Il seguente racconto è vero, un utente del mio canale Telegram me l’ha raccontata e io ho chiesto il permesso per farne un racconto; naturalmente l’ho un po’ modificato, come i nomi per fare un esempio e anche per rendere la lettura più scorrevole, i fatti raccontati ripeto sono veri. ringrazio Stefania per aver condiviso la sua esperienza. (ASTENERSI MORALISTI)
Salve mi chiamo Stefania e ho 32 anni, sono romana e da un paio di anni ho rapporti sessuali con mio nipote Luca di 20 anni. Vi racconto come tutto è iniziato. Mia sorella ovvero la madre di Luca è spesso fuori per lavoro, dunque lasciava Luca a casa mia. Il ragazzo non ha il padre perché l’ha abbandonato alla nascita. Era un giorno di Dicembre lo ricordo perché stavo già preparando i regali, comunque, venne a casa mia per il weekend come era solito fare, il giorno trascorse lentamente e normalmente senza nessun preavviso di quello che sarebbe successo durante la notte. Prima di andare a dormire gli prestai il dentifricio visto che lui l’aveva scordato. Non me lo tornò dunque dovetti andare a chiederglielo ma entrai in camera senza bussare e lo vidi masturbandosi sopra una mia foto che avevo postato su instagram. Lui rimase pietrificato con l’uccello in mano, - e se posso aggiungere niente male-, non sapeva cosa fare io dall’altro canto ero basita mio nipote si dava piacere pensando a me, alla sua zietta. All’inizio ero scioccata da quello che avevo visto e me ne andai chiedendogli scusa, ma, lui non mi lascio andare via, si rimise l’uccello nelle mutande e mi disse che la colpa era sua che certe cose non doveva farle a case degli altri soprattutto quando a casa della zia ovvero io. Cercai di farlo calmare dicendogli che è del tutto normale che lui a quell’età si masturbi e gli ho confessato che anche io ogni tanto mi do piacere da sola, un po’ per malizia e in po’ per divertimento gli spiegai come mi toccavo, e nel frattempo lo guardavo dritto negli occhi. Vidi con la coda dell’occhio che il suo pene iniziava nuovamente a gonfiarsi e io sempre per gioco glielo sfiorai con il palmo della mano, incredibilmente mi sentivo eccitata anche io, sentivo il calore della mia vagina farsi man mano più intenso… Cedetti alla sensazione e glielo tolsi fuori, aveva un po’ di peli ma non mi importava lo presi in bocca e gli feci un pompino, era strano farlo a mio nipote, al bambino che ho sempre visto come un figlio, la cosa mi eccitava parecchio. Lui cercò di chiedermi cosa mi era saltato in mente e che non era normale ma, un bel bacio sulla cappella lo rese più permissivo. Mi feci anche prendere da dietro e il calore del suo pene mi mandò in estasi, erano anni che non mi penetravano ed erano anni che sognavo un uomo che sapesse essere tale; lui è così rude e innocente allo stesso tempo, ogni fine settimana ci ritroviamo per scopare e ogni scopate è speciale. So che questo racconto non ha tutti i dettagli che scrivi tu, ma, è reale. Non mi importa se m giudicano perché scopo con mio nipote o perché mi sono fatta sverginare da mio padre (ma questa è un altro aneddoto, ero consenziente). Io ti ringrazio di avermi ascoltata e ringrazio anche di non avermi giudicata ma di avermi capita, senza malizia alcuna. Ero dubbiosa di mandare l’audio in cui ti spiegavo tutto, ma ora mi sento un po’ più libera. (Ti chiedo di cambiare il nome per rispetto della privacy del ragazzo, se vorrai cambiare anche il mio sentiti libero di farlo)
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