Mi chiamo Paola, ho diciassette anni e voglio raccontarvi cosa mi è successo un paio di mesi fa, così, se vorrete, mi potrete scrivere cosa ho sbagliato, oppure no… E' la mia storia vera, che posso titolare come...i miei primi pruriti..
Sin da quando avevo quattordici anni i ragazzi mi venivano dietro. Non sono bellissima, ma insomma, già a quell’età ero alta più dei miei coetanei, con le curve giuste e soprattutto due tette che mi facevano scoppiare le magliette. Essendo sempre stata un po’ ribelle, sono stata adottata a tre anni dai miei genitori attuali, non mi è mai piaciuto portare reggiseno e mutandine sotto ai vestiti. Il problema è che i maschietti non mi risparmiavano certo attenzioni o commenti…ma non lo facevo per quello, lo giuro. In ogni caso, semplicemente non li consideravo. In particolare, e arrivo al punto, avevo sempre respinto l’allenatore di rugby di mio fratello Francesco. Mio fratello, insomma fratellastro, è mio coetaneo e gioca a rugby sin da quando ha 6 anni nella squadretta del paese dove viviamo ed è allenato da …Lui!!!
Lui è XXXXX, un ragazzo che quando io avevo quattordici anni, ne aveva 20 o 21, davvero un bel tipo, alto, magro ma di una magrezza muscolosa, ed anche molto intelligente perché studente universitario in medicina. Forse perché troppo dedito agli studi, ..insomma…XXXX era sempre poco coinvolto con le ragazze. Francesco mi diceva che dopo l’allenamento scappava a casa a studiare, e così per notti intere. L’unica, dico l’unica ragazza di cui chiedeva informazioni ero io!!! Mio fratello mi chiedeva se fossi disponibile ad uscirci, che lui lo implorava di chiedermelo, ma che si vergognava, anche perché aveva ben sei anni in più di me… E io, ovviamente, lo rifiutavo….dicevo a mio fratello di dirgli che non mi andava. In realtà, la cosa mi stuzzicava, anche perché mio fratello, per fare lo stupido, mi diceva che facendo la doccia negli spogliatoi dopo l’allenamento…, beh, XXXX aveva un pisello che era oltre il doppio di quello dei ragazzi che allenava. E posso dirvi che Francesco, avendolo io visto nudo da sorella, beh, già lui da moscio lo aveva come una grossa banana. Insomma, non accettavo di uscirci, ma al tempo stesso lo stuzzicavo. Se veniva a cena a casa nostra-capitava ogni tanto- io mi presentavo con magliette che facevano intravedere i capezzoli delle mie grosse tette, e poi indossavo degli short inguinali senza mutandine, tirandoli ben bene in mezzo alle labbra della figa. Mi divertivo a vedere che XXXX voleva guardarmi, ma essendo presenti i miei genitori, resisteva, arrossiva e balbettava. Io vedevo, però, che si eccitava dalla bugna che si formava nei suoi pantaloni, e ovviamente mi eccitavo a mia volta. L’ultima cena a cui partecipò fu giusto prima del lockdown per via del Covid. Effettivamente esagerai, perché con la scusa di servirgli del gelato, gli andai vicino in piedi mentre lui stava seduto a tavola, e gli strusciai la figa contro il ginocchio. Non la smettevo di fargliela sentire, e chiaramente XXXX avrebbe voluto strusciarci ben altro che il ginocchio, ma mi staccai solo quando sentii che mi ero bagnata, macchiando un po’ i miei short. XXXX lo notò subito, e guardandomi poi fisso negli occhi con uno sguardo mi fece capire di avere davvero esagerato e che mi ero spinta oltre. L’unico in famiglia ad essersi accorto di me e di XXXX era stato mio fratello, che a fine serata mi disse di smetterla di fare la stronza con XXXX, e che avrei dovuto decidermi di uscirci. Vabbé, il Covid fece raffreddare tutto, difficilmente ci si vedeva e persino Francesco smise di parlarmene, finché….finché un paio di mesi fa ebbi la necessità di passare dalla dottoressa di famiglia per farmi fare la solita annuale visita medico sportiva, giocando io a pallavolo ormai da dieci anni. Potete immaginare la mia sorpresa quando entrando nell’ambulatorio della mia dottoressa, la trovai a fianco di XXXX, già in camice bianco da dottore. Ovviamente salutai entrambi con un pelo di curiosità, tanto che l’anziana dottoressa mi anticipò ogni domanda, dicendomi: “Paola, ti presento XXXX, è un fresco laureato che per un po’ farà pratica con me”. Io salutai XXXX senza fare commenti, non so perché ma non volevo che la dottoressa sapesse che già lo conoscevo. Poi dissi: “dottoressa, mi fa il certificato di idoneità sportiva per la pallavolo?” L’anziana dottoressa invece che scrivermi il solito certificato, volendo strafare mi dice “ Paolina, faremo di meglio, sfruttiamo questo giovanotto per fargli vedere come si fa una visita sportiva, ok? Ci stai?”