Avviso: l’immagine che presenta il racconto è il culetto fotografato ieri sera di mia moglie che gentilmente me ne ha concesso l’uso da quindici anni ed ora me lo fa usare anche come logo dei miei racconti.
Sarebbe felice di leggere i vostri commenti.
Eravamo a meta’ giugno, le ferie sarebbero iniziate dopo più di un mese e allora , nei week end, facevamo i pendolari del mare.
Quel venerdì, appena tornati dal lavoro, decidemmo di allontanarci un po’ dalle solite spiagge della costiera, la’ il traffico era sempre intenso e parcheggiare era sempre un problema.
Mia moglie preparo’ dei panini che avremmo consumato dopo il bagno e via verso il mare.
Fermammo l’auto a ridosso di un frutteto e prendemmo una stradina in terra battuta che ci avrebbe portato alla spiaggia lontana quasi un centinaio di cento metri.
La spiaggia quel venerdì era deserta, i pochi bagnanti locali di giugno si accalcavano sulle spiagge più vicine all’abitato e noi, invece, ne avevamo scelta una lontana e deserta.
Immediatamente facemmo il bagno e consumammo i panini per poterci permettere ancora una nuotata prima che calasse la sera.
Avevamo notato che nel frutteto che costeggiava la stradina alcuni ragazzi di colore erano impegnati nella raccolta della frutta, ormai eravamo abituati alla presenza di lavoranti di ogni origine nelle nostre terre.
Verso le quattro facemmo un altro bagno e ci stendemmo al sole del tardo pomeriggio, non era consigliabile restare la’ fino al calar del sole, troppo solitaria la spiaggia.
Verso le cinque del pomeriggio uno dei ragazzi di quelli che lavoravano al frutteto venne in spiaggia , si spogliò e velocemente si buttò a mare e risalendo dalle onde, nudo, si avvicinò a noi.
Imbarazzatissimi vedemmo che si teneva con la mano un enorme cazzo nero, il cuore mi salì in gola, pensai che la giornata poteva finire male, forse qualche cattiva idea era saltata in testa a quel ragazzo, forse i suoi amici stavano aspettando di vedere le nostre reazioni per avvicinarsi anch’essi.
Mia moglie si strinse a me mentre il ragazzo continuava ad avvicinarsi.
Mia moglie è una bella donna , bionda e formosa , decisamente desiderabile.
Io mi ero alzato dalla rena e mi preparavo a una qualche difesa, ma il ragazzo arrivato a qualche metro da noi si limito’ solo a dirmi : ” La signora vuole grande bum bum nero ? Si? Tu sei d’accordo?”
Io gli chiesi di andar via e di non importunarci in toni piuttosto accesi, lui alzò le mani e disse :
“ Scusa, scusa, spesso marito porta qui sua donna che vuole grosso bum bum , scusa, ciao.”
Ecco perché quella spiaggia era deserta, era un luogo molto,molto, particolare..
Decidemmo di lasciare la spiaggia al più presto e tornare a casa ci sembrò la cosa migliore da farsi.
Sulla strada del ritorno, passata la paura, cominciammo a scherzare sull’ accaduto.
Ad un tratto mia moglie disse: " non capisco come sia possibile che a qualche marito faccia piacere vedere la moglie scopata da un altro e da un altro con un cazzo di quel genere per giunta!”
Risposi:” guarda Lucia che io credo che piaccia prima alla moglie e che il marito acconsenta solo per accontentarla e per tenerla buona , che poi ci provi gusto pure lui magari è da vedere”
“E già” rispose lei ”la colpa è sempre della donna che è un po’ zoccola, a te non piacerebbe vedermi mentre mi prendo nella fica o nel culo un palo come quello che è almeno tre volte il tuo?”
“ Oh! Bella stronza! Per chi mi hai preso? E poi, se ti dicessi di si che diresti?”
“Che sei un gran cornutone che però vuole bene a sua moglie e le fa passare tutti gli sfizi..” .
Risposi: “ A si ? Allora vuoi dire che gradiresti l’idea?”
Il gioco di botta e risposta andò avanti sempre un po’ più audace, ma arrivati a casa le schermaglie erano terminate e ci preparammo per la cena.
Andati a letto però l’immagine di mia moglie presa da quel nero mi tormentava e mi eccitava, il cazzo mi venne duro e la scopai.
Mentre godevo le dissi:” Che dici lo vuoi provare davvero?”
“Cosa?” rispose lei fra un gemito e l’altro, aveva capito benissimo di cosa parlavo ma voleva una esplicita dichiarazione da me.
