LA BELLA ALBANESE - Terza parte

  • Scritto da mikimark il 25/02/2021 - 16:21
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Era una bellissima giornata di sole. Mia moglie era fuori città per lavoro. Io quindi con calma attrezzai la terrazza come fosse un vero e proprio set cinematografico. In mezzo, trionfante il lettone doppio prendisole. Due alti cavalletti reggevano una telecamera e una macchina fotografica. Lì vicino un enorme schermo collegato alla due apparecchiature digitali avrebbe avuto il compito di mostrare ed immortalare contemporaneamente in diretta tutto ciò che sarebbe successo sul lettone.

Quel giorno attesi con tanta impazienza l'arrivo di Tatiana. Accesi al massimo l’impianto stereo e la musica inondò il terrazzone.

Finalmente squillò il campanello.

Entra pure e lascia la porta d'ingresso socchiusa! - le urlai avvicinandomi all'ingresso del terrazzone - Sono su in terrazza, sali pure, Tatiana... “

Dovetti attendere qualche minuto, ma alla fine la biondina apparve. Era un po' trafelata e subito si mostrò un po' agitata. Io infatti ero completamente nudo, sdraiato sul lettone prendisole e fingevo di leggere una rivista che non era proprio indicata per educande. Vedendomi così lascivamente abbandonato sul lettone, Tatiana non fu capace di nascondere il suo immediato imbarazzo. Divenne immediatamente tutta rossa in volto e si voltò dall’altra parte.

Ma non riuscì a nascondere una certa sorpresa mescolata a preoccupazione quando vide tutte le apparecchiature che avevo preparato. Non aveva ancora ben capito le funzioni di tutte quelle apparecchiature. La preoccupazione si trasformò in ansia quando dal ronzio che quei due oggetti infernali emettevano e che lei percepiva nonostante la musica soffusa di sottofondo, capì che tutto era già in funzione. Anche l’enorme video era acceso. Nell'immagine che offriva trionfava in primo piano la mia immagine e, soprattutto il mio corpo nudo. Mollemente sdraiato e completamente rilassato sul lettone.

Sei solo, vero? Tua moglie non c'è, oggi... Cosa vorresti farmi fare? - mi chiese allora subito lei con una certa ansia - Ho paura di essere io al centro di tutta questa roba che hai preparato e che è pronta all'uso! Anzi, è già in azione, mi sembra..”

Decisi di soddisfare subito la sua curiosità e inizia a spiegarle quali sarebbero state le sue prestazioni. Tentai di tranquillizzare la donna che in realtà mi appariva allora particolarmente sospettosa, agitata e soprattutto tanto ansiosa.

Tanto per incominciare... - le risposi con voce rassicurante e tranquilla - Farai tu quello che per quasi un anno ho fatto in esclusiva io per te. E la senti questa musica soffusa e dolcissima? Bene! Ti accompagnerà in un sensualissimo spogliarello! Naturalmente integrale, questa volta! Voglio anch’io vederti nuda, finalmente completamente nuda. Non mi bastano più le tue belle tettine!”

Tu sei pazzo! No! Dimenticatelo, non lo farò mai! - replicò subito lei con tono quasi rabbioso - Questo no! Proprio no! Non mi va!”

Io la guardai allora torvo. “Uffa! No, dai... - aggiunse subito dopo lei un po' impaurita dalla mia occhiataccia e cambiando immediatamente tono - Ti prego... Daiiiii... No, non mi va proprio... Di fare certe cose...”

Facendo finta di non sentirla nei suoi lamenti io continuai nella spiegazione. “Come avrai già immaginato, la telecamera riprenderà tutto il tuo spettacolo, mentre la fotocamera nello stesso tempo scoprirà i segreti più belli e nascosti del tuo magnifico corpicino che un po' alla volta avrò l'enorme piacere di scoprire. Con calma, ma tutti! Proprio tutti! Quelli che vedi anche tu sono strumenti molto sofisticati, sai... Sono effettivamente un po' infernali e fanno tutto da soli! Ma dovrai essere tu ad offrirti, come sai sicuramente fare. E certamente molto bene!

Per qualche secondo rimasi silenzioso mentre lei a capo chino scuoteva lentamente il capo.

Finita questa esibizione da modella ti dedicherai ad un'altra splendida prestazione! - aggiunsi allora io - Farai quello che, come tu stessa mi hai rivelato, alcune tue amiche talvolta fanno a pagamento! Con un profumato unguento mi regalerai un salutare massaggio, naturalmente integrale. Ne ho veramente un gran bisogno.”

No, Fabio! - sbottò questa volta subito lei - Ti prego, mi vergogno troppo a fare certe cose... Ne ho fatto uno solamente nella mia vita. Parziale e molto breve. Sì solo a mio marito. Ma non mi era piaciuto e l’avevo lasciato proprio a metà! Lui aveva sperato in altre cose da parte della sua bella mogliettina! Lo vidi arrabbiarsi tantissimo e masturbarsi dopo violentemente! E pur costringendomi a guardarlo mente si masturbava con rabbia, lui fece pure tanta fatica a fare il suo seme. Come sempre scarso...”

Si fermò per qualche secondo ricordando forse proprio quella triste esperienza e la sua triste vita matrimoniale.

Ma uffa! - riprese lei quasi strillando - Conoscendoti, sono anche certa che neanche a te, poi, non basterebbe solo il massaggio rilassante!” “Infatti! No, Tatiana! - la interruppi subito io - Finito il massaggio, nuda ed eccitata come sicuramente sarai dopo aver toccato ed accarezzato tutto il mio corpo, ti farò fare un bellissimo lavoretto con la tua bellissima bocca. Basta infatti con le seghe, me ne ha già fatte abbastanza. Troppe! Questa volta mi farai un dolcissimo pompino. Ovviamente, dovrai portarlo a termine e, soprattutto, dovrai bere tutto quello che ti offrirò. Sarà tanto perché da parecchi giorni non scopo mia moglie.”

