È una calda mattinata borgo di San Virgilio (nome di fantasia).... La vita scorre tranquilla e serena, senza stress.
Nei vicoli non passano quasi mai macchine, solo qualche bicicletta o qualche ape ogni tanto.
Pochissime persone risiedono in paese, la maggior parte si è trasferita nelle città, soprattutto i giovani, infatti rimangono in paese solo gli anziani abitanti e qualche sparuta famigliola che si è trasferita per fuggire dalla vita frenetica delle grandi città.
Sono ormai piu di 2 mesi che Vale e Giancarlo si sono trasferiti a vivere qui, riprendendo possesso del vecchio casale di un lontano parente di Giancarlo. La scelta, che a tutti i loro conoscenti è sembrata folle, è scaturita naturalmente quando hanno scoperto di aspettare un figlio...
Nauseati da quella che sarebbe potuta essere la sua vita fra il grigio cemento hanno lasciato il lavoro, venduto casa e sono scappati in questo paradiso....
La loro vita ora è scadenzata dai ritmi della natura, dalla semina e dal raccolto, dagli animali da cortile, insomma una vita semplice ma ricca di soddisfazioni.
Giancarlo per lo più si occupa dei lavori manuali che al momento riguardano principalmente la ristrutturazione del casale, la rimessa a nuovo delle staccionate e dei recinti per gli animali e la preparazione del terreno per la semina del prossimo anno. Per troppo tempo il casale è rimasto abbandonato!
Vale, nonostante il pancione, fa quello che può per aiutare, principalmente si occupa di dar da mangiare a galline, oche e tacchini, di preparare da mangiare, lavare i panni, etc.
Il loro obiettivo è quello di diventare prima possibile autosufficienti. Ovviamente vivendo in un piccolo borgo semi disabitato e molto lontano da centri abitati il modo piu semplice per procurarsi generi di prima necessità è il baratto. Lo spirito comunitario degli abitanti è fortissimo e tutti si aiutano l'un l'altro... Vale e Giancarlo sono stati accolti benissimo dai loro nuovi vicini che li hanno aiutati in ogni modo sin dal loro arrivo.
La maggior parte dei vicini hanno aiutato Giancarlo con i lavori di ristrutturazione e le mogli hanno aiutato vale a imparare come gestire la vita quotidiana in campagna...
Come dicevamo è una calda e soleggiata mattinata e nel vecchio casale isolato Vale si appresta a dare il mangime ai polli... Vivendo isolata Vale gira praticamente sempre quasi nuda... Questa mattina, indossati i suoi stivali di gomma verdi alti fino al polpaccio e una bandana in testa per raccogliere i capelli, Vale si dirige verso il pollaio con il secchio di mangime... Dopo aver iniziato da alcuni minuti sente il rumore di un autoveicolo che si avvicina lungo il viale alberato che porta al casale, sicuramente non poteva essere Giancarlo, che era uscito a piedi al mattino presto per sistemare una parte del recinto al limitare opposto della loro proprietà. Sicuramente era Attilio, un vicino sfortunatamente vedovo, che ogni 2 giorni passava a portarle il latte fresco, Vale di solito ricambiava la gentilezza con delle uova fresche quando ne aveva... Ma solitamente Attilio apprezzava un altro tipo di gentilezze....
Uscita dal pollaio con un gran sorriso e completamente nuda Vale va ad accogliere Attilio..."buongiorno Attilio, come va oggi? La tua schiena?" e lui "è sempre una bellissima giornata quando ti vedo mia cara, ti vedo raggiante oggi! La schiena va decisamente meglio oggi dopo il tuo massaggio dell'altro giorno, non so come ringraziarti!" dopo essersi abbracciati calorosamente Vale nota subito che sotto i pantaloncini di Attilio qualcosa si sta inalberando improvvisamente! "vedo decisamente che stai molto bene oggi" e con una strizzati ma d'occhio allude alla patta dell'uomo... Attilio, quasi 65enne, è ormai vedovo da 7 anni e nonostante l'insistenza dei figli non si è voluto trasferire a casa loro lontano dal borgo...
Vale e Giancarlo hanno capito, poco dopo il loro arrivo nel borgo, che uno dei segreti della rilassatezza di quel posto era la particolare intimità che c'era fra i 59 abitanti di quel raro angolo di paradiso...
Notando come Attilio era concentrato a guardare il suo seno ingrandito dalla gravidanza e oramai pieno di latte con fare civettuolo, dopo avergli dato un bacio sulla giancia, dice "allora sei sicuro di essere in forma oggi? L'altro giorno eri praticamente bloccato e mi è dispiaciuto molto non poter far altro che un "semplice" massaggio al tuo bel cazzone!" - "oggi sono in forma come un toro da corrida mia cara...." e senza aspettare altro, nel bel mezzo dell'aia, si sbottona i pantaloncini facendo fuoriuscire un bel Cazzo duro, non molto lungo, ma grosso e venoso... A quel punto vale, senza bisogno di ulteriori inviti si china e lo prende in bocca senza esitazioni assaporandone il gusto virile, un misto di presperma, sicuramente accumulato nel tragitto da casa sua a qui, e amarognolo di pipì... Dopo alcuni minuti di succhiate e leccate Vale non resiste oltre e, appoggiando le mani allo steccato del pollaio e appoggiando un piede ad un piolo offre il suo paradiso al caro Attilio... Trasportato dall'eccitazione Attilio la penetra violentemente e senza difficoltà visto che al solo rumore del suo veicolo Vale si era già completamente bagnata....
La afferra prima per i fianchi e comincia a stantuffarla di buona lena ma poi sposa le mani dai fianchi e le sposta fino a stringere a coppa i suoi seni... Una volta raggiunti i suoi seni, la sua passione, Attilio si scatena cominciando a montarla veramente come un toro! Vale urla liberamente il suo piacere e non solo... Venendo una prima volta urla a squarciagola e le comincia a colare liquido vaginale lungo l'interno coscia... Sentendo tutto questo Attilio comincia ad assestarle dei colpi poderosi che fanno schioccare il suo bacino contro il sedere di vale echeggiando in tutto il cortile... Vale si tiene stretta alla staccionata, i colpi di Attilio sono seguiti da uno 'sciabordio' proveniente dalla figa di vale completamente dilatata e piena di umori... viene una seconda volta ancora più intensamente della prima. Anche Attilio sta per godere, sfila il suo Cazzo duro e arrossato dalla sua figa sconquassata dagli orgasmi e comincia a segarsi intensamente... Vale sfinita si siede a terra incurante del fango che la sporca e guardandolo, con le gambe oscenamente divaricate, attende lo schizzo caldo e appiccicoso del buon Attilio che non tarda a venire... Con una prepotente eruzione Vale viene investita da un abbondante dose si sperma bianco e denso che le ricopre la pancia, il seno, la faccia e le impiastra i capelli non più coperti dalla bandana caduta durante l'amplesso...
Sfinito anche lui Attilio si accascia al suolo e per qualche minuto non riescono a parlarsi a causa del respiro affannoso...
Una volta che si sono ripresi Attilio si ricompone e saluta calorosamente Vale dandole appuntamento all'indomani quando ci sarà la consueta serata di canasta al circolo del paese!
Dopo aver portato in ghiacciaia il latte vale ritorna ad occuparsi degli animali senza preoccuparsi di lavarsi via la sborra di Attilio... Un po' certamente se l'era leccata via aiutandosi con le dita ma per il resto le piaceva la sensazione di rimanere ricoperta di sperma...
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