Il mio diciottesimo compleanno

  • Scritto da ChristyTrans il 21/04/2020 - 09:14
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Avere una madre che ti accetti per quello che sei, ti capisca, e ti aiuti in tutto, e una benedizione che poche Trav in italia almeno, possono vantarsi di aver avuto. Io Non solo ho avuto il coraggio di rivelarmi a mia madre per quello che ero, ma sono pure riuscita a portarla dalla mia parte, e farmi accettare oltre che aiutare in tutte le mie scopate con gli uomini. Cosa non da poco ve lo assicuro. Iniziai verso i diciassette anni, la mia era stata una scoperta quasi casuale, rifiutata dal mondo femminile, mai avuto una ragazza, mai avuto occasioni di nessun tipo, avevo deciso di sperimentare dall'altra sponda. 
A volte, certe scelte, si possono anche rivelare azzeccatissime, mai mi ero immaginato pero di diventare una bellissima Trav sensuale, femminile che avrebbe fatto impazzire molti uomini di una certa età con la mia passione interiore. Forse ero nata in un corpo sbagliato, mia madre a volte, mi lanciava questa frecciatina  "forse era meglio nascessi femmina" non era una cosa detta a caso. 
Anche lei, si era accorta del fatto che avevo molta carica erotica femminile, e che nonostante avessi un pisellone, tra le gambe, le mie forme fisiche erano tutto fuorchè maschili. Avevo un bel corpicino a vitina stretta, un culo sodo e tondo, due coscie da donna, un visetto da troietta, labbra a cuoricino, occhi piccoli da cerbiatta, lunghi capelli mesciati tra nero e biondo lisci, mani affusolate. Nessuno a prima vista, nonostante la mancanza di seno, mi avrebbe scambiata per un maschio in effetti, pure la voce era abbastanza sottile, dovuta forse ancora all'età non del tutto sviluppata. vedendomi cosi' chiunque, avrebbe pensato ad una graziosissima ragazzina diciassettenne.

Al mio diciottesimo compleanno, decisi di regalarmi una festa con i fiocchi, stavo raggiungendo l'età adulta, il tempo passava in fretta, e le mie voglie da Troietta crescevano insieme a me. Di esperienze ne avevo fatte abbastanza, ero stata sverginata da un signore sessantenne, assistita da mia madre.  Che dopo quella volta, con mio dispiacere, non si era piu immischiata nelle mie avventure. si era assai allontanata, e mi chiedeva sempre di fare tutto da sola ogni volta che trovavo un'uomo da poter portarmi a casa, lei non protestava, alla fine credo avesse anche accettato il fatto, che fossi in fase sperimentale con il sesso, e sperava in cuor suo cambiassi presto. di solito andavo in camera da letto con il mio uomo di turno, lasciando senza problemi la porta aperta, sperando che lei magari ci raggiungesse, ma ciò non accadeva mai.
Mamma si chiudeva in salotto a guardare la TV, lasciandoci spazio. Quindi le esperienze sucessive alla mia prima volta, furono belle si, ma non come quella che feci insieme a lei. Gli uomini che mi portavo a casa, erano tutti di una certa età, dai cinquanta ai sessant'anni, uomini educati trovati su Internet a volte, altri magari conosciuti per strada con cui avevo fatto amicizia in poco tempo. Per il mio compleanno, decisi di regalarmi la mia prima Gangbang. 
Fino ad allora, avevo solo fatto l'amore con uomini singolarmente, mai con piu di uno alla volta, e stavolta decisi di esagerare. Quando accennai la cosa a mia madre, ebbe da ridire ovviamente, sembrava aver dimenticato di avermi accettata cosi', e sembrava pure scocciata che continuassi a portargli in casa estranei. non capivo perchè, ma avevo un po perso quella mamma che mi aveva sostenuta e assistita durante la mia prima volta con un'uomo davanti a lei. 
Ora sembrava riluttante solo che le parlassi di uomini, cazzi grossi e sesso. forse stava passando un momento no, o forse si era resa conto che piu il tempo passava, piu esageravo con le mie porcate. Da parte mia, una volta scoperto quel mondo fantastico, non volevo smettere ma al contrario, continuare ad esplorarlo fino in fondo in tutte le sue sfumature. Contattai dunque i tre uomini dei tanti conosciuti in quei periodi, uomini che mi avevano già sfondata per benino singolarmente, ma mai insieme ad altri, ed era una bella occasione per farli conoscere anche tra di loro. 
Scelsi i tre piu affidabili, lasciando fuori quelli che ritenevo meno educati e che si erano rivelati un po troppo maiali. Invitai ufficialmente i tre uomini, tutti sulla sessantina d'anni, ad un pranzo da me un sabato pomeriggio per la mia festa privata. Mamma dovette mandar giu il boccone e accettare ugualmente la mia scelta, anche se la cosa non gli piaceva. 