Oh nooo! Tu sei proprio matto, Fabio! No e poi no! E poi io quelle cose le le ho fatte solo a quello sciocco di mio marito! Sì, hai capito benissimo! I pompini li ho fatti solo a lui! E, poi, se proprio lo vuoi sapere... Io, insomma... Io, io... Insomma! Non ho mai... Uffaaaaa! Io non ho mai bevuto quella sua roba lì, biancastra e attaccaticcia! Sì, insomma, la sua sborra. Anche se a differenza di te ne fa anche pochina, lui! E vorrebbe sempre che io la bevessi! Ma mi fa schifo! Non ce la faccio proprio. Ed io non berrò certo la tua! Non sei neanche mio marito, tu! E la tua puzza proprio tanto sai! Uffaaaaa! Me l'hai già fatta annusare...”

Oh Tatiana! Non ne sarei così convinto! - la zittii allora io - E sappi, infatti, che, a tua insaputa, ti ho ripresa con la telecamera mentre mi facevi quella splendida sega alcune settimane fa. Stasera stessa, potrei mandare al tuo maritino il filmino che è registrato su una chiavetta. In più dal film ho già ricavato delle bellissime foto che potrei mettere nella tua cassetta della posta. Forse tuo marito ne potrebbe essere addirittura orgoglioso. Come di tutto il resto che sai bene! Ma forse no, non lo sarebbe proprio...”

Vidi la giovane donna impallidire. “Ma Fabio! - gemette subito - Perché? Perché mi hai hai fatto anche questo? Non ti basta quello che hai avuto già da me?”

Non le risposi per qualche secondo e la lasciai per un po' pensierosa ed immersa nei suoi pensieri.

Sappi che ora cambio cd, perché ci vuole una musica più adatta e tra trenta secondi riprende la ripresa della telecamera! Quella mobile che segue i tuoi movimenti... - ricominciai a dirle io per prepararla - Ah dimenticavo, alla fine ci sarà anche la sorpresa finale che, te l’assicuro, sarà per te indimenticabile! Ne sono certo!”

Così dicendo mi alzai e andai a cambiare il cd nel lettore. La languida musica che ne seguì era una perfetta colonna sonora per la prestazione che la bella Tatiana doveva molto mal volentieri offrire a me e a tutte le attrezzature già pronte all'uso. Ma allora lei iniziò col pregarmi di staccare almeno la telecamera.

Ti prego, no! Mi vergogno, e ancor più mi imbarazza vedermi su quello schermo gigante mentre io sono costretta a fare quello che tu vuoi io faccia. Ti prego, qualcosa posso anche fare, ma non proprio tutto quello che vorresti! E poi tu cosa ne faresti con il film che ne ricaveresti? A quanti tuoi amici lo faresti vedere? Quante seghe ti farai invece tu da solo rivedendolo? Oh no.... Non voglio! Ti odio quando fai così. Non posso. Ti prego, no!”

Il mio silenzio la fece arrendere. Crollò e cessò di lamentarsi. “Va bene... - piagnucolò allora lei - Però mi devi giurare che non mostrerai a nessun uomo né il film che mi hai già fatto l'altra volta senza che io me ne accorgessi nè quello che vorresti farmi ora. Che stai già facendo, uffaaaaa... Ma lo so! Devo fidarmi ancora di te! E soprattutto mio marito, come quello che mi hai già combinato, così non dovrà mai sapere e soprattutto vedere nulla di tutto quello che vorresti farmi fare ora! Qui, adesso, nel tuo terrazzo.... Anche se non lo voglio proprio! Me lo giuri?”

Lo giuro! - le risposi tentando di calmarla - Solo io vedrò tutto! E tu, se lo vorrai... Insieme a me...”

Sembrò tranquillizzarsi un po' e si spostò di fronte a me ed ai piedi del lettone dove io nel frattempo ero tornato a distendermi. Avevo iniziato ad accarezzarmi per turbarla ulteriormente. Se ce ne fosse stata la necessità. Con un atteggiamento quasi di sfida, mi piantò addosso gli splendidi occhi azzurri e iniziò allora finalmente con lentissime movenze a levarsi i pochi abiti che indossava.

Brava, Tatiana! - le dissi subito incoraggiandola a proseguire - Proprio così ti voglio! Hai proprio capito tutto quello che voglio da te. Lo desidero!”

La maglietta e gli short sparirono e volarono via in pochi secondi, lanciati lontano un po' rabbiosamente. Lei rimase così orgogliosamente ritta davanti a me placidamente sdraiato ed in contemplazione delle piccole ma bellissime tettine al vento e del solo candido perizoma che tante volte avevo intravisto sotto i suoi minuscoli shorts. Piccolissimo e bellissimo, come sempre avevo immaginato! Era l'ultimo baluardo a difesa del suo corpo. Ma la nudità completa era molto vicina... E lo sapeva anche lei!

Quel perizoma, Tatiana... - le sussurrai infatti con voce suadente - Levalo, Tatiana... Fallo, Tatiana, fallo... Coraggio! Adesso!”

Fu a questo punto che, forse per orgoglio, volle di scatto girarsi e mostrarmi la schiena ed esibirmi il suo straordinario culetto perizomato. E il suo perizoma nero e pizzato era proprio da urlo! Un microscopico triangolino di seta, ancora più piccolo ed inutile di quello che avevo visto davanti ma che aveva però invece protetto solo per un po' il suo sesso. Infatti solo per qualche secondo l'avevo intravisto incorniciato sopra da un triangolino di folta peluria che mi era sembrata biondissima.

