Roberta ed il professore (Seconda parte)

  • Scritto da mikimark il 07/11/2022 - 21:51
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Con grande sorpresa ed imbarazzo lo vide dopo aver preso in mano il suo cell scattare una serie di foto. E proprio il suo peri rosa che lui le aveva prima levato e poi lanciato sulla sua scrivania era stato immortalato in imbarazzanti primi piani!

Ma prof! - sbuffò allora Roberta – Ma cosa fa? Fotografa le mie mutandine che mi ha levato?”

Sì! - sorrise allora lui – Vorrò in qualsiasi momento sempre poter ricordare tutto della bella Roberta! Anche il suo perizoma! Sì, anche quello! Bellissimo! Rosa, con quei pizzi... E soprattutto appena tolto! Da me, naturalmente, con enorme piacere!”

Lei gli mostrò la lingua sentendosi un po' umiliata. Per quello che lui le aveva appena ricordato. E che era appena successo! Lui le aveva tolto lo slip, senza chiederle il permesso...

Ricordare il mio peri... Anche quello... - sussurrò poi sospettosa la giovane donna con un filo di voce – Con delle foto? Quelle foto? Non capisco! Ma insomma! E adesso che hai immortalato le mie mutandine, cosa ne farai? Di quelle foto rubate...”

Voglio anche il resto, Roberta! Voglio te! Nuda! Così! Come sei adesso, qui! Tutta e solo per me!”

Ma Fabio! - urlò lei – Non capisco! Stai scherzando?”

Sono serissimo! - replicò subito lui – Il professor Silvestri vuole delle foto della bellissima liceale. Naturalmente così! Nuda!”

Ma Fabio! - urlò allora questa volta lei tutta affannata – Non se ne parla nemmeno! E neanche per scherzo! Assolutamente no! Non voglio! Mi vergognerei troppo, io... A farmi fotografare così! Nuda! Non sono mica una fotomodella a luci rosse, io! Ed io ho solo diciotto anni ed avrei anche un moroso che non sa nulla! E che non sei tu! E poi... Uffa! E poi non so se neppure sarei capace di farlo! Sì, insomma, di posare come tu vorresti! Così come sono adesso! Nuda... Io... Nuda! Non l'ho mai fatto, io! Capito, uomo depravato e perverso?”

Immediatamente dopo sollevò gli occhi spalancati al cielo e velocemente con un braccio si coprì il seno e con la mano dell'altro il triangolo peloso della sua farfallina!

Ma così facendo lei apparve ancora più bella, estremamente sensuale e tanto, tanto provocante! Lei lo capì immediatamente vedendo l'uccellone del professor Silvestri ingrossarsi ancora di più e svettare in modo parecchio provocante.

Ma Fabio! - sbuffò allora ancora lei – Ma uffa! Cosa mi combini! Io non volevo provocarti ancora di più! Desideravo solo coprirmi almeno un po! Proteggermi da quel maledetto cell che hai in mano! E certamente non ispirarti ed invitarti a fare quegli scatti che non voglio proprio!”

Ed invece così sei ancora più bella, Roberta! - le ribadì purtroppo per lei lui – Oh Roberta, sei ancora più sexy, così! Molto timida, un pochino imbronciata, parecchio imbarazzata ma... tremendamente ed indubbiamente nuda e bellissima! Sì, proprio così, con il tuo corpo completamente nudo catturato in tal modo per la prima volta con un semplice clic della fotocamera di un cell! Sarebbe per te il primo scatto della tua vita! Vero, Roberta?”

Oh sì, Fabio.... - gemette lei – E' la prima volta che qualcuno mi riprenderebbe così! Nuda...”

Lei allora si ammutolì per qualche secondo.

Ed io non lo vorrei proprio! Sarei molto imbarazzata e tanto in difficoltà! Lo vedresti anche tu e non sarebbero foto belle, no... Non sono mica una modella di nudo, io!”

Indifferente a quelle proteste lui a sorpresa fece clic. Il primo!

Ma nooooooo! - strillò allora prima e sbuffò poi ripetutamente Roberta – Ti avevo detto che non volevo, uffa! Lo cancellerai, vero? Quello scatto che mi hai rubato...”

Lui non rispose e riprese a scattare. Uno, due, tre... Tanti scatti... Roberta fu così immortalata sempre più imbronciata e continuando a tenere il braccio a protezione delle tettine ed una mano a nascondere la sua passerina! Troppo pelosa per non essere vista! Un pochino! I peluzzi nerissimi sbucavano infatti tra le lunghe e tese dita di lei!

E Roberta sbuffando sollevò sempre ad ogni clic, dopo aver spalancato i suoi bellissimi occhi azzurri, lo sguardo al cielo! Poi si lasciò pure andare a delle smorfie. Pure un po' buffe per l'imbarazzo che provava! In uno scatto socchiuse pure gli occhi mostrando pure del piacere piacere per quello che stava facendo! Ed alla fine, dopo l'ennesimo clic, mostrò al prof pure la lingua.

Finito? - sbuffò gemendo poi lei”Uno scatto vorrei dopo lo scatto che aveva catturato anche la sua bella lingua – Soddisfatto? Mi posso rivestire, ora?”

Girati! - le ordinò invece Fabio – Hai un culetto fantastico, Roberta!”

