Mi chiamo Claudio, sono di media statura, un po’ in sovrappeso e sono un over cinquanta. Son sposato da una trentina d'anni con Carla, una bella donna, dal fisico ben tornito, ma non grasso. Ha dei seni magnifici e molto floridi, una quarta piena, ed un bel culo, che a me piace molto, soprattutto quando gli lo sfondo con il mio cazzo che, seppur non da super dotato, è di buone proporzioni. Carla è una donna che è sempre stata ammirata per la sua forma fisica, la sua eleganza ed una certa classe, sia nel vestire, che nel proporsi. Ho sempre avuto il desiderio di veder la mia lei alle prese con un altro. Questo mio desiderio le era noto, ma mi ha sempre detto che ero matto, anche se, in più di un'occasione, ho potuto constatare che le lusinghe e gli apprezzamenti, a volte anche un po’ pesanti, non la lasciavano indifferente. Circa tre mesi fa, abbiamo conosciuto Piero, un ingegnere aeronautico pugliese, una persona fantastica. Eravamo ad un raduno promosso da una associazione benefica e, fin da subito, mi son reso conto che a lui Carla piaceva e non poco. Per tutta la giornata, lui non si è mai staccato dal suo fianco, tanto che, in più di un'occasione, lo hanno scambiato per suo marito. La sera, prima di tornare al nostro hotel, siamo andati a cena e, per tutta la serata, lui e lei hanno giocato a guardarsi come due innamorati. Io stesso ero incantato dalla personalità di quel maschio, davvero molto intelligente e colto, che, con modi garbati ma decisi, ci aveva conquistati. Mentre lo accompagnavamo al suo albergo, il discorso era finito sul sesso e in particolare sui rapporti di coppia. Lui asseriva, e lei gli dava ragione, che in una coppia vi era la necessità di spezzare la monotonia per render il rapporto sempre vivo e interessante. Eravamo tutti convinti che un qualsiasi diversivo potesse render la coppia più affiatata. Ad un certo punto, ci siamo fermati in macchina a parlare e, tra qualche cenno lubrico e l’altro, Carla gli ha propinato un sontuoso pompino davanti a me. Ero letteralmente impazzito dal piacere, nel vederla succhiare quel cazzo molto più grosso del mio. Rientrati in camera, ho scopato Carla come un toro scatenato e lei ne ha goduto tantissimo. Poi, una volta placati i sensi, le ho chiesto se desiderava rivederlo ancora.
«Purtroppo non sarà così facile, perché, sia lui, che noi, domani dobbiamo per forza rientrare nelle nostre città. Gli abbiamo lasciato i nostri contatti, ma dubito che lo si possa rivedere: abita troppo lontano.»
Torniamo alla nostra vita di sempre e poi, dopo due giorni, mi chiama e mi dice che viene nella mia città e che ci vorrebbe rivedere.
«Sono rimasto piacevolmente colpito da tua moglie. Se vi fa piacere, vi vorrei invitare a cena e, poi, se anche a lei piacesse, si potrebbero trascorrere dei deliziosi momenti insieme.»
Naturalmente quando l’ho detto a Carla, i suoi occhi hanno preso a brillare come fari nella notte. Era molto felice di rivederlo e così, dopo due giorni, siamo andati a prenderlo nel suo albergo e siamo andati a cena. Per tutta la serata loro si sono scambiati effusioni come due innamorati, anche se Carla cercava di non farmi estraniare dai ragionamenti, era chiaro che era affascinata dalla forte personalità di Piero. Dopo cena siamo andati nella camera del suo albergo e, appena entrati, Carla è rimasta un attimo indecisa sul da farsi, ma io le ho dato un bacio e lei mi ha sorriso. Piero ci ha guardato e poi le ha chiesto se le andava di giocare un po’; lei mi ha guardato di nuovo quasi a volere una ulteriore conferma. Le ho sorriso e poi l’ho invitata a lasciarsi andare.
«Carla, se Piero ha voglia, non ti curar di me, lo sai che mi piace vedere certe cose.»