Dietro, da quel piccolissimo triangolino di seta, partiva uno strettissimo filetto di tessuto già beffardamente ed inopinatamente per lei infilatosi tra le due rotondissime chiappette del suo culetto. Fino a sparire e lasciandolo così completamente scoperto! E ciò era infatti proprio tutto quello che lo proteggeva dal mio sguardo sempre più curioso e voglioso di vedere, scoprire ed ammirare! Lei, Tatiana... Finalmente nuda!

Ma lei non aveva proprio gradito evidentemente il mostrarmi subito in primo piano la sua bella fica! Io invece avevo tanto desiderato vederla! E scoprirla, lentamente ed un po' alla volta. Sì, proprio nel momento in cui la giovane donna sarebbe stata costretta a togliersi l’ultimo piccolissimo indumento. Quello più intimo e difficile da levare davanti ad un uomo che non era suo marito!

Così facendo lei quindi si offrì mostrando a me il suo favoloso rotondissimo lato B. Alla telecamera, che aveva invece fino ad allora ripreso il lettone, me il suo bel culetto, regalava invece ora il suo visetto un po' imbronciato, le sue tettine e il suo tesoro ancora coperto dalla piccolissima mutandina.

Non si rese subito dell'errore commesso ma, ormai... Evidentemente preferì allora così!

Il perizoma che troppo poco copriva il suo culetto davanti ai miei occhi sgranati finalmente scese lentamente e cadde a terra. Il culetto che tante volte avevo visto appena nascosto dagli shorts mi apparve vicinissimo finalmente nudo e senza alcuna protezione a sua difesa. Era semplicemente stupendo, così! Piccolino, rotondo, candido e visibilmente ben sodo!

Ma nello stesso istante sullo schermo gigante a lato del lettone invece apparve proprio ciò che lei aveva preferito io non vedessi ancora davanti ai miei occhi. Ma proprio quello che fu invece così ripreso e molto ben zoomato dalla telecamera. Molto meglio di quanto fosse stato visto invece subito da me. Ma così girata e rivolta alla telecamera lei non vide subito lo schermo e ciò che io allora vedevo in quel momento magico. Davanti a me in primo piano il suo culetto. Sullo schermo la sua bellissima fica.

Ma lo immaginò molto presto! Si accorse quasi subito allora dell'ingenuità commessa per il pudore che ancora provava. Aveva sbagliato con quell'istintiva e brusca giravolta. Con una mano goffamente tentò di coprirsi quasi subito il pelo. E la fica. Fu solo un attimo. Ma era bastato quell’attimo di involontaria disattenzione dovuta all'imbarazzo, alla vergogna ed al fastidio di mostrarsi a me subito tutta nuda! Era rimasta almeno un po' scoperta completamente. Qualche secondo soltanto! Lo zoom della telecamera aveva fatto il resto ed aveva fatto infatti miracoli. Proprio come aveva fatto anche lo zoom della fotocamera. Automaticamente aveva ristretto l'inquadratura alla magica ripresa della farfallina della giovane donna e la fotocamera pure autonomamente aveva cominciato a scattare foto a raffica,

Come era bella la fica della giovane donna! Il folto ma curatissimo cespuglietto biondo aveva la bella e particolare forma a coda di volpe. Tatiana si accorse di tutto quello che stava offrendo nello stesso momento in visione a me ed agli occhi freddi ma altamente precisi e fedeli delle due attrezzature in funzione solo per lei. Cercò di limitarne soprattutto la ripresa più particolareggiata ed indiscreta della sua femminilità. Lo fece tentando di coprirsi dopo con tutte e due le mani il triangolino di peli e stringendo più possibile le gambe. Quasi accavallandole. Pure in piedi in un equilibrio alquanto precario!

Ma presto capì che il tutto era inutile. Quindi, sorprendendomi un po’, decise alla fine di non coprirsi più, di divaricare un po le gambe per ritrovare l'iniziale equilibrio, sollevare le braccia e di raccogliersi con le dita i capelli biondi dietro la nuca. Assunse così una posizione molto lasciva che aveva probabilmente lei stessa visto in qualche servizio fotografico di un certo tipo.

Fu allora che Tatiana, dopo aver sentito pure gli infiniti scatti della macchina fotografica, decise di rigirarsi e di rimettersi nella posizione iniziale. Ritta, di fronte a me, ai piedi del lettone. Senza più addosso neppure il suo peri. Offrì così all'uomo indubbiamente nudo lascivamente disteso davanti a lei anche la visione integrale del suo corpo nudo. Fissandomi con gli occhi spalancati e ferocemente puntati sui miei, si mostrò finalmente tutta! Completamente nuda si era così offerta ai miei occhi spalancati e pieni di voglia di lei e del suo corpo! L'avevo tanto desiderato! E lei per la prima volta mi mostrava la sua fica!

Era proprio bellissima così, Tatiana. Con fastidio mi chiese quasi urlando ciò che mai avrei sospettato mi chiedesse. “Ti piaccio così, tutta nuda? Ti va bene così, vero? Vuoi anche masturbarti su di me? Adesso? Ah no, dimenticavo... Dopo dovrei io farti ancora qualcosina, vero? E adesso, magari, devo anche farmi fotografare in particolari pose per mostrarti proprio tutto! Anche i particolari, naturalmente! Quelli già abbondantemente catturati dalla telecamera e dalla fotocamera, magari! Con quegli zoom così indiscreti dei quali sicuramente tutte e due sono dotate... Il mio sesso non ha proprio più segreti, ora, per quegli arnesi infernali! Sbaglio?”

