Gli amici di mamma

  • Scritto da Steve Blue il 09/11/2022 - 19:40
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All’epoca dei fatti, Giacomo, per tutti Giacomino, aveva già compiuto diciotto anni, ma era ancora un bambinone, con testa soltanto il pallone,i videogiochi e i fumetti.

Quella sera mamma, per il proprio compleanno, aveva invitato a cena Andrea, un amico con ultimamente usciva sempre più spesso, e oltre a lui Jo e Nadia, una coppia di amici che frequentava già da tempo, ancora quando era vivo papà.

Alle undici di sera, dopo aver divorato tre fette di torta, Giacomino, aveva salutato tutti e se n’era andato a dormire, ma, qualche ora dopo, svegliandosi dei forti gemiti avevano attirato la sua attenzione.

-Mamma!- esclamò nel silenzio della sua cameretta, e pensando a un malore della madre, svelto era sceso da letto, era uscito dalla sua stanza incamminandosi verso la camera di mamma.

Ma, appena i suoi occhi penetrarono la fessura della porta lasciata socchiusa, si ritrovò di fronte a una scena, che lo pietrificò di colpo.

Sul lettone, mamma se ne stava nuda a carponi, e non era sola. Con lei c’era Andrea, Jo, e Nadia, e pure loro erano tutti nudi.

Mamma era sopra Andrea, disteso di schiena sul letto, e dietro mamma c’era Jo, che la teneva forte per il fianchi. Da dov’era, Giacomino vedeva quei due grossi cosi entrare e uscire ritmicamente dal corpo di mamma, che teneva la testa infilata tra le cosce della sua amica, seduta sulla sponda del letto.

-Leccami la fica … leccami la fica … ahmmm … ahmmm- ansimava Nadia, ma quando i suoi occhi e gli occhi della donna si incrociarono, Giacomino girò i tacchi e scappò in camera sua.

Rifugiatosi  nella sua stanzetta, sotto alle coperte, di ritrovò in balia, di duemila domande che gli scoppiavano contemporaneamente in testa.

Ma perché mamma e i suoi amici stavano facendo quella cosa? Mamma era una puttana? Forse avevano bevuto un po’ troppo? Ma quei due grossi arnesi, non le facevano male? Neanche quello nel culetto? E perché stava con la testa tra le cosce dell’amica? Allora oltre che puttana la mamma era pure lesbica?

Fino ad ora, certe cose, Giacomino le aveva visto solo su certi giornalini che gli passavano i suoi compagni di scuola. Ma quelle erano attrici porno … la sua mamma invece no.

Ma sotto a quelle coperte, Giacomino  non si trovò solo in preda al suo sconvolgimento, ma anche a un inspiegabile stato di eccitazione che in un niente lo pervase.

Senza nemmeno rendersi conto, si fece quattro seghe di fila prima di addormentasi stremano, e, nel sonno, sognò di prendere lui stesso parte a quell’orgia con mamma e i suoi amici.

 

Quando la mattina dopo si svegliò, il primo pensiero fu per il sogno fatto, per poi ritrovarsi a domandare se la stessa cosa che aveva visto tra mamma e i suoi amici, fosse stato un sogno.

Sì! Senza ombra di dubbio! Si auto convinse. In fondo, la mamma, non era una puttana!

Ma quando scese in cucina, e trovò gli amici di mamma seduti a tavola a far colazione, avvolti in accappatoi, si rese amaramente conto che “quella cosa” era successa davvero.

Mamma era uscita per lavoro. Andrea, Jo, e Nadia, cercarono di spiegare al ragazzo che certe cose tra adulti possono succedere, lui li ascoltò, ma non mandò affatto giù la cosa. Con mamma comunque, quella sera e nei giorni successivi, fece finta di niente.

-Lo fanno tutti!Pure i miei!- gli confidò il suo miglior amico, dopo che lui gli aveva confidato la disavventura.

-Io con Lisa non lo farei mai una cosa simile!- ribatté lui, riferendosi a quella ragazza che gli aveva rubato il cuore.

-Ma se con lei ti devi ancora pronunciare, e sei ancora vergine!- lo derise l’amico.

-Non importa!- ribatté lui. –Un giorno mi dichiarerò, e faremo per tutta la vita l’amore in modo sano!

-Palle!- gli contestò l’amico. –Un giorno vi annoierete e comincerete a trasgredire anche voi.

 

Comunque col tempo, Giacomino dimenticò il tutto … e poi, arrivò la notte di Capodanno.

 

Anche quella sera mamma invitò Andrea, Jo e Nadia, e anche quella sera Giacomino andò a dormire per primo, per poi essere svegliato da dei forti gemiti di piacere.

Con l’ira in corpo, armato da mazza da baseball scese di sotto, con l’intento di fare una strage, e la sua ira resettò la follia nel ribeccare mamma e i suoi amici nel bel mezzo di orgia, per lo più questa volta pure completamente ubriachi.

-Oh mio Diooo!!!- gridò sua madre, coprendosi dalla vergogna.

-Ma che vorresti fare con quella mazza?- gli chiese Jo, deridendolo.

-Ah ragazzino, non hai capito che devi farti i cazzi tuoi e lasciare vivere tua madre?- lo rimproverò Nadia.

-Questo, a solo bisogno di scopare!- esclamò invece Andrea, il compagno di mamma, che prima lo disarmò, poi, lo agguantò per le spalle trattenendolo per le braccia come un carcerato.

-Buona idea!- gli diede corda Nadia, e avvicinatasi al ragazzo, si mise in ginocchio di fronte a lui, gli afferrò i pantaloni del pigiama e ZAC! in un colpo solo gli abbassò pantaloncini e mutande.

Era ovvio, che presi da un brindisi in più, gli amici di mamma avevano completamente smarrito il loro buon senso,e Giacomino arrossì di brutto nel ritrovarsi di fronte a tutti col pisello all’aria, anche se dei presenti rimaneva ancora quello più vestito.

-Ma cosa fai!- gridò la madre, nel vedere l’amica afferrare il membro del figlio. Brilla era pure lei, ma si sa, una mamma è sempre una mamma.

A quel tatto femminile, un brivido caldo investì Giacomino, il suo stato d’imbarazzo gli soffocava il respiro, ma intanto tra le dita di Nadia, il suo cazzo si faceva sempre più duro. L’amica di mamma e Andrea, intanto lo spogliarono completamente.

  

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