Renata

  • Scritto da Violet il 31/12/2021 - 08:33
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I personaggi del racconto sono tutti dieciottenni.
Remo stava controllando le date dei suoi allenamenti per la settimana successiva, quando sentì un vociare intorno a sé.
Alzò gli occhi e vide una ragazza molto bella e delicata entrare in classe.
Lo colpì la grande somiglianza con un suo amico d'infanzia, che aveva perso di vista da molto tempo.
Incuriosito, alla prima occasione, chiese:
"Scusa, sei parente di Renato X?"
Il volto della ragazza si illuminò di un sorriso gentile, e rispose:
"Sono io Renato X, cioè lo ero... "
"Spiegami"
"È facile, man mano che crescevo, mi sono sentita sempre più a disagio nel mio corpo maschile: mi sentivo donna in tutto e per tutto... Soffrivo veramente tanto... Così ho deciso di iniziare una cura ormonale... E sono diventata Renata."
Poi:
"E tu chi sei?"
"Sono Remo Y"
"Remo... Remo... Che bello rincontrarti"
Fece il gesto di abbracciarlo, che non portò a termine.
"Cosa fai, adesso?"
"Vengo a scuola... Gioco in una squadra di rugby... "
"Remo, ti sei fatto proprio un bel ragazzone... "
"Anche tu sei molto carina"
"Grazie"
"E tu che fai?"
"Seguo un corso di danza classica e mi metto nei guai... Spesso"
"Perché?"
"Perché mi piacciono molto i ragazzi e quelli che sono disposti a venire con me, non sempre sono persone affidabili"
All'uscita da scuola ripresero le loro chiacchiere:
"Remo, hai una ragazza?"
"Ne ho avute un paio... Sono storie finite male..."
"E come fai, un ragazzone come te!"
"Quando ho soldi, vado con le puttane... Più spesso, quando non ce li ho... Vado al giardinetto, lì c'è sempre qualche fro... Omosessuale che vuole che vada con lui... "
"E ti fai pagare?"
"No, non m'importa dei soldi, ho solo bisogno di sfogarmi!" 
Le confidenze di Remo, produssero una certa eccitazione in Renata, che istintivamente si strinse al suo amico e sussurrò:
"Mi hai fatto venire voglia"
"Anch’io, ho voglia!"
Approfittando di un momento in cui non passava nessuno, Renata posò la mano sulla patta di Remo:
"Deve essere veramente grosso... È da quando ci siamo rivisti che desideravo farlo"
Remo le mise la sua grossa mano sulle natiche, ma lei disse:
"Fermiamoci, stiamo in mezzo alla strada... Domani i miei vanno a trovare dei parenti, la casa è libera... Se vuoi venire... "
"Verrò senz'altro" 
Il pomeriggio Remo suonò il campanello della casa di Renata.
Il suo abbigliamento metteva in evidenza il corpo muscoloso da culturista, mentre Renata era deliziosamente sexy.
Chiusa la porta, il ragazzo abbracciò la sua amica e stava iniziando a spogliarla, quando Renata disse:
"Aspetta, ho preparato il tè e un dolce, vorrei che li assaggiassi, poi faremo tutto quello che desideri"
E gli sfiorò la patta dei pantaloni.
Presero posto in un salottino e Remo prese a parlare dei suoi allenamenti e delle prossime sfide, Renata mostrava un sincero interesse per ciò che stava a cuore al suo amico.
Quando ebbero finito, la ragazza appoggiò il suo corpo contro quello di Remo:
"Sai Remo, ho tanta voglia... Anche tu"
In tono scherzoso:
"Tiralo fuori, o ti salteranno i bottoni"
Remo fece uscire il suo pene dai pantaloni, Renata commentò:
"Come è grosso... E bello"
La ragazza prese ad accarezzarlo dolcemente e ribadì.
"Adesso facciamo tutto quello che vuoi... "
Visto che Remo esitava, si inginocchiò davanti a lui e risucchiò in bocca quanto più poté della cappella, e la leccò con una sorta di dedizione. 
Mentre giocherellava con i coglioni del ragazzo, stava attenta a rallentare o interrompere l'attività della sua lingua, perché il giovane non venisse subito.
Finalmente il ragazzo emise getti di sperma che le riempirono la bocca e si riversarono sul viso e sul seno.
Mentre raccoglieva lo sperma con le dita e se lo portava alla bocca, cercava le parole per esprimergli la sua gratitudine.
Ripulì accuratamente il pene del ragazzo, e si strinse al suo corpo muscoloso.
Remo sentiva di nuovo crescere il desiderio per quella creatura così dolce e disinibita.
Quando il membro di Remo prese a erigersi di nuovo, lo accarezzò e col tono di una gattina in amore, disse:
"Remo ti piacerebbe mettermelo nel culetto?"
E gli mostrò le natiche.
"Sei sicura, potrei farti male"
"Forse... Ma lo desidero tanto... Questo ci aiuterà." 
Prese un tubetto di gel, col quale unse per bene il pene di Remo e disse:
"Passamelo sul culetto... Sul buchino... Mi piace anche sentire le tue dita dentro!"
Remo puntò la sua cappella sull'orifizio di Renata con un gesto deciso, la penetrò, la ragazza lanciò un grido ma poi si abbandonò alle robuste spinte del suo amico.
Le piaceva la sensazione di essere riempita, ed era lieta di sottomettersi al piacere di lui.
Ogni movimento del pene le strappava gemiti di piacere, finché il suo piccolo cazzo emise alcuni getti di liquido. 
Dopo poco la sborra di Renato le invase il retto, e rimasero uniti l'uno a l'altro senza parlare.
Ripresa un po' di energia, Renata disse:
"È stato bello essere di nuovo con te"
"Si, mi piace stare con te"
"Voglio essere la tua puttanella! Per sempre!"
"Per sempre... Per sempre"

 

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