Il mattino dopo mi sveglio con dolori alla pancia e sangue sulle mutandine che, per una volta, avevo indossato andando a dormire. Apro gli occhi e vedo mio fratellastro Francesco a fianco del mio letto che mi fa :“e così alla fine gliel’hai data!!!!”. Io :“ma che dici Francy, XXXXX mi ha solo visitato!!!” Francesco con un sorrisino da furbetto mi allunga il suo cellulare, e mi mostra una foto…è il primo piano della mia figa, rosa, bella aperta e con il cazzo di XXXXX dentro per metà. “Francesco…non sono io!” gli dico. E lui…”dai Paola, riconosco il piccolo neo che hai a due centimetri dall’apertura della tua passera…l’ho vista almeno cento volte quando facevamo la doccia insieme fino a tre anni fa”. XXXXX gliel’aveva inviata accompagnandola con un SMS: “Tua sorella…finalmente scopata!!! Figa dolce e stretta…scopata da 10 e lode, e sabato si replica con bocca e culo!” Io scoppio a piangere e abbraccio Francesco, dicendogli che XXXXX aveva approfittato della situazione, di dovermi visitare, e che alla fine non avevo avuto scampo, che addirittura mi aveva sborrato dentro e che mi aveva somministrato la pillola “del giorno dopo”, che stavo malissimo, ecc..ecc… Francesco mi abbraccia e guardandomi negli occhi mi dice: “Non ti preoccupare, so già tutto..l’ho già chiamato…gli ho detto che se non vuole che lo dica ai nostri genitori, alla dottoressa…insomma, se non vuole che lo sputtani, sabato vengo anch’io, voglio vedere di persona il vostro film porno, dal vivo”. E si mette a ridere. Non ci posso credere, il mio adorato fratellastro invece di aiutarmi, vuole profittare della situazione. “Paolina-dice-ricordati che in fondo non siamo veri fratelli, e che ti voglio bene ma….insomma in fondo voglio divertirmi anch’io come avete fatto voi…tranquilla, mica ti voglio scopare ma…solo divertirmi un po’” Resto un po’ sorpresa…non avevo mai considerato mio fratello in quel senso. Addirittura fino a quattordici anni io e Francesco facevamo la doccia insieme…poi mia madre notò che, ultimamente, lui indugiava un po’ troppo nel lavarmi il culo…e io mi fermavo nell’insaponarlo giusto due centimetri sopra al suo pelo pubico…anzi non so perché ma da grandina mi piaceva insaponargli pure quello, evitando solo di lavargli l’asta del pene e i coglioni. E vabbé…prima o poi dovevamo smettere, e mia madre ci invitò così a docciarci …separati. Però, anche dopo, senza problemi condividevamo il bagno mentre ci cambiavamo, o mentre eravamo nudi nel pisciare o altro. Per quello, rimasi stupita della richiesta di Francesco. Comunque, guardo Francesco e gli dico che tanto io sabato non ci sarei andata, che ne avevo già avuto abbastanza. “Non ci credo…ci andrai eccome, anzi, ci andremo, sia perché in fondo so che ti è piaciuto, sia perché altrimenti…mi costringi a parlarne con mamma…” “Non lo faresti mai…” gli dico. Lui mi guarda e con un sorrisino mi fa: “ti devo dire una cosa…promettimi che non ti incazzerai…quando la squadra di rugby ha una partita importante, ormai è una abitudine che i ragazzi per festeggiare e caricarsi portano nello spogliatoio le mutandine usate delle proprie ragazze, ovviamente a loro insaputa, e io porto sempre le tue, prendendole dal bidone della biancheria sporca. Tutti i ragazzi se le passano, le annusiamo per eccitarci e ci seghiamo sborrandoci sopra. Poi le rimettiamo a lavare ognuno a casa propria. Pensi adesso che avrei problemi a dire a nostra madre che ti sei fatta scopare da XXXXX, con tanto di sborrata dentro?!. Su, rimettiti in tempo, che sabato ci divertiamo insieme…finalmente.” Poi, si avvicina al letto, mi scopre dalle lenzuola, e senza dire nulla si infila un dito in bocca e me lo infila dritto dentro alle mutandine, penetrandomi nella vagina fino in fondo. E’ stato il suo modo di dirmi che le cose erano cambiate, anche fra me e lui…io gli levo la mano con uno strattone, e lui infilandosi il dito in bocca mi fa “ Me l’aveva detto XXXXX che hai la fica dolce…” e se ne va.
Nei giorni successivi ero combattuta se andare o no, ma un po’ le continue battutine di Francesco, un po’…la voglia di sottomettermi a XXXXX e a quel porcellino di mio fratello, insomma decido di andare. Come mi era stato raccomandato, mi sparo entrambi i clisteri, e mi svuoto per bene. Mi sento leggera, mi sento bene ma anche molto eccitata. E così finalmente sabato pomeriggio saluto mia madre e le dico che vado dal medico per ritirare finalmente il certificato sportivo, che poi sarei passata dalla mia amica Sara e mi incammino in bici, per fortuna senza Francesco.
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