La vita continua stancamente visto il Covid, lavorando solo da casa in perfetto isolamento da chiunque altro essere umano che non sia uno dei familiari.
Ma, nel frattempo, una vecchia fiamma conosciuta tempo addietro su uno di quei network di dating on line, si ripresenta. Si chiama Agnese e ha qualche anno meno di me. Così. Senza nessun preavviso….
“Ciao. Volevo sapere come stai. Abbiamo troncato così di netto senza neanche sapere il perché…..”.
Che poi io lo sapevo. Intesa mentale perfetta. Ma fisica….una tragedia!!! Non una bellezza. E lei ne era a conoscenza e un po' si vergognava.
Quando chattavamo, non ci eravamo mai neanche lontanamente avvicinati alla sfera del sesso o quantomeno di qualche comportamento spinto o a luci rosse. Neanche il pensiero! Del resto, istruzione fortemente cattolica lei, una certa posizione lavorativa per ambedue, per me che cercavo una scopamica, non centrava proprio nulla.
Questa volta, mi cerca lei, mi dice di aver avuto il Covid e di esserne uscita a fatica e quindi di aver cambiato alcuni punti di vista nel suo modo di pensare e di prendere la vita.
Riallacciamo i rapporti e assolutamente vuole vedermi appena la situazione si tranquillizza.
Rimango interdetto. Non so che fare……Fisicamente non mi attrae e credo potrei avere dei seri problemi a scoparmela, ma…..qualcosa mi dice di non chiudermi la porta in faccia da solo. Vediamo che succede e poi deciderò. Magari riesco a tirare fuori una parte sconosciuta del suo carattere da super porca……stiamo al gioco! Di certo, mi ha cercato lei quindi avrà qualcosa da dirmi o propormi.
Salta fuori che lei mi adora e non mi nasconde che le piaccio molto. Questa volta, non solo mentalmente.
A me lei prende molto di testa. Molto simili, pensiamo e ragioniamo come se fossimo la stessa persona…la cosa mi stuzzica. Ma c’è sempre lo scoglio del fisico.
Certo….lei ha scoperto le sue carte e in automatico mi ha messo nella posizione privilegiata di essere quello al centro delle attenzioni e di poter decidere. Ho sempre dovuto nella mia vita, rincorrere le donne per portarmele a letto. Questa volta che succede il contrario, mi sento come se fossi galvanizzato. Sensazione strana… Una specie di sindrome di onnipotenza, dove sono io a decidere e non la lei di turno. Uhm….interessante….capisco cosa possano provare le donne che fanno morire i vari MDF che sbavano loro dietro.
Si avvicina l’estate. Ci vediamo di tanto in tanto in pausa pranzo (lavoriamo in città vicine), ci organizziamo un pomeriggio assieme…..Sarà la mascherina. La distanza obbligatoria ma o io mi sento bloccato e nulla scoppia.
Lei non demorde, devo ammetterlo. Ma un po' che fisicamente non mi attrae, un po' che io sono sempre stato pigro, sembra non succedere nulla.
Anche se, sempre quella vocina dentro di me, sembra dirmi che sotto la cenere ci sono ancora carboni accesi.
Prendo tempo. Anche perché con questa pandemia, non è che possa fare molto e nel frattempo gestisco la cosa. Tra alti e bassi. Chattiamo molto. Parliamo di tutto ma raramente ci avventuriamo nelle nostre vite personali. Facciamo discorsi interessanti sulla dark side, quella zona della nostra psiche dove non ci sono tabù o remore dovute alle regole sociali. Insomma….dove tutto è concesso e ci accorgiamo piano piano che siamo simili anche li. Anche se lei teme di svelarsi troppo. Ambedue abbiamo una posizione sociale da rispettare e lei non vuole sembrare troppo porca. Pena il rischio di perdermi. Svolgiamo lavori diversi e frequentiamo persone diverse.
Lei medico in una istituzione benefica di stampo prettamente cristiano cattolico. In linea con la sua estrazione. Io ambito costruzioni. Agende frenetiche, lavori e persone in vista. Non il massimo per una relazione clandestina.
Ma qualcosa mi dice di procedere che potrebbero succedere delle belle!
Molto bene. Mi piace il giochino. Anche se, questa conversazione sulle dark side, è come se sbloccasse qualcosa. Tutti e due ci accorgiamo che abbiamo pulsioni a luci rosse, forse represse da lungo tempo, e cominciamo a parlarne. Un passo avanti!
