Ricordo i giorni seguenti a malapena, per fortuna la sorella di mia madre saputa la notizia venne con le sue figlie, due gemelle ventenni, le avevo viste da piccole, due mostricciattoli magre e con l'apparecchio ai denti, me le trovai davanti alte come me, belle anche se vestite di nero, magre fisico asciutto, mia zia era ingrassata dopo la morte prematura del marito, vivevano in campagna, lei parlò con l'avvocato, la situazione era bruttissima, la ditta piena di debiti era sull'orlo del fallimento, la casa ipotecata nessun risparmio, ero sul lastrico, mia zia si offrì di ospitarmi nella sua cascina, c'era sempre bisogno di due braccia forti, e dove si mangia in tre si può mangiare in quattro mi disse.
Dopo il funerale, lasciai il mio passato e andai con loro in questo paese del meridione, lontano dalla città, la cascina era ampia e spaziosa, con molte piante da frutto, galline, un paio di pastori tedeschi, il luogo era isolato ma dissero tranquillo, e poco lontano c'era un paese.
Delle mie cugine Paola era fidanzata con un bravo ragazzo, mentre l'alta Elisa era single; la zia non si era mai risposata anche se gli spasimanti non le erano mancati, era molto alta e anche se in carne era una donna di un certo fascino, loro dormivano al primo piano e a me diedero la mansarda, che era lo studio del marito appassionato di stelle, infatti c'erano dei cannocchiali e un telescopio.
Il mare non era lontano, la sera le mie cugine uscirono e io andai a dormire, a un certo punto mi sveglia, mia cugina era tornata accompagnata dal suo ragazzo, mi misi a guardare col telescopio, li vidi fermarsi e baciarsi, lui le sbottonò la camicetta e le succhiò le tette, lei a un certo punto abbassò la testa sotto al volante mmm lo stava spompinando, vedevo il suo ragazzo godere, dopo un po' lei si rialzò leccandosi le labbra e rientrò in casa, era una bella porcellina, il giorno dopo a colazione mi chiesero se volevo andare al mare con loro, accettai.
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