Il ritorno del figlio

  • Scritto da Gilda il 29/07/2022 - 14:46
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Finalmente fu domenica, la domenica che avrei finalmente fatto pace con mio padre.
Le mie sorelline non erano presenti. La cosa non mi piaceva tanto. Avrei voluto che ci fosse tutta la famiglia , dopo tanti anni e tanti cambiamenti. Era importante per me che quel giorno capissero che persona veramente fossi.
Ci sedemmo a tavola , man mano mamma portò quasi tutte le prelibatezze che io ero abituata a mangiare sin da piccolo.
Alla fine eravamo solo in quattro, io,mamma , papà e nonno. Dopo il secondo però il nonno ci abbandonó, accompagnato da mamma fino in camera sua , poveraccio non riusciva più a mangiare e a stare seduto per un bel po' di tempo. Quando rimasi sola io e papà, mentre stavo mangiando seduta accanto a lui , sentì una mano fra le cosce. Gli occhi caddero sulla mano di mio padre e sul suo cazzo fuori dalla cerniera dei pantaloni. Si avvicinò e mi sospirò che era un gran giorno quello anche per lui, e non vedeva l'ora di dimostrare quanto aveva da darmi finalmente come padre . La sua mano dentro la gonna tastó il mio pene sotto le mutandine . Lo tastó mentre io lo cominciavo a segare . La sua mano prese la mia e se la mise intorno al suo pene veramente enorme. 
Da piccolo lo avevo già visto e non ricordavo fosse così dannatamente invitante. 
Lui intanto che veniva segato , dopo aver cacciato il mio cazzo dalle mie mutandine rosa, cominciò a fare la stessa cosa. Mi segava cacciando la lingua e leccandosi più volte le labbra e ripetendo più volte " amore mio come sei cambiato! Come ti sei fatta bella!
Io gli dissi che sin da piccolo avrei voluto tutto l'affetto e l'amore da lui più che da mia madre solamente. 
Lui mi guardò e mi rispose che se volevo, ora fino alla sua morte avrebbe concesso tutto quel che la figlia voleva di lui. L'affetto , l'amore , e appoggiando una mano dietro la mia testa mi spinse verso il suo cazzo. 
Sentivo la sua mano sotto le mie palle , provocava un piacevolissimo solletico e intanto  io glielo succhiavo come la.miglior puttana mai esistita (o come la miglior figlia dedita di tutto l amore possibile nei confronti di suo padre). Un padre che dalle sue prime parole , sembrava esser cambiato e esser diventato premuroso, gentile , dolce e pieno di sborra. Perché si, io ancora dovevo capacitarmi di quel che stavo facendo , anche se mi piaceva da morire perché era una cosa che avevo sempre voluto fargli, quando lui subito mi schizzò in bocca tutto il suo nuovo amore per la sua "nuova figlia". 
E come potevo non bere ? Sentì i passi sulle scale di mia madre che tornava , deglutì subito il tutto e mi pulì con il tovagliolo i possibili residui di sperma sulla bocca. 
Mia madre rientrò in salone e si sedette continuando a mangiare e chiedendo scusa del  la troppa attesa . Io conoscevo quale era quell'attesa. Nel frattempo il mio cazzo era ancora tra le mani di papà che non finiva di masturbare. Poi , ogni tanto lasciava il mio pene eretto come una statua per infilare il dito nel mio culo. Non nascondo che quello fu adorabile. Un tempo anche il sedere avevo un po' peloso, ma ora no. Ora era paffuto bianco e liscio. Anche un po' grosso. E a piaceva . Me ne accorsi dalla sua faccia da gran pervertito e dalla mano che palpava ben bene le.mie grosse natiche . Mentre parlavo con mamma del più e del meno il dito di papà si infilava una meraviglia dentro il mio buco bagnato della sua sborra. Si, perché lui aveva ancora il cazzo , come me di fuori, e qualche goccia uscita dalla sua cappellona gonfia la mise sul buchino permettendo la bellissima scivolosità del suo medio nel mio ano. 
Il mio cazzo era gonfissimo , non potevo più resistere . Quindi presi io la situazione in pugno e lo segai veloce e forte fino a schizzare tutto a terra . Mia madre si alzò e andò in cucina per cacciare la carne dal forno. Io mi accucciai a terra per pulire tutto il mio sperma ma mentre pulivo , la.mia gonnellina si alzò e da dietro cominciai a sentire gran lunghe leccate sul mio ano e dentro. Mi bloccai. Ferma , non riuscivo più a muovermi. Mi piaceva troppo quella posizione . Lo desideravo da troppo, tanto tempo. E non solo da mio padre . Ero con la faccia quasi appoggiata a terra e mordendo il labbro inferiore, col mio culo largo , aperto all'insù e lui che all'inizio mi lecco tutta e poi finì la scenetta sotto al tavolo con una bella inculata . Il suo cazzo l'avevo sempre desiderato. Anche quando mi chiamavo Lucio. 
Ma ora che Lucio era diventato Lucia , stavo ricevendo tutto quello che avevo sempre sognato e anche meritato. Mi dava forti spintoni. Sentivo il mio cazzo colare ancora e sentivo il suo di sperma che mi riempiva il culo mentre mi scopava . Poi lo cacciò fuori, lo mise nel pantalone e andò in bagno a sistemarsi. Mamma tornò con il pollo lanciandomi un gran sorriso. Quasi un sorriso che significava : sono contenta che hai riappacificato con tuo padre , anche in questo modo. 

 

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