, ma con poca resistenza, sono venuti dopo qualche minuto, espòodendomi in bocca e in culo la loro sborra calda che ingoiai, da quello, e mi lasciai ingravidare dall'altro che cavalcavo seduta su di lui. Sudata con i capelli appiccicati tra viso e schiena, mi alzai dal cazzo dell'uomo e ingoiai quella in gola, ringraziando i due maiali che affaticati data l'eta', e col fiato corto, stavano gia' sparendo dalla mia vista come erano apparsi, da dietro degli alberi poco distanti.


Ero bella piena, e decici a quel punto di rinfrescarmi e ripulirmi, immergendomi nel laghetto. Non ci rimasi molto, uscendo quasi subito, la corrente della castata era forte e l'acqua troppo fredda per i miei gusti. Controllai l'ora, era passato mezzogiorno ormai, e i due ancora non si vedevano rientrare dal giretto. Dove diamine erano finiti quelli? mi domandai a quel punto.

Ormai erano via da un pezzo. Presi il necessario per evitare che qualcuno rubasse chiavi di casa, documenti e soldi, e mi avviai a cercarli nella stessa direzione in cui li avevo visti sparire qualche tempo prima. Mentre camminavo rasente il laghetto, mi chiesi fino a che punto mia madre era davvero pudica, la sua finta vergona non mi convinceva del tutto, voglio dire... Mi assisteva da tempo ormai in tutte le mie scopate con gli uomini, vedeva sempre uomini nudi dal cazzo duro sfondarmi con il suo aiuto, non credo potesse essere cosi' fredda da non provare nemmeno un minimo di eccitazione, era pur sempre un essere umano anche lei.


Diamine, mi eccitavo io a fare l'amore con lei che mi aiutava, e non lei? iniziavo a credere che mia madre mi stesse prendendo in giro, e la conferma della sua falsa moralita', la ebbi pochi istanti dopo. Non avevo fatto che pochi metri in direzione loro, che udii dei lamenti provenire a bordo laghetto. Feci ancora qualche passo in direzione dei lamenti, per udirli piu distintamente, e potei riconoscere le voci di due persone, uomo e donna, i loro sospiri e gemiti erano inequivocabili, stavano scopando e con molta passione a sentire la voce della donna. 

Decisi a quel punto, incuriosita sempre piu', di avvicinarmi del tutto alla coppia, ma mi bloccai appena fui abbastanza vicino per vederli bene. Non potevo credere ai miei occhi, mi dovetti dare un paio di pizzicotti, per rendermi conto che non stavo ne dormendo sulla stuoia, ne sognando. Cio' che vidi nascosta tra due alberi, era troppo reale. Mia madre completamente nuda,sdraiata schiena a terra con le gambe spalancate, il suo costume intero buttato li a pochi passi da lei, e il mio Davide che nudo la stava stantuffando in figa facendola urlare come una vaccona. Eccola li, la falsa moralista, quella che si faceva tanti problemi se vedeva un'uomo nudo o che mi faceva prediche a non finire sul non fare la puttana, quando la puttana la stava facendo proprio lei in bella vista di chi passasse. 

Ammetto di essermi eccitata non poco nel vedere mia madre sfondata dal cazzo del mio uomo. E per qualche istante, non sono affatto intervenuta, anzi, rimasi li a masturbarmi segandomi come una troiona e slargandomi con le dita il buco del culo ancora bello sfondato dai due cazzi di poco prima. Come si dimenava quella vacca di mamma, e come gemeva sotto i colpi dell'uomo. Non sapendo che fare, cercai di avanzare piano piano sempre masturbandomi fino a raggiungerli entrambi. Alla fine mi feci sentire - "MAMMA.... DAVIDE... CHE.... f... FATE"  i due si son voltati a guardarmi, Davide mi ha sorriso con la sua faccia da stronzo, mentre mia madre, vergognandosi fino al midollo, ha fatto in tempo a borbottare "Oh Santo cielo...." Prima che dicesse altro, corsi da loro e mi accucciai accanto a lei ancora sdraiata sorridendole felicemente. 


Ero un po incazzata con lei, ma ero in egual modo, felice di vederla cosi' in quello stato. Le accarezzai il viso e le dichiarai quanto fossi felice di vederla in quella condizione. Mamma dovette capirmi, e la sua vergogna presto si fece da parte, mentre Davide prima preoccupato dalla faccia che avevo fatto, si rilasso', chiedendomi di avvicinarmi e mi diede un bacio a stampo sulla bocca. 

£Vuoi aiutarmi a far felice mamma?" mi chiese l'uomo, gli sorrisi, e risposi che ero piu che felice, l'uomo riprese a stantuffare la figa di mamma, mentre io accanto le tenevo la mano, cosa che lei aveva fatto tante troppe volte con me, era giusto ora che fossi io a ricambiarle il favore. Strinsi la mano a mia madre, mentre sotto il sole di mezzogiorno passato, e accanto allo scrocio dell'acqua, mamma si faceva rompere la figa dal cazzo del mio uomo. Presi coraggio, mi misi a cavalcioni salendo sulla pancia di mia madre, davanti alle sue tette ballozzolanti, e le misi il mio cazzo tra le tette.

Chris, tesoro che fai - disse lei, le infilai il cazzo tra le labbra e le dissi di fare cio che l'istinto le avrebbe detto, mamma ci penso' un'istante prima di agire, poi lo fece, succhio' il mio cazzo fino a farmi svuotare una terza volta, stavaolta dentro la sua bocca, mentre il mio Davide, la riempiva in figa con tutta la sua passione. Fu un'esperienza fantastica, da quella volta, allontanai l'uomo con la scusa che mi fossi stancata di lui, e che dopo averci pensato, non gli avevo perdonato di aver aprofittato di mia madre a quel modo, tutte scuse ovviamente per liberarmi di un incomodo, mentre ero stra felice di aver visto finalmente mia madre godere tra le braccia e gambe, di un'altro uomo. 
 

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