Ma facciamo presto, almeno! - concluse lei irritata ed evidentemente molto agitata all'inizio ma mostrandosi poi sempre meno imbarazzata - Non ne posso più, sai, di essere una puttanella! La tua puttanella! Non so proprio farle, io! Queste cose...”

Io allora mi alzai dal lettone prendisole. Così, dopo aver espresso quel suo desiderio di far tutto presto e prima possibile, sullo stesso materassone si adagiò lei. Così acconsentì silenziosamente di iniziare a farsi fotografare. In tutte le posizioni. Non tutte semplici da accettare per una giovane donna che posava così per la prima volta!

Si prima sdraiò sulla schiena e allargò per bene senza ritegno le cosce e le lunghe gambe. Splendido il suo pelo biondo! Come la sua vulva ben in evidenza, bagnata e tanto, tanto gonfia! Così aperta, con molto fastidio, mi esibì le sue grandi labbra, già un po' schiuse... E la fotocameta scattava, scattava. Senza soste!

Poi, senza che io glielo chiedessi, in silenzio si mise alla pecorina. Sapeva che da molti uomini quella era la posizione preferita. Non soddisfatta si sdraiò quindi con il culetto ancor più sollevato. Lo fece mentre mordeva il morbido cuscinetto per nascondere in tale maniera a fatica il suo continuo evidente disagio. Così messa, mostrando il visino alla fotocamera, regalò infatti all'obiettivo tante particolari espressioni del suo bel volto. Il sorriso, il broncio, l'ansia ed anche il piacere! Tante e tutte in quella fantastica posizioni.

Ma in tutte mostrava benissimo soprattutto la cosa più bella che aveva. La sua bellissima fica. Sì, era proprio favolosa in tutte quelle pose. La macchina fotografica, che con il telecomando facevo io scattare in continuazione, la catturò proprio in tutte le posizioni più creative che la giovane donna era stata costretta ad accettare per me. Era evidente però, ormai, che anche se non lo avesse mai voluto ammettere, a Tatiana cominciava a piacere essere ripresa e fotografata proprio così. Per la prima volta, inizialmente un po' costretta, completamente nuda e proprio come una splendida modella...

No, non avrebbe proprio mai immaginato la giovane donna che avrebbe permesso a qualcuno di riprenderla così! Nuda e con tutto il suo sesso ben spalancato! Aperto ed offerto senza più alcun pudore!

Ti basta? - ansimò ad un tratto però allora lei - Ne vuoi ancora? Mi sembra che tu me ne hai fatte abbastanza. Ma uffa! Penso proprio che la mia fica non abbia proprio più segreti per te! Ma daaaaiiiiii! Sei comunque proprio un bel maiale. E uffa! Cosa mi fai fare!”

Hai proprio ragione! - le replicai allora io soddisfatto sorridendo e contemporaneamente offrendole l’unguento con il quale avrebbe dovuto accarezzare molto presto tutto il mio corpo - Ma adesso viene il bello! E' stato però stupendo sentire anche il tuo profumo di donna! Di femmina alla quale è cominciato anche a piacere quello che stava facendo. Si è visto, sai Tatiana! E si è percepito pure dappertutto nell'aria il profumo dei tuoi umori... Quelli più intimi e privati che non sei riuscita a nascondere e tgrattenere!”

Ma daaaaaiiii, Fabio! - strillò allora lei - Non è vero! Non dirmi queste cose. Mi imbarazzi ancora di più, così! Vuoi farmi scappare?”

Ma Tatiana! - cercai di tranquillizzarla - Sei bella e troppa femmina per non mostrare e soprattutto anche far sentire certe tue cosine! Molto, molto tue... Alla telecamera, alla fotocamera ma soprattutto all'uomo che è vicino a te e ti sta ammirando!”

Ma Fabio! - urlò ancora lei - Ma cosa dici! Non è vero! Tu non puoi vedere e sentire certe mie cose!”

Ma Tatiana! Tu sei proprio bella, così! Tutta aperta! E sono così belle le cosine che mi permetti di vedere. E riesco anche a scoprire come sono già tanto bagnate... Il tuo bocciolo è così lucido, sai... E' bagnato ed emana il tuo profumo di donna...” “Ma noooooo! Uffa! Fabio! Non dire così! Ti prego! Mi fai vergognare troppo per quello che mi stai facendo fare!“

E' un tuo dovere, Tatiana! - la interruppi però io subito nelle sue lamentele - E lo sai bene perché sei de perché lo devi fare!”

Lei piegò di lato il capo e la vidi socchiudere gli occhi.. “Ma Fabio... Te l'ho già detto che non mi piace fare certe cose! E quel massaggio che tu proprio vuoi... Voi uomini siete incontentabili in certi momenti. E tu vorresti che io sia magari anche ripresa, poi... Mentre lo faccio... Sì, lo so! Tu, uffaaaaaaa, vuoi anche questo! Soprattutto questo! Ma tu mi vuoi proprio rovinare, così...”

Ma io ero già tornato a distendermi, a pancia in giù ed ascoltando il ronzio della telecamera che continuava a riprendere tutto. Proprio tutto! E con ansia aspettavo di sentire le sue lunghe e nervose dita scorrere su tuuo il mio corpo, sulle gambe, sul culo, sul petto, sui miei coglioni strapieni e, alla fine, sul mio cazzo già eretto e duro. Ma sembrò che lei mi avesse letto nei pensieri.

Non ti prometto niente, però! - sbuffò lei - Certe cose non mi vanno proprio! Vanno fatte solo ai propri mariti! E tu non lo sei proprio! Il mio marito... Se penso a quello che tu hai visto di me e quello che io ho fatto per te... Tante, tante cose e ti dovrebbero bastare!”