Accettò solo perchè era il mio compleanno, e non voleva rovinarmelo, ma dalla sua faccia notavo che non era per nulla contenta, io invece ero eccitatissima come una Troietta che attende il suo spasimante. mi preparai mettendomi bene in tiro, con un bel completino intimo nero, formato da reggiseno senza spalline con allaccio a ganci dietro la schiena, calze nere a rete reggicalze nere, e tanga nero, lunghi capelli sciolti sulla schiena nuda, ben truccata, un lungo abitino che mi ero fatta comperare da mamma per l'occasione, era stato il suo regalo di compleanno, un vestitino molto anni 80, con pailettes luccicanti che mi faceva sembrare, una diva della TV, spacco laterale sulla gamba destra, unghie di mani e piedi ben smaltate di rosso come il rossetto, un ciondolo a cuore d'orato che mi pendeva al collo. 
Ai piedi due zoccoli a zeppa alta, all'arrivo dei tre uomini, feci le presentazioni di rito a mia madre. L'abito che indossavo mi faceva sembrare piu grandicella dei miei diciotto anni, e i tre uomini, sottolinearono la mia bellezza, ed il fatto che sembravo una vera donna. Mamma sembrava invece, stranamente a disagio, eppure aveva già visto questi tre signori quando li portai a casa singolarmente. dopo i soliti convenevoli, ci sedemmo a tavola, io mangiai ben poco detto sinceramente, ero troppo eccitata per pensare al cibo, e  poi non sono mai stata una buona forchetta, mamma aveva preparato un bel pranzo, un po pesantino, pasta al ragu, con pollo e patatine fritte, oltre ad un tiramisu, dolce di cui andavo matta, e che lei sapeva fare divinamente. 
Lasciai che fossero i tre uomini a mangiare facendo fare a mamma bella figura  come cuoca, speravo non si appesantissero troppo per il dopo pranzo però. li guardavo con desiderio ma cercai almeno a tavola, di trattenermi e comportarmi civilmente. 
Finito di pranzare, ci accomodammo tutti e quattro sul divano, lasciando che mamma, preparasse i caffè, intanto che mamma trafficava in cucina, aiutai a spogliare i tre uomini, mentre loro spogliarono me, lasciandomi in intimo. non volevo eccitarli troppo, erano già con il cazzo duro, e non volevo sborrassero o tutto il bello sarebbe finito subito, quindi li lasciai con la scusa di andare a recuperare mia madre in cucina. mamma stava lavando i piatti mentre il caffè si stava facendo nella moca. 
mi lanciò un'occhiatina di sfuggita, per poi girarsi nuovamente verso il lavabo e mi disse: " Sei già pronta per il regalo? " , gli confessai che ero eccitatissima, rispose che lo vedeva, avevo il cazzo gonfio sotto il mini tanga nero che a stento lo conteneva, cosi' lo estrassi, lei non fece una piega, spense il fuoco e versò nelle tre tazzine il caffè, io non lo bevevo, non mi e mai piaciuto. Chiesi a mamma cosa avesse, vedendola fredda e scostante. prima negò di avere qualcosa, poi mi chiese di portarmeli pure in camera, ma che lei non sarebbe stata presente. 
Mi addolorai non poco, e le chiesi la motivazione, lei cercò varie scuse che non mi convinsero, cercai di farla ragionare forse anche con un ricatto, dicendole di non rovinare uno dei giorni piu belli ovvero il mio compleanno, la implorai almeno di essere presente, anche se non voleva partecipare.
Il ricatto morale vinse, e mamma alla fine pur controvoglia, si lasciò convincere. Tornammo in salotto, mamma col vassoio dei caffè tra le mani, e i tre uomini nudi sul divano con in mano il loro grossi cazzi duri e dritti. Si scusarono con lei, che posò sul tavolo, il vassoio, e abozzò un sorrisetto a bocca stretta, poi si sedette al suo posto, su una sedia li a tavola, mentre io chiedevo ai tre, se erano pronti per darmi il loro prezioso regalo. i tre uomini eccitati come maiali, risposero prontissimi, mi avvicinai a loro, e mi lasciai andare nelle loro manone calde. Non sapevo da dove iniziare, avevo visto tanti film porno e vero, ma un conto e vederli, un conto e partecipare ad un Trio. scelsi quello immezzo, salii su di lui, dando la schiena a mamma, mi allargai le gambe, e aiutata anche dagli altri due che mi tenevano per le braccia, mi inforcai sul suo bel cazzo duro, facendolo scivolare dentro poco alla volta al mio culetto teneuto aperto dall'uomo. 