Lei mi confessa che le piace molto essere stuzzicata ai capezzoli. Una florida 6a anche se svuotata dagli anni che avanzano (oltre i 40 lei e appena oltre i 50 io). Io le rivelo che mi piacerebbe scopare una donna senza averla mai vista. Esattamente il nostro caso e ci ripromettiamo che la prima volta sarà almeno per me, bendato.
Lei mette subito dei paletti di divieto sull’anale. Io sul sadomaso. A parte questo ci siamo.
Ho sempre viaggiato molto per lavoro ma ovviamente durante la pandemia, tutto bloccato.
Fatto sta, molto raramente, qualche viaggio ora comincia ad essere di nuovo necessario. E così in una chat, giusto per fare conversazione avviso Agnese che nei prossimi giorni potrei non essere sempre disponibile causa viaggio all’estero.
E qui lei mi stupisce chiedendomi : “ti spiace se mi aggiungo anche io? Se ti do fastidio dimmelo, mi raccomando!”
Di solito viaggio spesso in auto e all’estero. Il mio primo pensiero è….” Guarda un po' che palle questa! Ora mi tocca portarmela pure in trasferta!”
Di solito quando viaggio sono sempre solo, quindi sempre alla ricerca di occasioni direttamente in loco, anche se ne ho sempre trovate ben poche, o meglio zero.
Quindi, rapido calcolo……e se mi portassi la materia prima da casa? Senza troppi sbattimenti? Viaggio solo in auto, condivisione camera….si può fare!!! Al massimo, nella peggiore delle ipotesi, mi fa compagnia che son sempre solo.
“Che bella idea che hai avuto Agnese. Ma come pensi di gestire il tuo lavoro?”
Mi risponde, “Mi basta una connessione Wi-Fi ed è gestibile. Ormai è da tanto che lavoriamo in remoto. Se mi fai la gentilezza di verificarne la presenza in hotel, io sono a posto. Lavoro dalla camera!”
Ok le dico. Sappi solo che io sarò occupato in ufficio tutto il giorno quindi non posso dedicarti molto tempo durante il giorno. Non vorrei che ti sentissi abbandonata.
Mi rassicura che sarà impegnata anche lei tutto il giorno quindi non ci sarà occasione per sentirsi abbandonata.
Arriva il giorno della partenza. Riconsidero il fatto di avere qualcuno in macchina con cui vai molto d’accordo con cui parlare, non è affatto male piuttosto che viaggiare da solo.
Arriviamo a destinazione. Check in. In reception ci chiedono se preferiamo letto matrimoniale o 2 singoli. Attimo di gelo. Rompe lei il ghiaccio. Matrimoniale, grazie. La maialina!!!!
La giornata passa. Tutti e due super impegnati. Stacco piuttosto presto la sera invece di lavorare fino a tardi come al solito. Stavolta qualcuno mi aspetta in camera.
Arrivo. Due parole. Un abbraccio….siamo tesissimi tutti e due! Incredibile! La situazione è perfetta per una scopata sontuosa ma…..è come se ci sentissimo tutti e due bloccati.
Ci aspetta ancora un’oretta prima di cenare. Agnese propone di uscire a fare quattro passi. Buona idea. Dopo tutto il giorno chiuso in ufficio e seduto, una passeggiata ci vuole proprio. Peccato solo il freddo e il vento ma un’oretta resistiamo. Rientriamo . Cena.
Niente di trascendentale. Freddolosa lei, pigro io….ceniamo in albergo. La serata passa tranquilla. Si parla del più e del meno. Ambiente confortevole. Pochissima gente in giro causa restrizioni Covid ancora valide.
Rientriamo in camera. Non abbiamo bevuto granchè quindi non c’è quell’ebbrezza che solitamente può facilitare i rapporti personali.
Giornata stancante, passeggiata al freddo, cosa c’è di meglio di una doccia?
“Agnese, ti spiace se mi doccio? No no. Fai pure.” Come la più tradizionale delle coppie sposate.
Caso vuole che l’albergo (succede spesso all’estero) ha il bagno completamente o quasi vetrato quindi, mi farò la doccia di fronte a lei. Chissà se qualcosa scatta!
Mi spoglio in camera di fronte ad Agnese. Per pudore tengo su gli slip anche se non mi sento granchè a mio agio. Certo, il birillo comincia a rivitalizzarsi e i boxer aderenti non lasciano molto alla fantasia.
E mi chiudo, se così si può dire vista l’ampia vetratura, in doccia.