. Avrei voluto dirgli di no, che non avevo tempo da perdere, e che soprattutto capivo che mi stavo cacciando in un guaio. Ma cosa potevo dirle mai??? Che quel giovane dottorino aveva sempre avuto brame su di me? E infatti mi uscì un “ ok dottoressa, come vuole lei…”. Ciò che successe dopo fu anche pura sfortuna, perché la dottoressa mi disse: “ togli pantaloncini e maglietta, resta in mutandine e reggiseno e sdraiati sul lettino…”. Io non sapevo che fare, mi sdraiai sul lettino per le visite ma mi guardai bene da levare gli indumenti, anche perché, come al solito, ero senza intimo, sopra e sotto….mica pensavo che mi avrebbe davvero visitato…e quel giorno avevo un caldo terribile!!!! Mentre pensavo vorticosamente la scusa da inventare per andarmene senza farmi visitare…tipo…ho le mestruazioni, mi visiterà la prossima volta…eccetera…la dottoressa ricevette all’improvviso una telefonata dalla sua segretaria, e capii che doveva recarsi immediatamente a casa da un anziano paziente che era stato colpito da un probabile infarto. Alééééé, pensai, pericolo scampato, e invece la dottoressa, fra l’altro ottima amica dei miei genitori, mi anticipa e mi dice : “Paolina, scusa, ne avrò minimo per una mezzoretta, ma ti lascio in buone mani, il Dott. XXXX ti visiterà meglio di me, e ti firmerà il certificato”. Poi, rivolgendosi a XXXX “mi raccomando, fai a Paola una visita accurata, in particolare al cuore, che poi ne parliamo…”…e così se ne andò di corsa, lasciandoci soli. Feci giusto il tempo di alzare il busto dal lettino, che XXXX mi fermò prendendomi per i polsi e facendomi sdraiare di nuovo. “Paola, e no! Adesso tocca a me. Hai sentito, ti devo visitare altrimenti mi metti nei guai.” Io lo guardo con occhi imploranti e gli rispondo : “Dai…ti prego, non mi sembra il caso…lo sai che …” XXXX mi interrompe e con un tono di voce che non gli avevo mai sentito mi fa: “ senti Paolina, in questi due anni non ho fatto che studiare, e mi sono laureato…mi sono massacrato di seghe pensando a te, ma oramai ti avevo dimenticato…ma oggi sei qui, hai quasi diciotto anni e se non vuoi che dica alla dottoressa che sei scappata perché sei senza mutande e reggiseno, inizia a levarti la maglietta che ti controllo il cuore…come dico io…”. Ormai alle strette, mi alzo la maglietta fino a sopra l’ombelico….E XXXX: “toglila tutta…non hai capito che voglio palparti le tette????? E mentre me lo dice, con uno strattone mi leva dalla testa la maglia, lasciandomi completamente nuda dalla vita in su. Io mi copro istintivamente i seni con le mani. XXXX mi dice di sedermi sul lettino, mi siede dietro, e da dietro mi scansa le mani bloccandomele con le braccia e inizia a palparmi i seni, dapprima con leggere carezze…poi prendendole ognuna con una mano, palpandole forte e strizzandomi i capezzoli. Io inizio a lamentarmi, gli urlo di lasciarmi, penso che non mi sembra vero ciò che sta accadendo, ma XXXX mi dice :”che meraviglia di zinne che hai…sode e lisce come il velluto, ci sono impazzito dietro per anni, ma ti dico che ne è valsa la pena…”. Poi sento che si ferma, e con un po’ di difficoltà si sfila il camice da medico e la camicia, e resta a torso nudo dietro di me…Per pudore non oso girarmi, ma sento i suoi pettorali spingermi dietro la schiena, sento i suoi addominali da rugbista premermi appena sopra al mio culo e inizio ad eccitarmi. Mentre mi stringe sempre più forte le tette, mi lecca il collo, mi succhia le orecchie e mi sussurra cose irripetibili : “mi fai morire, lo sapevo che sei una porcellina…” . Sono sempre più eccitata, anche perché sento che lui mi stringe sempre più forte e che mi spinge qualcosa di grosso e duro fra le mie chiappe, quasi