Il Rituale 6

  • Scritto da Eliseo91 il 23/04/2020 - 20:16
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Mezzanotte.

Fabio si era alzato dal letto senza far rumore, come ogni sera allo scoccare del nuovo giorno. Annamaria dormiva profondamente, con quella ridicola mascherina sugli occhi per proteggersi dalla luce. Fabio non sopportava più la monotonia matrimoniale. Gli ultimi 25 anni li aveva passati a fianco di una persona per cui non provava che un flebile abitudinario affetto. Aveva anche provato a tradire la moglie ma non era riuscito fino in fondo a metterle le corne. Un paio di volte gli era capitato di andare a puttane, spendere quei 30 euro per un pompino in qualche  strada deserta di campagna ma poi tornava a casa con la coda tra le gambe. Prima di natale una collega divorziata, 40 anni, quinta di reggiseno gli aveva proposto una scopata. Si erano trovati in uno squallido motel, avevano fatto l'amore ma nulla di eccezionale. 

 

In ufficio si rompeva i coglioni. Le soddisfazioni mancavano, i colleghi erano una manica di stronzi e i responsabili facevano a gara per metterlo in difficoltà. Quanto avrebbe desiderato cambiare la sua vita, avere quella classica botta di culo che dall'oggi al domani riesce a modificarti in meglio l'esistenza. Tutte le notti la stessa ritualità da qualche mese a questa parte. Fabio scostava leggermente le coperte, sgusciava dal letto e andava in sala da pranzo, tutto senza farsi scoprire dalla moglie. Come a lavoro tutte le sue azioni erano caratterizzate dalla metodica precisione con cui venivano effettuate, era come ci fosse un ordine preciso da rispettare. La prima cosa che faceva era mettersi gli occhiali perché a cinquantanni la vista era già compromessa da un po'.

Arrivato in sala da pranzo, senza far rumore accendeva il PC, metteva le cuffiette e aspettava si collegasse sua nipote Alessandra. Le prime volte si sentiva in colpa, la ragazza poco più che ventenne era la figlia del cognato, non una ragazza qualsiasi, col tempo si era reso conto che la nipote era solo una ragazza come le altre che avrebbe potuto trovare sul web. Non avevano legami di sangue, era lo Zio per via della moglie, quella ragazza per lui non rappresentava un vero e proprio incesto. Questi ragionamenti lo avevano spinto a continuare. Ne aveva bisogno, doveva ravvivare la sua libidine sessuale e la ragazza lo aiutava. I primi approcci erano stati imbarazzanti. Alessandra era una bella ragazzina poco più che ventenne, slanciata, capelli lunghi, tettine giovani. Totalmente diversa dalla moglie che ormai a cinquantanni viaggiava verso il poco affascinante territorio delle donne mature sovrappeso e con le rughe sul viso. Alessandra invece era la giovinezza, il fiore da cogliere, l'energia da far rinascere un corpo in via di invecchiamento.

Fabio aveva trovato le foto di Alessandra su Instagram e Facebook. Ogni notte passava in rassegna le foto più intriganti, magari quelle del mare dove era in costume da bagno e si masturbava, a dispetto della moglie che dormiva beata in camera da letto.

Quelle seghe di nascosto immaginando Alessandra li con lui avevano risvegliato gli impulsi sessuali che pensava di aver perduto. Fabio si rendeva conto di aver bisogno di qualcosa di più per eccitarsi, non gli bastava più delle foto su un social per segarsi davanti allo schermo di uno smartphone. Il caso gli diede un'opportunità da cogliere. Il cieco banalissimo caso. Fabio stava navigando su internet in cerca di siti pornografici per masturbarsi. Si era imbattuto già un paio di volte in una chat room dove ragazze italiane, a pagamento, si spogliavano per i clienti virtuali. Col tempo imparò i termini esatti con cui chiamare questo "lavoro", le ragazze erano delle Cam Girl.

In uno di questi siti il caso lo mise in contatto proprio con la nipote. I primi approcci furono imbarazzanti per entrambi. Alessandra chiese allo zio di non rivelare le sue attività notturne ai genitori. Non sapevano si guadagnasse da vivere spogliandosi a pagamento sul web. Fabio accettò, non avrebbe mai rivelato al cognato che sua figlia faceva la Cam Girl. Stipularono un accordo, entrambi avrebbero mantenuto i reciproci segreti, anche per Fabio sarebbero stati cazzi in famiglia se Annamaria lo avesse scoperto. Sua moglie avrebbe chiesto il divorzio a vedere Fabio masturbarsi davanti al PC mentre la nipote si spogliava in streaming. L'accordo andava avanti da molti mesi, Fabio pagava la nipote con la carta di credito, avevano un forfait mensile a cui corrispondevano 15 minuti di spettacolo ogni notte. Ogni notte come questa in cui Fabio si era già preparato, cuffiette alle orecchie, PC acceso, tovaglioli a portata di mano per assistere Alessandra in streaming con tutto il suo campionario erotico.

E lo spettacolo puntualmente a mezzanotte cominciava. Fabio era pronto, eccitato, nel buio della sala da pranzo illuminata solo dal riflesso dello schermo.