La sensazione è strana ed ho come un leggero fastidio a farmi vedere nudo mentre mi lavo. Nel senso, mi è capitata molto raramente una situazione simile. E sempre con donne con cui ero già in intimità.
Ma tant’è….viviamola questa esperienza. Sono comunque curioso e di tanto in tanto con la coda dell’occhio guardo se Agnese mi spia. Sembra essere intenta nella lettura del cellulare. Forse non le interesso più. Ma no penso tra me. Se no non si sarebbe infilata in questa storia.
Mi asciugo, indosso il pigiama e mi infilo nel letto. Che sensazione strana avere di fianco una donna a letto che non hai mai neanche baciato!!!!
Sto leggendo le ultime email mi fa lei, un secondo così poi lo spengo questo maledetto cellulare, mi dice Agnese.
Non preoccuparti le rispondo. Io l’ho già spento da quando siamo saliti in camera dopo cena.
Ecco fatto. Si gira verso di me e mi dice….buona notte allora. Come se si aspettasse una reazione che però da parte mia non avviene. Mi sento come….bloccato!
Buona notte. Spegniamo la luce e……dormiamo???? Beh….non proprio.
Sarà il buio, il caldo sotto le coperte, la doccia, tutto l’insieme ma comincio a rilassarmi. Sono voltato di schiena verso Agnese. All’improvviso sento le sue mani sfiorarmi il viso, poi scendono alle orecchie e al collo.
La lascio fare. Mi piace la cosa! Nonostante sia rilassato il mio amichetto la sotto comincia a svegliarsi.
Agnese insinua le sue mani sotto il mio pigiama sul petto, si muove alla ricerca dei miei capezzoli e inizia a stuzzicarmeli accarezzandoli. Comincio a non resistere più….mi apro la giacca del pigiama, mi volto e timidamente la bacio sulle labbra! Non aspettava altro. Mi dischiude le labbra e le lingue cominciano ad intrecciarsi. Mentre lei continua ad accarezzarmi sul petto e io cerco di infilare la mia mano sotto il suo pigiama aprendolo. Fatico ma riesco a sganciare il reggiseno. Mi ritrovo in mano una prorompente mammella che comincio a mungere con voluttà. Stacco la mia bocca dalle sue labbra e comincio a stuzzicare il suo capezzolo con la mia lingua. Si blocca. La sento che cambia frequenza di respirazione. Si sta eccitando. Me lo aveva detto del capezzolo sensibile. Molto bene! Continuo nell’opera di mungitura con la bocca e lei si eccita sempre più. Ora però comincia a muovere le mani e passa ad accarezzarmi lungo tutto il petto ma stavolta, comincia a scendere. Infila le mani nei pantaloni del pigiama e trova la sorpresa. Il palo rigido come non mai! Un paio di carezzine, giusto così per dovere di cronaca ma sposta subito l’attenzione sul perineo. Anche se non gliel’ho mai detto, questa zona mi fa impazzire! Si vede che è medico e sembra quasi che conosca il mio corpo meglio di me!
Mi tolgo i pantaloni così la lascio libera di fare quello che le pare. Allargo bene le gambe e sono nudo e totalmente vulnerabile di fronte ad Agnese. Sensazione bellissima tra il liberatorio e l’affidarsi completamente. Mi piace. E lei lo capisce.
Si mette comoda tra le mie gambe e comincia un lavoro che mi sembra durare in eterno. Tiene sempre una mano sul mio perineo, scorrendo tra scroto e ano ma senza mai penetrarmi. Con l’altra, carezze concentriche sul basso ventre che culminano in una serie di carezze leggere su tutta l’intera lunghezza della mia asta. In 50 anni mai provato un qualcosa di simile! Mi tiene sempre molto vicino a venire ma appena sente che sono vicino, passa da accarezzarmi il cazzo al basso ventre. Io intanto non mi muovo e vedo cosa potrebbe succedere. Dopo non so quante volte fa questo giochino, non riesco più a trattenermi. Mi alzo a sedere sul letto, di fronte a lei e la bacio. Sento che è un po' interdetta. Siamo al buio e non posso vederla. Sono con le gambe aperte e lei è li di fronte a me in mezzo alle mie gambe. D’istinto, rude ed infoiatissimo come non mai, le strizzo una mammella e passo una mano in mezzo alle gambe. Sento del pelo come piace a me (odio le fighette tutte depilate…) e un sacco di umori. Brutalmente le metto 2 dita in figa. Lei è già eccitatissima e quindi non faccio fatica. Scivolano dentro alla perfezione. Comincio a muoverle stimolando contemporaneamente il clitoride col palmo della mano. Le piace. Sta in silenzio, ansima e mi allarga le gambe allo spasimo. Veramente porca la ragazza!
