La cam girl

Ho passato giorni e giorni ad ammirarla davanti a uno schermo con il mio cazzo bello duro in mano. La mia cam girl preferita ogni giorno aspettavo che si connettesse sul sito di cam girl su cui ero iscritto. Puntuale come ogni giorno eccola mi arriva la notifica della sua connessione. È inizia il solito rito, mi metto comodo mi abbasso i pantaloni e le mutande ed inizio ad ammirarla mentre si spoglia, resta completamente nuda e io inizio ad ammirarla minuziosamente, non mi perdo un centimetro del suo corpicino, ragazza esile, ma con un bel seno abbondante, due bei capezzoli sempre turgidi, rossiccia di capelli una bella diciannovenne tutto pepe, inizio a segarmi e penso a quanto debba essere bello leccare i suoi bei piedini curati, poi lo sguardo va verso la sua bella fighetta già bagnata, mentre lei si strofina il suo dildo sulla sua bella fighetta stuzzicandosi il clitoride per poi iniziare ad infilarselo lentamente nella sua grondante fighetta mentre segandomi immagino se al posto del dildo ci fosse il mio cazzo bello pulsante a penetrarla, lei geme e continua sempre con più insistenza a penetrarsi col dildo che nel frattempo si è intriso dei suoi bianchissimi e succosi umori, poi prende il lubrificante e inizia a infilare il suo grazioso ditino nel suo bel buchino del culo, io immagino di avere la mia lingua lì e continuo a segarmi, nel frattempo lei prende un plug anale enorme,inizia lentamente a metterlo nel suo culetto che pian piano si dilata sempre più facendomi eccitare come un matto, in pochi minuti l'enorme plug e tutto dentro il suo ormai dilatattissimo buco del culo, lei urla e inizia a spingerselo avanti e indietro nel suo sfondatissimo culetto, mentre continua a sfondarsi il culo prende il suo dildo e inizia prima a farselo vibrare fin dentro la sua succosissima e fradicia figa e poi sul clitoride e dopo qualche minuto ecco quello che tutti i maniaci dietro uno schermo come me aspettavano, lei si da in una abbondante  e lunghissima squirtata io immaginando di essere li a poter godere del suo nettare mi abbandono in un immensa e copiosa sborrata.