i casi della vita

  • Scritto da Luisa il 05/10/2021 - 10:22
  • 3.8K Letture

Questo è un vecchio mio racconto, di una esperienza vissuta, all'epoca avevo 24 anni.  ....

Sono Luisa, ho appena compiuto 24 anni, sono alta 1,68 peso 65 kg, porto una bella terza, al momento la cellulite non è ancora evidente, voglio raccontarvi cosa mi è successo premetto solo che non è una storia a scopo sessuale. “E’ successo prima che fossimo a conoscenza di quello che combinava mio cugino Piero, che avrete modo di leggere poi”. Quello che sto per raccontarvi iniziò una mattina del mese di settembre, mamma mettendo i panni a lavare, ha visto le mie mutandine che avevano delle leggere macchie di sangue, io non detti molta importanza, lei invece iniziò: come quando perché. Ha conoscenza che il ciclo era passato da dieci giorni la preoccupò. Di sua iniziativa mi prese un appuntamento dal ginecologo, fissato per il Giovedì 6 Settembre alle 19,00 all’ospedale. Ero andata da lui solo per la pillola, non ero mai stata da lui per una visita vera e propria, per altro si era basata sulla sola lettura degli esami del sangue. Questa era una visita nel vero senso della parola, il dottore è quello che ha fatto nascere e seguiva mamma; comunque mi infastidiva non poco spogliarmi davanti ad un uomo di una certa età. Su consiglio di mia madre non mi presi impegni per il pomeriggio in modo da potermi dedicare alla cura del mio corpo, rientrando a casa per l’ora di pranzo, sul gas una pentola piena di acqua con il barattolo del sale vicino, nel lavandino della cucina nulla solitamente mamma la preparava quando doveva far cuocere delle verdure, e non chiesi a cosa serviva. Pranzo era pronto ci sedemmo mangiammo e finito sparecchio e lei lava i piatti, finito mi metto in poltrona alle 15,00 sento suonare il citofono, va a rispondere sento una voce maschile che riconosco l’infermiere del palazzo davanti, la saluta famigliarmente, l’ultima volta risaliva a due anni addietro per una cura prescritta da un otorino dovuta alla perdita di udito da un orecchio (Flebo, iniezioni, clisteri [questo sarà un prossimo racconto]). Sulla poltrona in camera ero in maglietta e pantaloncini che leggevo un libro, dalla porta con la testa fa capolino e mi saluta (Piero 55 anni portati bene mi chiede se sono pronta). La mia esclamazione pronta a cosa? cado dalle nuvole mai mi sarei immaginata che era venuto per me, sia mamma stava bene papà era al lavoro, lui veniva quando ne avevano avuto bisogno, mi dice che era stato chiamato da mia madre perché doveva farmi un clistere di pulizia. Sul momento ero arrabbiata non poco, “ecco pensavo tra me e me perché non voleva che io prendessi impegni nel pomeriggio”. Sento provenire dalla cucina rumori di pentole e la loro conversazione, lui che chiede se ha messo il sale nell’acqua, o il bicarbonato, trascorsi una decina di minuti mamma viene e stende un asciugamano sul mio letto, lui con la sacca del liquido color arancio appesa all’asta e sulla sinistra un tubetto di crema mi invita a distendermi alzando la maglietta e togliere il sotto la presenza di mia madre non mi dava fastidio, certamente non stavo provando piacere sapere di mostrare le mie intimità ad un uomo anche se conosciuto. Mi ero ormai rassegnata con il culo all’aria orifizio bene in mostra sento che con l’indice lo infila con delicatezza dietro la crema permette di entrare senza un minimo sforzo (vaselina), tolto mi infila la sonda ed apre il rubinetto sento il liquido che entra procurandomi degli spasmi chiede se è troppo calda dico di no, ho chiesto il perché. Lui serenamente mi spiega che era una prassi normale alla prima visita, alcune essendo ancora vergini il dottore