Poi Tatiana ammutolì. Ma lei iniziò a sfiorarmi con i polpastrelli la schiena. Ogni tanto sentivo le sue unghie. Se avesse potuto, per la rabbia che forse provava in certi momenti, ma anche per il suo piacere che sempre più a fatica riusciva a nascondere, mi avrebbe sicuramente graffiato. Era infatti evidente il suo piacere di farmele sentire. La infastidiva, però, il fatto che il suo piacere io lo percepivo per bene e fosse anche mio.

Si soffermò sul culo. Con un movimento lento e circolare delle mani iniziò a divaricarmi i glutei. Con le dita, senza volerlo, mi sfiorò i coglioni. Se ne accorse e li sentì particolarmente gonfi. Ancor più delle altre volte. La sentii bloccarsi per qualche istante! Sentendo le mie palle piene lei si preoccupò ulteriormente ricordando le mie passate sborrate già molto abbondanti e così devastanti per lei! Se ne ritrasse immediatamente evidentemente preoccupata ed impaurita.

A questo punto pretesi da lei qualcosa di più e per lei certamente particolarmente umiliante.

Tatiana, dolcemente baciami il buco del culo e, dopo, ti permetto di metterci dentro un ditino... - la invitai sommessamente - Coraggio...” “Dimenticalo! Tu sei matto! - urlò lei - Non lo farò mai!” “Tatiana, lo devi fare! - insistetti allora io - Sto già aspettando...”

Per facilitare il tutto inarcai un po' la schiena e pure rilassai la muscolatura del mio culo. “Ma dai! Uffaaaaaa! - strepitò ancora lei vedendo i miei preparativi per la sua prestazione - Non lo so fare, non l'ho mai fatto, non mi piace e mi fa anche schifo!” “Nel bacio devi usare anche la lingua! - aggiunsi ancora io – Icome vedi io sono pronto e rilassato...”

Fu a quel punto che lei vide anche sullo schermo il mio buco del culo in primo piano. E subito dopo il suo volto e la sua bocca sempre più vicini al mio buchino. Solo allora avvicinò le sue labbra, estrasse la lingua e inumidì la parte esterna della mia estremità. Qualche secondo dopo, la sentii distintamente puntare l'unghia del suo dito medio proprio lì. Poi, in silenzio, lo spinse e lo fece entrare all’interno del mio intestino.

Fu tutto molto piacevole! Per me! La sensazione che ne provai e l’espressione di fastidio che trasparì dal volto di Tatiana che vedevo in primo piano sullo schermo mi fecero raggiungere la prima violentissima erezione. Sentivo che stavo per sborrare ma, sapendo quello che avevo in mente di fare, me ne guardai dal farlo.

Ti basta così, vero? - mi chiese con una voce flebile flebile lei – O ne vuoi ancora un po'? Ti prego, Fabio! Basta così! L'ho fatto...” “No, no, basta così! - le risposi subito io - Sei stata molto brava!”

Subito però mi girai presentandole in primo piano il ventre e il cazzo che con la cappella ormai violacea spingeva verso il cielo.

E adesso? - mi chiese - Mi sembra che sei già arrivato! Vuoi che ti finisca con le mani, come l’altra volta? Un bacio, se proprio vuoi, posso anche dartelo! Ma solo uno! Un piccolo bacio!” “Continua il massaggio! Sai benissimo cosa dovrai fare! Dopo... Non lo immagini?”

Tatiana capì che non avevo alcuna voglia di farle sconti e sapeva benissimo quello che doveva fare. E iniziò allora ad accarezzare il petto, le gambe, le cosce. Era proprio brava, la giovane albanese. Le mani erano leggere e correvano sulla pelle profumata dall’unguento. Il cazzo naturalmente aveva pure raggiunto dimensioni veramente ragguardevoli. Lei cominciò a guardarlo con preoccupazione.

E adesso? - mi chiese allora sempre più ansiosa lei - Non sono mai andata più in là. Cosa dovrei ancora fare adesso?” “Accarezzami i coglioni e il cazzo, facendo attenzione però di non farmi venire. Non voglio la solita sega. Desidero solo, ora, un massaggio.”

Ma uffa! Ti prego, Fabio! Io lo so fare solo così! E l'uomo è sempre venuto! Presto... E se ti faccio venire?”

Comincia a farlo Tatiana e non preoccuparti.”

La giovane donna iniziò nel dolcissimo e leggerissimo massaggio. Senza volerlo mi scappellò anche una paio di volte il cazzo, facendo però attenzione a non farmi venire. I coglioni furono anche affettuosamente tormentati. Osservava e indubbiamente si compiaceva dei sussulti che mi provocava. E guardava il video, sapendo che tutto veniva immortalato. Ma le piaceva guardarsi. Per la prima volta vidi distintamente la sua vulva bagnarsi e spuntare, ritto e in alto tra le sue grandi labbra ormai aperte , un roseo piccolo clitoride.

Signore, mi sembra di aver finito il mio massaggio... - disse improvvisamente rivolgendosi spudoratamente alla telecamera - Mi sembra che sia stato anche molto gradito...”

Oh sì... - le risposi io questa volta con un filo di voce - Ora, però, puoi passare all’ultima parte, quella che tu non gradisci troppo...”

Così dicendo presi infatti il suo volto tra le mani e lo portai sopra il mio uccello che nel frattempo schiacciava la cappella sul mio ventre. Doveva fare quello che non avrebbe mai voluto fare. E lo si vedeva dall'espressione del suo volto che bene la telecamera aveva già ripreso.