a forzare i miei short. Mentre da dietro con una mano continua a palparmi i seni, con l’altra scende e mi accarezza e palpa la pancia, mi tortura l’ombelico e…entra nei miei short…Giusto due secondi accarezza il tenero pelo del mio monte di venere, per poi scendere e mentre con due dita allarga le labbra della mia figa, col medio entra senza pietà nella vagina. Io ho un sobbalzo e lancio un grido :”lasciami porco, non puoi farmi questo…smettila…” E lui: “vuoi che smetta?...ma se sei bagnata come una mignottina???!! E non dirmi che non stai godendo…ti ricordo che sono un medico…so come funziona meglio di te!!!” …e sentendo la mia vagina lubrificata al massimo, infila il dito fino all’ultima nocca. Per reazione stringo le gambe, ma con l’unico effetto di bloccargli la mano proprio in mezzo alla mia fica. Per fortuna in quel momento qualcuno bussa alla porta dello studio: “Dottore, ha appena chiamato la dottoressa…dice che quel paziente è grave...e per oggi non rientra in studio…”era la segretaria che avvisava XXXX di chiudere lo studio per quel giorno. XXXX con un balzo si mette in piedi, indossa il camice e apre la porta, avendo cura che io non fossi visibile dalla segretaria. “Signorina, io finisco la visita e poi chiudo lo studio, lei intanto vada pure a casa, e chiuda la porta, grazie” dice XXXX. Sento che la segretaria ringrazia e se ne va, chiudendo lo studio a chiave. Ecco, penso, sono fregata…Infatti XXXX tornando verso di me mi fa “Paolina, siamo solo noi adesso…ma dimmi se vuoi che la cosa finisca qui o…che continuo la visita…mica ti voglio forzare…”. Devo ammettere che da una parte avrei voluto scapparmene a casa, dall’altra avevo maledetto l’intervento della segretaria, che aveva bloccato XXXX nel farmi godere come mai mi era capitato. Guardo XXXX e gli dico “ormai mi hai toccato tette e figa, hai avuto la tua vendetta per averti rimbalzato negli anni scorsi...non ne hai abbastanza?” XXXX si toglie il camice, restando a torso nudo, poi si sfila i pantaloni da chirurgo, e resta in boxer. Non riesco a levargli gli occhi di dosso. E’ bellissimo, atletico e senza un filo di grasso, ma con muscoli davvero tonici dappertutto. Soprattutto intravedo che il boxer a malapena contiene un cazzo che non riesco nemmeno ad immaginare...tanto mi pare grosso. “Allora? che faccio?” mi dice. Io lo guardo e gli dico…”almeno non farmi male..” XXXX mi guarda con sorrisino compiaciuto e mi fa: “ lo sapevo che hai voglia anche tu….vedrai che recuperiamo il tempo che mi hai fatto perdere…”. Si avvicina al lettino, mi fa di nuovo stendere completamente e mi sfila gli short, lasciandomi completamente nuda. Io chiudo gli occhi per la vergogna, ma lo sento dire “che meraviglia che sei…avevo proprio ragione…”. Poi sento che…mi trascina verso la fine del lettino, lasciandomi le gambe a penzoloni…” apri le gambe”…dice, e sento che la mia fica si apre al massimo….lui si inginocchia e sento la sua lingua leccarmi intorno ..il pelo…il clitoride...ed entrare tutta nella vagina. Con le mani mi abbraccia le chiappe da sotto…e le apre per permettere alla sua lingua di entrare il più possibile e leccarmi dentro dappertutto. Io inarco la schiena e gli offro al massimo il mio tesoro, godendo…ansimando…e lui con me. Continua a leccarmi la fica per almeno dieci minuti, e io oramai non mi trattengo e non oppongo alcuna resistenza. Mentre mi inserisce tutta la lingua all’interno della vagina, sento che con le mani si sistema qualcosa addosso…o almeno penso. In realtà si toglie i boxer e resta anche lui completamente nudo. Si alza in piedi davanti a me…e io finalmente apro gli occhi. Lui è bello, bellissimo, il mio sguardo cade sul suo cazzo, grosso molto più grosso di tutti quelli che avevo visto fino a quel momento, Francesco compreso. Vedo due grossi coglioni come due kiwi scuri senza peli, che invece circondano in abbondanza il cazzo bello eretto che finisce con una cappella rossa e grossa come una albicocca matura; altro pelo forma una sottile strisciolina a dividere appena i suoi super addominali, pelo che sale e riempie folto tutto il suo petto muscolosissimo. Il solo