La ragazza era in pigiama. Questo era l'abbigliamento che avevano concordato. Fabio era eccitato all'inverosimile nel vedere Alessandra in quelle vesti così ingenue ed arrapanti. Pian piano la nipote iniziava a far scivolare i pantaloni dalle gambe scoprendo un paio di gambette affusolate da paura. Fabio avrebbe voluto essere lì per toccarla ma il loro rapporto doveva rimanere virtuale. Un paio di volte, quando come famiglia si erano trovati tutti insieme aveva provato a rimaner da solo con lei ma a parte un paio di carezze sul seno aveva osato fare. La ragazza si era proposta per un incontro sessuale, a pagamento, in automobile. Alessandra si era comperata una bella macchinina nuova e voleva inaugurarla con una bella scopata, ovviamente a pagamento perché doveva pagare le rate del finanziamento. Lo spogliarello, nel silenzio della camera da letto di Alessandra continuava, lo show di 15 minuti non poteva permettersi interruzioni e Fabio voleva godersi fino in fondo quello per cui versava ogni mese 500 euro.

Alessandra si era messa lo smalto azzurro alle unghie dei piedi, era così sensuale, erano così sensuali quei piedini. Fabio sentiva il cazzo alzarsi tra le mutande, con un rapido movimento della mano andò a cercare il proprio uccello per accarezzarlo dolcemente. Ogni settimana Fabio e Alessandra concordavano i dettagli del come la ragazza avrebbe dovuto abbigliarsi e sul cosa avrebbe dovuto fare per eccitare lo zio. Era pur sempre un cliente pagante, aveva diritto di ricevere il miglior spettacolo possibile. C'erano clienti che si spingevano molto sul fetish, molto sul sadomaso. Con Fabio era tutto più semplice per Alessandra: qualche moina, uno spogliarello classico, qua e là qualche cazzo di gomma da infilarsi. Uno spettacolo semplice, genuino ma parecchio arrapante. La ragazza si sfilò anche la maglia del pigiama rimanendo in reggiseno e mutandine. Mozzafiato. 

Dopo aver passato in rassegna le gambe e avvicinato i piedini alla Webcam Alessandra propose allo zio il pezzo forte del suo show: il culo.

Il culo della ragazza era un mandolino rotondo, perfetto, eccitante. Un culo da entrarci col cazzo bello umido. Fabio avrebbe voluto possedere analmente la ragazza, quel culo era da paura, così sodo, così morbido nelle intenzioni. Alessandra di spalle era uno schianto. Le mutandine nere avevano un cuore rosso disegnato tra le chiappe. Più il sedere si avvicinava alla Webcam e più Fabio si masturbava con forza. La ragazza allora si sfilò le mutandine lasciando allo zio lo spettacolo naturale di quel bel culetyo giovane, poi ammiccando alla Webcam prese un cazzo di gomma e cercato con cura il buco del culo iniziò ad infilarsi quel giocattolino erotico tra le chiappe. Fabio era eccitatissimo. Fabio era col suo bel cazzo in mano a masturbarsi, il pisello gli cresceva a dismisura. La nipote riusciva a farglielo indurire tutte le sere, più vedeva quel culo attraverso lo schermo e più si sentiva ringiovanito. Avesse avuto vent'anni di meno quante scopate avrebbe fatto con quella ragazza. Invidiava un po' I giovanotti del paese che le facevano il filo. Nell'estasi della masturbazione si immaginava Alessandra mentre scopava con qualche ragazzo e gli saliva l'orgasmo nel cervello.

Il sito su cui la ragazza faceva la Cam  Girl proponeva a prezzi più alti video in cui le ragazze scopavano con qualcuno di loro conoscenza. Alessandra aveva provato un paio di volte, di era portata un amico a casa e si era fatta scopare in tutte le posizioni per un cliente che le offriva 200 euro per vederla scopare in Webcam. La ragazza ci sapeva fare, era una bomba sexy, Fabio ne era morbosamente attratto. Non avrebbe mai speso 500 euro al mese se non ci fossero stati validi motivi. E quel bel culetto sodo di Alessandra li valevano tutti quei 500 euro e il loro reciproco perverso segreto era ben custodito.

Mancavano pochi minuti alla fine dello spettacolo, Alessandra si levò pure il reggiseno e rimase tette al vento davanti alla Webcam. Dall'altra parte dello schermo Fabio stava per sborrare, come ogni sera, come ogni maledetta sera da quando aveva intrapreso quell'abitudine. Riuscì a prendere un fazzoletto per venire, poi col mouse cliccó il massimo dei voti disponibili, era importante il rating di valutazione per ogni spettacolo trasmesso e Alessandra era tra le ragazze con il ranking più alto del sito. La giovane avvicinò le tette alla Webcam e le strizzó ben bene con le mani favorendo la visuale del proprio seno allo zio sporcaccione che col cazzo in mano stava sborrando nel fazzoletto. L'ultimo atto fu infilarsi il cazzo di gomma in bocca simulando una fellatio. Poi scaddero i 15 minuti e i due si salutarono. Alessandra mandò un caloroso bacio attraverso lo schermo, Fabio digitó un SEI FANTASTICA sulla tastiera. La chat si riempì di emoticon di bacini da entrambe le parti.

Fabio era soddisfatto, la sega notturna era stata fantastica, Alessandra ci sapeva veramente fare. Un po' gli dispiaceva che dopo qualche minuto lo stesso spettacolo fosse offerto a qualche altro cliente pagante, non era il solo a masturbarsi guardando il corpo sensuale di quella ragazza. Gettò il fazzoletto nella spazzatura, spense il PC, controllando bene di non aver lasciato tracce di sperma sul tavolo e tornó a letto. Sua moglie dotmiva, non si era accorta di nulla. Erano così tanti mesi che Fabio dormiva sereno, tutto grazie ad Alessandra e a quei 500 euro ben spesi.

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