Appena la sua cappella mi scivolo'  dentro, voltai la testa, e vidi mamma che  invece di assistere, aveva la testa rivolta verso il finestrone del balcone del salotto. chiesi scusa ai tre uomini, scesi dalle ginocchia dell'uomo su cui mi ero messa, e chiesi un minuto. mi avvicinai a mamma, con il cazzo fuori dal tanga duro, mi scostai i lunghi capelli dal viso, e le disdi a quel punto "se vuoi... andiamo in camera e ti lasciamo in pace..." mia madre voltò la testa, mi fissò in volto, vidi la sua sincera tristezza,  mi dissi che forse avevo esagerato, forse era giusto lasciarla in pace, forse lei non era fatta per quelle cose, e la morte di mio padre, ancora la tormentava. 
Nel frattempo che pensavo a queste cose, mamma fece un sospirone forte, e mi rispose in questo modo: "Non voglio rovinarti la festa." anche i tre uomini intervennero a mio favore, e in coro dissero che non era necessario, anche loro avevano capito che non era il caso di insistere, ma mamma imbarazzatissima, si tolse gli occhiali, li puli' con un fazzolettino, se li rimise, poi ribadi' che voleva restare ad assistere. la abbracciai, gli diedi un grosso bacione sulla guancia, e le sussurrai un grazie all'orecchio, lei sorrise, e mi disse di godermi il mio regalo, e di darci dentro. 
"Fai vedere a mamma quanto sei brava." mi rispose quasi scherzosamente. la presi in parola, e le dissi che avrebbe assistito a qualcosa che avrebbe ricordato per sempre. il sereno era tornato tra noi, quindi mi rimisi tra le gambe dei miei maschi che mi attendevano impazienti. sono rimontata sulle gambe dell'uomo seduto sul divano col cazzo dritto, stavolta fui io stessa ad allargarmi con le manine smaltate il culetto, e scendere sul cazzo dell'uomo lentamente. 
Gli altri due si fecero sotto a baciarmi sulla bocca e a masturbarmi, mentre iniziavo a saltellare su e giu ad occhi chiusi sospirando, anche gli altri tre iniziarono a godere insieme a me, e nel salotto silenzioso, si udivano i nostri sospiri e ansimi di piacere. Mamma come aveva promesso, non si mosse e stavolta fissava tutto da dietro le sue lenti spesse. voltai un secondo la testa per guardarla, le sorrisi, lei mi ricambiò il sorrisone, era stavolta sincera non forzata, era genuina, tornai a prendere il cazzo di uno mentre saltellavo su quello che avevo in culo, e il terzo mi masturbava come poteva davanti. 
Quello era il mio compleanno, ed era meraviglioso. ero impegnatissima, a far godere i tre uomini ma non mi dimenticavo spesso di voltare la testa, e lanciare un sorrisone a tutta bocca a mia madre, che mi ricambiava sempre. ad un certo punto, si darono il cambio, quello seduto mi fece alzare dal suo bel cazzo per lasciar posto ad un'altro dei due rimasti, cosi' stavolta dando le spalle al nuovo, mi risedetti su un'altro cazzo, con la faccia rivolta a mamma, anche se davanti avevo i due che a turno mi facevano succhiare i loro cazzi duri, e mi tenevano i capelli sollevati dal viso. saltellavo e godevo come una puttanella immezzo ai miei tre amori che mi stavano regalando il piu bel compleanno della mia vita.
Ad un certo punto mamma si alzò, temetti volesse di nuovo andarsene in cucina, la seguii con gli occhi, pronta a fermarla, lei si avvicinò a noi, e con un gesto delle sue manine, mi scostò dal viso i lunghi capelli che si erano scompigliati coprendomi il viso, mentre in bocca tenevo ancora il cazzo di uno dei due, e in mano masturbavo l'altro. 
Quel semplice gesto, mi fece capire, che avevo ritrovato mia madre, quella che mi aveva assistito la prima volta, quella che mi amava anche cosi' da troia, e non si vergognava di vedermi all'opera con tre bei maschi nudi che mi stavano sfondando per bene. la guardai dritta negli occhi per ringraziarla con lo sguardo, dato avevo il cazzo in gola e non potevo parlarle. 
Mamma capi' e sorrise, tornando a risedersi al suo posto. Altri sospiri e gemiti per la stanza, mentre godevo come una vaccona, anche il secondo ad un certo punto fece pausa per non sborrami dentro, mi fece alzare, e decidemmo una breve pausa, o sarebbero venuti subito. i tre uomini con il sorriso sulla bocca, ne aprofittarono per bere i caffè che nel frattempo, si erano intiepiditi, e io ne aprofittai per avvicinarmi a mia madre, e abbracciarla nuovamente baciandola ancora sulle guance. uno dei tre uomini, decise a quel punto di dire la sua: "Signora Maria, non la conosciamo, ma credo di parlare per tutti e tre, la stimiamo moltissimo, e vorremmo dirle, che e una donna eccezzionale.". Gli altri due, si unirono al complimento del primo. 