vederlo nudo davanti a me mi rende ancora più lubrificata, lo sento ma ormai non ho più pudore. Senza più dirmi nulla, inizia a strusciarmi la cappella fra le grandi labbra della fica...finché la sento tutta all’interno dentro...quasi coperta ed accolta dalla prima parte della mia passerina. Io gli dico “ Sono vergine…lo sai…sei un medico…dovresti essertene accorto…ho paura…” “sei così bagnata che non sentirai nulla…quasi nulla…”mi risponde…e con un colpo di reni potenziato dai suoi glutei ben contratti…mi infila dentro tutta la sua erezione fino alle palle. Io caccio un urlo, per il male…non molto per la verità.. e una sensazione riempimento assurdo...mi sembra di sentire il suo cazzo fino in gola….XXXX mentre mi sfonda la vagina emette un grugnito animalesco mai prima sentito...di soddisfazione e godimento assoluto “finalmente ti scopo….ci ho messo un bel po’…ma adesso sei mia…e godo davvero come un porco…sei una piccola troia…”..mi dice XXXX, aggiungendo altri versi e parole che nemmeno capisco.. poi si sdraia completamente su di me, e baciandomi e leccandomi le tette, inizia a scoparmi sempre più forte alla missionaria, uscendo ed entrando il cazzo dentro di me tutte le volte fino ai coglioni...Io ansimo e vengo …ho orgasmi a ripetizione…”ti prego…scopami ancora…godo in modo assurdo…non fermarti…scopami più forte” gli dico…e XXXX mi stantuffa la fica sempre più forte…sempre crescendo di ritmo...per almeno dieci minuti finché…”sborrooooooooooo…” mi urla e contraendo spontaneamente i testicoli e spingendo il cazzo fino in fondo…ancora più in fondo delle altre 100 precedenti volte…mi inonda dentro di sperma…due…tre…quattro…cinque spinte e getti di sborra calda che sento bene arrivarmi dentro in modo abbondante…Anche io accompagno l’orgasmo di XXXX con un godimento che quasi mi fa svenire. Poi mi riprendo…XXXX è completamente sdraiato immobile su di me…e gli dico..”ma sei pazzo…mi sei venuto dentro???ma se resto incinta????”..e lui…”dimentichi sempre che sono un dottore…prima di andare a casa ti darò una pillola che domani non ti farà stare bene…ma non ci resterai…dai adesso vestiamoci…il cazzo ti ha fatto perdere il senso del tempo…sono le 8 di sera e devi andare a cena…una visita mica può durare due ore!!!” Solo in quel momento capisco che è tradissimo…che XXXX fra preliminari e…la fine…mi ha scopato per quasi due ore!!! XXXX mi lancia la maglietta e gli short…e mi fa “ io e te mica abbiamo finito…ti lascio tre giorni per riprenderti…sabato pomeriggio sarò da solo qui di turno, senza la vecchia e senza segretaria, …tu trova una scusa coi tuoi...digli che hai lasciato qui da me la copia del certificato…ti aspetto verso le 19…a quell’ora non ci sono pazienti...e chiuderò lo studio come oggi. “ Poi, mentre mi rivesto, mi mette in mano la famosa pillola e…due clisteri...io lo guardo senza capire e lui…”sparateli nel culo prima di venire da me sabato…sabato ti insegnerò a fare i bocchini e…a venire inculata..”. Ho giusto il tempo di dirgli “sei pazzo, sei un porco….non mi vedrai!!!” Sbatto la porta corro a casa e mentre entro mi accorgo di perdere sborra dalla figa…che mi sporca tutti gli short. Appena entrata in casa mia madre mi urla: “Paolaaaaa, siamo già a tavola…ma dove caspita sei stata??? vieni?...” Io mi precipito in bagno, mi cambio gli short, butto quelli sporchi nella lavatrice e prendo la pillola che mi aveva dato XXXX…Arrivo a tavola e inizia il quarto grado di mia madre: “dove sei stata? Che ha detto la dottoressa?...hai incontrato XXXXX che mi hanno detto fare il suo assistente? “Ecc ecc. Io guardo Francesco, di fronte a me…che mi scruta con un sorrisino strano…e a bassa voce mi dice “poi mi racconti eh?...”Io dico solo “dopo!” Mangio di fretta e mi ritiro in camera…mi sento in paradiso…effettivamente i multipli orgasmi mi hanno fatto un gran bene...anche se sento il male della penetrazione del cazzo di XXXX, e forse i primi effetti della pillolina… Mi addormento come un sasso.
Se vi interessa sapere come continua, lasciatemi un vostro commento e lo farò volentieri...ciao
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