Ma Fabio! - sbuffò di nuovo lei – Mi dà fastidio che riprendi anche quello!”

Ma in silenzio e borbottando si girò.

Solo uno, eh! - ordinò lei girando il visino verso il cell pronto a scattare – Capito, Fabio?”

Favolosa! Catturata proprio così girata mentre parlava al fotografo e mostrava quel culetto meraviglioso. Da favola! La ragazzina sarebbe stata così tutta da inculare. E quei candidi segnacci ben evidenti sui rotondissimi glutei di lei completarono la visione tanto provocante del fantastico lato B di Roberta! Erano le tracce del suo pure microscopico slip del bikini da lei usato al mare! L'aveva protetta nelle parti più intime dai cocenti raggi del sole ma le aveva impedito l'abbronzatura integrale! Che pure lei, esteta quale era, forse non avrebbe disdegnato in qualche luogo protetto da occhi indiscreti! Quelli di amici o compagni di classe che molto volentieri si sarebbero goduti la visione del suo seno e della sua passerina!

Voglio uno scatto, Roberta... - le intimò lui – Vai ad incollarti alla libreria continuando a mostrarmi il culetto! Allarga ed allunga le tue belle gambe. E spalanca le braccia! Come se ti preparassi ad essere frustata!” “Ma Fabio! - protestò subito lei visibilmente preoccupata – Sei impazzito?” “Roberta... - insistette lui -Non fare i capricci, ora!”

Uno scatto, eh.. - brontolò allora lei – Uno soltanto!” Sbuffando si appiccicò ai libri di lui e si offrì al teleobiettivo come lui aveva gradito.

Con il culetto leggermente scostato dai libracci che probabilmente le infastidivano la fica, lei offri in particolare il suo rotondissimo culetto. Ma soprattutto dietro la schiena la candida sottilissima righetta lasciatale dal reggiseno e sul culetto il microscopico e bianchissimo triangolino prova dello slip del bikini! Sì, erano proprio le tracce del bikini che sempre lei indossava al mare per ripararsi dai cocenti raggi del sole e dagli indiscreti sguardi degli ometti!

Non prendi sole nuda al mare, tesoro? - curiosò il prof vedendo quel candido disegno del mini slip sul culetto di lei – Mi sembra proprrio di no...”

No, uffa! - replicò lei stizzita lei – Lo sai bene che non mi va farmi vedere nuda da nessuno! E poi sono affari miei!”

Il professor Silvestri sorrise e fece partire un'altra scarica di clic. La vide irrigidirsi. La infastidiva evidentemente che qualcuno vedeva ed immortalava quello che lei non aveva mostrato mai a nessuno al mare!

Anche quell'improvviso turbamento piacque al prof e lui pensò di rincarare la dose.

Rilassati, Roberta! - la invitò allora lui con voce suadente – E adesso piegato in avanti come se tu dovessi raccogliere un fiorellino nel prato del tuo giardino! Ed allarga un pochino quelle lunghissime e bellissime gambe che ti ritrovi!”

Ma Fabioooooo! - esclamò subito lei intuendo la posizione che lui voleva lei assumesse – Io non ho un giardino! Sei un porco ed un depravato! Mi da fastidio, così. Alla pecorina mi vuoi mettere, vero? E neppure posso controllare quello che fai!”

Ma signorina Roberta! Sa benissimo quello che sto per farle! - insistette lui – Coraggio!”

Ma io non lo voglio, questo!”

Roberta! - alzò allora la voce lui – Non faccia così con me!”

Lei non replicò e si piegò. Come lui aveva preteso ed allargò pure le sue lunghe ed affusolate gambe! Ma sfidando l'ira del prof lei subito pure allungò dietro la schiena un braccio ed allargando le dita della mano tentò di coprire i suoi due forellini più intimi. Lei, anche se ingenua, ben immaginava come e cosa da dietro in quella posizione indubbiamente oscena lei avrebbe potuto offrire al prof in totale e meravigliosa visione!

Ma Roberta non voleva proprio mostrarsi così! E pure farsi fotografare, così! In quella posa! Ma uffa! Lei era ancora pure vergine! E proprio per questo, insieme a tutto l'imbarazzo che lei giovane donna non sarebbe riuscita a nascondere al teleobiettivo, quelle foto sarebbero state senza dubbio particolarmente pregiate ed apprezzate dall'uomo così curioso e cattivo! No, il professor Silvestri non si curava proprio dell'imbarazzo di lei!!

Lui accettò inizialmente quella posizione così goffamente assunta da Roberta, illudendo l'ingenua ragazzina che lui non avrebbe preteso molto presto di più! Tutto l'imbarazzo e il disagio ben evidenziati dalla giovane donna costretta in quella posizione cosi difficile da sopportare per lei furono ben avvertiti e catturati negli scatti fotografici! E fu così giustificata la serie di clic che a Roberta sembrò interminabile! Rivelandosi preziosa e tutti da gustare in futuro. Per lui!

Ma molto presto con un tono che non ammetteva repliche Fabio le impose quello che lei aveva temuto e tentato inutilmente fino ad allora di evitare.

Via la mano, ora! - le intimò infatti lui – Voglio vedere tutto e per bene!”

