Mi chiamo Elisa, ho trentacinque anni e sono alta m. 1,75, occhi scuri e capelli neri che mi arrivano alle spalle. Ho una quarta di seno, un bel culo alto e sodo e gambe ben tornite, labbra sensuali e un sorriso molto solare. Nella vita sono un architetto ed esercito la libera professione. Mio marito si chiama Marco, ha quarant’anni, alto un po’ più di me, moro, occhi scuri, fisico tonico, spalle larghe e forti e, sessualmente parlando, ha una bella dotazione che sa usare benissimo. Di professione è un imprenditore edile. Non lavoriamo insieme; io ho il mio studio, e lui la sua impresa. La nostra è una vita molto intensa e spesso ci è capitato che qualche episodio stuzzicasse la nostra fantasia.
Una sera, in particolare, eravamo ad un rinfresco per l’inaugurazione di un complesso, realizzato dall’impresa di Marco, e c’era una signora sulla cinquantina che non lo mollava un attimo, era sempre incollata a lui ed ho notato che il marito assecondava il gioco della moglie. La cosa, in principio, mi ha un po’ stupito, specie quando ho realizzato che al marito la cosa lo eccitava. Tutto questo mi ha incuriosito e lì ho lasciati soli in più occasioni, tanto più che erano sempre sotto lo sguardo del marito. La sera, a letto, l’ho fatto notare a Marco, che aveva intuito qualche cosa, ma si era limitato alla normale cortesia. Avvertendo la mia velata gelosia, mi ha confessato che la sua paura più grande era che io avessi voglia di altri maschi, che non fossi soddisfatta di lui, essendo stato, fino a quel momento il solo e unico cazzo provato. Gli ho assicurato che ero assolutamente soddisfatta e che la mia era stata una pura e semplice curiosità nel constatare quanto il marito si rendeva complice del gioco della moglie. A quella mia osservazione, non ho potuto far a meno di notare quanto il mio lui ne sia rimasto sorpreso e, di certo, deve averci riflettuto non poco, perché, dopo questo episodio, la nostra vita sessuale è cambiata. Mi sono accorta che lui, sempre più spesso, quando facevamo l’amore, mi diceva di immaginarmi presa da due uomini, oppure mi diceva, tu ed io con un’altra donna. All’inizio ero stupita che lui mi rendesse partecipe di simili fantasie, ma poi, un po' per volta, ho cominciato ad eccitarmi e la cosa è sempre andata aumentando, anche se non ci era mai passato per la mente di metterle in pratica. La scorsa estate, abbiamo avuto la nostra prima esperienza, avvenuta per caso, in maniera inaspettata, in un villaggio turistico, dove eravamo in vacanza. Arrivati nel villaggio, abbiamo simpatizzato con una coppia, che erano vicini di bungalow e passare dalla simpatia all'amicizia con essi è stato quanto mai facile. Stefano e Monica erano già adusi ed esperti nel mondo della trasgressione e, in breve tempo, hanno compreso che con noi potevano osare e iniziarci al gioco. L’esperienza che essi avevano, li portava a comportarsi in maniera che noi fossimo sempre più al centro delle loro attenzioni. Con loro abbiamo iniziato ad andare al mare o in piscina insieme. Mangiavamo insieme e tutto il resto. Ben presto ci siamo resi conto che con loro ci trovavamo sempre in perfetta sintonia e, soprattutto, è nata una complicità, che ci faceva sentire bene, sempre a nostro agio, e lui sempre molto attento e disponibile nei miei confronti. Marco, dal canto suo, era contento del fatto che un altro maschio mi corteggiasse, anche se in maniera garbata, e pure lui era oggetto delle attenzioni di Monica. Ero consapevole che stava nascendo una particolare intesa con Monica e, stranamente, non ne ero gelosa. Avevo piacere a sentire le mani di Stefano che mi spalmavano la crema addosso; avvertivo brividi mai provati prima, come pure aveva un senso particolare passeggiare lungo la spiaggia, fianco a fianco, e parlare sottovoce fra noi; era una forma di romanticismo che ormai mancava nel rapporto tra coniugi, ma che dava una sensazione di languore allo stomaco, che avevo sentito solo tempo addietro con mio marito. Ero intrigata dal piacere che me ne derivava, così come era evidente l'imbarazzo che avvertivo quando vedevo mio marito che assecondava il gioco e, a sua volta, si prodigava a costruirlo con Monica. Il nostro, in quei momenti, era più una sensazione