Lei ha sorriso e lui l’ha abbracciata e baciata, davanti a me. Ero eccitato all’inverosimile! Carla e Piero avrebbero scopato davanti a me. Non stavo più nella pelle per l’emozione. Carla aveva trovato la persona giusta che, dopo un buon ragionamento, l'aveva indotta a far un sontuoso pompino con me presente ed ora, se la sarebbe scopata davanti a me, dimostrando che lei era pronta a regalarmi delle corna spettacolari! Era più di quanto avessi mai sperato! Dopo aver limonato un poco con lui, lei si è girata verso di me ed io l’ho abbracciata e baciata. Carla indossava un vestito leggero, di lino, molto ampio e, sotto, aveva il suo solito intimo sexy: un perizoma in pizzo nero, davvero molto piccolo che, addirittura, sembrava non riuscire a contenere la sua figa bollente. Lui si è seduto sul letto con noi in piedi davanti a lui. Mi ha guardato e, con un tono calmo e deciso, mi ha invitato a metter mia moglie a sua totale disponibilità.
«Adesso spogliala e poi me la offri. Mi devi osservare attentamente mentre la scoperò!»
Ho sentito un brivido scorrere lungo tutto il mio corpo. Mi stava chiedendo di offrigli mia moglie per essere montata da lui davanti a me? Troppo eccitante! Ho rischiato di sborrare senza toccarmi. Ho guardato mia moglie, le ho messo una mano sotto la sua gonna e le ho iniziato a strofinare un dito sullo slip, contro il suo clitoride, puntando poi il dito verso il suo spacco, ho potuto constatare che era davvero già ben fradicia. Lentamente ho iniziato a spogliarla, mentre lei fremeva e, nello stesso tempo, era molto eccitata.
Quando è rimasta completamente nuda, ho notato che gli umori già le colavano lungo le cosce. Ho guardato Piero e gli ho detto:
«È pronta! È già molto calda e ti desidera, ma, se puoi, falla godere molto a lungo, perché, prima di essere posseduta, le piace molto esser coccolata con baci e carezze!»
Lui che ne frattempo si era denudato, mostrando un bel corpo tonico ed asciutto, con il cazzo già duro e teso; ha preso Carla per mano e l’ha fatta distendere supina sul letto, poi si è inginocchiato fra le sue cosce ben aperte ed ha iniziato a leccarla. Lei ha preso ha godere quasi subito con gemiti e uggiolii continui, si è girata ed ha preso in mano quella verga davvero notevole e ben dura. L’ha osservato un attimo stupita, poi se lo è infilato in bocca, facendo gemere anche lui, che ha intensificato ulteriormente la leccata, godendo assieme a lei. Per circa mezzora c'è stato un 69 di fuoco!
Io li guardavo senza proferir parola. Ero estasiato dal repentino cambiamento di mia moglie. Ne avevamo parlato così tanto che, alla fine, ero quasi convinto che non si sarebbe mai realizzato quello che adesso vedevo con i miei occhi. Era bastato trovar la persona giusta e ora lei si stava lasciando condurre verso la perversione in maniera davvero spettacolare. Dopo una serie infinita di orgasmi, quasi nello stesso tempo, si sono staccati, lei si è distesa e lui si è inginocchiato fra le sue cosce aperte e, afferrata la grossa verga, che adesso mi appariva davvero molto grande e voluminosa, ha preso ad affondare dentro di lei. Carla ha spalancato la bocca, inarcato il suo corpo, mentre lui le entrava dentro con un lungo affondo deciso. Quando i due corpi si sono uniti, lei ha emesso un lungo gemito, ha sollevato le gambe e le ha incrociate intorno ai lombi di lui, che, dopo averle dato il tempo di assuefarsi alla sua misura, ha preso a scoparla, sfilando buona parte di quella imponente verga per poi riaffondarla con un colpo forte e secco, che