Di quello che successe io e Mara non ne parlammo per niente, anzi faticavamo anche a guardarci negli occhi, eravamo imbarazzati e travolti dal senso di colpa nei confronti di mia moglie, fortunatamente dopo qualche giorno finirono i lavori e ritornammo a casa nostra.
Ebbi modo di pensare e valutare la situazione con più calma e lucidità, si il rimorso era grande ma la voglia di Mara era tanta, c'era stato solo un assaggio, ma io volevo tutto il resto.
Inaspettatamente Mara mi chiamò:
“Ciao come stai? Spero bene, ti chiamo perchè … ehm … ho voglia di … vederti”.
Risposi che anche io volevo vederla e subito mi invitò per la sera del giorno dopo a casa sua.
“Porta una buona bottiglia di vino rosso” concluse.
Ero felicissimo, finalmente si era rotto il ghiaccio e c'era la reale possibilità di averla in tutto e per tutto, anche se il rimorso nei confronti di mia moglie mi attanagliava, ma poi pensavo chissenefrega si vive una sola volta, ci vogliamo e amen.
La sera seguente mi presentai puntuale con una bottiglia di chianti il suo vino preferito, mi accolse sorridente in tutta la sua bellezza, aveva dei nuovi occhiali da vista con una montatura particolare che le dava un'aria da gran troia, gonna di jeans con le gambe abbronzate belle in vista e camicetta bianca molto sbottonata.
Inizialmente ci fu imbarazzo, ma poi bevendo iniziò a passare e parlammo di tante cose, ma soprattutto fu lei a parlare spesso di vari suoi problemi a lavoro.
Passammo un'ora così chiacchierando e sorseggiando, spesso mi cadeva l'occhio nel suo décolleté e mentre il vino iniziava a farsi sentire diedi delle sbirciatine anche giù sulle fantastiche cosce accavallate, lei se ne accorse e sorrise, iniziavamo ad essere entrambi eccitati e sapevamo di volerci tanto.
Si alzò per preparare un caffè e fu il momento giusto per prendere l'iniziativa, mi avvicinai da dietro e iniziai a baciarle il collo, la sentii vibrare ma era ancora un po' bloccata, continuai pian piano accarezzandole il seno e iniziò a squagliarsi, il mio cazzo era già bello in tiro e glielo feci capire facendo pressione sul culo, in pochi secondi eravamo avvinghiati e ci baciammo con tanta passione, mentre lei mi maneggiava il cazzo da sopra i pantaloni io le infilai la mano nella gonna e con un dito cercai il buchetto di dietro.
Dopo poco ci staccammo, lei si diresse sul divano aprì le gambe alzandosi la gonna e mi mostrò quella figa fantastica aprendola con le mani, poi con una grande espressione da troia fece cenno con un dito di avvicinarmi.
Non me lo feci dire due volte, mi accovacciai e iniziai ad assaporare quel ben di dio, era bagnatissima e aveva un odore e sapore inebriante, iniziai a leccarla, succhiarla e mangiarla con foga facendola sbrodolare sempre più, lei ansimava e godeva tenendomi la testa tra le mani spingendola sempre più sulla figa, ebbe un orgasmo molto intenso e gridò “dammi il cazzo adesso”.
Mi abbassai i pantaloni e si avventò, era talmente eccitata che le giravano gli occhi, partì dalle palle succhiandomele forte, poi con la lingua salì verso tutta l'asta per poi raggiungere la cappella grossa e pulsante, in un secondo il cazzo sparì nella sua bocca, era bravissima a farselo arrivare fino in gola e per me era una goduria totale, le afferrai la testa e le scopai la gola sempre più forte, tanto che si staccò di colpo perchè stava quasi vomitando, il cazzo gli andò di traverso, tossì e aveva il viso sfatto e il trucco colante che mi faceva arrapare ancora di più.
Mi sbattè sul divano con forza, sputò sul cazzo e se lo infilò in figa, era totalmente fuori controllo, andava su e giù e nel frattempo le stritolavo i seni con le mani mordicchiandole i capezzoli, fu una situazione che la fece arrapare ancora di più, infatti iniziò a saltare letteralmente sul mio cazzo, urlava, ansimava e godeva.
Poi gridò:
“vengooo cazzooo vengoooo”
era tutto un lago
“vengooo anch'iooo” replicai
e così fu, non riuscii a trattenermi e la sborrai in figa, pian piano diminuì il ritmo e si calmò rimanendo sopra di me, poi si sfilò il cazzo, aveva la figa gocciolante di sborra, ne prese un po' con la mano assaggiandola, apprezzò sorridendo.
Nel frattempo il mio pisello era ancora duro e non ne voleva sapere di arrendersi, la afferrai per i capelli e le dissi: “puliscimi bene il cazzo che poi te lo metto nel culo”.
“Mhhh non aspetto altro porco” rispose.
Mi pulì per bene la cappella succhiando le ultime gocce, la girai e feci accomodare a pecora sul divano, si appoggiò con i gomiti abbassandosi il più possibile mostrandomi un buco del culo favoloso, mi fiondai immediatamente aprendole per bene le chiappe iniziandolo ad assaggiare, era gustosissimo, lo leccai a fondo mentre lei godeva contraendosi, poi le infilai due dita aprendolo e continuando a mangiarlo.
Sputai sul buco del culo e le infilai il cazzo che entrò una bellezza fino in fondo con un urlo di apprezzamento da parte di Mara, iniziai a chiavarla a ritmo normale tenendola per i capelli con una mano, lei mi incitava e godeva:
“Vai porco ahhh sfondami il culo suuu più forte porco”
aumentai il ritmo, poi la girai su un fianco sempre con il cazzo nel culo così potevo guardarla in faccia e baciarla, la rimisi a pecora le afferrai per bene le chiappe e continuai a chiavarle il culo sempre più forte: “ti sfondo troiaaa ti sfondoo”,
“Siii più forteee maiale siii”, ogni tanto lo sfilavo e rinfilavo, mi piaceva sentire il risucchio per poi continuare a pompare a ritmo incalzante fino a che il momento tanto desiderato stava per giungere.
La afferrai per i capelli facendola inginocchiare, ed eccola dinanzi a me, con il trucco sfatto, gli occhiali da troia e la lingua da fuori, le puntai il cazzo sborrandola in faccia, schizzai da per tutto compresi occhiali e bocca, lei sempre con un'espressione da maiala con la mano recuperò il tutto assaggiando e ingoiando, mostrandomi poi la bocca vuota.
Esausti ci sedemmo sul divano, lei si appoggiò sulla mia spalla sussurrandomi:
“Grazie di tutto, sei un gran chiavatore, la mia amica è molto fortunata, ora vai che ti sta aspettando”.
Scrivetemi: [email protected]
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