avrebbe potuto fare una esplorazione rettale per sentire l’utero. Dopo 10 buoni minuti sento sfilare il sondino e con la destra stringermi le chiappe e trattenuta in modo che l’acqua ammorbidisse. E poi fuoco e fiamme, nel complesso non mi è dispiaciuto mi sono sola arrabbiata per il modo. ………………La continuazione delle mie sofferenze, e l’inizio dei miei patimenti dopo essermi liberata della soluzione acquosa e dalle mie cioccolate (cacca), tolgo l’ultimo indumento che mi è rimasto il reggiseno e mi metto sotto la doccia tonificante. Il tempo è dalla mia parte tempo di passarmi anche il rasoio sulle gambe per togliermi quei quattro peli e nel mentre sento mia madre che grida disbrigarmi che facciamo tardi ed io “sono solo le cinque” e lei “vuoi sempre arrivare all’ultimo minuto” …. Indosso l’accappatoio e vado in camera mia sul letto mi ha fatto trovare l’intimo nuovo lo indosso, anche lei si prepara infilo un vestitino leggero infradito e usciamo. Andiamo a prendere l’auto in due minuti siamo nel piazzale dell’ospedale parcheggiamo scendiamo e ci avviamo al primo piano. Controllo l’orologio 18,45 in anticipo come sempre, nella saletta d’attesa altre Signore presenti aspettano anche loro il proprio turno. Nel mentre sentiamo aprire la porta dello studio ed esce una giovane con un discreto pancione che conosco, sposata da un anno e abita sullo stesso nostro palazzo ci salutiamo scambiamo quattro parole con la promessa di sentirci dopo. Uscendo la paziente ed entrando la Signora che era seduta davanti a me, esce dallo studio medico l’infermiera che venne verso di noi chiedendo “chi deve essere visitata”  mi alzo e mi chiede di seguirla nella saletta delle medicazioni ed iniziò a farmi mille domande per preparare la mia cartella medica con la anamnesi[verginità, rapporti, malattie ecc…… ] mi chiese anche se era la mi prima visita, quando avevo fatto sesso l’ultima volta, se ero costipata, se prendevo qualche farmaco se facevo uno dell’anticoncezionale, se fumavo. Nel mentre mi spiegava come sarebbe stata la visita, in dieci minuti finimmo. Uscendo andai a risedermi aspettando che venissi chiamata. La Signora che nel frattempo era entrata usci, toccò a me. Soliti convenevoli tra mamma ed il medico, se andava tutto bene come mai è da un po’ di tempo che non andava a visita, solite stupidaggini. Ci fa accomodare prende la mia cartella ed inizio chiedendomi il motivo della visita, spiego che avevo trovato delle gocce di sangue, con fare molto professionale mi indico il paravento e di spogliarmi e di indossare dei gambali verdi appoggiati sullo sgabello,  nuda mi fa sedere sulla poltrona ed inizia dal seno prima il sinistro poi il destro, sul finire mi stuzzica i capezzoli che si induriscono, poi mi fa posizionare sulla sedia, ed inizia tasta bene la pancia, infila i guanti mi ha aperto le labbra e cercò di entrare dentro ma essendo non dico vergine ma stretta non insistette, dal mobiletto dietro la schiena un tubetto ne mise un po’ sul dito. e mi dice di rilassarmi ho sentito il suo dito medio entrare facendomi stringere i glutei, ci rimase per un tempo che non so definire, con l’indice davanti ed il medio dietro mi ha fatto una bella ispezione era il dolore che il fastidio Finito con l'ispezione “tutto bene” si alza si toglie i guanti, prepara l’ecografo e mi fece una ecografia non provando nulla nel canale vaginale ed utero. Però mi ha consigliato visto le perdite di fare altri accertamenti, completò la mia cartella e mi diede un foglio da portare al mio medico curante con gli esami che lui consigliava. Totale della visita altri giri in programma.

 

Post New Comment

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.