La compagna di mio Zio

  • Scritto da porro il 21/08/2021 - 09:54
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Conobbi Anna la compagna di mio zio, ad una festa organizzata proprio da mio zio Mauro dove io e un mio amico dovevamo intrattenere con della musica gli ospiti.

È una biondina, tipetto piccoletta ma corpo 10 e lode. Sono quei tipi che mi vanno a sangue. Lei mi notò subito e durante la festa i nostri sguardi si incrociarono diverse volte.

Mio zio che io chiamo direttamente Mauro, è separato e non so molte cose di lui, non ci frequentavamo molto, non sapevo da quanto tempo stesse con Anna.

Finita la festa rimasero loro due, io e il mio amico per smontare gli strumenti. Lei veniva spesso da me, prima per complimentarsi poi per sapere se avevo bisogno di qualcosa e infine ci scambiammo qualche chiacchera. Mi disse che lei lavorava vicino a dove abitavo e che ogni tanto veniva a trovare mia madre che abitava a due passi da me.

Mentre parlava mi eccitavo perché aveva un modo, uno sguardo che mi facevano andare il cazzo in erezione, tra l’altro stavamo anche da soli perché sia Mauro che il mio amico stavano da un’altra parte.

Mi disse che ci saremmo rivisti da li a poco, o da mia madre o anche da lei perché aveva suo figlio che forse era interessato alla musica.

Accadde che ci vedemmo a casa di mia madre, aveva finito di lavorare ed era venuta a trovarla. Mi salutò e già dal bacio mi eccitai. Parlammo un po' della serata e poi mi chiese dove abitassi, le feci vedere dalla finestra la casa. La sfiorai diverse volte e anche lei, quando poteva mi toccava e come.

Andammo via insieme e ci scambiammo i numeri di telefono. Mi disse che mi sarebbe venuta a trovare e avrebbe gradito sentirmi suonare.

Infatti dopo due giorni mi mandò un messaggio dicendo se quel giorno stessi a casa e che magari mi poteva venire a trovare non appena staccava da lavoro, verso le 19 30. Cominciammo a messaggiarci, scherzando arrivammo a dire che lei doveva preparare la cena con il grembiule senza vestiti perché era caldo e il grembiule era pesante. La situazione si stava facendo interessante.

Mi disse che sia Mauro che faceva la notte sia il figlio non stavano a casa e che quindi era tranquilla per quella sera.

Poi sempre con i messaggi le dissi che io sarei tornato a casa circa alle 19 30 e il tempo di una doccia e poi sarei stato pronto. Lei mi rispose in tono scherzoso che intenzioni avevo, risposi a tono dicendo che avevo le stesse sue intenzioni, la conversazione finì li.

Tornai a casa alle 19 20, avevo qualcosa in frigo per la cena, andai a fare la doccia e dopo 5 minuti suonò il citofono, era lei. In questi giorni pensando a lei avevo il cazzo sempre eretto però ero riuscito a non segarmi e aspettare lei e vedere come poteva andare.

Entrò, mi salutò e mi disse subito che avevo un buon odore. Lei era eccitante, si era messa una minigonna, aveva delle gambe ben affusolate, un tacco discreto, un toppino che le scopriva le belle spalle. Le chiesi se al lavoro stava così, mi disse che aveva la divisa.

Le proposi prima di mangiare e poi eventualmente di ascoltare musica, lei accettò. Le feci vedere in modo ironico il grembiule che si doveva mettere e lei lo prese come per dire ‘dà qua, ora ti faccio vedere io’.

Andò in bagno e si mise il grembiule, era molto provocante. Si era tolta il toppino sopra, aveva la schiena nuda, di lato si vedevano i rigonfiamenti delle sise, quando si muoveva si vedeva quasi il capezzolo.

Mi disse se andava bene, risposi che era molto provocante. La feci avvicinare e le dissi

“Vedi qua di lato, se ti sposti leggermente si vede tutto”

Mi disse “dove?”

Le toccai il seno e la schiena, lei il cazzo, si girò e mi baciò. Le tastai il culo alzandole la minigonna, lei continuava a tastarmi il cazzo, le abbassai la testa verso il cazzo. Lei mi guardava e mi abbassò i pantaloni, uscì fuori il mio cazzo gonfio.

Era provocante, mi guardava e con la lingua mi stimolava la cappella

“Hai un bel cazzo” , disse “Succhiamelo”, risposi. Lo prese in bocca e continuava a guardarmi. Li mi scattò qualcosa, le cominciai a sbattere il cazzo in faccia, avevo la convinzione che avrei potuto chiedere di tutto e lei lo avrebbe fatto. Spinsi tutto il cazzo in bocca tenendogli ferma la testa e lei continuava a guardarmi vogliosa. Tolsi il cazzo dalla bocca avevo le mani sulla testa, lei prese i miei pollici e se li mise in bocca, le allargai la bocca e gli spinsi il cazzo dentro, gli entrò fino in gola, me la stavo scopavo in bocca senza ritegno.