Ma Fabio! - piagnucolò allora lei – Non voglio così... Non fotografarmi anche così! Ti prego... No! Non voglio...”

Roberta! - la bloccò con tono severo ed impietoso il professor Silvestri che le sembrò diventare malvagio oltre che perverso – Io non sono il tuo moroso e neppure uno di quei ragazzini che in passato hai sempre maltrattato! Divertendoti ed umiliandoli senza pietà!”

Ma Fabio.... - sospirò solamente lei - Perché mi fai fare anche questo?”

Lui non rispose e lei molto lentamente spostò la sua mano che fino ad allora aveva protetto gelosamente la sua fica e il suo ano!

Ecco professor Silvestri! – sussurrò allora lei con un filo di voce – Va bene così? Si vede bene? Tutto?”

L'uomo non rispose ma lei sentì distintamente partire una nuova raffica di clic. Tanti, a raffica ed impietosi.

Sei bellissima, Roberta! - lo sentì poi sussurrare evidentemente soddisfatto di quello che stava facendo – Fantastica così, alla pecorina! E quei peluzzi nerissimi che incorniciano i tuoi buchini ancora così stretti! Come sei bella Roberta! E pure così pelosa!”

Ma Fabio! - brontolò allora ancora lei – Ma cosa dici!”

Mai fotografato così una giovane donna! - insistette lui con un certo orgoglio – Sì, vergine e così proprio fantasticamente pelosa! Ma curatissima! Mi sembra di sentire il tuo profumo di vergine!”

Ti prego, basta! - quasi piagnucolò allora la bella Roberta sollevando lo sguardo al cielo - Fermati, ora! Basta!”

Lui invece non volle ascoltarla. Si spostò di lato per riprenderla sempre alla pecorina ma lateralmente ed un po' da lontano in campo lungo. Ma com rapide zoomate si sbizzarrì nel catturare in alcuni scatti anche le sue tettine che libere leggermente ondeggiavano e ballonzolavano. Con i suoi capezzoloni belli, rosa ed appuntiti. E pure il suo culetto appena un po' sollevato ed inarcato! Tutto splendido! Cme le foto che immediatamente scattò anche in quella posa.

Ma poi lui in silenzio tornò alle spalle di lei e con il suo cellulare si avvicinò al suo culetto. Fino quasi a sfiorarlo.

Oh no, Fabio - quasi urlò Roberta - Non fare così, ti prego! Cosa vuoi farmi? Cosa vuoi ancora fotografare? Cosa vuoi ancora farmi fare?”

Lei lo capì qualche secondo dopo quando sentì partire i primi clic. Il professore volevo concludere quella serie di fotografie con dei meravigliosi primi piani! Devastanti per l'intimità della giovane donna!

Non ti scappa forse la pipì? - le chiese allora lui sfrontatamente – Non preoccuparti per la mia presenza! Non trattenerla!”

Nooooooooo! Noo, no ed ancora no! - strepitò la ragazzina furiosa – Non mi scappa la pipì e se anche dovessi farla non lo mostrerei a te come lo faccio! Capito?”

Il professore non replicò ma si avvicinò ulteriormente.

Oh no! Fabio, non voglio così! – quasi urlò di nuovo lei – Non voglio così! Mi vergogno troppo!”

Ma fu tutto inutile perché la raffica di clic inondarono il suo culetto. Primi piani della sua farfallina e del suo ano. Da dietro. Da vicino, vicinissimo!

Ma professore! - sbraitò allora lei ed a fatica tenuta ferma da lui – Così non lo voglio!”

Ma come sempre lei si arrese ed i flash completarono la perfetta riuscita della ripresa delle intimità della giovane donna!

Lei, infastidita dopo alcuni scatti sbuffò. “Basta, Fabio! - brontolò subito lei – Non mi piace così! Essere fotografata in questa maniera proprio lì! Ma uffa! Non mi va! Hai capito?”

Lui imperterrito continuò incurante delle lamentele di lei che visibilmente alterata con gli occhi sgranati scrutava il soffitto.

E adesso, Roberta, rilassati... - le disse poi il professore sempre più eccitato ed in tiro – Siediti sul divano e mettiti comoda!”

Comoda? E rilassarmi? - gemette lei – Come potrei? Così nuda davanti a te con quel cellulare in mano che mi scruta e mi tormenta! E tu hai certe idee!”

Stai tranquilla, Roberta! - cercò di calmarla lui - Sei così bella anche se un po' imbronciata! Anzi, lo sei ancora di più!” ”Ma Fabio! Mi stai agitando ed innervosendo con quegli scatti a raffica, uffa! - protestò di nuovo lei – Non sono abituata a fare certe cose, io! Uffa!”

Signorina Roberta! - sbottò allora lui – Ed io non sono il suo morosetto sciocco e cornuto! No, io no! E non sono condannato da lei all'autoerotismo!”

Ma professore! Cosa dice! - piagnucolò allora la ragazzina – Cosa vuole dire con questo?”

Lui non le rispose ma con tono severo le intimò di assumere la posa da lui tanto desiderata. Dal primo istante quando l'aveva vista apparire sull'uscio della sua mansarda.