faceva sobbalzare il seno di mia moglie, che lo guardava con occhi carichi di ammirazione. Ha sollevato le braccia e lo ha abbracciato tirandolo a sé, le loro bocche si sono unite in un bacio carico di passione, mentre la chiavava sempre più forte. Io li guardavo provando un misto di sensazioni contrastanti: spaziavo da una tremenda gelosia, all'eccitazione più totale, che mi portava a pensare che, finalmente, scoprivo la vera natura di mia moglie. La sentivo contenta di godere liberamente davanti a me, mentre in passato avevamo avuto momenti di grande tensione per la mia forte convinzione che avesse avuto una relazione extraconiugale con un suo collega e, anche se mi aveva giurato di non averci fatto nulla, ero convinto che ci avesse scopato e quel dubbio mi mandava ai pazzi, mentre ora ero fiero della sua immensa lussuria, che la faceva comportare da troia con il mio assoluto compiacimento! Ero davvero orgoglioso delle corna che mi stava regalando con tanto piacere. Lui la stava pompando con molto vigore. Vedevo affondare quella verga con impeto e, ad ogni colpo, il seno di Carla veniva sbalzato verso l’alto e lei ne godeva senza ritegno. Dopo una serie di orgasmi sempre più intensi, lui l'ha fatta mettere di lato ed io mi sono inginocchiato ai piedi del letto, per osservare meglio quel palo di carne che sfondava mia moglie: era qualcosa di sconvolgente! Lo vedevo scorrere far le labbra della sua fica, ormai slabbrata, ed affondare tutto dentro di lei, che godeva a ripetizione. Solo allora mi son reso conto che la stava scopando a pelle. Un misto di paura e forte eccitazione ha sconvolto la mia mente. Carla si stava facendo scopare a pelle da un quasi sconosciuto ed io temevo per lei che, se anche prendeva delle precauzioni, era comunque un gran rischio, ma, nello stesso tempo, mi eccitava da pazzi. Poi lui si è disteso supino e, quindi, l’ha fatta mettere a cavalcioni su di sé ed ha indirizzato il cazzo tra le sue gambe per farlo entrare per bene. Carla lo cavalcava abilmente in maniera sempre più serrata e Piero, di tanto in tanto, dava qualche sberla ai seni per farla godere ancor di più. Lei ha goduto ancora e ancora, fin quando, sfinita, si è spalmata su di lui, che ha deciso di cambiar posizione e di mettere Carla a pecorina. Iniziò a sbatterle il cazzo con maggior vigore dentro la fica, ormai sfondata. Lei saltava ad ogni affondo ed ansimava sempre di più; io, a quel punto, non potevo far altro che esortare Piero a spingere ancor di più e a darci dentro.
«Dai, Piero, sfondala! Spaccala tutta e falla impazzire! Fa godere questa troia che non desiderava altro che di sentir il tuo cazzo fin dento la pancia!»
Piero non si è fatto pregare. Ha iniziato a dar dei colpi più vigorosi, cercando di far giungere il suo grosso cazzo sul fondo della fica di Carla. Con una mano, poi, cercava di aggrapparsi ai suoi capelli, così da poterle far inarcare la schiena, per penetrare con maggior vigore. Questa monta infernale andò avanti ancora per qualche minuto. Lui, per farla godere ancor di più, prese ad estrarre ed infilare più volte il suo pene nella fica di Carla, con colpi secchi e potenti, finché non lo infilò di nuovo per iniziare una cavalcata assurda. Sembrava quasi che volesse sfondarla, da quanta foga che ci stava mettendo e così, dopo altre due sbattute, ha estratto il suo cazzo e ha sborrato sul culo di lei. Io ho continuato a segarmi il mio cazzo, sino a quando non ho sentito un brivido lungo la schiena e mi son lasciato andare ad una sborrata colossale.
