Mondine ai primi del 900 (prima parte)

  • Scritto da crisrex il 22/12/2022 - 07:23
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Maria aveva appena diciassette anni, viveva in un paesino dell’Emilia in una famiglia contadina molto povera, e per dare una mano aveva accettato la proposta di un amico del padre, che portava donne e ragazze del paese a seminare il riso nelle risaie piemontesi. In quegli anni di inizio 900 la paga era bassa, ma a fine dei tre mesi lontano da casa, da maggio a luglio, sarebbe tornata a casa con un bel gruzzoletto che tanto avrebbe fatto comodo a mamma e papà, e soprattutto ai tre piccoli fratellini. La sera prima di partire i genitori le avevano fatto una festina di saluto, modesta ma con un grande affetto. La mamma aveva un po’ pianto, il padre si era raccomandato di non dare confidenza a nessuno, e poi…quasi per scusarsi per aver accettato di mandarla lontano per ben tre mesi, le avevano permesso di fermarsi un po’ fuori dalla porta con Luca, un ragazzo col quale c’era una forte simpatia, che ancora amore non si poteva dire. La sera prima di partire Luca le aveva detto che già gli mancava, che l’avrebbe pensata tutti i giorni, e con la scusa di salutarla, l’aveva baciata sulla bocca accarezzandola nel sedere e palpandole le tette, ovviamente da sopra i vestiti, che più non si poteva fare.  Maria il giorno dopo all’alba sale su un carro insieme ad altre ragazze del suo paese, poco più grandi di lei; meno male, pensa, almeno sono con qualcuno che già conosco! e dopo un viaggio di quasi due giorni, accompagnata dall’amico del padre, finalmente arriva in un paesino del Piemonte. Viene accompagnata nella piazzetta del luogo, viene divisa dalle amiche, destinate ad altre fattorie, …oddio, sono di nuovo sola!!!!-pensa-ma nemmeno il tempo di pensarci che davanti a lei si presenta un ragazzo che la prende per mano -Ciao, sono Marco, devo portarti dove vivrai e lavorerai per i prossimi tre mesi, seguimi! Maria senza batter ciglio lo segue a sguardo basso, ma lo guarda di nascosto. Marco è molto diverso dai ragazzi che Maria aveva finora conosciuto. Intorno ai vent’anni,  alto una spanna più di lei, occhi verdi con capelli rossi corti, quasi rasati, pieno di lentiggini che gli davano l’aspetto di un ragazzetto, ma tozzo e muscoloso fin a sembrare un po’ grosso. Cammina davanti a lei a piedi nudi, un paio di pantaloni corti, raccolti sugli inguini per non bagnarli troppo nelle risaie, e una maglietta bianca, piuttosto macchiata e logora, che invece che coprire, sembrava evidenziare tutti i muscoli del ragazzo.  Marco raccoglie altre tre o quattro ragazze, come avrebbe fatto un cane pastore con le pecore del gregge, le carica su un carro trainato da due cavalli e le accompagna silenziose sino al cortile di una grande casa colonica poco distante.