Stenditi comoda sul mio divano! E apriti tutta! Sì, spalanca quelle tue belle gambe! Ti voglio riprendere proprio così. Tutta adagiata e comodosa sul mip divano! Ed a gambe larghe, spalancate! Capito, Roberta?”

Ma daì, Fabio! - trasalì lei a quelle parole - Cosa mi vuoi far fare ancora! E come vuoi che mi metta! Non costringermi a fare una cosa che non voglio proprio fare! Non sono una puttanella, io! Mi vergogno a mostrarmi così! E tu non sei neanche il mio uomo! Uffa!”

Ma detto ciò scivolò in silenzio e lentamente un po' in giù sullo schienale in pelle del divano di lui! Lei stava ancora una volta ubbidendo! E non sapeva perché lo stesse facendo! Si umiliò ancora una volta allargando le lunghe gambe e mostrando a lui di nuovo la lingua. Un attimo prima però di coprirsi di nuovo le piccole mammelle con un braccio e la fica nerissima e riccioluta con una manina.

Ti basta così? - lo implorò lei tra un sussurro ed un genuto – Ti prego, Fabio...”

Lui non rispose. Era troppo bella Roberta! Anche così! Nuda, costretta a essere così spalancata e con quell'espressione del suo visino che mostrava tutto il suo imbarazzo e tutto il suo disagio. E proprio così lei fu immortalata! Partirono gli scatti. Tanti, rumorosi e senza pause. Lui non le diede tregua! E lei ad ogni clic emetteva un piccolo sospiro! Non le piaceva proprio essere fotografata così! In quella posa così oscena!

Ma lui sapeva che quella posa anche se bellissima sarebbe stata solo quella iniziale che anticipava quella successiva. E lo sapeva bene anche lei e per questo Roberta era sempre più agitata!

E adesso via quel braccio e quella manina! - le ordinò infatti lui quando si esaurì l'ultima raffica di clic che l'aveva ripresa mentre goffamente tentava di nascondere con una mano il suo sesso spalancato e vergine al teleobiettivo del cell – Roberta ora mostrami tutto! Voglio riprenderti tutta nuda ed a gambe ben larghe! Sì come una puttana!”

Ma Fabio! - quasi piagnucolò allora lei – Non dirmi queste cose! Lo sai che io non lo sono. Sono solo una giovane donna che si è forse fidata troppo di te! Così gentile e così diverso dai ragazzini finora conosciuti! Anche di Francesco, il mio moroso. Lo è ancora ma mai avrei fatto con lui le cose che sto facendo ora! Con il professor Silvestri! O, se preferisci, con te... Fabio! Ma sono tanto in difficoltà ora!”

Lei emise allora un lungo sospiro. Con finta noncuranza ma arrossendo tantissimo, lentamente e con estrema cura si raccolse i lunghi capelli dietro la nuca! E lo fece con entrambe le mani! Sì, ancora una volta aveva ceduto ed ubbidito! A lui, il professor Silvestri!

Va bene così? - sibilò lei con un filo di voce – Ti piaccio così, vero? Come una puttana...”

Non finì di sussurrare e sentì partì l'ennesima raffica di clic. Con i flash che la inondarono e la resero ancora più luminosa e... bellissima!

Presto Roberta diede dei chiarissimi segni di insofferenza. “Basta? - miagolò allora lei – Mi hai ripresa abbastanza, mi pare! Anche così... Troppo!”

Come risposta lui si avvicinò al suo corpo. Come aveva fatto prima quando lei era stata costretta a mettersi alla pecorina! In quella posizione così fastidiosa per lei. Ma adesso la ragazzina era obbligata in un'altra posizione! Ancora più difficile da sopportare ed accettare per lei.

No, eh! – strillò subito lei intuendo come volesse lui riprenderla – Proprio così no! Non voglio!”

Io invece sì! - strepitò visibilmente spazientito lui un po' ansimando ed avvicinando senza pietà il cell alla fica di lei già ben spalancata – Voglio immortalare la tua bellissima passerina! E le sue labbra! Le grandi e le piccole. E tutto il resto che mi permetterai di vedere!”

Ma nooooooo! Dai, Fabio, ti supplico di non farlo! - strillò lei – Lo vuoi fare perché io sono ancora vergine, vero?”

“”Sì, dolce Roberta... - lo ammise candidamente il professore - Hai una giovane fica troppo bella!”

Roberta rimase per qualche secondo in silenzio e lui la sentì improvvisamente un po' ansimare e gemere.

I dubbi del professor Silvestri scomparvero quando notò un meraviglioso luccichio tra le grandi labbra di lei ancora ben strette. La fica di Roberta si era bagnata! E la ragazzina non era riuscita a nascondere all'uomo quel suo lieve ma dolcissimo piacere che stava provando! Erano state troppe e soprattutto troppe violente le emozioni provate dalla giovane femmina indubbiamente già donna!

Ti piace, vero? - chiese allora il professore alla giovane studentessa – E ti piace proprio tutto! Il professor Silvestri, il suo uccello, e quello che l'uomo ti sta facendo fare... Sbaglio?”

Oh Fabio – rispose lei con un filo di voce – Cosa dici... Non trattarmi così!”

Me ne sono accorto sai! - aggiunse allora lui alludendo senza pietà a quelle meravigliose goccioline dell'umore di lei che lui aveva visto e tanto apprezzato – Sei troppo donna e femmina, Roberta!”

