Palmira

  • Scritto da Violet il 03/06/2021 - 07:17
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Mi affacciai sul cortile di un capannone abbandonato, di solito deserto. C'erano  dei giovani in cerchio, e una ragazza, che passava dell'uno all'altro, toccando e soppesando i loro sessi.
Era una una donna dai capellii neri, il corpo procace, le labbra carnose e gli occhi scuri e accesi
Quando diceva qualcosa, loro ridevano, finché uno prese ad orinarle addosso, presto imitato dagli altri.
La ragazza si ritirò. vergognosa e venne, involontariamente verso di me.
Le chiesi:
"Come va?"
Lei rispose:
"Che cazzo vuoi!"
Le dissi:
"Non sono uno del gruppo, se vuoi ti porto via di qui"
E indicai la mia autobile.
Lei mi seguì e disse:
"Vengo, ma non fare lo stronzo pure tu"
Salì e partimmo:
Con voce lamentosa:
"Mi fanno sempre degli scherzi, e io ci casco tutte le volte... "
"Mi hanno detto che dovevo decidere chi aveva il cazzo più bello, una gara... "
Aggiunse:
"Se mi volevano pisciare addosso, potevano darmi il tempo di spogliarmi... "
"Dove ti porto?"
"Che cazzo ne so!"
"Come? Dove abiti?"
"A casa non posso tornare, c'è l'uomo di mamma... Se mi vede, vuole scopare con me e mamma è gelosa... "
"Perché se la prende con te?"
"Lei capisce subito che abbiamo scopato... "
"Non puoi rifiutarti'"
Fece un gesto come per dire: sembra facile!
"E' che sono fatta così. mi hanno portato anche dal dottore... "
"E che ti ha detto?"
"Che avevo qualcosa alle mani... Che hanno le mie mani?"
"Fammi capire meglio?"
"Prima di "mani" c'era un altra parola sniffo, ninno qualcosa del genere... E' difficile... "
"Ninfomane?"
"Si così, bravo! ... Che vuol dire?"
"Che non puoi fare a meno di avere rapp.... di scopare con chiunque... "
"Che sono una troia, lo sapevo già!"
Stavo per dire qualcosa, ma lei continuò:
"E' vero, prendo i cazzi con le mani, ma anche colla bocca, con la fica e col culo... Perché solo le mani"
Mi venne da sorridere:
"Non pensare a queste cose complicate... Lascia perdere... "
"Mi sa che hai ragione, puzzo tanto?"
Cercai di cambiare discorso e dissi:
"Non ti preoccupare, che fai nella vita?"
"Niente, prima facevo l'apprendista parrucchiera"
"E hai imparato qualcosa"
"Si! A leccare le fiche"
"Solo questo?"
"No, anche i buchi dei culi"
Come parlando a se stessa aggiunse:
"Mi piaceva tanto leccare i culi di quelle signore così belle! Così eleganti!"
"Perchè hai lasciato?"
"La padrona mi ha sbattuta fuori, quando ha trovato me e suo marito che ci facevamo una scopata... "
Arrivammo a casa mia, Palmira si liberò subito dagli abiti, si guardò intorno e disse:
"Dove sono i tuoi amici?"
"Quali amici? Siamo soli!"
"Soli! Io e te, che strano..."
Aggiunse:
"Dai! Fammelo vedere!"
E si dette da fare per tirarmi l'uccello fuori dai pantaloni e alla fine commentò:
"Cazzo! E' proprio grosso, ma adesso guarda la mia!"
Aprì le gambe e mostrò una fica enorme, con le labbra larghe e sporgenti e la clitoride assai voluminosa
L'aprì con le mani e disse:
"Lei è Palmira, e così grande che certi uomini si mettono paura"
Aggiunse:
"Vorrebbe tanto che tu le dessi una leccatina"
Avvicinai le labbra a quella fica gigantesca che incominciò a secernare umori in quantità
Poi:
"Dai, scopami!"
La penetrai, la sentii dire:
"A Palmira piace essere tutta riempita come adesso!"
Si strinse a me e implorò:
"Riempila di sborra!"
Poi cominciò a emettere suoni incoerenti a si abbandonò al piacere.
Godemmo a lungo.
Ci fermammo un istante, poi riprendemmo, freneticamente fino a sera.
Sentii che non potevo più fare a meno di quella folle ragazza e le sussurrai:
"Palmira ti adoro"
"Mi hai detto una cosa carina!"
"Vorrei dirtene tante altre!"
"Si, ma prima mettimelo nel culo!"

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