La mia fidanzata lo vuole nero cap.5

Una volta rientrati a Milano, dopo alcuni giorni, io e Lara, pur mantenendo il nostro segreto, decidemmo di lasciarsi, non aveva alcun senso continuare questo falso fidanzamento. Io che venivo da anni di complesso psicologico per il mio cazzo piccolo, dopo aver visto la mia Lara godere follemente devastata da quel gigantesco e implacabile cazzone africano, non avevo più nemmeno lo stimolo di fare sesso con lei, il solo pensiero di come George la faceva inesorabilmente godere davanti ai miei occhi mi  lasciava come paralizzato, mi bloccava pure l erezione. Anche se George praticamente mi aveva rovinato il fidanzamento, io non serbavo assolutamente rancore per lui, anzi, era diventato il mio idolo, sognavo di essere come lui, avrei dato tutto per essere nei suoi panni e invidiavo il suo strafottente modo di comportarsi, a lui non interessava se una donna era single, fidanzata o sposata, se era giovane o meno giovane, bionda, mora, magra o grassa, il suo unico obbiettivo era sbattergli in figa quell enorme cazzo nero e farla dannatamente godere. Quando passeggiando per Milano vedevo qualche bella ragazza o qualche attraente milfona, nella mia mente, me le immaginavo impazzire di piacere mentre erano scopate selvaggiamente da George, se potessi avere la bacchetta magica, le porterei tutte da lui. Nei giorni successivi tento dimenticare Lara e sgomberare i miei brutti pensieri incontrandomi con qualche prostituta, tra queste conosco Tania, ragazza della Russia siberiana, di 22 anni, mora con capelli lisci, occhietti molto maliziosi, neri e leggermente a mandorla, piuttosto bassina, credo circa 160 cm, ma con un corpicino veramente ben fatto, specialmente le tette, sode e formose, inoltre ha anche un bel carattere, molto dolce e simpatica. Divento cliente abituale di Tania, ma mi limito a farmi masturbare e farmelo succhiare, solitamente mi metto  un cuscino davanti alla faccia e mentre Tania me lo succhia divinamente, io sborro sempre pensando a come il ganese si sbatteva la mia Lara. Così si passano un paio di mesi, poi quando arriviamo ai primi di settembre, ritorno in Liguria  alla casa al mare dei miei, vado da solo perchè cè un muratore che deve fare alcuni lavori di manutenzione. Io seguo un pò i lavori e mi godo qualche giorno di mare, andando tutti i giorni a bere nel barettino dove lavora George. Appena lo vedo parliamo un po del più e del meno:
"Ciao George, come va? Sono venuto da solo, sto facendo lavori in casa, con Lara abbiamo rotto, non l ho più vista, forse ha un nuovo fidanzato"
"Si, so tutto, hi hi hi, perchè Lara ogni tanto viene qui, non mi interessa cosa faccia a Milano, se viene qui la scopo, se non viene, scopo le altre hihihi, ma sono contento per te, tu sei un bravo ragazzo, devi cercarti un altro tipo di donna, una che ti vuole bene e fare una famiglia, Lara forse cercherà un bravo fidanzato che vada bene ai suoi genitori, ma in verità, lei ha troppo bisogno godere e sa che il mio largo cazzo la fa godere come una troia "
 A dare conferma delle continue conquiste amorose di George è anche il suo collega italiano Alfredo che scherzosamente mi dice:
"Speriamo che lo licenziano, perchè George ormai è famoso, le scopa tutte, per me non rimane niente".

Approfitto della presenza di Alfredo, per indagare un pò su George, perchè è vero che io provo "piacere" al sapere che il ganese se le sta impalando tutte, ma provo terrore al pensiero che tra queste ci possa essere anche mia mamma. Questo è un vero incubo che mi tormenta, perchè mia mamma, essendo ancora piacente, appassionata della tintarella e frequentatrice abituale della zona di caccia di George,  la ritengo molto vulnerabile alle attenzioni del ganese.

"Alfredo, dimmi una cosa, George scopa anche delle ultra-cinquantenni?"