Oh, professore! - esclamò allora lei e coprendosi il volto mostrando ancora una volta tutta la sua vergogna – Ha visto anche quello? No! Non volevo e come mi vergogno di quello che ha visto! Sono cose mie! Intime!”

Come lo è la tua fica! - aggiunse ancora lui – Troppo bella così!”

Fai presto, Fabio! - lo implorò allora lei evidentemente in totale confusione e desiderosa di porre fine a quel piacevole supplizio – Scatta, allora! Sì, scatta, ma fai presto... Quello che volevi tu! E proprio come lo volevi, tu...”

Lei sollevò lo sguardo al cielo, emise un lunghissimo gemito ed affondò le sue unghie nella coscia di lui. Ma soprattutto non riuscì più a controllarsi e scoppiò in un violento orgasmo. Spruzzò i suoi umori e li sentì colare giù tra le sue cosce spalancate! Come mai le ero successo prima in vita sua! E disperata sentì distinta anche la raffica di clic e lo scatenarsi dei flash che immortalarono quei suoi momenti così intimi e privati! Tante, tante foto scabrose le avevano rubato proprio quei suoi momenti cosi segreti. E la sua passerina così indifesa, così scrutata ed indagata nella sua intimità. E soprattutto ancora così vergine!

Oh Fabio! - gemette allora ancora lei – Cosa mi hai fatto fare! E cosa mi hai rubato!”

Fabio non rispose, pure lui un po' frastornato per quello che aveva visto e fotografato. Non aveva mai gustato un simile orgasmo di una giovane donna!

Finito? - sussurrò ancora lei quando sentì bloccarsi l'ultima raffica di scatti – Sono stata anche brava? O solo bella?”

Sei stata fantastica, Roberta!”

Posso rivestirmi, ora? - chiese lei timidamente – Mi sembra che ti ho soddisfatto abbastanza, Fabio! E mi vergogno di rimanere ancora nuda qui ed in queste pose!”

Il professor Silvestri rimase in silenzio per qualche secondo.

Poi si sollevò dalla posizione nella quale aveva immortalato la bella Roberta nell'ultima serie di foto. La più scabrosa, ma anche la più vera e sofferta.

Non lo sarebbe più stata dopo quella che lui però ebbe improvvisamente intenzione ancora di fare. Con soggetto ancora la bellissima ragazzina!

Ma lui sapeva che non sarebbe stato facile convincere la bella Roberta ad accettare anche quella serie di scatti con quel tipo di foto che lui fortemente voleva.

Fabio ben ritto in piedi con le gambe un po' allargate iniziò con il mettere il suo sesso sempre ben eretto ed urlante proprio davanti al bel visino di lei che sollevatasi dal divano stava per recuperare la mutandina ed il reggiseno. Voleva rivestirsi la ragazzina! Ignara di quello che stava per accaderle. Ancpora!

Ma dai, Fabio! - sbuffò allora lei sgranando però gli occhi vedendo in primo piano quell'uccello con il quale aveva già tanto fantasticato – Ora basta però! E comportati bene con la tua giovane ospite che potrebbe essere la tua scolara!”

Signorina Roberta - esordì allora lui serissimo – Le piace vero, il mio uccello!”

Ma professor Silvestri! Fabio... - mormorò lei pensando segretamente a tutte le volte che lei in casa sotto la doccia o nel suo lettino lo aveva sognato fino a a raggiungere anche quei piccoli paceri – Ma che domande mi fa! Non è bello quello che mi chiede e mi imbarazza pure un sacco, sa! Uffa! E cosa vorrebbe che io le risponda?”

Lui allora con lentezza le raccolse i capelli dietro la nuca. Lei, socchiudendo gli occhi per il dolce e gentile gesto di lui, piegò di lato il suo bellissimo volto. Sempre vicina e quasi incollata al sesso di lui. Ne sentiva forte anche per la prima volta l'odore! Di maschio! Ed a le sembrò di essere una gattina che faceva le fusa al padrone.

Con l'altra mano Fabio le accarezzò piano la fronte, gli occhi, le guance sempre rossissime e poi, alla fine e con un dito, le sue labbra rosse e carnose! Il risseto non c'era più...

Lei lo guardò un po' sorpresa per tutta quella dolcezza. Indubbiamente molto piacevole. Era sempre una donna, lei! E quella dolcezza con tutte quelle carezze non la lasciava indifferente! Anzi! Le combinava guai, la sotto! Nel suo tesoro ben stretto ed ora di nuovo nascosto! Non avrebbe proprio voluto che lui rivedesse certe cose! Come quelle che aveva appena visto! Ed uffa! Quell'uccellone proprio davanti ai suoi occhi! Così grande e pieno! Di forza, di energia, di irregrenabile desiderio! Ancora!! Sì, da vero maschio quale Fabio era!

Roberta... - sussurrò di nuovo lui notando l'apprezzamento di lei per quello che stava succedendo – Vorrei sapere...”

Mi dica professor Silvestri... Cosa vuole sapere ancora di me che non sa?”

Intanto se la bella Roberta preferisce il professor Silvestri o Fabio?”

Lei sorrise per quella strana domanda. Ma non tardò nella risposta che lui in realtà gia conosceva.