di scambio mentale che, la sera nel letto, si traduceva in scopate fantastiche. Ci eccitava immaginare cose che avevamo sempre vagheggiato e che sembravano alla portata di entrambi, ma nessuno di noi due si decideva a parlare della possibilità di realizzarle. Pur volendolo e averlo desiderato tanto, nessuno di due voleva rompere l’incantesimo che si era creato con loro e, per questo motivo, ognuno assecondava il gioco a favore dell’altro. Marco, poi, era affascinato dal comportamento esibizionistico di lei, che indossava degli string così minimali, che lasciavano poco da immaginare, e il suo topless era degno del mio. In quanto al seno, eravamo entrambe un bello spettacolo da vedere e molti maschi passavano spesso davanti al nostro ombrellone con lei che, in maniera quasi indifferente, si mostrava per vederli sbavare. Una sera siamo andati in uno dei ristoranti del villaggio che, in più, aveva anche la musica dal vivo e si poteva ballare. Dopo una bella cena a base di pesce, ben annaffiata da quattro bottiglie di un vinello fresco e frizzantino, ci siamo sfrenate ai ritmi da discoteca. Io e Monica abbiamo ballato e provocato i nostri maschi. Sia io, che lei, ci strusciavamo in maniera molto lasciva, sia che fosse mio marito o che fosse il suo. Vedevo Marco che subiva il fascino di Monica e la sua eccitazione era molto evidenziata dal pacco gonfio che si ritrovava. Eravamo molto su di giri e un po’ brilli, quindi abbiamo deciso di uscire e camminare in spiaggia, per schiarirci le idee e, lentamente, abbiamo raggiunto gli ombrelloni e i lettini e, fra una chiacchiera e l’altra, mio marito si è appisolato. Allora essi hanno preso ad irretirmi. Ero seduta su un lettino, lui si è seduto dietro di me e ha iniziato a massaggiarmi la schiena, mentre sussurrava frasi languide.
«Dai... piccola, lasciati andare; vedrai sarà bellissimo!»
Lei davanti a me, mi accarezzava il viso, dicendomi che ero bella e che le piacevo molto. Io ero imbarazzata, non sapevo cosa fare.
«No, vi prego… sono… io mi sento… io vi prego… mio marito è… si, sono…»
Avevo capito benissimo dove volevano andare a parare e, in fondo, era quello che volevo provare, ma mio marito dormiva e, proprio, non sapevo quale poteva essere la sua reazione. Sentivo che il tono della mia voce era sempre più incerto, indeciso, e loro sempre più persuasivi. Lei iniziò a mettere le mani tra le mie gambe, ed io la lasciai fare. Mi ritrovai tra le braccia di lui, che mi massaggiava il seno e baciava il collo, mentre lei, invece, era con la lingua nella mia fica e mi stava portando all’estasi. Un ultimo tentativo di resistenza fu vinto dal piacere che lei mi dava, leccandomi la fica, che si contraeva e già schiumava. Ho avuto un orgasmo sconvolgente. Mai provato prima con una donna. Lei ha succhiato tutto il nettare, che sgorgava dal mio corpo, poi mi ha baciato in bocca, trasmettendomi il sapore della mia fica. Ero stravolta e molto eccitata, ho risposto al suo bacio, poi quando ci siamo staccate, mentre la guardavo negli occhi, le ho sorriso e, con un filo di voce rotta dall’emozione, ho indicato Marco che dormiva, ignaro di quello che stava accadendo fra noi.
«Anche lui deve giocare con noi, altrimenti non se ne fa nulla.»
Lei si è alzata e si è diretta verso mio marito. Gli ha abbassato i pantaloni ed ha iniziato a spompinarlo. Lui si è svegliato, ha visto lei, si è alzato e si girato verso di me; io gli ho fatto un segno di assenso ed il suo sorriso complice è stata la risposta che volevo, poi lui ha continuato a farsi spompinare. A questo punto, sentendomi libera mi sono girata, ed ho iniziato a baciare Stefano, che poi mi ha messo il suo cazzo in bocca. Mi sono ritrovata fra le mani prima e in bocca poi, un bel cazzo grosso e duro. Era la prima volta che succhiavo un cazzo che non fosse quello di Marco, e la cosa mi stava eccitando tantissimo. Mi sono girata e ho visto Monica che lo succhiava in maniera stupenda.
«…uuhummmm…come succhia bene!»
Marco aveva la testa reclinata all’indietro e si era appoggiato ad un lettino lasciato aperto. Anche Stefano si è complimentato con lui per la mia bravura.
«Accidenti Marco! Anche la tua è una bravissima bocchianara! Di questo passo le inondo la gola!»
