Storia vera.
Fui appena lasciato dalla mia ragazza, quasi sull’altare, a pochi giorni dal matrimonio. Sconforto e depressione prevalsero fino a quando si scopre la bellezza e l’importanza degli amici, quelli veri, sono pochi ma aiutano. Infatti mi consigliarono di riservare i risparmi di una vita, tenuti per il matrimonio, per divertirmi. In fondo a 30 anni si è ancora giovani e con quei soldi mi comprai un coupè bianco meraviglioso con il quale mi divertii senza limiti. Conobbi e trombai molte ragazze fino a conoscere lei, Giulia, di poco più giovane di me, con una storia alle spalle di grandi sofferenze, dovute alla perdita dei genitori in maniera probabilmente violenta ed improvvisa. Non mi raccontò nulla di questo, Giulia, mai alcun dettaglio ma si poteva comprendere che in lei c'è stata tanta sofferenza. Era bellissima, con due seni enormi, fisico asciutto, un sedere da favola, mora capelli scuri e pelle olivastra, mi eccitò al primo sguardo.
Riuscii ad invitarla a cena, la portai in un bel ristorante e le diedi un dono che avevo comprato per lei in spagna, un braccialetto rosso di corallo che la fece sciogliere definitivamente.. andammo da me, ovviamente limonammo a lungo, le toccai quei seni prosperosi e provai a spogliarla ma mi bloccò, disse che erano i suoi giorni, quindi decise di fare lei ed io acconsentii... nel sesso amo comandare ed avere il controllo della situazione, tuttavia mi lasciai andare e lei con pazienza e passione mi fece del sesso orale che ricordo ancora oggi per la goduria e libidine provate.
Ovviamente ci rivedemmo altre sere ma non ce la feci a sbloccarla, nonostante i miei svariati tentativi di portarmela a letto, per una miriade di ragioni non ci riuscii, fino a quando decisi di organizzare un weekend alle 5 terre per avere tutto il tempo necessario a persuaderla. In effetti funzionò.
A Monterosso al Mare, località meravigliosa, finalmente finimmo a letto insieme, nudi e senza alcun ostacolo dinanzi... apparentemente però. Capii che ci voleva tutta la dolcezza del mondo e tantissima pazienza, ma la cosa non mi preoccupava, anzi. Dopo una miriade di lunghissimi preliminari “alti” iniziai a scendere nel basso ventre dove finalmente potei apprezzare una vagina perfettamente rifilata, profumata, quasi scintillante... la leccai per un tempo interminabile, sia sul clitoride che dentro le labbra, per suo sommo piacere che sfociava in fuoriuscita di liquidi che inondavano il mio viso, era assolutamente pronta alla penetrazione ma quella prima volta volli continuare per portarla a livelli di eccitazione ancora più alti.
Nel mio lungo atto preliminare potei ammirare anche l’orifizio anale da vicino e mi sembrava alquanto divaricato, al tempo non seppi riconoscere il motivo o non volli farlo perché ero concentrato in altro ed ignoravo i piaceri del sesso anale. Ma mi sembrò strano e mi promisi di parlargliene alla prima occasione, nel frattempo ero troppo concentrato a fare altro.. ad un certo punto mi supplicò di penetrarla cosa che feci con grande piacere, ovviamente. Iniziai a stantuffare per bene pensando a quanto tempo avrei dovuto attendere per vederla godere, ma ci volle davvero poco, mi guardò con occhi sbarrati e gridò “siiiiiii sto venendoooo finalmente mio Dio non ci credo, siiiii, siiiiiiiii, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihhhhh” come se fosse la prima volta.
In effetti, mi confessò fu la prima volta che ebbe un vero e proprio orgasmo vaginale al quale non era stata abituata. Si aprì come una scatola di carta, mi disse di avere avuto pochissimi fidanzati per un’infanzia difficile e che nessuno si era mai concentrato tanto sulla sua vulva... in quei due giorni la feci recuperare alla grande tanto che delle 5 terre non ho ricordo, ma di quella stanza d’albergo posso anche oggi descrivervi ogni dettaglio.
Fu facile per me indagare sul sesso anale, che sempre mi aveva affascinato ma l’avevo provato solo una mezza volta. Per certe cose, per farle bene, devi essere in due a volerle. Le mie precedenti ragazze erano restie anche a parlarne solo. Appena pronunciai quelle parole, Giulia mi saltò addosso. Si vergognava a chiedermelo ma lo desiderava tanto.
Non ci pensai nemmeno ed iniziai un lavoro di rimming che le fece perdere la testa e le fece aprire l’orifizio in modo naturale, come se fosse una vagina, a quel punto potei infilare facilmente il mio membro duro e turgido fino ai testicoli.
Che goduria, che meraviglia. Mi fece eiaculare dentro. Lei ebbe continui orgasmi, si toccava il clitoride, girava gli occhi all’indietro e continuava a venire, un orgasmo dietro l’altro, la invidiai ricordo perché davvero godeva tanto. Era questo il suo modo per provare piacere, farsi inculare forte e toccarsi il clito, farsi un ditalino, per poi godere e venire. Per me era materia astratta che vidi solo nei film hard, a quei tempi, e mai pensai di poter essere un protagonista.
I nostri incontri erano solo sesso, prima vaginale, poi tanto e tanto anale. A volte quando avevamo poco tempo e la penetravo “a secco” nell’ano, solo con un po’ di saliva e a volte nemmeno quella, anche con paura di sfondarla ma le piaceva troppo. Giulia provava piacere nell’essere inculata e raggiungeva orgasmi a raffica. Mai più vista una cosa del genere.
Ci lasciammo dopo qualche mese perché mi accorsi che aveva bisogno di troppe attenzioni che io non avrei potuto darle. Ero un single incallito dopo che mi lasciarono come un fesso sull’altare quasi, e ne avevo ancora troppa dentro per fossilizzarmi ancora. Giulia ci rimase molto male ma non mi andava di prendere in giro nessuno quindi tagliai di netto.
Oggi non ho più sue notizie da oltre 15 anni. Ho provato a contattarla ancora ma non mi ha mai più risposto. Mi auguro abbia trovato pace, amore e serenità. Non dimenticherò mai la nostra storia.
tony - [email protected]
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