Quel sabato che mi ha rotto il culo.

  • Scritto da Luisa il 26/09/2021 - 08:31
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Finalmente Sabato

 

                   ….. era tutta la settimana che aspettavo il sabato, giorno di tranquillità poche visite o esami in ambulatorio, la testa che pensava al pomeriggio ed alla domenica, un impegno che aveva preso mamma senza consultarmi ha rotto le uova nel paniere così si dice.  ………il sabato mattina per parcheggiare non era un problema, una Signora stivaletti di pelle chiara al ginocchio, una gonna blu, un giaccone con cappuccio avorio esce dall’auto e me la trovo quasi sul cofano, di scatto si gira e chiede scusa, tra di me è andata bene. Mi avvio allo spogliatoio mi cambio indosso il camice e vado passo dal Pronto a salutare e vado in ambulatorio. Nascosta dall’appendiabiti, chi trovo……………….. la Signora che per un filo non investo prima, apro la porta vedendomi arrossisce la faccia era una colata di acciaio da quanto era rossa.  Come già detto mille altre volte, trovarsi una figura maschile, mette in soggezione chi ha bisogno. Ricordo di due Signore che non hanno voluto (entrando in ambulatorio sentivo i discorsi che facevano nella sala d’attesa, una la conoscevo avevo frequentato le elementari con una figlia; aveva la puzza sotto il naso, decisamente meglio perderla che trovarla e la seconda presumo un’amica della stessa forza) sono andate via. Mentre la Signora dopo uno smarrimento ritornando alla normalità è entrata, ci siamo seduti mi ha consegnato l’invito il tesserino sanitario, 45 anni capelli castano chiari ad occhio clinico una seconda di seno ed una terza di vita abbiamo iniziato una conversazione di venti minuti buoni, ho spiegato il motivo, e che ne avrebbe potuto ricevere altri di non spaventarsi che sono a scopo di prevenzione. Senza obbligarla è stata lei stessa a chiedermi di controllare il seno e ……..dietro. Compilato il questionario (ero un confessore, tra figli, marito, rapporti, aborti, fumo, rapporti extra, anticoncezionali assunti ecc..)  firmata la privacy, dalla sua borsa ha preso un paio di calzini a righe corti e dietro il paravento si è spogliata inossandoli, io fermavo la porta e preparavo quello che mi serviva, essendo pronta l’ho invitata a salire sulla bilancia: altezza 1,62 peso 55 kili, sulla pancia le smagliature, depilata sulle gambe la phica naturale curata, una pelle bella ben idratata, sul corpo risaltavano i segni dell’intimo. Scendendo dalla bilancia il controllo del seno piccolo piccola anche l’aureola, un capezzolo sporgente, prima il destro e poi il sinistro che alla palpazione si irrigidiscono procurandole un certo piacere. Finito di controllare il seno, tutto ok, l’aiuto a salire e sistemarsi sulla sedia il suo corpo aveva un fresco profumo di mughetto, prima la destra e poi la sinistra e pronta per la fase successiva, prima la palpazione della pancia con una leggera pressione sull’appendice con un piccolo hai da parte sua, la visita all’esterno, nessun segno di arrossamento labbra piccole perfette anche il canale vaginale rosa da far invidia ad una bambina inserisco lo speculum ed eseguo il prelievo la cervice umida la spatolina esce senza tracce di sangue, striscio sul vetrino e passo alla rosellina dietro due piccole appendici di carne, (che non le hanno mai dato fastidio) inserisco il dito dentro  lubricato anche il canale era libero. Finita la visita, scenda dal lettino e si riveste. Si ferma ancora un attimo, tempo di restituirgli il tesserino sanitario, foglio ritiro esami. Mi chiede il mio numero e ci salutiamo…….. Per quel sabato era l’unica paziente. Ricevo un messaggio di mamma, “ho dato il tuo numero alla signora Dany interno 12 ti contatterà verso mezzogiorno ti spiegherà lei di cosa ha bisogno ”, era in gita con la zia mamma di Luisa, “con Luisa pomeriggio vogliamo dedicarci a noi era da tempo che mi chiedeva di stare insieme e voleva farsi un regalo, il problema era la preparazione l’inquietava Luisa. A mezzogiorno puntuale, la telefonata  della Dany, spiegandomi che lei doveva fare una Colon il lunedì mattina alle 9,30 ed anche l’amica aveva bisogno, loro vivevano in simbiosi pero Giulia doveva fare una Rettosigmoidoscopia alle 9,00. Dalle istruzioni ricevute al Cupa il giorno prima avrebbero dovuto fare la pulizia Lei più intensa mentre l’amica più leggera. L’appuntamento è per le 16,00 da me la domenica, mi chiede se mi serve qualcosa dico che ho tutto di venire.  Con Luisa abbiamo pranzato insieme, io nel primo pomeriggio avevo delle cose da sbrigare, vado per la mia strada. lei è rimasta a casa.