"Quelle sono la sua specialità, sa che, dopo tanti anni di matrimonio sono quasi tutte trascurate dai mariti e ci si avventa sopra come una belva"

Con questa risposta scherzosa di Alfredo,r imango nel dubbio, il mio timore aumenta e la mia giornata è rovinata.
Quando rientro a Milano, dopo un paio di giorni vado da Tania, che mi dice:
"Come sei bello abbronzato, dove sei stato, ai caraibi?"
"Ma che caraibi, i miei hanno una casa vicino al mare, in Liguria, facciamo dei lavori, devo andare avanti e indietro ancora qualche giorno"
"Perchè non mi inviti? Verrei volentieri un paio di giorni, intanto qui, tra covid che allontana i clienti anziani e la crisi che allontana i giovani, si lavora pochissimo, è crisi nera"
"Per me va benissimo, chi non vorrebbe la compagnia di una bella ragazza come te?".
Cosi la mattina seguente la passo a prendere, Tania ha una maglietta rosa, jeans e scarpe da ginnastica e si porta un trolley con la roba di ricambio.
"Ce la faremo oggi a prendere un pò di sole?"
"Certo Tania, due orette e siamo a casa, poi ci mettiamo il costume e andiamo in spiagga"
Quando arriviamo a casa mia è quasi mezzogiorno, preparo una spaghettata veloce, mentre Tania si fa una doccia, poi si mette un bikini, un pareo e pranza insieme a me. Al pomeriggio in spiaggia Tania sfoggia un bel bikini nero perizomato e il suo bel corpo modellato attira la totalità degli sguardi maschili. Passiamo una bella giornata insieme, devo ammettere che nonostante faccia la prostituta, Tania è molto gentile ed educata, ha una maniera molto dolce ed affettuosa nell esprimersi in italiano. Al ritorno a casa ci riposiamo mezzoretta, Tania tutta nuda mi passa un tubetto di crema idratante per spalmaglielo e si corica nel letto, la sua pelle è vellutata, mentre massaggio l interno delle sue cosce sode, sento la sua figa bagnarsi, sicuramente ha voglia di scopare, ma nella mia mente perversa, ritorna a salire la dannata eccitazione masochista di "consegnare" quel prelibato bocconcino nelle avide mani di George e farla divorare senza nessuna pietà da quell africano.
"Scusami la curiosità Tania, volevo farti una curiosa proposta di sesso"
"Proposta? Fai pure, io sono qui. Ahahaha"
Sicuramente si aspetta che voglio scoparmela  ma il mio progetto è un altro:
"Pagando, faresti sesso con un mio amico di colore?"
 Tania rimane quasi senza parole da questa proposta
"Perchè proprio adesso questa proposta?"
 "Scusami Tania, è perchè  qui ho un amico africano che fa vigilanza nei lidi sottostanti del lungomare, siccome lui si atteggia a grande donnaiolo, vorrei fargli uno scherzo, mi piacerebbe che dopo cena, tu camminassi da sola sul lungomare, carina come sei, impazzirà e ti abborderà subito, prima di cedere alle sue sicure  e insistenti avances, tu dovresti stuzzicarlo e provocarlo un pò,  faresti questo giochino per me?"
Tania si alza dal letto parecchio stizzita e va a farsi una doccia dicendomi:
"Va bene Manuel, se è questo che vuoi... no problem, vorrà dire che stasera mi farò bella per il tuo amico africano"
Usciamo per cenare al ristorante, Tania tutta profumata, ha un elegante vestito nero a minigonna, con un bel decoltè che mostra il suo seno prosperoso e sandali con tacco alto. Da buona russa, Tania a tavola beve come una spugna e regge molto bene, nonostante si sia bevuta quasi una bottiglia di vino, è solo un pò brilla ma incomincia a giocare maliziosamente.
"Credi che riuscirò a sedurre il tuo amico?"
"Tania sei bellissima, non vedi che hai addosso gli occhi di tutti gli uomini?"
"Allora il tuo amico vorrà approfittarsene di una povera turista che cammina la sera tutta sola e soletta?
"Hahaha, guarda Tania che parlando così sensuale, a George gli si drizzerà subito il cazzone"
"Wow, è così sensibile questo George?"