“Come cosa? Quel enorme cazzone nero! Hai visto che muscoli ha il giovanotto? Quello la fica te la spacca in quattro e ti sfonda il culo!” risposi mentre stavo quasi per venire.
“Siii!” rispose lei alle soglie dell’orgasmo “ domani voglio tornarci e tu mi guarderai mentre me lo facciooooo!”. E sborrò con una intensità mai vista.
Ormai era andata, avevamo scoperto che tutt’e due, sotto sotto, desideravamo mettere un pizzico di pepe nel nostro menage.
La mattina eravamo ancora decisi a mettere in pratica il progettino, prima di partire mi fermai ad una farmacia dove non ero conosciuto e comprai del lubrificante ed una scatola di profilattici XXL, la sicurezza era d’obbligo con uno sconosciuto.
Arrivati alla stradina che costeggiava il frutteto mi inoltrai in essa con la mia auto e parcheggiai al limitare della spiaggia.
Mentre mia moglie si avviava alla spiaggia ,fortunatamente deserta anche di sabato, cercai con lo sguardo il ragazzo del giorno prima e gli feci segno di avvicinarsi notando i sorrisi a sessantaquattro denti dei suoi colleghi.
Vergognandomi come un ladro , quando mi si avvicino’ gli dissi: ”La signora vuole grande bum bum, quando sei libero lavati e passa da noi, mi raccomando niente violenza” e cosi’ dicendo gli misi in mano cinquanta euro.
Mi stavo pagando le corna, avevamo deciso insieme ma me l’ero voluta io.
La mattinata passò mentre noi eravamo combattuti fra l’idea di rimanere e quella di andar via, comunque verso le cinque vedemmo arrivare il ragazzo che come il giorno prima si tuffò in mare per lavarsi e poi , nudo, si avvicinò a noi.
Lui aveva il cazzo già duro ed enorme,noi una voglia di scappare, almeno io l’avevo perché mia moglie,invece, sembrava muoversi trasognata.
Entrammo nell’auto e mentre io prendevo posto al posto di guida, mia moglie, togliendosi gli slip del costume, si stese sul seggiolino con la testa appoggiata al mio inguine.
Il ragazzo stava fuori in piedi menandosi quella enorme bestia con la mano destra per farselo venire ancora più duro.
Presi il tubo di lubrificante antisettico e lo passai a mia moglie ma credo che non ce ne sarebbe stato bisogno, credo fosse già bagnata abbondantemente ma con due dita lei si spalmo' il lubrificante abbondantemente in vagina e ne spalmò anche intorno al buco del culo e con le dita ne spinse anche dentro, non poteva sapere dove il ragazzo volesse penetrarla per prima. Il bestio era grosso ed era meglio non rischiare.
Il ragazzo si avvicinò e lei gli porse il profilattico che tutto srotolato riuscì a coprire solo tre quarti di quella bestia!
Mia moglie aprì le gambe e ne appoggio’ una sul cruscotto e l’altra sul montante della portiera, voleva evitare che lui le facesse per prima il culo!
Seduto al seggiolino di guida vidi appoggiare quella grossa capocchia all’apertura della fica di mia moglie e vidi che lui cominciò a spingere.
Mia moglie guaiva come una cagna bastonata e si leccava le labbra strizzandosi le tette man mano che il negro scendeva in lei ma quando lui comincio a fotterla con la forza incredibile che aveva lei cominciò ad agitarsi e a fremere gemendo di piacere.
Lei bianchissima, nonostante il sole del mattino, il nero si stagliava magnificamente..è davvero bello vedere una donna bianca fottere con un nero, dobbiamo rassegnarci, è così, anche solo da un punto di vista estetico è uno spettacolo magnifico e devo riconoscere che il cazzo nero è molto più bello anche senza considerare le dimensioni e la capocchia quasi sempre totalmente scoperta.
Fra un po' quasi tutte le nostre donne, anche anziane, almeno una volta nella vita ne avranno fatto l’esperienza, le ragazze già si danno con piacere e senza remore a questi giovanottoni di colore.
Dobbiamo accettarlo,la ricerca del piacere non si può sopprimere.
A me era il cazzo era venuto duro e fuoriusciva dal costume, lei girò la testa e cominciò a succhiarmi.
Ad ogni colpo che prendeva nella fica lei succhiava più avidamente, il primo orgasmo le venne dopo meno di un minuto e poi gli orgasmi si fecero sempre più ravvicinati.