Slacciai il suo grembiule e cercai con il medio il culo. Lo misi dentro e poi prendendola dai capelli lo tirai fuori e glielo feci succhiare. Ero praticamente il suo padrone. Le tolsi le mutande, la alzai di peso, lei mi abbracciò tenendosi sul mio collo, con una mano indirizzai il cazzo nella sua fica e la penetrai. Le afferrai bene le natiche con i medi che entravano nel suo culo cominciai a sbattermela come un animale, lei era avvinghiata a me e ansimava, stava godendo. Le mie dita entrarono tutte nel culo, stava dando in escandescenza, io non mi fermavo anzi la sbattevo più forte. Mi muovevo sia con il bacino che con le mani, lei stava godendo in continuazione ed io la sbattevo con forza.

Rallentai il movimento, la alzai leggermente, tolsi il cazzo dalla fica e nella stessa posizione provai a metterglielo nel culo, la appoggiai al tavolo. Il cazzo entrò nel culo senza problemi, le gambe erano alte sul mio petto, le mani afferravano la testa, le feci succhiare le dita medie. Lei gemeva, a volte emetteva qualche urletto. La stavo inculando dando dei colpi secchi profondi e forti. La tenevo forte sulla testa con le dita medie dentro alla sua bocca. Volevo sborrare, non mi feci neanche un piccolo ritegno. Tolsi il cazzo dal culo, la afferrai dalla testa, le misi il cazzo in bocca, rimasi un attimo fermo e sborrai. Stavo godendo come un porco, lasciai la presa ma lei continuò a succhiarmelo fino all’ultima goccia. Mi appoggiai ad una sedia e poi mi distesi sul divano, avevo avuto un orgasmo interminabile.

Lei si appoggiò su di me, ci riposammo qualche minuto e poi mangiammo qualcosa al volo, lei doveva ritornare a casa. Prima di andare via mi baciò poi andò a leccare il mio cazzo e mi disse che in settimana mi avrebbe invitato a casa sua.

E così fece soltanto che c’era anche mio zio Mauro. Mi chiamò e mi disse che anche Mauro era contento di invitarmi a cena ed io accettai. Mi presentai a casa loro con un buon rosso. Mi fece entrare Mauro, mi disse che Anna stava cucinando e andammo in cucina. Aveva un grembiule da cucina e poco altro. Mauro si rivolse ad Anna e disse

-È arrivato il tuo prediletto- poi rivolgendosi a me disse -Non fa che parlare di te, da quando ti ha conosciuto e sentito suonare gli sei rimasto molto simpatico-

-Non sarai geloso di tuo nipote? – rispose lei, e mi venne a salutare, per ora coperta dal grembiule, aveva un vestitino corto molto scollato e con la schiena tutta scoperta. Mi ero già eccitato, avrei voluto prenderla e farmi fare un bocchino. Lei era arrapante e non nascondeva la cosa, di passaggio mi toccava, il cazzo me lo toccò senza farsi vedere ma si strusciava senza stare a pensare che li c’era Mauro.

Durante la cena uscì diverse volte il discorso sul sesso, lei era tremenda, metteva in mezzo Mauro dicendo che gli sarebbe piaciuto vederla con un altro. Mauro all’inizio negava. Poi disse

-Diciamo che abbiamo fantasticato su di lui e mi sembra che la situazione ti piaceva eccome- Qui lui non rispose e fece una specie di smorfia e andò sul balcone.

Lei aveva colto nel segno, mi toccò il cazzo con molta naturalezza, si girò e strusciò il suo culo sul mio cazzo. Lui stava fuori e non so bene se sbirciava, so che per rientrare si fece sentire e lei si scostò da me.

A quel punto lei cominciò ad essere provocante nei miei confronti. Lui si era ammutolito. Andò a prendere una grappa, io e lei eravamo seduti come per finire di mangiare, da sotto con il piede mi toccava e mi parlava che aveva iniziato la palestra e che però sentiva dei fastidi che iniziavano da sotto la scapola fino giù, si spostò leggermente e mi fece vedere tutta la schiena, poi si alzò in piedi e mi prese la mano e la mise dietro la schiena.

Lui stava portando la grappa, disse solo

-Guarda che non è un dottore- Lei rispose dicendo -Infatti non gli ho detto di guarirmi ma solo di sentire, ma poi tu non dovevi guardare senza parlare? -

Lei voleva farsi scopare, sottomettere da me davanti a lui.

