L'amante di mia moglie - parte prima

E’ da un po' di giorni, che verso le 11/12 del mattino, sul mio cell compare la notifica del Vodafon station: “un nuovo dispositivo si è collegato alla tua rete” …. La cosa mi è sembrata subito strana, ho modificato la password della Wifi, la conosciamo solo io e mia moglie, non è possibile che qualcuno si sia agganciato alla mia rete domestica dall’esterno col proprio cell, a meno che non sia una persona che conosca la password … e questo può essere solo se sono stato io o mia moglie a dargliela.

Sinceramente ero solo preoccupato che qualcuno potesse fare qualche operazione strana col mio Wifi, di questi tempi se ne sentono di tutti i colori … ma in un angolo remoto del mio cervello mi balenava logorava un pensiero: vuoi vedere che mentre io sono al lavoro, qualche “amico” stà a casa mia…. Con mia moglie.

La cosa non si verificava tutti i giorni, ma a giorni alterni, specialmente il Mercoledì (giorno libero di mia moglie a scuola) e il Giovedì quando Lei esce alle 11:30 … fù così che il successivo mercoledì, quando mi comparve nuovamente , alle 11:00, preciso come il ciclo di una diciottenne, quel messaggio del router … chiamai mia moglie sul telefono di casa.

Lei mi rispose con aria affannata, come se stesse facendo le scale o stesse facendo una corsetta … gli chiesi: Amore, sei a casa?

Sempre con quel leggero fiatone mi rispose di si, così continuai la mia indagine:

“Ma sei con tua madre o con tuo padre?” (loro conoscono la password)

“No, sono da sola, stò lavando il pavimento, e dopo ti preparo il pranzo. Torni a pranzo vero? Prendi tu le nostre figlie?

Cercò subito di cambiare discorso e distogliersi da quella situazione inquisitoria, gli risposi un po' indispettito: “Si, si, tranquilla ci vediamo verso le 2, come al solito” e attaccai la conversazione.

Tornai a casa alla solita ora con le nostre figlie e prima di pranzo, senza destare sospetti, feci un giro per casa cercando qualche indizio che mi poteva illuminare su quella che orami stava diventando un vero e proprio rebus, ma non trovai nulla di strano e mi tranquillizzai.

Il giorno seguente, giovedì, alle 12:00 circa, stessa storia “un nuovo dispositivo si è collegato alla tua rete”, richiamai a casa, ma questa volta il telefono esaurì tutti gli squilli senza che nessuno rispondesse.

La mia mente cominciava a giocarmi brutti scherzi, immaginavo mia moglie mentre spompinava un altro uomo a cui non riuscivo a dare un volto, ed era proprio questa la cosa che mi tormentava di più.

Non mi assillava il fatto che mia moglie stesse scopando con un altro, quanto non sapere chi fosse, se fosse un amico comune, un conoscente o uno sconosciuto … in quel momento non mi tormentava il fatto che mia moglie fosse impalata da un cazzo che non era il mio, quanto il fatto che non sapevo quel cazzo di chi fosse!

Quel giovedì pensai tutto il giorno a questo, e la cosa mi tormentava ma nel contempo mi eccitava da morire, chiudevo gli occhi e vedevo le belle tette di mia moglie, tanto ambite e desiderate da tutti, che si strofinavano su un cazzo enorme … e se fosse più di uno? .. Un cazzo nella bocca e uno nel culo di mia moglie che godeva come una cagna … ero straziato dalla gelosia ma avevo un cazzo duro tanto che sono stato costretto a masturbarmi nel bagno del mio ufficio.

Tornai a casa e la mia eccitazione era ancora visibile, tanto che Lei mi chiese come mai fossi tanto arrapato, non risposi, ma gli abbassi il pantalone e la scopai in piedi, in salotto, col rischio che ci potessero sorprendere anche le nostre figlie che stavano in tavernetta a vedere la tele. La scopai con tanta foga e passione da procurargli un orgasmo nel giro di pochi minuti.

Passarono diversi giorni e io stavo escogitando un sistema per beccarla in fragrante e capire finalmente chi era il fortunato che si scopava mia moglie.

Il successivo mercoledì, uscii di casa normalmente, ma non andai al lavoro, restai nei paraggi di casa aspettando che scoccasse l’ora in cui mi sarebbe comparso il fatidico messaggio e … alla solita ora, ecco che il tintinnio del telefono mi avvertì che a casa mia era arrivata l’ora della scopata della mia bella e porca moglie fedifraga.

Aspettai circa 10 minuti prima di andare a casa, dovevo coglierli sul fatto quindi bisognava che gli dessi il giusto tempo per i preliminari … parcheggiai la macchina qualche isolato più lontano della mia casa, per non farmi notare, e sempre furtivamente entrai in casa dalla tavernetta. Non sapevo, quando li avessi scoperti, cosa avrei fatto, non sapevo ancora la reazione che avrei avuto, sapevo solo che l’eccitazione cresceva in me così come cresceva il senso di disperazione.

Dalle scale, sentivo dei mugolii provenire dalla camera da letto … non erano versi di chi stesse scopando alla grande, ma erano più gemiti sommessi e tremuli, era mia moglie, di questo ero certo, ma quei versi erano inediti per me, durante i nostri rapporti, quando ne aveva la possibilità e sapeva di non essere sentita, gli piaceva gioire con versi più acuti ed espliciti, questa volta sembrava quasi che piagnucolasse.