Finita la cena, Tania si beve ancora 2 caipiroske alla fragola che la mandano ulteriormente su di giri. In macchina, mentre facciamo alcuni giri sul lungomare in cerca del ganese,Tania mi prende la mano destra e allargando leggermente le cosce, se la strofina contro le bianche mutandine bagnate e ansimando leggermente mi sussurra nell orecchio:
"Senti come sono bagnata? Ho voglia di essere scopata!"
Io continuo a guidare impassibile ancora per un paio di minuti, poi finalmente scorgo George, che seduto sul muretto come un avvoltoio, osserva lo scarso movimento di una serata infrasettimanale di settembre.
"Tania quel bestione li seduto è George, non è il massimo della gentilezza  ma puoi andare tranquilla perchè è una brava persona, altrimenti non ti chiederei questo giochino "

"Nel mio lavoro non sono abituata alle gentilezze, tu sei l unico veramente gentile con me!  Non mi aspetto parole dolci, sexy come sono stasera il tuo amico vorrà parlarmi solo con sua banana nera"

Tania scende dalla macchina e si incammina tutta sensuale verso George, che come previsto, da vero idolo, l abborda inesorabilmente. Io, distante una trentina di metri e dentro la macchina, mi diverto gustandomi la scena. Tania ha un modo di fare molto malizioso e sensuale, sorride e si accarezza i capelli. George, sicuramente eccitatissimo, vedendo quel delizioso bocconcino che è caduto nella sua ragnatela, non crederà nemmeno ai propri occhi. Dopo nemmeno 10 minuti, vedo George che, come faceva con la mia Lara e nel suo già conosciuto stile selvaggio, afferra Tania per un braccio, cercandola di portarsela nel baretto sottostante, Tania tenta fare un pò la difficile ma poi cede, mi lancia uno sguardo in direzione della macchina e sparisce scendendo la scaletta mano nella mano col ganese. In macchina aspetto probabilmente più di un ora, eccitandomi tantissimo pensando alla voracità, con la quale sicuramente il ganese si sta fottendo questa nuova preda. Mi piacerebbe vedere George come infila quel cazzone d asino dentro Tania e raccontarvi tutti i dettagli precisi, ma per fare questo scherzo a George, facendogli credere che si sta scopando una turista in cerca di avventure e non una prostituta, non ho potuto partecipare direttamente alla scena. Dopo un oretta vedo apparire Tania molto sorridente, si avvicina con una  camminata stanca, quando sale in macchina mi guarda e ridendo in continuazione come una pazza mi dice:

"Ah ah ah ! Ma che cazzo ha il tuo amico? Ammetto che è tutto il giorno che volevo farmi una bella goduta ma ho perso il conto di quante volte mi ha fatto venire il tuo amico, non mi reggo in piedi, portami a dormire, con tutti questi orgasmi mi viene sonno "
"Ci ha creduto che sei una turista?"
"Credo di si, ma lui non è nemmeno capace di parlare, lui ragiona solo con il cazzo!"
Porto Tania a casa e si addormenta subito profondamente, io mi alzo al mattino presto e lasciando Tania dormire, vado in spiaggia da George, voglio vedere se mi racconta qualcosa.
Lo trovo seduto in un tavolo che parla con Alfredo, capisco che si parla di Tania, infatti Alfredo ridendo a crepapelle mi dice:
"Manuel, ascolta cosa dice George, secondo me non è vero, è frutto della sua immaginazione, si sarà addormentato ubriaco e lo avrà sognato ahahah"
George mi racconta:
"Questo Alfredo è proprio cretino a non credermi, ti giuro che ieri sera, ho conosciuto una ragazzotta rumena sui 20 anni,  una bambolina di tanto bella, tutta vogliosa di cazzo, non so se aveva bevuto ma aveva il fuoco nella figa, dopo 5 minuti glielo avevo già sbattuto dentro"
Spettacolare Geroge, non sa niente di geografia,per lui rumena o russa non fa differenza, ma la cosa bella è che ci è cascato proprio in pieno, avrei perfino voluto dirgli la verità per poi magari fargli scopare Tania anche davanti a me, ma ho creduto opportuno stare zitto e lasciare le cose come stanno. Verso le 9 ritorno  a casa, sveglio Tania, le preparo una bella colazione, poi andiamo a prenderci un pò di sole.
"Sei stata fantastica Tania, George ha abboccato ed è rimasto molto compiaciuto"
"Avevi ragone Manuel, il tuo amico non può vedere una donna, io credo George sia una specie di psicopata del sesso, appena gli ho dato corda, gli è venuto il cazzo duro, aveva i pantaloncini tutti gonfi"
"Mi piace che una donna goda con lui, tu sei la seconda mia amica che scopa con lui"
"Guarda che se hai dei soldi da spendere e vuoi portare delle donne da George, io ho 2-3 colleghe che accetterebbero senza esitare, specialmente con questa crisi"

Continua...

Post New Comment

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.