 

                                …………………………………. Il regalo di Luisa……………………………..

                          Buongiorno sono Luisa la cugina di Piero, lui si appoggia a me per scrivere i suoi racconti, e le storie ne ho pubblicate qualcuna delle mie non tutte continuerò, spero che possano piacere.

                           Io sono rimasta a casa, volevo farmi un bagno caldo rilassarmi un po', con Piero volevo farmi un regalo, si è sempre adoperato per me e mia mamma, cogliamo l’occasione che entrambi le nostre rispettive madri sono ad una gita per starci vicino, e non avendo impegni, per la preparazione ho messo la pentola sul fuoco per far bollire l’acqua e dentro le bustine di camomilla così aveva il tempo di raffreddarsi, passato lo straccio in casa, l’acqua calda riempiva finito mi infilo dentro mi rilasso. Con il rasoio mi depilo ci scappa un ditalino, sono emozionata non resisto più vorrei che fosse già qui, gioco anche con la rosetta provo ad infilare il manico della spazzola, ho paura di farmi male e rovinare l’atmosfera.  Sento infilare la chiave nella serratura aprire e richiuderla con il fermo, è arrivato, si affaccia sono ancora immersa in un mondo di schiuma profumata alla Lavanda, (ho usato questa fragranza perché viene matto dal profumo) vedendomi  chiede: vuoi che ti lavo la schiena, volentieri, si arma di spugna e strofina, lo sa fare in un modo meraviglioso. Mi risciacqua, alzandomi mi avvolge nel telo. Aspettandolo nella mia camera avevo già sistemato l’asta vicino al letto, tempo di asciugarmi ha versato l’acqua nella borsa del clistere ed era tutto pronto mancava solo il protagonista, cuscini posizionati a metà letto, traversa sopra per evitare perdite indesiderate, non devo far altro che distendermi, mi posiziono con gentilezza mi allargale culatte fa colare del sapone sulla rosa lo posa sul tavolino prende il tubo con la sonda e che sonda decisamente più grossa di quella che usa frequentemente, comunque entra senza un minimo sforzo, era circa due centimetri di diametro lunga una quindicina. La mia paura non è il clistere, la puntura come si è deciso. Mentre l’acqua entrava nel mio intestino, mi chiede se vogliamo fare un tentativo, provare senza bucarmi, finito mi ha lasciato la sonda qualche minuto dentro muovendola anche per abituarmi, la toglie e mi lascia correre in bagno, durante la mia evacuazione, ha riordinato aspettandomi nudo sulla sedia, la cosa che mia meravigliato credevo di trovarlo pronto con la puntura, stava mettendosi della crema al suo gigio, rimessa a pancia in sotto sopra i cuscini e con delicatezza ha operato con la stessa crema Emla  il mio buchetto, provando ad entrare prima con due dita, via con l’operazione l’avvicinamento nella norma, devo anche ammettere che io mi tenevo aperte le culatte lui per distrarmi mi stuzzicava i capezzoli,  il primo centimetro entrato senza difficoltà, e poi tutto dentro un leggero dolorino quando la testa ha superato i cinque centimetri del mio canale. Mi aveva come volgarmente si dice rotto il culo Facendomi venire più volte cosa che non avrei mai immaginato e rimasto dentro per dieci minuti abbondanti se non quindici è venuto anche lui due volte per ringraziamento e prima di uscire come se non bastasse mi ha anche urinato con la scusa che serviva a disinfettare. Sono dovuta andare di nuovo in bagno e dopo un bidè ci siamo rilassati sul letto, lui con la cappella rossa come un peperone e dolorante ed io con la rosa che bruciava un pochino. Ci siamo addormentati per un’ora stanchi dalla fatica. Per cena si era deciso per una pizza con bibita, finiamo la sera a fantasticare sul nostro futuro.

                        La domenica mattina un po' di riposo per entrambi senza dover correre al lavoro, Piero che ha dormito sul divano sentendomi muovere viene in camera e mi fa mettere a pancia sotto mi abbassa il pigiama e mi controlla mi spalma della crema emolliente e mi infila un dito dentro in profondità procurandomi un orgasmo. Ferma non potevo stare allungo le mani e cerco il suo gigio ancora leggermente arrossato non dolorante. Finita la visita, ritiro la biancheria e preparo un piatto di pasta lui si riordina le idee, nel pomeriggio per le quattro deve essere a casa per preparare le Signore del terzo piano

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