Sì lei doveva farsi riprendere dal quell'aggeggio infernale anche mentre avrebbe spompinato un uomo. E la telecamera la stava già riprendendo infatti impietosamente proprio in un fantastico primo piano. Era appoggiata con il suo bel visetto sulla canna ben dura ed eretta del mio uccello. I suoi occhi spalancati ed azzurrissimi erano riempiei dalla visione del mio glande, già enorme e violaceo! Sembrava che lei lo studiasse e lo annusasse! Come a me era piaciuto tanto odorare i suoi umori più intimi così la giovane donna sembrava un po' inebriata a sentire il mio odore di maschio! L'espressione del suo volto dimostrava eccitazione ma anche tanta rabbia mescolata a vero imbarazzo.

Te l’ho detto, Fabio, che non mi piace proprio fare queste cose... Così, poi... Adesso... Qui! Non ti è bastato quello che ti ho già fatto? Ed hai voluto che si vedesse proprio tutto! Ma uffa! Non è facile, sai, per una giovane donna sposata come sono io mostrare come faccio quella cosa ad un altro maschio! E no! E tu non sei proprio mio marito!”

Oh, Tatiana! Lo sai bene che voglio sborrarti in bocca. Lo devi accettare. Te lo meriti! Tu ti sei divertita parecchio in passato con me. Ora tocca a me.”

Seguì un lungo silenzio dopo quelle mie parole. “Ma Fabio! - piagnucolò subito lei - Ma cosa dici! Io non ce la faccio, Fabio, a fare certe cose! L’ho fatto, un po’, ma solo a mio marito. Mi tormentava sempre, lui! Ma io solo qualche volta! E solo un po'... Non l'ho mai fatto ad un altro uomo! E lo so che tu ne fai così tanta!”

Il cazzo sbattè contro le sue labbra serrate. Fu a questo punto che con un mano feci una lieve pressione sulla nuca della donna e contemporaneamente con le dita dell’altra le otturai dolcemente il nasino.

Lei gemette, emise un lungo brontolio e tentò di liberarsi. Fu un attimo. Lei fece un altro lunghissimo gemito di protesta per quel mio gesto così irriguardoso e prepotente. Ma così Tatiana per respirare fu costretta a fare quello che proprio non doleva. Socchiuse la bocca per rifiatare e respirare. Era proprio quello che io volevo costringerla a fare! Il mio cazzo, prepotentemente ed a sorpresa la penetrò e finalmente profanò così la piccola bocca di Tatiana che emise subito un altro lungo lamento di protesta. Tentò subito di divincolarsi ma la mia presa ferrea dietro la nuca la bloccò.

Avevo messo per la prima volta il mio uccello in bocca a Tatiana. La giovane donna era crollata di schianto ed aveva spalancato la bocca! La sentii calda e piena di saliva. Allentai subito la presa dietro la nuca. Mi resi presto conto che non era più necessaria. Tatiana, infatti, guardando con gli occhi spalancati il video, cessò da allora qualsiasi resistenza e si sciolse. Ma, evidentemente in difficoltà per le dimensioni del mio cazzo alle quali non era proprio evidentemente abituata, a fatica spalancò ancor più la bocca. E la deformò tutta offrendo a me ed alla telecamera una visione sublime della sua sofferenza mentre per la prima teneva in bocca un uccello. E per la prima volta mi spompinava!

Ma Tatiana era femmina ed il tutto cominciava pure a piacerle! Lei infatti iniziò con un piacevolissimo e lentissimo ritmo ad andare su e giù più possibile lungo tutta la canna del mio cazzo che ben presto fu pieno della sua saliva. Si impegnò a fare con la bocca quello che altre volte mi aveva fatto con le sue sapienti manine. Aveva imparato a fare un pompino. E soprattutto come lo si faceva divinamente!

Lei se lo prendeva però solo per metà in bocca. Tatiana aveva la bocca piccola e stretta! Ogni tanto, poi, si soffermava sulla cappella sempre più violacea e faceva uscire la sua lingua. Con questa, dopo avermi piano abbassato il prepuzio, indagava nel buchino più grande al centro del glande. Sapeva benissimo che da lì sarebbe fuoriuscita la mia colata di liquido seminale.

La giovane donna aveva già visto un uomo spruzzare la sua sborra! Ma, sorpresa forse da quello che stava riuscendo a fare, ogni tanto rivolgeva lo sguardo alla telecamera. E socchiudendo gli occhi regalava con una splendida ripresa in primo piano la sua bocca piena del mio cazzo e la sua espressione estasiata. Sì, le piaceva proprio succhiare il mio cazzo ed anche farsi riprendere per bene mentre lo faceva. No, non l'avrebbe mai immaginato che avrebbe permesso a qualcuno di catturarla in quel momento così particolare! E come sarebbe stato così compromettente quel filmino per lei, donna sposata e con un marito gelosissimo.

Basta così? Ho già sentito qualche goccia di quella roba lì! - gemette improvvisamente lei ed interrompendo per un attimo il suo fantastico pompino - Lo sai bene di cosa! Uffa! E acida e come puzza! Anche la tua... Ti prego, non ce la faccio proprio!”

Oh no! Fino ad ora sei stata bravissima, Tatiana, a farmi un pompino! Devi continuare! Così! Continua così! E' troppo bello e non preoccuparti di quello che potrebbe succedere!” Rassegnata lei a lungo continuò così.

Ad un tratto però improvvisamente lei si bloccò, proprio in uno dei momenti in cui la sua bocca stava accogliendo dentro di sè tutto il mio cazzo.

Con gli occhi socchiusi aveva con orrore visto infatti sulla porta della terrazza due uomini. Indubbiamente di colore e, molto compiaciuti, si stavano gustando la scena. Sì proprio la visione di lei, nuda, mentre mi stava facendo un pompino!

