Otilia

  • Scritto da Violet il 19/05/2021 - 16:30
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Giancarlo adorava Otilia, sua moglie, per la sua spregiudcatezza e per la sua disponiblità ad ogni tipo di piacere.
Una mattina si svegliarono insieme, dopo una notte d'amore che lei aveva trascorso col suo amante, Massimiliiano, sotto gli occhi compiacenti del marito. 
L'ospite, invece, un omaccione peloso e volgare, se la dormiva beatamente. Otilia face cenno al marito di guardare e prese in bocca l'enorme uccello dell'uomo e cominciò a succhiarlo.
Massimiliano si svegliò, ovviamente in preda a una poderosa erezione, si gettò su di lei e prese a a prodursi in una furiosa cavalcata.
Otilia si lasciò andare all' eccitazione e le uscivano dalla bocca parole incoerenti:
"Scopami! Sbattimi più forte! Ancora! Ancora!"
Finalmente si abbandonò a grida di piacere, mentre l'amante riversava copiosi getti di sperma nella sua vagina.
Quando l'uomo fu uscìto da lei, si avvicinò  al marito e, in un orecchio gli disse:
"Pezzo di merda, hai visto quanto è troia la tua mogliettina"
Poi, forte:
"Mi ha fatto una fica così!"
Il marito rispose con uno sguardo dolce, l'avrebbe baciata, ma sapeva che, ormai, apparteneva in tutto e per tutto all'amante.
L'omaccione si alzò dal letto e disse:
"E' tardi, devo andare a aprire l'officina"
E prese a vestirsi.
Prima di andare via disse:
"Torno stasera!"
Otilia:
"Si! Ti aspetto!"
Rimasti soli, la donna si passò la mano sulla fica, intrisa degli umori della notte  la passò sotto il naso del marito, e disse:
"Cornuto, ti piace il mio odore?"
Giancarlo avvicinò il viso al pube della moglie e, timidamente chiese:
"Posso leccarti?"
"Non dovrei farmi toccare da un pezzo di merda come te, ma sono troppo porca, per dire di no"
E aprì le gambe.
Mentre il marito prese a passare la lingua sulle labbra prominenti della donna e si stava concentrando sulla clitoride sempre più eretta, si sentì dire:
"Pensa che stai leccando la sborra di Massimiliano, cornuto"
Otilia, venne emettendo spruzzi di piacere.
Poi disse:
"Basta, che stasera con Massimiliano, mi voglio divertire alla grande!"
Fece il gesto per liberare dalla gabbia il pene del marito, e disse:
"Cornuto, devi pisciare"
"Si"
Glielo tolse e disse:
"Sbrigati pezzo di merda, perché voglio che lo porti tutto il giorno e... Tutta la notte"
"Bene adesso vai a lavorare, guadagna tanti bei soldini che tua moglie si sputtanerà in giro, in cazzate, col suo amante!"
Giancarlo timidamente, indicando la gabbietta per il pene:
"Con questo?"
"Si, con quello!"
E si produsse in una risata sgangherata.
Quando il marito tornò dal lavoro, e si avvicinò alla moglie, Otilia disse:
"Vattene pezzo di merda! Devo preparami per Massimiliano"
Poco dopo:
"Cornuto, puoi venire!"
Era completamente nuda, per nulla ricoperta da un costume costituito da strisce di cuoio e borchie di metallo, e brandiva uno scudiscio:
"Che dici, sono abbastanza arrapante per lui?"
Il marito annuì.
Otilia aggiunse:
"Cornuto, spogliati, fai anche tu parte del divertimento!"
Quando arrivò Massimiliano, la donna ordinò al marito di mettersi a quattro zampe. Diede uno scudiscio al suo amante, e disse:
"Frustiamo a sangue questo pezzo di merda, così ci viene più voglia!"
Massimiliano rispose con un sorriso maligno e Giancarlo fu colpito un'enormità di volte sulla schiena e sulle natiche.
Quando furono stanchi, e il dorso del del marito fu ricoperta di striature rossastre, Otilia, disse:
"Pisciamogli sulla schiena!"
Mentre i due getti raggiungevano Giancarlo, la donna aggiunse:
"Ti brucia eh!, cornuto"
Massimiliano, intanto, rideva rumorosamente.
Terminata l'operazione, Otilia ordinò:
"Adesso, pezzo di merda, pulisci tutto!"
Prese a stimolare il cazzo di Massimiliano, con le mani, con la lingua, passandoselo  tra i seni, tra le natiche, strofinandolo col suo corpo.
A un certo punto disse:
"Stai per venire?
"Si"
"Aspetta!"
E chiamò Giancarlo:
"Cornuto, bacia il cazzo del mio amante!"
L'uomo obbedì.
La donna disse a Massimilino:
"Sborra in faccia a questo pezzo di merda, e tu, datti da fare con quelle cazzo di mani: segalo"
In breve il volto di Giancarlo fu ricoperto dallo sperma, l'uomo cercò qualcosa per ripulirsi, ma la donna disse:
"No cornuto, voglio che resti così, mi fai crepare dal ridere!"
Si riposarono un po', poi Otilia disse all'amante:
"Dai mettimelo nel culo e spingi forte, fammi soffrire!"
Massimiliano la penetrò in un solo colpo e prese a menare vigorosi  fendenti
Dalla bocca di Otilia, uscirono espressioni come:
"Si! Cosi! più forte! Mi fai male! Mi piace!"
Quando Massimiliano ebbe riempito di sperma il retto della donna e i due si separarono e lei chiamò il marito:
"Pezzo di merda, mi cola la sborra dal culo, lecca!"
Giancarlo obbedì.
Al solito, Massimiliano se ne andò.
Quando rimasero soli, Otilia disse:
"Cornuto, mi piacerebbe infilarti qualcosa nel culo"
Il marito, obbediente, aprì il computer e si collegò a un grande pormoshop. Fece vedere a Otilia numerosi vibromassaggiatori, buttplug e altri oggetti.
la donna, rivolse al marito, delle richieste di spiegazioni sull'uso dei diversi arnesi, quando seppe a cosa servivano ne scelse due: un vibromassaggiatore e buttplug, particolarmante grossi, e disse:
"Il vibromassaggiatore te lo infilerò io, quando ne avrò vogla. Quell'altro devi portarlo sempre. Mi piace l'dea che, mentre stai in mezzo alla gente, hai quel coso nel culo"
E rise sguaiatamente.
Dopo un po' Otilia si ritrovò a pensare che in fondo era bello che un uomo, come Giancarlo, la amasse così tanto e fosse sempre pronto ad accotentarla in tutto.
Si rivolse, allora,  verso il marito, gli prese i coglioni con le mani e strinse con quanta forza aveva in corpo...

 

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