Del prof mi piacciono le parole ed i pensieri. Ma di Fabio adoro il suo corpo!”

Ma ti fidi di entrambi, vero?”

Sì, non avrei fatto certe cose se non mi fossi fidata! Ma i due maschiacci sono tutti e due un po' sporcaccioni. Eh sì! Tanto sporcaccioni!”

L'uomo continuò ad accarezzare lentamente e con gran maestria i capelli della giovane donna! Che apprezzando quelle tenerezze sospirava socchiudendo sempre di più i suoi enormi occhi azzurri. E lo fece in silenzio raggomitolandosi ed accucciandosi ancora tutta nuda sul petto e sul ventre di lui. Tanto pelosi! Ma a lei tanto piaceva. Come era femmina, la ragazzina ed alla perenne ricerca di dolcezza e tenerezza. Da parte dell'uomo che continuava a guardarla, ammirarla ed apprezzarla! Come lo dimostrava quell'uccelone così in tiro e prepotente nelle sue dimensioni!

Ma lui ritenne allora giunto il momento di forzare di nuovo un po' la ragazzina che stava tradendo ancora una volta tutto il suo piacere che stava provando. E pure il suo raggiungimento dell'estasi mentre era avvolta dal forte e muscoloso corpo di un uomo! E lui, Fabio, era un vero uomo!

Ti è piaciuto vero mostrarti nuda? - E vedere anche me nudo...”

Sì, lo confesso... - ammise lei firmando la sua condanna – Un pochino sì e tu te ne sei anche accorto! Mi pare... E non mi era mai successo così... No, Fabio! Proprio no! Mai...”

Vorrei ancora una foto, Roberta... - provò ad iniziare lui nell'opera di convincimento della bellissima Roberta – Molto diversa dalle altre...”

Ma Fabio! - sospirò lei sinceramente preoccupata ed ansiosa – Mi hai scaricato addosso una infinita serie di foto! Anche nuda! E uffa! E come nuda!”

Mai insieme, vorrei! - aggiunse sibillino lui – Noi due, insieme...”

Non capisco, Fabio... Insieme? Mi hai fotografata tu, sai! E sei stato anche il primo, a farloi... E tu lo sai bene anche che io non sono la tua morosa... Fd è stato proprio per questo farmi riprendere da te come ben sai! No, professor Silvestri! Lei non è proprio il mio uomo! E per questo mi sono tanto vergognata!”

Hai mai avuto rapporti orali con un uomo? - le chiese allora lui repentinamente ed interrompendola bruscamente – Hai mai amato il pene di un uomo con la tua bocca? E' piccolina, ma carnosa e sicuramente tanto accogliente..”

Ma Fabio! - strepitò lei – Ma noooo! E lo sai benissimo che io certe cose non le ho mai fatte!”

La vide poi spostare piano il capo ed accennare ad un lento segno di diniego del suo visino. Scuotendo però un pò con stizza la sua folta capigliatura, riccia e nera! Come lo era il pelo della sua meravigliosa fica!

Il prof la vide un po' troppo agitarsi ed aumentò le carezze. Continuò a sussurrarle parole dolci nell'orecchio sapendo quanto lei le gradisse e la facesse andare sempre di più in confusione. Ma contemporaneamente e lentamente Fabio le avvicinò piano ma con decisione per la prima volta l'uccello al volto!

Roberta iniziò ad agitarsi ancora di più ed pure a sbuffare. Ma molto presto si calmò.

Ma prof Silvestri! Cosa mi dice! E tu, Fabio! Cosa mi combini! E cosa mi fai!”

La giovane donna era andata evidentemente già in confusione! Quel tono sempre più remissivo di lei lo dimostrava.

Voglio quelle foto! - quasi urlò allora l'uomo – Presto! Adesso!”

Quale foto? - chiese lei con un filo di voce già sospettando la risposta – Ancora una foto? E così diversa dalle altre... Noi due, insieme...”

Oh sì, Roberta! Proprio noi due! Ma insieme! - quasi strepitò il prof al culmine della sua eccitazione – Con il mio uccello dentro la tua bocca!”

Oh noooo! - rispose subito lei agitatissima – Ma Fabio! Non puoi chiedermi anche questo! E proprio adesso? Qui? Così?”

Sì, adesso! E voglio anche una tua foto proprio mentre felice lo fai! - continuò ad urlare lui evidentemente tantissimo su di giri immaginando la ragazzina in quella posa così scabrosa anche per lei – Il tuo primo rapporto orale, Roberta! Ed anche fotografata per la prima volta mentre lo fai! Sarà una foto meravigliosa! E tu bellissima con il mio uccello nella tua piccola bocca faticosamente spalancata!”

Ma uffa! - brontolò subito lei – Io, io... Certe cose non le ho mai fatte! E lo sai bene!”

Preferisci farlo con il professor Silvestri o con Fabio?”

Rimase silenziosa per qualche secondo in quella difficile e strana per lei meditazione.

Fabio... - rispose poi lei sommessamente levando ogni dubbio all'uomo che le stava davanti – Ma io non so se sono capace di farla quella cosa! E soprattutto come lo vorresti tu, uffa Con il tuo coso in bocca! E pure fotografata! Che vergogna!”