Tatiana rimase sconvolta vedendo quei due giovani uomini fissarla proprio in quel momento! Sorpresa e sconvolta! No! Questo era proprio troppo per lei. Si fermò di succhiarmi l'uccello e lo sputò con rabbia. Si alzò di scatto e rimase così impietrita lì in piedi. Cercò subito goffamente di coprirsi con le mani le piccole tettine e la giovane fica bionda. Quei due la stavano proprio guardando! E no, Tatiana non voleva proprio mostrarsi nuda anche a quei due giovanissimi uomini di colore! Ed uffa! Già l'avevano vista proprio mentre alla pecorina con le sue lunghe e belle gambe ben divaricate spompinava un uomo. Proprio così da dietro lei aveva anche offerto loro la sua bella fica bionda spalancata!

Tatiana mi fissò con un sguardo di odio e pieno di rancore. “Ma Fabio! - urlò lei – Chi sono quei due ragazzini?” “Non preoccuparti, Tatiana! - cercai subito di calmarla - Sono due amici...”

Amici? E questa che sorpresa è? - sibilò ancora lei - No, Fabio, questa non me la dovevi proprio fare! Tu sei pazzo! Io ora me ne vado. Hai esagerato!”

Buongiorno signore, siamo puntuali? - chiese allora ad alta voce uno dei due giovani uomini – Noi speriamo di non disturbara! Ma, signor Fabio, lei aveva detto oggi alle 11 precise...” “Sì, sì, grazie Mohamed! - gli risposi subito io - Mettetevi pure ora comodi. La signora deve finire un lavoretto e dopo sarà a vostra completa disposizione. Come previsto. E come ci siamo accordati quel giorno...”

Tatiana, sentendo quelle parole, impallidì. Poi spalancò ancor più i suoi occhioni per la sorpresa e l'indignazione provate! Non fece fatica a capire subito tutto e furibonda mi fissò negli occhi. Riuscì solo a proferire alcune parole con le quali manifestò tutta la sua rabbia ma anche la sua paura. “Fabio! Ti prego! - gemette – Ma cosa ti è passato per la testa? Cosa mi combini? Non mi farai mica anche del male...”

I due giovani uomini erano due vu’ cumprà neri che alcuni giorno prima avevo avvicinato fuori del supermercato sotto casa mia dove stazionavano da sempre per vendere le loro cianfrusaglie. Avevo offerto loro, dietro il pagamento di una piccola somma di denaro, di partecipare come attori principali a uno scherzo erotico di altissimo livello con una giovane e bella donna bianca.

I due avevano naturalmente accettato molto ben volentieri. E sapevano benissimo quello che dovevano fare. Riempire con il loro abbondante sperma la donna. Ed avevano pure apprezzato moltissimo la totale libertà da me a loro offerta nelle loro sborrate. Infatti li tranquillizzai e li eccitai ulteriormente informandoli che non sarebbe stato necessario per loro premunirsi di una quantità industriale di preservativi. Avrebbero dovuto schizzare dappertutto tranne nella fica della giovane donna. Giovane ed ancora molto fertile! Dovevano quindi solo preoccuparsi delle loro abbondanti sborrate. E i due maschioni mi avevano entrambi rassicurato confidandomi che non toccavano da un mese una femmina.

Alle mie parole di benvenuto ai due ragazzini Tatiana era veramente impallidita. Non avrebbe immaginato che mi sarei spinto fino a quel punto. Il sospetto di farla partecipare a qualche gioco erotico con tutti e tre i maschioni la atterrì. E non immaginava proprio fino in fondo cosa volessi ancora farle fare. Volente o nolente! Era però sicuramente furente e soprattutto molto preoccupata.

Sì, Fabio! Ora vado via. Non voglio mai più vederti! - urlò cercando freneticamente i suoi indumenti per rivestirsi - Stavo facendo tutto quello che volevi! Ma non ti è bastato! E questo ora è troppo!”

Tatiana, ricorda che non puoi più rifiutarmi nulla! - aggiunsi minaccioso - Lo sai bene!” Lei allora ammutolì, abbassò il capo e lasciò cadere a terra nuovamente il perizoma che aveva appena raccolto da terra.

Le dava proprio tanto fastidio mostrare la sua bella passerina chiara a quei due. Ma si rassegnò e sempre molto impacciata tentò di non mostrare ai due spettatori proprio tutto. Lo fece cercando di stringere più possibile le lunghe gambe, piegandosi tutta un po' in avanti ed usando le braccia e le mani a protezione delle sue nudità e di tutte le sue belle cose che aveva fino ad allora involontariamente mostrato. Ma tutto risultò molto presto inutile.

Torna qui, Tatiana! - le intimai infatti allora io - E finisci il lavoro che devi portare a termine. E come lo sai fare tu! Prima me l'hai leccato e succhiato divinamente! Sì, sei stata bravissima fino ad ora e stavo proprio per schizzare! E in bocca... Ed ora anche Abdus e Mohamed adesso molto piacevolmentei potranno vedere anche da vicino oltre che sullo schermo gigante come spompini proprio bene un uomo. Poi loro due faranno parte della sorpresa finale che ti avevo preannunciato e che ti renderà indimenticabile il ricordo di questa mattinata. Sì, ora, qui da me e in questo terrazzone assolato e tutto per noi”

Silenziosamente la donna abbassò il capo. Sbuffando di nuovo si accovacciò tra le mie gambe e riprese a fare quello che poco prima stava facendo. Con un certo entusiasmo e che aveva bruscamente interrotto alla vista dei due ospiti non graditi. E soprattutto spettatori guardoni.

Riprese il ritmo, questa volta più veloce. Voleva evidentemente finire presto quel suo supplizio che ora aveva anche altri due spettatori. E quanto fastidio le dava proprio vedere i due maschietti che si godevano lei mentre si impegnava a farmi il pompino! Scoprivano ed anche apprezzavano sghignazzando il suo modo di fare un pompino. Dal vivo! Lì vicino e davanti a loro! Sentivano anche il suo affannoso respiro!