Vederla coperta di sborra mi fece sentire davvero un cornuto! Lui si è disteso un attimo di lato, aveva il fiato corto, mentre lei era rilassata. Il suo viso era disteso, di persona felice, appagata. Poi Carla mi ha guardato e si è diretta in bagno assieme a lui. Io mi son ritrovato ancora in ginocchio, con la mano piena di sborra ed ero quasi stordito dalla forte emozione provata. Quando sono usciti dal bagno, erano abbracciati e ridevano; poi si son diretti assieme verso di me, che mi ero rialzato e li guardavo. Lui, tenendo lei sotto braccio, con modi pacati, mi ha fatto una richiesta che mi ha letteralmente stupito:
«Devo ancora trascorrere un giorno in questa città e, poiché tua moglie mi è piaciuta tantissimo, la vorrei avere anche domani.»
L’ho guardato stupito. Era chiaro che io il giorno dopo non avrei potuto esser presente e, quindi, lei sarebbe stata da sola con lui! Ho avanzato una flebile scusa.
«Ma ... ecco: lei domani lavora!»
Prima che lui potesse dir qualcosa, è stata Carla che mi ha, di fatto, azzerato.
«Non è un problema: prenderò un giorno di ferie e, poi, aggiungo che, per non farti fare due volte la strada fin qui, questa notte la passerei con lui, che mi riaccompagnerà domani sera a casa.»
Cazzo! Mi son sentito le gambe quasi cedere! Questo certo non me lo aspettavo! Un conto è scopare con un maschio davanti a me ed un altro era lasciargli mia moglie per una intera notte e relativo giorno successivo. Ero sconvolto anche dal fatto che la proposta era venuta da lei. Hai capito la troia?! Adesso che aveva avuto il beneplacito di farmi le corna a suo piacimento, non si faceva più alcuno scrupolo. Ero stordito e non ho avuto la forza di oppormi.
«eh?! Io, ecco… ma sei sicura di volerlo?»
Lui era in silenzio, lei mi si è avvicinata e mi ha abbracciato; poi dopo avermi baciato languidamente, mi ha guardato dritto negli occhi. Le sue parole hanno definitivamente sancito il fatto che ero diventato un vero cornuto, sottomesso ed anche ubbidiente.
«Stai tranquillo, che è solo sesso. Ti amo e tu sei il mio uomo e, poiché da tempo mi stai dicendo di volermi disinibire e vedermi chiavata da un altro maschio, ora che ho trovato quello giusto, me lo voglio godere tanto: tutto il resto, fra noi, non cambia. Domani sera torno e ridivento la tua mogliettina devota, ma, per questa notte, voglio esser la sua puttana. Va a casa ed aspetta il mio ritorno da te, che poi ti racconto tutto, così non ci saranno segreti fra noi.»
Sono uscito e, senza nemmeno rendermene conto, mi son trovato a casa mia, senza ricordarmi nulla di come ci fossi arrivato. Avevo il cervello spento. L’unica cosa che continuavo a vedere davanti ai miei occhi, erano loro due che mi salutavano abbracciati. Mi son disteso nel letto, ma non son riuscito a dormire. Ero travolto da una miriade di pensieri. Lei con lui a scopare ed io qui ad aspettare! La mente mi diceva che ero un pazzo, mentre il cazzo mi doleva da quanto era duro. Ho immaginato che lui la scopava in mille modi e che poi la riportava da me sfondata, ma ben farcita della sua sborra. Solo l’idea che le venisse dentro, mi faceva schizzare senza segarmi. Ero decisamente stranito, ma dannatamente eccitato. Ho passato l’intera notte fra dormiveglia e sogni erotici, in cui lei mi rivolgeva il gesto delle corna e lui mi scherniva dicendomi che ero un cornuto, che si sarebbe goduto mia moglie in ogni buco e che li avrebbe riempiti del suo piacere. All’alba ho fatto una doccia, sono andato al lavoro, ma, ovviamente, non ho combinato nulla. Continuavo a guardare l’orologio: i minuti mi sembravano ore e le ore giorni! Alla fine, a sera, l’ho attesa seduto sul divano, in silenzio. Quando è entrata aveva il passo malfermo, gli occhi languidi, i capelli scompigliati, ma un’aria davvero soddisfatta. Mi sono alzato in piedi, l’ho abbracciata e baciata, sentendo nella sua bocca ancora il sapore della sborra dell’altro. Poi l’ho guardata dritto negli occhi ed ho chiesto una spiegazione.