Il pompino? - le chiese lui ridacchiando – Si chiama così sai...”

Ma uffa, Fabio! Lo so! - replicò lei stizzita – Ed io sono giovane ma non una puttanella!

Lui aumentò le carezze che divennero sempre più profonde ed audaci sul suo corpo rimasto sempre magnificamente nudo. Come le parole che lui pure le sussurrò nell'orecchio! E così lei gemette e sospirò sempre di più.

E lei, improvvisamente godette di muovo senza ritegno e bagnando le sue cosce rimaste ancora spalancate e ben in visione per l'uomo. E pure sporcò in maniera imbarazzante la pelle pregiata del divano del prof. Che vergogna e che imbarazzo provò così la ragazzina! Così completamente in balia dell'uomo che le stava davanti e pure da lui ormai totalmente sottomessa.

Oh sììì! Brava, Roberta! Sei bravissima a farlo così Mentre ti guardo! - le sussurrò lui - Fai pure le tue cosine! Mi piace proprio tantissimo vedertele fare, sai!”

Ti odio! - gemette lei con un lungo sospiro e diventando ulterirmente paonazza in volto – Sììì! Ti odio quando mi dici queste cose! Non sono una puttana, io! Come le tue amanti, uffa!”

Oh Roberta non dire cose che sai bene che non sono vere! - la rimproverò subito lui – Sono delle donne a cui piace fare certe cose! Come te...”

La ragazzina brontolò ancora un pochino ma poi....

Scusami Fabio! - chiese perdoni lei – E adesso? Mi devo forse anche far perdonare?”

E adesso apri solo la tua bocca, Roberta! - le ordinò allora lui appoggiando il suo glande già viola sulle labbra di lei ancora serrate – E' giunto il momento!”

Lei sgranò gli occhioni azzurri. “Va bene, Fabio! Va bene... – gemette ancora lei subito dopo con le labbra socchiuse - Ma fai presto! Solo due scatti, ti prego! Mi vergogno troppo! Fotografata anche così, uffa! Mentre la faccio! Questa porcheria! Piace tanto a tutti gli uomini, vero? Ed anche a te, mi pare! Ma io... Ma io non so se saprò farlo come tutte le altre lo fanno! Non l'ho mai fatto, io! Uffaaaaaaaa!”””

Ma tu sei troppo bella, così, Roberta! E lasciati andare ora e non pensare a come lo fanno le altre! Vedrai che il tuo istinto di femmina ti aiuterà! E pure io ti aiuterò, se sarà necessario...”

Ma tu... - contiinuò lei a sbiascicare con la bocca ancora semichiusa – Ma tu non venire, eh! Ti supplico! Insomma! Non spruzzarmi in bocca la tua robina!”! Delle amiche mi hanno detto che il vostro seme è cattivissimo e puzza. Una mia compagna di classe lo ha pure vomitato. Ti prego, no! Non vorrei anch'io vomitare sperma! Qui, adesso, a casa tua e sul tuo divano in pelle!”

E poi tu mi hai promesso di farmi solo un paio di scatti! Forse uno solo? Insomma... Solo qualche foto! Ma tu mi hai detto anche di noi due... - aggiunse ancora lei con un sospiro a voce bassa, molto bassa per confessare la sua speranza in una realtà che non c'era - Come se noi due fossimo magari morosi... Una coppia...”

Prometto! - disse invece ancora subito lui - Solo foto del mio uccello dentro la tua boccuccia! E no, non ti sborrerò in bocca! Non qui, e non adesso...”

Lei non riuscì a nascondere un po' di delusione prima e di sorpresa poi a quelle parole. E pure una certa curiosità che rimase allora tale.

Ma, purtroppo per lei, il professor Silvestri le piaceva proprio troppo!

Ed allora, subito dopo, lei lo fece. Aprì la bocca. Sarebbe stato quello il suo primo pompino! Timidamente prima quasi socchiuse la sua bocca solo un po', poi la spalancò completamente! Senza porsi più limiti! Come lui voleva! Il professor Silvestri colse l'attimo ed immediatamente le infilò l'uccello in bocca forzandola! Togliendole quasi subito la possibilità di respirare!

Per Roberta fu subito un disastro! Lei aveva la bocca piccola e subito con quel cazzo enorme in bocca si lamentò rumorosamente tra gemiti e sospiri.

Aprila, ragazzina! Aprila tutta la tua piccola boccuccia! Solo allora scatterò le foto. Quando l'avrai tutto in bocca! Oh sì! Proprio tutto e fino in gola!”

Più lui premeva ed urlava e più lei gemeva e si lamentava. Fu l'inizio di un un pompino molto sofferto per lei! Molto piacevole e fantastico per lui!

Lei faceva tanta fatica! Ma presto ascoltando i suggerimenti di lui lei allora più possibile allargò la sua bocca fin quasi a deformarla. Le fece male questo anche perché lui con le forti mani dietro la nuca l'aveva imprigionata e le premeva l'uccello tutto dentro. Fino in gola e fino a farle male. Il dolore divenne evidente sul suo volto.

La ragazzina era allora proprio sconvolta e pure stravolta. No! Non l'avrebbe proprio mai immaginato quel supplizio! E quasi irriconoscibile tra le smorfie di dolore che stava provando e che lei non riuscì a nascondere sul suo sempre bellissimo visino!