Lui non rispose, si mise seduto su una poltrona che stava su un lato della stanza, non era di fronte a noi.

Avevo la mano sulla sua schiena e lei me la portò giù sul suo culo, sbirciai Mauro che guardava da un’altra parte, mi misi in piedi e feci entrare la mano dentro il suo vestitino. Con il medio cercai il suo culo e provai ad infilarlo. Guardai ancora Mauro e mi accorsi che si guardava da un’altra parte ovvero sull’anta della finestra ma questa faceva da specchio e quindi stava guardando in silenzio.

Infilai il dito nel culo e lei con un sospiro disse

- bravo proprio li- persi ogni inibizione, lui guardava dallo specchio senza dire niente. Le sussurrai nell’orecchio – Guarda che ti scopo come ho fatto a casa mia però davanti a lui- Lei mi disse che potevo fare di lei ciò che volevo.

Misi tutto il dito nel culo mentre la afferrai per i capelli, lei gemeva e mi guardava vogliosa. Le tolsi il vestitino e le mutande, era nuda. La misi a pecora verso l’anta della finestra con il dito nel culo, lui guardava senza battere ciglio. Abbassai la sua testa verso il mio cazzo, mi sbottonai i pantaloni e tirai fuori il cazzo che lei iniziò a succhiare avidamente.

Tenevo i suoi capelli e la spingevo sul mio cazzo, Mauro guardava ed era eccitato. La misi sul tavolo a gambe divaricate e la cominciai a leccare la sua fica, lei ansimava e mi diceva di leccarla e scoparla incitandomi.

A Mauro piaceva vedere la sua compagna godere ed essere sottomessa e lei aveva scelto me. Le leccavo la fica e il mio dito le entrava nel culo, mi teneva la testa e ansimava. Con le dita si allargava le labbra della fica e mi diceva

-Leccami si, mi stai facendo godere- Il mio dito si stava facendo spazio nel suo culo. Mi stava scattando la molla di farla sentire mia schiava, Mauro stava seduto, guardava eccitato e forse voleva proprio questo.

Stava godendo mentre la leccavo e le stavo mettendo più di un dito dentro al culo. Il mio cazzo era gonfio, la spostai dalla posizione in cui stava e la misi a pecora in modo che lui la potesse vedere direttamente senza specchi.

Me la scopai senza ritegno, la presi per i capelli e la sbattevo come uno stantuffo, con forza. La sbattevo sempre più forte stavo per venire, la presi per la testa, staccai il cazzo dalla sua fica e le sborrai in bocca, un po' in gola l’altro sperma sul viso. Lei continuò a succhiarmi fino all’ultimo.

Lasciò il mio cazzo, io mi appoggiai ad una sedia e lei mettendosi a pecorina verso di me, andò a baciare Mauro e continuò per un po', io vedevo il suo culo alla mia portata e mentre si baciava con Mauro lo comincia a toccare e poi a leccare, il cazzo mi stava crescendo. La presi per i capelli e me lo feci succhiare, lei era alle mie volontà. Succhiò bene e il cazzo mi tornò eretto, riportai la sua testa verso la bocca di Mauro. I due si continuavano a baciare. Puntai il cazzo sul suo culo e spinsi, fece un piccolo strillo ma il cazzo entrò senza problemi. Me la stavo inculando mentre si baciava con Mauro. La cominciai a sbattere più forte, il suo culo era abbastanza stretto ma non mi facevo problemi, avevo un cazzo duro che entrava ovunque. Lei emetteva dei mugugni abbastanza forti tra dolore e piacere.

Continuai per un po' a sbatterla, Mauro si stava segando, indirizzai la sua testa verso il cazzo di Mauro che lei spompinò. Avevo rallentato i colpi, spinsi con una botta secca tutto il cazzo nel suo culo facendole emettere uno strillo. Rimasi dentro spingendo forte, cercai di spostarla e farla scopare da Mauro. Tolsi il cazzo e la indirizzai verso il cazzo di Mauro che entrò ed io le rimisi il cazzo nel culo e cominciai a spingere forte, lei stava godendo di continuo.

Mauro stava di sotto ed era eccitato perché sentiva Anna godere e ansimare in continuazione, cominciò a muoversi anche lui e poco dopo le sborrò nella fica. Anche io iniziai a sbatterla più forte e spinsi dentro tutto il cazzo e le sborrai nel culo.

Era stata un esperienza unica, dopo un po' di relax li salutai e Anna mi dissi che ci saremmo rivisti da li a poco anche Mauro annuì. Mai avrei pensato di avere uno zio cornuto e contento.

 

 

 

 

 

 

 

 

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