«Perché? Perché hai voluto passare tutto questo tempo con lui? Perché senza di me? Cosa mi devo aspettare, ora, da te?»
Ero combattuto tra una miriade di dubbi, paure, ma, nello stesso tempo, ero eccitato in una maniera incredibile. Lei mi ha sorriso, mi ha guardato dritto negli occhi e la sua spiegazione è stata quanto di più semplice ma, nello stesso tempo sconvolgente, mi potessi aspettare.
«Hai sempre desiderato che io mi comportassi da "porcella" e, ti assicuro, non ero affatto convinta, fin quando non ho incontrato quest’uomo che ha saputo convincermi, ma, soprattutto, ha saputo prendermi nella maniera più giusta e delicata. È un maschio speciale, uno di quelli che quando ti entra dentro lo senti fino in fondo e io, con lui, ho goduto tantissimo. Ho voluto passare tutto questo tempo assieme a lui, perché d’ora in avanti, almeno fin quando lui non tornerà qui per scoparmi ancora, io ritornerò ad esser la tua moglie devota e fedele. Potrai scoparmi ogni volta che vorrai e, ti assicuro che, per me, non ci saranno altri maschi al di fuori di te. Solo quando lui tornerà, io vorrei esser di nuovo sua, perché fra le sue braccia mi sento femmina in un modo particolare, ma, soprattutto, mi sento puttana, troia, come non mi era mai riuscito ad esserlo con te.»
Ero sconvolto ed eccitato allo stesso tempo, nel sentire quelle sue parole, così, l’ho fatta inginocchiare sul divano e, senza nessuna esitazione, ho tirato fuori il cazzo e l’ho scopata immediatamente. Quando ho scoperto il suo culo nudo, privo di indumenti, ho visto il suo buchetto completamente arrossato, mentre la fica era ancora gonfia, tumefatta e dilatata, da cui sgorgava appena un filo di liquido biancastro. Sono impazzito. Le ho spinto il cazzo dentro con una furia incredibile, ma ero talmente eccitato che son bastati pochissimi colpi e son venuto all’istante dentro di lei. Lei è rimasta in silenzio, ferma, disponibile e poi, quando mi ha sentito sborrare dentro di lei ed io mi sono sfilato, lei mi ha guardato, mi ha sorriso e le sue parole hanno sancito definitivamente la mia totale e completa trasformazione in un cornuto.
«Capisci ora perché voglio ancora scopare con lui? Ormai tu sei un cornuto che si eccita così tanto nel sapermi troia tra le braccia di un altro, che non sei più in grado di farmi godere, come voglio io. Quindi puoi scoparmi quanto vuoi, io per te sarò sempre disponibile, ma in cambio voglio godere con lui ogni qualvolta lui sarà presente qui, in questa città, perché con lui, come ti ho già detto, mi sento una femmina calda e vogliosa che solo lui sa soddisfare. Mi ha sfondato fica e culo in maniera davvero unica, facendomi godere così tanto che, credo di esser svenuta dal piacere provato. Io non ti negherò nulla, ma tu non devi negar nulla a me.»
È iniziata così la mia vita da cornuto. Per tutto il tempo in cui lui è rimasto assente, Carla è stata la donna più allegra, fedele e disponibile che un uomo possa desiderare. Ho fatto sesso con lei ogni volta che ne ho avuto voglia, in ogni luogo, in ogni occasione, lei ha soddisfatto ogni mio desiderio, anche quello più perverso. Ha indossato l’abbigliamento che le ho sempre chiesto, pur rimanendo sempre una donna irreprensibile agli occhi del mondo, e si è concessa a me senza nessuna riserva. Poi, però, quando arrivava lui, di colpo si trasformava nella sua puttana.