Mamma sorrise ringraziò e fece una delle sue tante battutine ,"Star dietro ad una porca come questa, non e facile, ci vuol coraggio", ridemmo tutti. Finito il caffè decidemmo di riprendere, si stava facendo tardi ormai, era già pomeriggio inoltrato, e prima che facesse sera, volevamo terminare. Certo sul divano non si stava proprio comodissimi, mamma lo capi', e fu lei a proporci la camera da letto. 
Accettamo, a patto che ci fosse anche lei ovviamente. Cosi' fu, ci fiondammo tutti in camera da letto sul bel lettone matrimoniale dove io e mamma dormivamo regolarmente la sera, e riprendemmo piu comodi e piu rilassati di prima. mamma si sedette su una sedia a bordo letto, mentre i tre uomini, vollero tentare una cosa per me abbastanza pericolosa, la doppia penetrazione. avevo il culetto abbastanza largo adesso, e mi dissero se ero ovviamente daccordo, di volermi sfondare in due da dietro.
La mia troiaggine non mi lasciò nemmeno il tempo di pensare una risposta, che già mi ero messa nelle loro mani. Mamma era abbastanza preoccupata, ma i tre uomini la rassicurarono, detto ciò, due di loro si misero in posizione, uno sotto sdraiato con il cazzo dritto, ci salii sopra facendomi penetrare fino a metà dall'asta dritta e dura senza problemi, l'altro si mise dietro, e il terzo davanti a me, infilandomi il suo cazzo in gola. quello dietro, fece non poca fatica a centrare il buco, ma una volta trovata la posizione giusta, puntò la sua grossa cappella e spinse poco alla volta dentro anche il suo palo, insieme all'altro che avevo già infilato. cercai di rilassarmi, chiusi gli occhi e lasciai fare tutto ai due. poco alla volta, anche l'altro cazzo scivolò dentro di me, e non vi posso descrivere che paradiso toccai in quel momento. 
Appena, i due cercarono di muoversi all'interno del mio culo slargato, sentii un po dolore, ma fu un istante, cercai di partecipare come potevo ed aiutarli nella penetrazione a due. Mamma sempre piu preoccupata, guardava senza sapere che dire o fare.
Nel frattempo, tenevo lo sguardo fisso su di lei, guardandola con una punta di orgoglio, da vaccona che ero. Avevo un cazzo in bocca, e due piantati nel culo, mi sentivo piena da ogni lato. La passione fu troppa anche per loro, che in pochi minuti, mi riempirono di calda sperma, iniziando proprio da quello che avevo in bocca. 
Ho sentito uno spruzzo caldo arrivarmi giu per la gola, e ho inziato ad ingoiare tutto quello che potevo, senza farmene colare una goccia. Gli altri due cazzi che avevo in culo, vennero pochi secondi dopo, allagandomi e sporcando le lenzuola profumate del lettone, tutto sotto lo sguardo attento di mia madre, che sorrideva ora contenta, e non piu preoccupata come all'inizio. Li lasciai svuotare fino all'ultima goccia, prima di togliermi da loro, e sedermi sul lettone, con il mento che colava sperma, e il buco del culetto largo come una caverna. Sorrisi a mamma, che mi passo' il solito, fazzolettino di stoffa, per tamponarmi cio che mi colava ancora dal culetto sfondato. Tutto questo, mentre i tre uomini, uno alla volta, si defilavano in bagno per lavarsi e sistemarsi. 
Si era fatta una certa, ed era calata la sera, quando ringraziai i tre che se ne andavano da casa mia, e quando in intimo, senza il perizoma, con il cazzo ancora duro, ho chiuso a chiave la porta, e mi sono voltata, ho visto mia madre con un sorriso di fierezza sul volto, fissarmi li in piedi a pochi passi, contenta di me. Mi avvicinai a braccia larghe, la abbracciai, e la baciai sulla guancia, ringraziandola per avermi regalato, il compleanno piu bello della mia vita.
Sapevamo entrambe, che quell'esperienza non sarebbe stata un episodio isolato, ma che da li in avanti, avrei dato sfogo, a tutta la mia Troiaggine. Mia madre sapeva che non mi sarei certo accontentata di quella sola scopata, ma pareva avermi finalmente accettata per quello che ero. Guardandola ancora negli occhi, le promisi che se lei mi fosse stata sempre accanto, non le avrei mai mancato di rispetto, e che desideravo  fosse lei la mia guida  nella mia nuova vita sessuale. Mamma annui, e abbracciate, andammo a risistemare il lettone per la notte.

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