Solo allora lei sentì partire gli scatti delle foto. Insieme ai suoi lunghissimi gemiti e lamenti che durarono sempre di più. Uno, due, tre, cinque e forse per dieci volte i flash la illuminarono per renderla ben visibile alla fotocamera del cell. Con tutte le sue smorfie che sempre di più aumentarono.

Soprattutto quando lui sporcò la bocca di lei con le sue tre fatidiche goccioline di liquidissima ma pestilenziale sborra. Quelle che hanno sempre anticipato la gran sborrata del maschio! Ma questo, la ragazzina, non lo sapeva e ne fu atterrita temendo che lui non mantenesse la promessa fattale di non schizzarle questa volta in bocca!

All'espressione di disgusto da parte di lei per il suo primo assaggio del seme di un maschio si aggiunse il suo sguardo di invito a far cessare quell'interminabile serie di scatti. Uffa! Lui le aveva promesso che non avrebbe sborrato e non l'avrebbe fatta bere!

E così fece l'uomo mantenendo la promessa fatta alla ragazzina. Fabio estrasse infatti il suo uccellone già un po' umido dalla bocca di lei e la accarezzò in segno di gratitudine per quello che lei gli aveva appena donato! Ancora più apprezzato perché tutto era stato fatto da lei per la prima volta!

I due rimasero a lungo in silenzio.

Anche se non aveva goduto con un suo devastante orgasmo, l'uomo era stato appagato dall'aver potuto godersi proprio per bene la ragazzina! Per la prima volta nuda! E quelle foto, poi! Lei aveva accettato, dopo essersi mostrata nuda in tutte le pose che lui aveva da lei voluto, anche di posare sempre nuda in quelle stesse posizioni anche davanti al teleobiettivo! E pure soprattutto nel suo primo sofferto rapporto orale!

Anche Roberta rimase a lungo in silenzio. Ancora visibilmente sconvolta per tutto quello che aveva appena vissuto. Nulla le era stato estorto ma egualmente le voglie del professore oltre al piacere le avevano procurato tante difficoltà, ansie ed imbarazzi. Ma la sua fica era ancora fradicia e pulsava.

La prossima volta ti proporrò la seconda parte della lezione! - riprese poi a parlare il professore - Se lo vorrai, dolce Roberta. Sei libera di finire anche qui la nostra serie di lezioni di recupero. Molto private... E per te molto utili. Ma pure piacevoli, mi sembra di aver capito...”

Roberta, visibilmente ancora tanto turbata ed in chiara confusione, non rispose. Si rivestì velocemente e se ne andò in silenzio chiudendo piano dietro di sè la porta della mansardina del prof.

Uscì dalla casa del professor Silvestri confusa ed in totale stato confusionale. Ma eccitata e con il suo sesso ancora umido e tanto agitato. Fradicio!

Fece fatica a rendersi conto di tutto quello che le era appena successo nel salottino del prof trasformatosi anche alla fine in un set fotografico! Con lei timida ma consenziente modella di nudo! E pure integrale! Eccome! Anche se lei non le aveva mai fatte quelle cose... E come si vergognava ora di essere in quelle condizioni! Ma non voleva confessarselo!

Ma aveva anche paura di come lei si era troppo facilmente arresa alle voglie di lui. E sì, uffa! L'uomo era riuscito a farla spogliare e mostrarsi proprio completamente nuda. Come lui aveva voluto e trovando in lei solo una timida resistenza per la vergogna che aveva sempre provato! E pure in tutte le pose che lui aveva gradito! Anche quelle più scabrose e così difficili per lei da accettare.

Ma lui non si era fermato lì! E lei poi gli aveva anche permesso di fotografarla. Sempre nuda ed ancora una volta proprio come lui aveva desiderato! E quelle foto finali, poi... Quelle nelle quali lui aveva voluto mostrare anche se stesso! In tremendi primi piani lui aveva voluto esibire il suo enorme uccello nella sua piccola bocca che lei faticosamente ed un po' dolorosamente si era fatta riempire da quel sesso enorme e non più da ragazzino! Che vergogna! Farsi fotografare con il suo uccellone nella sua bocca! E proprio su quegli scatti gli vennero pure certi pensieri molto inquietanti. Chissà quanti maschietti avrebbero voluto vederle quelle foto! I colleghi di lui, i suoi compagni di classe... Ma uffa! Lei si era fidata! Completamente. E sperò di non doversene mai pentire!

Tutti questi pensieri si affollarono vorticosamente nella sua mente quando rientrò a casa. Mamma e papà erano al lavoro. Lei scappò nella sua cameretta e lì volle spogliarsi. Sì, volle mettersi di nuovo nuda. Come se lui fosse lì, nella sua stanza! Abbracciò allora e strinse forte forte il suo peluche preferito che tante volte era stato il testimone fedele e silenzioso delle sue gioie vissute nei suoi orgasmi da giovane donna! Sempre tristi e solitari... Prima che apparisse lui, il professor Silvestri! Fabio... E quanto e come lui l'aveva fatta godere! Lo pensò ancora una volta. Prima di assopirsi. Sfinita!


 

continua


 

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