Le ragazze vengono fatte scendere e finalmente capiscono che il viaggio è terminato. Starete qui nei prossimi tre mesi, -dice Marco con tono da padrone- alla mattina vi porterò nella risaia alle cinque del mattino, io starò con voi e vi dirò che dovrete fare, e vi dirò quando il lavoro giornaliero sarà finito- e rivolgendosi di nuovo alle ragazze messe in fila...il padrone verrà a conoscervi durante la settimana, intanto dovete ubbidire a me …poi vi dirà lui. Le ragazze presero i loro borsoni con dentro le loro poche cose, e furono indirizzate dentro alla casa colonica, organizzata in tante camerate da due o quattro letti, con un unico bagno e docce in comune. Maria é fortunata e riesce a mettersi in una camera da due, insieme ad una ragazza che sembrava coetanea, molto carina e timida. Ciao , mi chiamo Maria, le dice, e io Silvia, vengo da un paesino vicino a Bologna…e si mette sul letto…in silenzio. All’improvviso si apre la porta…é Marco con un signore molto anziano. Sentite-dice Marco- questo signore è un medico. Per il padrone è importante essere sicuro che tutte voi siate sane, e che possiate lavorare senza problemi e poi …vogliamo essere certi che non siate ripiene…incinta, e che non possiate darne la colpa a lui…a me...perché il padrone si è seccato di pagare delle doti per scopate di altri, già fatte prima di venire qui da noi!!! Maria e Silvia ascoltano in silenzio…senza capire più di tanto…Ma si arriva al punto…Adesso il dottore vi visiterà, così siamo tutti contenti. Il dottore, un ciccione verso la sessantina, che più che un medico pareva un infermiere prestato alla professione, vestito di bianco ma incredibilmente in canottiera, si rivolge alle ragazze, …andate in gabinetto, spogliatevi tutte e infilatevi questo camicione. Maria e Silvia, quasi tenendosi per mano per farsi coraggio, vanno in bagno…sù sù, le incalza Marco, muovetevi che dobbiamo vistarvi tutte prima di sera, che domani mattina all’alba si lavora. Le due ragazze trotterellano in bagno, e mentre passano davanti a Marco, lui molla una sonora sculacciata a Maria, muoviti puledrina, le dice…Maria non si aspettava questo gesto di eccessiva confidenza, nessuno prima di allora l’aveva mai sculacciata dai tempi dell’infanzia… Le ragazze si spogliano, ingenuamente e per pudore tenendo solo le mutande e si infilano un camicione di lino bianco lungo fino ai piedi consegnatogli dal dottore. Silvia rivolgendosi a Maria, ma cosa ci farà il dottore?? Ho paura… Nooooo, le risponde Maria, stai tranquilla, è un medico, eppoi vedi…ci hanno vestito, vorranno vedere se siamo sane e se possiamo lavorare per i prossimi tre mesi. Sì, ma hanno detto che vogliono vedere se aspettiamo un bimbo…come faranno…incalza Silvia. Maria non risponde ma…un brivido le percorre tutta la schiena…. Le due ragazze tornano in camera e il medico con tono deciso e quasi ordinandolo.. Allora, resta qui la più giovane e tu…rivolgendosi a Maria…aspetta fuori. La visita a Silvia dura quasi venti minuti, e a Maria pare di sentire sparlottare il medico con i due sorveglianti e…Silvia piangere e lamentarsi in modo sommesso. Finalmente si apre la porta ed esce Silvia, con gli occhi rossi…e bassi. Adesso tocca a te…dice il dottore…Maria entra in punta di piedi… Come si chiama? Dice il dottore…Maria …incalza Marco.. Allora Maria, sdraiati sul letto, faremo presto e non ti farò male…tu però collabora e non fare le storie della tua amica. Va bene - risponde Maria. Appena sdraiata il dottore la scruta da capo ai piedi, e poi...Sù adesso togli la vestaglia e calala fino alla pancia…Maria non capisce…Marco interviene…Senti ragazzina, dobbiamo controllare se prima di venire ti sei fatta scopare dal fidanzato, e dobbiamo vedere se hai le tette gonfie per quello…scoprile!!! No, mi vergogno!!! Il medico si avvicina a Maria, la tira su a forza e la fa sedere sul lettino, e con decisione le cala la lunga camicia, facendole uscire le braccia, la testa fino a scenderla all’ombelico. Ecco qua, vedi che hai due belle tettine che hai..!!!! Marco messosi di fronte alla ragazza per meglio gustarsi la scena pare ipnotizzato dalle due tettine bianche all’insù di Maria…lei se le copre istintivamente ma…il dottore le forza le mani lontano e inizia a palparle i seni, dapprima con delicatezza e gesti da medico…poi sempre più forte...con un ghigno che inevitabilmente faceva ben capire il gusto che il dottore stava provando. Maria abbassa gli occhi, rassegnata, poi sente che Marco le va dietro, …dai adesso continua tu, dice il medico rivolgendosi a Marco. Il ragazzo gira intorno al lettino, si siede direttamente dietro alla ragazza, e inevitabilmente le spinge la grossa bugna che ormai si è formata nel pantalone dritta dritta in mezzo al culo della ragazza, poi abbracciandola da dietro inizia a strizzarle i cappezzoli e a palparle forte entrambi i seni…Non pensare che ci faccia piacere… dice mentendo Marco, ma ti devi lubrificare nella passera, altrimenti sentirai male per la visita… Allo stesso tempo il dottore cala completamente la vestaglia di Maria, e vedendo che teneva ancora le mutande…Eccola!!! Come faccio a visitarti in mutande…e senza dire altro gliele strappa di dosso, mostrando ai due uomini il pube pelosetto della ragazza, con le due labbra esterne rosa come un fiore. Devo dire che sei una bella ragazza ma adesso sta ferma, sennò ti faccio male…Il dottore allarga le labbra della figa di Maria con l’indice e l’anulare, eppoi penetra con decisione con il dito medio la vagina interna della ragazza che effettivamente si era inumidita a causa dei palpamenti di Marco. Maria, ormai nuda e con i due uomini padroni dei sui seni e della sua vagina, sentendosi penetrata emette un gemito e si inarca di colpo verso Marco, che per godersi al meglio al momento e per placare il fastidio che sentiva insopportabile nel pantalone, aveva fatto uscire dalla patta un cazzo di dimensioni animalesche …Il dottore si gusta con calma il momento, perlustra lentamente ma con esperienza il canale della vagina di Maria…Ahhh, avessi vent’anni di meno, te la farei diversamente sta visita- dice- poi esce il dito, e portandoselo al naso...lo sniffa per bene, lo infila in bocca e dice…Non l’avrei mai detto….ma sei vergine e pura come un giglio…rivestiti dai che abbiamo da vedere le altre…Marco, rosso paonazzo in viso per l’eccitazione, si stacca dalla ragazza, …pur avendo la cappella rossa e gonfia che oramai si stava facendo strada fra le chiappe serrate di Maria…Su ragazzo, avrai tempo se vorrai…questa bella puledra starà qui con te per tre  mesi, ma abbiamo da fare …gli dice il dottore. Maria si riveste il prima possibile, e i due uomini escono, entrambi con una vistosa erezione malcelata dai bragoni…Entra Silvia, e le due ragazze si mettono a letto in silenzio…in attesa di iniziare il lavoro l’indomani…(Continua)

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