Ero sposato con mia moglie una donna bella, piacevole forse un po' magra, evevamo avuto due figli che ormai superati i venti anni studiavano in città diverse, la passione per me era diminuita e pensieri strani mi attraversavano la mente, lavoravo in un'officina meccanica e era stato assunto un bel ragazzo sudamericano e a volte mi trovavo a fare strani pensieri su di lui.
Poi con la crisi ci ridussero l'orario di lavoro e un paio di giorni a settimana li trascorrevo a casa, iniziai ad aprire i cassetti di mia moglie, eravamo alti uguali e iniziai a provare il suo reggiseno, le mutandire il reggicalze, e così abbigliato mi mettevo a pulire la casa.
Poi un giorno trovai un grosso pene finto in un cassetto e inziai a leccarlo e a prenderlo in bocca e la cosa mi piaceva, poi un giorno presi coraggio e lo cosparsi di crema iniziando a infilarmelo nell'ano, a fatica ma stava entrando, un po' di dolore ma anche un certo piacere.
Nei giorni che ero a casa continuai a giocare con il pene finto, piano piano entrava sempre di più e il piacere era sempre maggiore così iniziai a sedermici sopra per farlo entrare bene e a segarmi.
Purtroppo il mio piacere solitario fece si che perdessi totalmente l'interesse per mia moglie, lei mi cercava ma spesso non avevo erezioni, nonostante mi spompinasse il pene non si alzava, pensai di ricorrere al viagra, ma un pomeriggio mentre ero col reggiseno le calze a rete e il reggicalze con il pene dentro e impegnato a segarmi sentii aprire la porta di casa e mia moglie entrò, nel vedermi così si mise a ridere e mi disse che aveva sentito un odore diverso sul pene finto ed aveva immaginato qualcosa ma non fino a quel punto, comunque si spogliò e iniziò a baciarmi dicendomi ora sei proprio mio, poi iniziò a segarmi il pene velocemente dopo lo prese in bocca e assaporò il mio succo. Poi si rivestì e mi disse di mettermi le mutandine e il grembiulino e pulire la casa per bene e poi preparare la cena.
Lei aveva una commissione da fare, io pulii la casa e preparai la cena, lei dopo un 'oretta rientrò, mangiammo e poi lei spense la talevisione, andiamo a letto ma prima prendi questa mi disse e mi diede una pastiglia di viagra, in camera si spogliò e indosso un grosso starp on, lo spalmò di crema mi tolse le mutandine e mi penetrò con forza, mi fece male perchè l'oggetto era largo il doppio del pene finto e più lungo e iniziò a possedermi con forza sempre più velocemente, io per l'effetto del viagra avevo il pene durissimo, e godevo tantissimo, dopo 20 minuti la sentii ansimare, stava venendo e dopo poco schizzai anche io con un piacere enorme, poi ci addormentammo abbracciati.
Il giorno dopo era sabato e andammo a fare la spesa, si divertiva a comandarmi come se ora fosse lei l'uomo e guardava con espressione intensa gli altri uomini, sai da oggi le cose cambieranno mi disse, prima mi accontentavo del cazzo finto ma ora diverrai il mio cuckold, il mio schiavetto.
Un pomeriggio venne a casa con due uomini, io la attendevo col reggicalze, il reggiseno, le mutandine e il grembiulino, servi loro qualcosa da bere che io mi faccio una doccia.
Poi tornò, si sedette in mezzo ai due uomini, sai sono miei compagni di palestra mi disse.
Iniziò a baciarli prima uno poi l'altro, uno le carezzava le tette e l'altro le infilò due dita nella figa, lei mugolava con piacere guardandomi, io ero arrossito ma assistevo senza dire o fare nulla e mi sentivo comunque eccitato, lei aprì la patta di uno dei due e iniziò a spompinarlo sempre guardamdomi, si era messa a pecora e l'altro aveva tirato fuori il suo cazzo grosso e rosso e la stava scopando, la sentivo godere come mai era successo con me, andarono avanti una mezz'ora, poi lei iniziò a venire con orgasmi multipli che la lasciavano senza fiato, infine anche gli uomini vennero uno dopo l'altro nella sua bocca e lei bevve tutto, poi li congedò.
Dopo vedendo che ero eccitato prese lo strap on e mi scopò per bene, io ero così eccitato che venni in pochi minuti.
Bravo schiavetto vedrai che ci divertiremo io e te mi disse.
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