Ho quasi sempre assistito ad ogni loro incontro ed ho potuto constatare che effettivamente lui era un vero toro da monta: si scopava quella vacca di mia moglie in maniera davvero sconvolgente. Si erano susseguite tante altre volte che lui era venuto da noi, durante le quali lei ha goduto sempre in maniera totale ed appagante. Anche noi siamo andati, tre o quattro volte, in Puglia. Tra loro era nato un legame molto cerebrale e passionale. Poi, purtroppo, qualche anno fa, lui è stato trasferito dalla sua azienda in un luogo troppo lontano da raggiungere e, così, è finito tutto. Carla c’è rimasta malissimo e, per un po’ di tempo, non ha voluto avere nessun’altra persona. Dopo qualche tempo, in qualche modo, son riuscito a farle tornare la voglia di giocare, perché, se a lei mancava il cazzo che la montava, a me mancavano le forti sensazioni che provavo nel vederla sfondata da quel toro. Un giorno, casualmente, abbiamo incontrato un'altra persona, che abita dalle nostre parti. Anche lui, persona perbene, ma niente a che fare nei modi e nelle performance dell'altro. Piero era per i lunghi preliminari che la portavano a godere bene ed a lungo, mentre invece Andrea, così si chiama questo nuovo amante di mia moglie, quando la incontra, scambia con lei qualche bacio o carezza per poi scoparla per una ventina di minuti con il suo bel cazzo e, dopo che lei ha goduto alcune volte, lui si sfila, toglie il preservativo e le sborra sul culo, se la scopa da dietro, o sulla pancia, se la sta chiavando davanti. Con lui ha voluto, anzi preteso, sempre il preservativo, mentre con Piero si lasciava scopare a pelle e lo lasciava venir dentro. Mi son reso conto che le cose erano totalmente cambiate. Ho cercato di far capire a Carla che poteva pretendere di più, ma lei non ha più voluto incontrare nessun altro. Con questo ci vediamo ogni tanto; l'ultima volta è successo qualche giorno fa, in occasione del mio compleanno, e lei mi ha fatto gli auguri scopando con il tizio davanti a me e apostrofandomi "cornuto". Avevo il cazzo in mano e, nel sentirmi dire che ero un cornuto, rafforzato dal gesto delle corna fatto da entrambi, mi ha fatto sborrare all’istante. È stata una cosa veramente sconvolgente e molto soddisfacente. L'ultima volta, aveva scopato l'11 novembre, in occasione della festa dei cornuti e, anche in questa occasione, lei si è fatta montare come una vacca da dietro, godendone molto. Quando lui ha sborrato, lei l'ha fatto schizzare sul suo seno ed alcuni spruzzi di sborra le son finiti su faccia e labbra. Poi, come di consueto, lui si è rivestito e ci ha salutato. Se ne è andato, mentre lei era rimasta sdraiata, a cosce aperte e, dopo avermi guardato, mi ha chiesto di scoparla. L’ho fatto all’istante. Ero molto eccitato, ma, essendo già venuto in precedenza, mentre la guardavo come si faceva sbattere da quel toro, ho potuto resistere un po’ di più e, quando lei ha goduto, ha carezzato i suoi seni ancora intrisi del seme di quel maschio e poi, con la mano sporca, ha sollevato le dita e mi ha carezzato faccia e bocca, facendomi sentire il sapore del seme di quel maschio, che l’aveva appena chiavata. A me piacerebbe vederla ancora con qualche altro che la coinvolga cerebralmente, ma lei non vuole. Mi son reso conto che, probabilmente, accetta di scopare con quest’altro in maniera così distaccata perché è evidente che la storia che ha avuto con Piero, ha lasciato dentro di lei un segno indelebile e, probabilmente, lei non vuol più provare quelle emozioni, ma semplicemente godere con un altro cazzo per far sì che io goda nel vederla montata.
Ora la sto osservando mentre è intenta alle faccende domestiche e, dentro di me, ripenso a quando l’ho spogliata per offrirla a Piero.
Il cazzo mi è diventato immediatamente duro come il marmo.
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