I MERCOLEDI' A CINEMA

  • Scritto da daddy99 il 04/11/2020 - 19:42
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Eravamo all’entrata del cinema, io e Giulia, con il tipico nervosismo da primo incontro. L’unica garanzia che avevo era la qualità del film, che dalle recensioni , doveva essere bellissimo.

 

Mentre aspettavamo l’inizio della proiezione scambiammo a malapena due parole, forse per timidezza o forse perché delusi, uno dell’altra. Il fatto che lei avesse dieci anni più di me non mi era mai sembrato un ostacolo. Dal vivo però, quella bellezza che nel web tanto mi aveva ammaliato, mi appariva malinconica, come un mazzo di rose rimasto troppo a lungo in un vaso senza acqua. Anch’io credevo di averla delusa, sicuramente mi aveva idealizzato e adesso che ero a pochi centimetri da lei, si era resa conto che quel ragazzotto non era poi così affascinante. Nelle chat si è sempre più belli , più brillanti, e soprattutto più misteriosi.

 

 

Quando il film è iniziato ci siamo rilassati; per le prossime due ore potevamo rimanercene in silenzio senza sentirci scomodi. Alla fine del film avremmo trovato qualcosa di cui parlare e saremmo tornati a casa senza troppi drammi.

Scoprimmo presto che il film non era poi così divertente. Notai che, di tanto in tanto, Giulia si guardava intorno, come se cercasse qualcosa di più interessante a cui prestare attenzione. A un certo punto abbiamo incrociato gli sguardi e ci siamo sorrisi. Forse avevamo ancora qualcosa in comune, fosse solo il gusto per il cinema.

Nel mezzo di una scena noiosissima lei mi ha sussurrato che andava al bagno. Mi sono offerto di accompagnarla. I corridoi delle multisale Multiplex sono cunicoli intricati in cui è facile perdersi. Le ho dato la mano per uscire dalla sala buia, un gesto cortese forse d’altri tempi, che non avevo mai fatto prima.

Tenendoci la mano ci siamo trovati in una stanza in penombra che avevamo scambiato per il bagno.

Ci siamo messi a ridere. Stranamente tenevamo ancora le mani allacciate.

Io le ho avvicinato il viso come per dirle qualcosa all’orecchio e l’ho baciata all’angolo della bocca. Lei ha ricambiato baciandomi la guancia e poi le labbra. Subito dopo, la delicatezza ha lasciato il posto al furore dell’eccitazione. Le sollevai la gonna dopo averla voltata contro la porta, e la penetrai con la giusta ruvidezza. La sua mucosa si era completamente dilatata e la sentii gemere mentre intensificavo le spinte. Attorno c’era un silenzio totale. Quando arrivò l’orgasmo mi levai dalla sua vagina sciogliendo un lungo rivolo di sperma tra le natiche e le cosce. Giulia venne poco dopo, eccitata da quel calore e dalla situazione insolita.

Dopo, all’uscita del cinema, non è che abbiamo avuto gran che da dire: la nostra era stata pura energia sessuale e andava bene così. Convenimmo che era stata una grande scopata, e che valeva la pena , di tanto in tanto, tornare a cinema. Per questo ci iscrivemmo al Cine Club classico del mercoledì.

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