Sento che cola fuori ogni ben di Dio da quella figa che credo non ricevesse più attenzioni da anni.
Intanto Agnese per meglio godersi il momento, piano piano si sdraia supina e io vado alla ricerca del suo punto di massimo piacere. Il famigerato punto G. Che sarà un caso ma trovo subito. Me ne accorgo perchè appena ci passo sopra le dita, lei ha un sussulto e inarca la schiena. Sempre in silenzio. La scopo così con 2 dita prima che poi diventano 3 e poi 4. Non la facevo così maiala!
Agnese mi sta inondando la mano, trema e inarca la schiena. La sento che è vicina a venire. Mi prega di non fermarmi e per stavolta visto l’arrapamento di ambedue, proseguo. Anche se mi sarebbe piaciuto fermarmi e vedere la sua reazione. Sarà per la prossima. Perché me lo sento. Non è una storia da una botta e via!
Ormai ho quasi l’intera mano nella sua figa e lei è costantemente inarcata allo spasimo. La sento stringermi coi muscoli pelvici le dita….ci siamo. E’ pronta per l’orgasmo! Ed infatti di li a breve, viene di un orgasmo che sembra avere durata infinita. Pensavo mi stritolasse le dita. Ora mi chiede di fermarmi. Sono alla prima volta con lei e seguo i suoi consigli, ma mia cara, la prossima volta non andrà così.
Ora è il mio turno. Lo sa. E senza che le dica nulla, mi apre le gambe. Lo sento. Siamo al buio e sento anche un certo profumo venire dalle mie dita e dalla sua figa inondata di umori. Profumo di sesso!
Classica missionaria. Nonostante lei sia un lago, forse glielo infilo troppo di botto e sarà l’inesperienza, sarà l’agitazione, mi chiede di fare piano. Boh….quasi quasi facevamo del fisting a mano intera qualche minuto prima, ora hai paura di un bel cazzone lubrificato a dovere? Non mi dice nulla riguardo il rischio di rimanere incinta, quindi lo interpreto come un via libera. Sono troppo infoiato. Non l’ascolto riguardo il fare piano e la penetro con un colpo secco. Un’attimo di irrigidimento da parte sua ma poi vedo che non dice più nulla e si lascia andare. La porca ha avuto il suo cazzo! Allarga le gambe allo spasimo, mi mette le mani sulle chiappe guidandomi ma ad un certo punto dopo qualche colpo la sento che fa forza con le mani tenendomi spinto in massimo affondo nella sua figa e allo stesso tempo chiedermi “sdraiati su di me e stai fermo così”. Facile a dirsi ma non a farsi. L’assecondo anche se, con il massimo dell’eccitazione, onestamente la sfonderei a colpi. Ma eseguo la richiesta, assesto un bel colpo profondo e sto li fermo, sdraiato su di lei. Sento il suo respiro. La bacio e non si tira indietro. Attimi che sembrano eterni. La sento venire un’altra volta ma di un orgasmo strano, come se venisse da lontano… Le sue contrazioni mi ri-eccitano l’asta che stava cominciando a lasciarsi andare. Ora che lei lo sente, mi dice: ” Ecco. Adesso puoi fare di me ciò che vuoi. E’ il tuo turno. Sarò venuta non so quante volte. Ora tocca a te!”
Non me lo faccio ripetere e comincio ad assestare dei bei colpi profondi. Sento lo scif-sciaf della figa che cola umori ovunque. Vado avanti. Mi metto comodo pronto a riempirla come si deve. La sento alzare le gambe. Vuole farmi provare il massimo del godimento. Duro ancora poco. Una decina di colpi assestati bene e finalmente la inondo del mio seme! Immediatamente la sento sempre con le sue mani sul mio culo che mi spinge il più possibile dentro di lei e mi chiede nuovamente di coricarmi sopra di lei. “Ti prego, non uscire. Non andartene ora! Fammi godere questo momento”. Stiamo così qualche interminabile minuto. Effettivamente il contatto genera una sensazione molto positiva.
Siamo tutti e due completamente sfatti, inondati di un mix di liquidi ma ora molto rilassati e felici.
Ci addormentiamo abbracciati.
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