Mia moglie si teneva una mano sulla pancia che ogni volta che il nero le infilava dentro quell’idrante si gonfiava mostrandomi fin dove quel cazzone arrivasse, come godeva lei, incredibilmente godevo anch’io. Gli orgasmi la assalivano e lei tremava come percorsa da una scossa elettrica stringendo le gambe attorno alla vita del ragazzo.
Lui me la chiavò per più di venti minuti concludendo con un grugnito al momento dell’eiaculazione poi lo tirò fuori e togliendosi il profilattico pieno di sborra prese mia moglie per le braccia e mettendola dritta sul sedile glielo ficcò in bocca, lei aveva già inghiottito la mia sborra , io ero venuto molto prima di lui, ma lei , dimenticando ogni sicurezza, glielo leccò e succhiò avidamente.
Nel frattempo avevamo visto che si erano avvicinati gli amici del ragazzo che guardando la scena si menavano i loro grossi cazzi.
Però anch’io avevo il diritto di fottere mia moglie, allupato come ero mi era tornato subito duro, cosi’ scesi dall auto e mettendo mia moglie a pecorina con i piedi a terra cominciai a chiavarla con gusto.
Che sensazione strana e mai provata , aveva una fica morbida come il velluto che sembrava una rosa appassita con i petali tutti aperti ed un bel foro pulsante al centro, le tenevo dentro il cazzo e sentivo la sua vagina pulsare forte al ritmo del suo cuore.
Lei nel frattempo,piegandosi bene, aveva continuato a succhiare come lei sapeva fare il cazzo del ragazzo facendoglielo tornare grosso e duro.
Appena io venni nella sua fica e mentre lei succhiava e gemeva di piacere un altro dei ragazzi si avvicinò, indossò il preservativo e prese dal cruscotto il tubo di lubrificante, vidi che lo spalmava sul buco del culo di mia moglie e immediatamente dopo le appoggiò il grosso uccello all’ano e cominciò a spingere, un potente e lungo gemito venne dall’abitacolo.
Cercai di intervenire ma capii che a mia moglie non dispiaceva, anzi, e lasciai fare.
Vidi il grosso palo nero farsi strada nel culo di mia moglie che dimenava le chiappe per facilitargli l’entrata, mi avviai verso la spiaggia, ormai ero fuori gioco ,avevo il cazzo moscio, lasciai mia moglie a godersi tranquilla quei momenti, forse la mia assenza l’avrebbe resa più libera di godere.
Da una decina di metri di distanza vedevo l’auto oscillare sotto i colpi potenti di quei giovani e sentivo i gemiti di piacere di mia moglie che ad ogni orgasmo quasi urlava. Dalla sua bocca , anche a dieci metri di distanza, sentivo uscire invocazioni alla mamma e ogni tanto un “dio mio quanto è grosso” o un “inculami, sfondami il culo” oppure un “ fotti fotti, dai sguarrami la fessa”.
Meno male che la scatola di profilattici che avevo comprato era da ventiquattro perché per tre ore di fila mia moglie fu fottuta ed inculata più volte da tutti .
Era ormai sera quando , spompati, i ragazzi ci salutarono dando grosse pacche sul culo di mia moglie, il sedile dell’auto era intriso di tutto quello che mia moglie aveva schizzato fuori ad ogni orgasmo,lei si alzò e camminando un po’ a fatica, si avviò al mare per farsi un rapido bidet.
Prendemmo l’autostrada per avviarci a casa.
“Allora che mi dici? Ti voglio bene o sono solo un cornutone? Ti è piaciuto? Credo di si a giudicare da quante volte sei venuta e da come urlavi” le chiesi.
“Oh se è per questo certo che sei un cornutone ma mi vuoi bene. Io del resto ho scoperto di essere una gran troia ma anche io ti voglio bene, siamo una bella coppia di fetenti ,davvero, e per tanti anni non l’abbiamo saputo. Oggi ho scoperto il piacere più servaggio! Magnifico! Mi sento totalmente femmina! Sapessi però come mi sento la fica ed il culo adesso, mi sembra ci sia passato un TIR..Stanotte non se ne parla proprio di scopare, al massimo , se ce la fai ancora , ti faccio un pompino.. Sai pensavo mi sarei sentita in colpa ed invece devo dirti che mi sento completamente soddisfatta..e’ stata solo una battaglia fantastica.. ma le guerre in genere non finiscono subito....”
“Ho capito... dobbiamo tornarci e attrezzarci meglio....” risposi e ridemmo, incredibilmente, veramente incredibilmente , felici.
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