Mi risparmi almeno il tuo sperma puzzolente? - furono le sue ultime parole prima della devastante alluvione di sborra che sapeva bene stava per deturparla - Non lo sopporto! Lo sai bene e mi dà la nausea! E poi non voglio proprio che quei due vedano anche come mi faccio schizzare in faccia lo sperma da un uomo! Da te! Che, uffa, non sei neppure mio marito! Se lui sapessero anche questo! Ed io questo non lo voglio proprio! Capito?”

Ma io avevo già deciso che era giunto il grande momento della deflagrazione. Afferrai dolcemente gli orecchini di Tatiana. Non avrebbe potuto così proprio scappare. La donna allora capì che il fatidico momento era per lei giunto, Rantolò per qualche istante, gemette ma ormai rassegnata si preparò a ricevere i miei schizzi di sborra che sapeva sarebbero stati tanti e terribilmente devastanti per la sua piccola bocca oscenamente spalancata per ricevere dentro di sè tutto il mio uccello! Come pure immaginava quanto anche il suo visino sarebbe stato sfigurato da tanti altri spruzzi del mio seme! Sapeva purtroppo bene che a differenza del suo maritino io ne facevo tanto! Proprio tanto!

Mentre tutti questi pensieri la assalivano e la agitavano sempre di più lei forse involontariamente nelle sue evoluzioni con la lingua irrigidita sfiorò per un attimo la punta della cappella del mio cazzo. Fu la fine. Fu un attimo! L'ultimo di mia lucidità! Spinsi con violenza tutto il mio cazzo dentro di lei, fino in fondo alla sua gola.

Lei emise un lunghissimo sospiro unito ad un pure interminabile lamento e con parole appena comprensibili mi supplicò ancora una volta di non sborrarle in bocca proprio tutto il mio sperma. Solo un po', se proprio dovevo... Lei non ce l'avrebbe proprio fatta a raccoglierlo tutto! Ma ormai era troppo tardi! Sentii sussultare il mio cazzo nella sua bocca ed iniziai a spruzzare ed a riempirla tutta. Prima in gola e poi in bocca!

Sullo schermo gigante, in primo piano, vidi immediatamente cambiare l’espressione del volto della bella donna. Iniziò a deglutire subito, ma la quantità di sborra era evidentemente troppa. Con gli occhi azzurri spalancati mi espresse tutto il suo disgusto per il mio liquido seminale che nel frattempo le aveva già riempito completamente anche la bocca.

Diede un primo violento colpo di tosse ed un preoccupante conato di vomito. Seguirono dei tentativi di parole che non riuscì a pronunciare avendo la bocca strapiena del mio cazzo e del mio sperma.

Continuava però a fatica senza fermarsi a deglutire ed ad ingoiare. Beveva, Tatiana! Costretta beveva tanta mia sborra! Ebbe un altro sussulto provocato da un altro improvviso conato di vomito. La giovane donna era indubbiamente in difficoltà e non sopportava la consistenza e l'odore della mia sborra! Ma lo spettacolo che così affannata ed angosciata mi offriva involontariamente mi eccitò ancor di più. Vederla così impegnata ad ingurgitare il mio seme che tanto detestava mi provocò un'altra serie infinità di schizzi, sempre abbondanti e caldissimi. Quanto avevo atteso quel momento! Tatiana, completamente nuda davanti a me! Ma soprattutto con il mio cazzo in bocca mentre beveva la mia sborra!

Allentai la presa sugli orecchini ma la donna, ormai completamente rassegnata e remissiva, continuava senza fermarsi a succhiare ed a buttar giù il mio sperma nel suo pancino.

Neppure una goccia uscì dalla sua bocca. Aveva bevuto tutto, proprio come doveva fare e come io avevo preteso! Quando avvertì che la colata era terminata si sfilò il cazzo ancora duro e gocciolante dalla sua bocca e, esausta e con gli occhi socchiusi, si appoggiò con il volto sul mio ventre adagiandolo tra i miei peli. Cercò forse per un attimo un po' di dolcezza dall'uomo a cui aveva succhiato porprio tanto l'uccello e del quale aveva bevuto tutto il suo sperma. L'aveva accontentato e l'aveva fatto felice! Come non aveva mai fatto a nessun altro uomo! Neppure suo marito!

Così adagiata rivolse per un attimo il suo sguardo con gli occhi azzurri socchiusi per le forti emozioni provate verso i due indesiderati spettatori. I due erano addirittura ansimanti. Avevano vito tutto. Proprio tutto! Lo sguardo di Tatiana che rivolse loro era però triste e preoccupato.

La giovane donna sapeva che per lei non erano ancora finite le umiliazioni e le vessazioni che la aspettavano. Quei due uomini neri che la osservavano erano evidentemente lì per lei! E quello che era stata costretta a fare e mostrare a loro due poco prima le aveva fatto venire dei terribili sospetti. Dopo tutto quello che lei aveva mostrato di essere capace di fare ad un uomo!

Le spiegai allora io ancora una volta cosa stava per succederle. Con tono tranquillo e con parole più possibili rassicuranti. No, non dovevo agitarla troppo! Tatiana doveva apparire disinvolta, totalmente disponibile e più possibile piacevolmente partecipe a tutto quello che le sarebbe stato proposto di fare. Ma ero ben conscio che non sarebbe stato facile ottenere tutto ciò dalla bella signora che mi aveva mostrato in certi momenti parecchia insofferenza!

Ma la bella Tatiana era stata ormai ben domata. Era rimasto poco in lei della cavallina spesso irrequieta ed imbizzarrita che avevo conosciuto in un passato non troppo lontano!

continua


 

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