Dopo che mi aveva scopato in gola, Stefano mi ha rigirato e, messa distesa su di lui, abbiamo fatto un travolgente 69, che mi ha portato ad un ennesimo orgasmo, che mi ha fatto vibrare tutta. Monica, invece, si era messa in ginocchio sul lettino, e Marco la scopava da dietro. Vedere mio marito scopare con un’altra donna, mi ha eccitato di più, mi ha fatto sentire fiera del mio maschio che faceva godere una che non ero io, e questo mi ha fatto impegnare di più nel succhiare Stefano, che alla fine, dopo avermi fatto raggiungere l’ennesimo orgasmo, mi ha rigirato e mi ha penetrato distesa sulla sabbia. Avevo le gambe in alto, sul suo petto, e mi sentivo infilzata in profondità, da un bel membro che mi sbatteva la punta sul collo dell’utero, facendomi provare un misto di piacere/dolore sconvolgente. Ho girato lo sguardo ed ho visto Monica godere e, solo allora, mi sono lasciata andare ad un orgasmo squassante esternato che un grido acuto. Lei dopo aver goduto, si è sfilata da Marco e si è avvicinata a me; mi ha carezzato i seni, mi ha baciato in bocca e poi ha guardato suo marito, che deve aver intuito al volo le sue intenzioni, poiché si è disteso supino e mi ha fatto impalare su di lui, sotto lo sguardo incuriosito di Marco, che era vicino e mi guardava con occhi lubrici. Infilata su quel palo che mi sembrava arrivare fin dentro lo stomaco, Monica ha prima succhiato il cazzo di Marco, poi ha dilatato le mie natiche e lo ha invitato a prendermi da dietro, cosa che lui ha fatto con estremo piacere.
«Forza, ragazzi, sfondatela! Fatele sentire i vostri cazzoni tutti in corpo. Dai, bella mia, sentirai che piacere averne due insieme».
Mi sono sentita come in paradiso! Non avevo mai provato nulla di simile. Solo nelle nostre fantasie avevamo ipotizzato una simile eventualità, ma adesso si era tramutata in realtà e mi stava letteralmente mandando ai pazzi. Ho goduto e mi hanno sbattuto, facendomi perdere il conto di quante volte ho gridato il mio piacere. Intanto Monica mi succhiava i capezzoli e, poi, ad a un certo punto, si è messa a cavallo di suo marito e, abbassatasi davanti a me, mi ha offerto la sua fica da leccare, che, per vero, già grondava di piacere. Dopo aver fatto impazzire me, i nostri uomini si sono scambiati la donna. Sono usciti da me e si sono messi a scopare in doppia Monica. Hanno fatto distendere Marco supino e lei si è impalata su di lui, ricevendo Stefano dietro, per una bella razione di cazzo come quella che avevano dato a me. Mi son messa seduta vicino a loro e mi masturbavo lentamente, mentre ammiravo lei, che stava impazzendo di piacere fra loro, che la sfondavano senza pietà; intanto Stefano incitava Marco a spingerglielo sempre più dentro.
«Dai, Marco, sfondala! Spingile tutto il cazzo dentro, che questa troia impazzisce se le arriva in gola!»
Monica ha preso a godere e ad incitare i maschi a scoparla più forte.
« Si… forza… porci… bastardi… rompetemi, sfondatemi tutta»!
L’hanno scopata con la stessa intensità usata con me, e ho avuto modo di ammirare il suo spavaldo modo di godere. Dopo essersi divertiti tantissimo, i due maschi, rivolgendosi uno sguardo d'intesa, si sono sfilati da lei ed hanno ripreso a scopare, Marco con Monica e Stefano con me: si è messo di lato e mi ha sfondato la fica, con colpi sempre più forti e profondi, fin quando sono venuta per l'ennesima volta e ho capito che anche lui era al limite. Si è sfilato dal mio ventre, mi ha presentato davanti la bocca il suo cazzo fradicio dei miei umori e mi ha riversato in gola una colossale sborrata.
Anche Marco era al limite e, solo dopo, mi sono accorta che la stava inculando, e l’ho visto spingere il suo cazzone sempre più velocemente dentro di lei, finché, con un grido rauco, le ha scaricato un fiume di bollente sborra dentro il culetto slabbrato. Dopo un momento di pausa si è sfilato ed è stato subito preda di Monica, che lo ha preso in bocca, succhiando il poco seme che ancora sgorgava. Siamo rimasti un momento a guardarci, compiaciuti del piacere che ci eravamo dati, poi Stefano si è avvicinato a Monica, che stava in ginocchio a succhiare Marco; lei ha perso anche il cazzo di suo marito in mano e li ha riportati, in breve tempo, ad una nuova vigoria.
