L'amica di mamma

Una giornata come tante

Mi sveglio e nella roulotte non c'era nessuno, allora vado al bagno e mi lavo denti e viso, dopo scendo il predellino e in veranda prendo un caffè, avevo 14 anni all'epoca e naturalmente mi consideravo un bel ragazzetto di discreto successo, tornai su e mi lavai i denti poi aprii la cerniera della veranda e uscii per vedere dove cavolo erano tutti, ma più di tutti il mio cugino acquisito, cresciuti praticamente insieme dall'età di un anno in quanto abitavamo vicini, ma ora anche se distavamo un paio di Km l'amicizia dei nostri era rimasta salda e forte, come fossimo parenti, padri amici e mamme inseparabili...
Mauro non era fuori e allora decisi di vedere se era all'interno della roulotte ( identica alla nostra, così come l'auto) sollevai la cerniera ed entrai in veranda, niente...la porta della roulotte era aperta, pensai..."Sono tutti già al mare e lui starà dormendo come stavo facendo io...
salii lo scalino ma non troppo, mi sembrava di peccare d'educazione, così sull'uscio buttai la testa dentro e sbirciai...restai senza fiato, impietrito a guardare Melissa la mia quasi zia...
era lì che si stava tirando su le mutandine dello slip talmente minuscolo che si vedevan le chiappe, un costumino leopardato, non lo scorderò mai, e con la gola asciutta e la paura di un rimprovero dissi; zia Meli...Mauro non c'è?
Si girò di scatto e disse; Che spaventooo, non ti ho sentito entrare...
Nel girarsi a dorso nudo vidi le sue mammelle, una terza credo(avevo immaginato quella donna in tutte le salse nelle mie frenetiche seghe, anzi segoni senza domani)
Aveva due areole piccole e marroni scure scure, il capezzolo un po all'infuori svettava bellissimo a incorniciare quel seno, non prosperoso ma duro, d'altronde a 40 anni era ed erano ancora due belle donne zietta e mamma...
Mauro è già in spiaggia, e credo anche gli altri da un bel po, io sono venuta a cambiarmi il costume...
Io ero lì pietrificato, ma lei non ci diede peso, rimase in piedi di fronte ad uno specchio non molto grande che il tipo di roulotte proponeva in confort...
E così girata verso me allungò una mano a prendere il pezzo di sopra, Ray..vuoi esser così gentile da aiutarmi ad allacciare il costume?
Balbettai qualcosa, ma non le toglievo gli occhi di dosso, i miei sguardi andavano dal pube gonfio di peli(sotto quello slippino di leopardo) al seno che nudo e duro si stagliava davanti a me...inutile dire che il mio costumino faceva fatica or mai a contenere l'eccetazione smisurata che avevo...lei se ne era accorta, ma fece finta di niente...
Infilò il mini costume e prendendo i lacci mi disse;
Sei capace a legarli? Oh...e sorrise, le mie tette ti hanno spaventato così tanto?
Balbettai di nuovo qualcosa e presi i lacci per legarli, ma tremavo, e lei sorridendo mi disse;
Dai ti aiuto io, e mise le mani sopra le mie, tirai i lacci...e le sue mani spostarono le mie portandosele sui seni, restai immobile, senza sangue ne aria...
Ma seguivo le sue indicazioni, si palpò i seni con sotto le mie mani, il costume ancora slacciato facilitava il compito di quelle palpate a mano piena, mi lasciai andare e quel gioco perverso prese in me un'eccitazione che ancora non so spiegare, le palpavo i seni, guidato da lei che se li stringeva, poi prese la mia mano destra e se la portò all'inguine, la infilò insieme alla sua sotto lo slip, dentro le mutandine piccole piccole, e li tremai sentendo i riccioli di pelo tra i polpastrelli, si toccava con le mie mani, mise le dita sue insieme alle mie sul clitoride( lo scoprii tempo dopo cos'era quel bottoncino gonfio gonfio) e si sfregava, si muoveva, accennò un timido...Siii bambino, così cosììì amore di zia, che manine monellooo...io ero talmente eccitato che credevo di sborrarmi nel costume, mentre zia si sditalinava con le mie manine, venne indietro, si sfregava quel culetto tondo e sodo sul mio cazzo ora mai dolente per l'eccitazione...Sei bravissimo Ray, che maschietto sei diventato...si strofinava e toccava come un ossessa, una mano sul seno sinistro e la destra a sgrillettarsi, il culo che mi segava tanto si strofinava...ad un certo punto si fermò, si girò su se stessa e si mise seduta sul lettone grande...senza dir nulla mi tirò giù lo slip e prendendomi il cazzo in mano disse; Embè...il bambino è messo proprio bene...in un battibaleno lo baciò insalivandolo e lo imboccò tutto...il mio cuore si fermò...non avevo mai provato una cosa simile, lei andava su e giù con la bocca e ogni tanto deglutiva la saliva...Sei un porcellino...disse....che bel cazzo hai tesorino...la mano sua scese fino dentro i suoi slip e iniziò a toccarsi freneticamente, io non stavo nella pelle incredulo di tutto ciò, mise l'altra mano sotto i miei testicoli e li succhiò avidamente, avevo perso cognizione...dissi solo quando riprese il cazzo in bocca...Mi fai sborrare brutta troia...non sò come mi uscì quella parola, ma lei disse...Oh siii, la zietta troia del suo bambinooo...troia si...zia..ziaaaa sto venendo...sborro...lei accellerò la sua mano e la bocca e quando la sentii dire....vengo, sborro piccolo...vengoooo, mi partì un fiotto di sborra nella sua bocca che lei perse un'attimo le redini del gioco...succhiò più forte e mugolando un...Godo cazzo se godoooo inghiottì tutto il cazzo fino alla pancia per bere tutto...io gridai bevi bevi tutto zia, zia ti sborrooo...lo pulì e guardandomi con le zizze ancora nude mi disse...Ti è piaciuto amore? Ohh si zia, cazzo se mi è piaciuto, ti sognavo da tempo. che bello, che pompa zia...allora che resti una cosa tra noi e zia ogni tanto ti farà divertire, anche più di questo...mi piace giocare con te e il tuo bel cazzo amore di zia...

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