La cosa mi eccitò ancora di più, il mio cazzo era diventato durissimo, non sapevo cosa fare, da un lato volevo entrare di soprassalto e prendere a cazzotti l’individuo che stava scopando mia moglie, dall’altro volevo approfondire questa mia curiosa eccitazione … decisi di avvicinarmi e sbirciare senza farmi notare, non fosse altro per scoprire chi fosse quell’uomo ed una volta capito questo avrei deciso cosa fare.

La porta della camera da letto era aperta, non avrei fatto fatica ad avvicinarmi ed affacciarmi senza farmi vedere, e così feci … mi appoggiai alla parete e mentre continuavano insistentemente i mugolii di mia moglie buttai l’occhi all’interno della camera … vidi mia moglie, completamente nuda, a carponi sul letto e con la testa abbassata … dalla mia posizione vedevo solamente quel gran bel culo di mia moglie con la figa al vento in una pecora eccezionale. Il mio cazzo gocciolava, vedere quel culo sodo di mia moglie dritto verso di me, vedere che la sua figa sbrodolante di umori tanto eccitata, sapere che quell’eccitazione non era provocata dal mio corpo o dal mio membro mi faceva impazzire … un sentimento nuovo, una sensazione inedita mista di eccitazione e quasi sottomissione ed umiliazione! Dovevo vedere … dovevo sapere con chi era …  ma da quella posizione non riuscivo a vedere ne la faccia di mia moglie ne il corpo del fortunato che aveva la testa di lei tra le sue gambe.

Mi avvicinai ancora un pochino giusto per capire meglio e sciogliere con lo sguardo quell’intreccio di corpi tremuli e vogliosi, la testa di mia moglie cominciava a vedersi meglio, la vedevo andare su e giù con sapiente delicatezza … ma ancora non riuscivo a vedere il concubino, dovevo entrare, ma avevo il cazzo duro come la pietra e il mio corpo non rispondeva più … feci un altro passo, e finalmente vidi il volto del suo amante … e fu in quel momento che mi gelai completamente ….

 

Quel corpo, su cui mia moglie stava strusciando la sua lingua e tutto il suo volto, era di una bellissima donna bionda con due tette sode e grosse al pari di quelle di mia moglie e forse ancor più eccitanti … labbra carnose con rossetto …. Stava a gambe aperte mentre mia moglie le stava slinguazzando la figa stretta e gonfia di piacere.

Non sapevo più cosa dire e cosa fare, mia moglie che mai mi aveva dato il benchè minimo segnale di essere bsex, stava facendo un cunnilingus ad una donna di una bellezza estrema.

A questo punto la rabbia e lo sgomento scaturiti dalla consapevolezza di essere cornuto istantaneamente fecero largo all’eccitazione più totale che ancora cresceva nei miei pantaloni quasi ad esplodere.

Pietrificato da quella visione, rifeci un passo indietro, e riconquistai la posizione dietro il muro, il cervello non riusciva ancora ad elaborare la situazione tanto nuova quanto eccitante e non riuscivo a decidere cosa fare nell’immediato, così rimasi là a guardare, a sentire i mugolii di mia moglie e dell’altra donna mentre il mio cazzo pretendeva di essere liberato dalla costrizione dei pantaloni.

Ripetutamente buttavo l’occhio verso la mia camera da letto dove si stava consumando quest’amore saffico, e ad ogni sbirciata vedevo mia moglie che cercava avidamente con la sua lingua ogni angolo ed anfratto del corpo bellissimo della sua amante, gli leccava la vulva, le gambe, gli mordeva i capezzoli turgidi e gli palpava quelle tette sode con movimenti circolari e vigorosi.

Sentivo il respiro affannoso e smanioso di quella donna che tremava sotto i colpi della lingua di mia moglie, sotto le carezze decise e delicate, sentivo che stava quasi per arrivare al piacere quando si liberò repentinamente da quella posizione passiva, strattonò mia moglie prendendola per la vita e facendola girare gli allargò le gambe e gli mise il dito medio nella figa.

Mia moglie rovescio il capo all’indietro tanto efficace fù quel gesto, i suoi mugolii divennero quasi grida ed ecco che la riconobbi, riconobbi il suo volto che ansimava di piacere, riconobbi i suoi gemiti, riconobbi i movimenti pelvici che abitualmente faceva per procurarsi l’orgasmo, quei versi, quel volto che tante volte avevo visto, con la differenza che questa volta non ero io a preocurarglieli.

La donna bionda metteva le sue mani sul seno di mia moglie e gli strizzava i capezzoli, quei capezzoli che io amavo tanto e che tante volte avevo morso avidamente, gli allargava le grandi labbra con le dita e con l’altra mano gli insinuava ripetutamente le dita fino a farle scomparire nella sua figa, dopo un po', si sdraiò anch’ella sul letto, nel lato opposto a mia moglie e allargando le gambe, cominciò a strofinare la sua vulva su quella di mia moglie e cominciarono a scoparsi violentemente stringendo ognuna le gambe dell’altra, la cosa durò poco perché dopo appena qualche secondo entrambe si lasciarono andare in un orgasmo fantastico e fragoroso, sentivo le urla di piacere che avvolsero tutta la casa e in quel momento anch’io arrivai all’orgasmo senza aver nemmeno avuto il tempo di tirarlo fuori dalle mutande, senza nemmeno averlo sfiorato … arrivai praticamente nei pantaloni al solo sentire quei gemiti, senza nessun apporto esterno e senza nessun controllo.

Mi allontanai velocemente senza farmi sentire, uscii di casa nuovamente dalla tavernetta, con una macchia di sborra sui pantaloni e di corsa verso la macchina… restai in macchina per circa 2 ore, pensando e ripensando a quanto accaduto cercando di dare un significato a tutto questo e decidere cosa fare ….

FINE PRIMA PARTE

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