Mi ha invitato ad avvicinarmi e, dopo avermi baciato in bocca, ha allungato una mano e mi ha accarezzato la mia martoriata micetta. Trovarmi in ginocchio, vicino a lei, che aveva già rinvigorito i cazzi dei due maschi e mi stava accarezzando fra le cosce, mi ha rinnovato l'eccitazione, per cui, guardando Marco, ci siamo tacitamente comunicati che il gioco non era ancora finito.
Monica mi ha attirato a sé e mi ha fatto distendere su di lei, poi ha infilato la sua testa fra le mie cosce e la sua bocca si è incollata fra le labbra della mia fica, leccando e facendomi godere immediatamente. In un istante sono impazzita,
sconvolta da quel gesto che non mi sarei aspettato ed ho raggiunto un nuovo orgasmo che mi ha fatto fremere di piacere, come se fino a quel momento non avessi goduto abbastanza.
Subito dopo ho sentito un cazzo, forzare il mio culetto, che ha reagito dilatandosi, e, solo quando mi sono girata, ho scoperto che era Stefano, che mi stava inculando con gusto e molta potenza. Lo sentivo scorrere dentro di me, come una furia scatenata. Marco alternava il suo cazzo fra le mie labbra e la fica di Monica, che ben presto ha ripreso a godere ed, alla fine, ha incitato i nostri uomini a sborraci in faccia, come si fa con le "troie".
«Forza ragazzi! Sborrateci in faccia come due troie! Schizzate la vostra sborra sul nostro viso!»
Avevo appena raggiunto l’ennesimo orgasmo ad opera dell’azione combinata, della lingua di Monica, che mi leccava la fica, e dal cazzo di suo marito che mi sfondava il culo, che li ho visti immediatamente inginocchiarsi di lato a noi, e smanettarsi il cazzo velocemente per sborrarci in faccia.
Monica si è messa con la guancia attaccata alla mia ed ha aperto la bocca nel preciso istante che loro hanno cominciato a schizzare. Ero convinta, che avevano dato tutto nella prima sborrata, invece ne avevano ancora tanta e ci hanno coperto il viso di crema bianca, che colava sulle nostre guance. Dopo questa ennesima ondata di piacere, siamo rimasti distesi sulla sabbia. Ero sfinita e non ero in grado di reagire, di ricambiare le sensazioni che stavo provando. Poi Monica ha preso il mio viso fra le sue mani e ha cominciato a leccare il nettare che colava e me lo rilasciava in bocca baciandomi, facendomi sentire il sapore degli umori, che si erano mischiati tra loro. Dopo un po’ di tempo, ci siamo rivestiti sommariamente e ci siamo diretti nei nostri alloggi. Quando siamo giunti davanti alla porta del nostro bungalow, lei mi ha baciato e mi ha ringraziato del piacere che le avevo fatto provare. Io ero invece preoccupata, dalla reazione che avrebbe potuto avere Marco, appena fossimo rimasti soli.
In fondo, quando si era svegliato, aveva trovato il gioco già iniziato e, quindi, ero preoccupata, non sapendo come l’avrebbe presa.
Una volta entrati e chiusa la porta, mi sono girata e l’ho abbracciato.
«Amore, vorrei sapere cosa pensi di tutto questo. Capisco che la cosa ci è un poco sfuggita di mano, per questo vorrei conoscere il tuo pensiero e, soprattutto, vorrei cercare di capire cosa ci riserverà il futuro».
Marco mi ha dato un appassionatissimo bacio.
«Tranquilla, è tutto a posto. Mi ha fatto piacere che, alla fine, ti sei lasciata andare e abbiamo realizzato questo desiderio, che in fondo era da tempo che lo volevamo. Però, vorrei solo che fra di noi non ci siano malintesi. Se ti viene voglia di giocare, dimmelo e lo stesso farò io; l’unica cosa che voglio è che fra di noi, non ci siano mai dubbi, o incertezze; la sincerità deve essere il tema di base della nostra complicità e del nostro rapporto sentimentale».
L’ho abbracciato forte e, molto emozionata, gli ho dato un bacio carico di passione e, da quel giorno, abbiamo avuto momenti indimenticabili insieme.
Ho scoperto che, in realtà, mi piace esser presa da più uomini e, se ora sono molto decisa e determinata a godere in ogni situazione, allora invece ero molto imbarazzata, intimidita e preoccupata da come avrebbe potuto reagire mio marito. Un conto è parlarne e un altro è svegliarsi e vedere la propria donna fra le braccia di un altro.
Oggi, grazie al suo amore ed alla sua grande pazienza e disponibilità nei miei confronti, mi sento una donna sbocciata a nuova vita: una perfetta "troia".
Ora giochiamo insieme ed ho altre fantasie da realizzare e son sicura che, con il suo aiuto, riuscirò a provare nuove e ancor più intense emozioni.
continua...
Post New Comment