Sarà stata colpa del moscato?

  • Scritto da Baffobp il 29/09/2020 - 11:56
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Scritto dal punto di vista di Angela

  • Giovanni ma cosa mi devo mettere? 
  • Elegante, sexy ma non troppo! 
  • Cazzolina Giovanni come se fosse facile!! Elegante, sexy ma non troppo, e poi? 
  • Guarda mettiti perizoma, il vestito nero, il tubino, quello leggero scollato dietro, le tue scarpe col tacco e se senti freddo uno scialle o qualcosa sulle spalle, va bene? 
  • OK, va bene 

Siamo qua in vacanza sulle colline delle Langhe, un amico di Giovanni ci ha invitati a cena, non ho molta voglia di andarci, ma lui ci tiene.

Luca è un suo amico conosciuto online, se ho capito bene su un sito che racconta di viaggi e vacanze, loro due si trovano bene assieme, ma non si sono mai incontrati dal vivo fino ad oggi.

Io non lo conosco, ne conosco sua moglie, Enrica, e non ho molta voglia di uscire. Da quello che mi ha raccontato Giovanni, Luca e Enrica sono una bella coppia, felice, simpatica e soprattutto disinibita.

Uffa sto storia dell’essere disinibiti, non la sopporto più, ognuno deve fare quello che si sente, penso io, ed io quello che mi sento di fare lo sto già facendo, se gli altri fanno di più … beh beati loro. 

Comunque si è deciso di andare e stasera voglio essere bella e sexy per far felice Giovanni. Perizoma, vestito nero scollato fino al limite del decente, scarpe col tacco, un filo di perle, pochissimo trucco, due gocce di Eau d’Issey, un po’ di gel per ravvivare i capelli corti e via. 

Esco di camera e sfilo davanti a Giovanni che seduto sul divano mi aspettava, “Uauuuuu, che bella che sei” mi dice, il cuore mi si riempie di gioia. 

Partiamo arriviamo a casa di Luca e Enrica, una bellissima villa con un giardino grandissimo ed una bellissima invitante piscina, ci accoglie Enrica ci presentiamo e subito dopo arriva Luca. 

Enrica è veramente una bella donna, qualche anno più di me, abbronzata alla perfezione, capelli ricci, neri, due occhi che ti guardano dentro, un sorriso magnifico e rassicurante ed un corpo, un po’ appesantito, ma assolutamente piacevole, un seno grande ma sodo, due gambe che non finiscono più ed un sedere che è un incanto. Indossa un vestito bianco, elasticizzato che la fascia completamente senza lasciare spazio all'immaginazione, credo non indossi nulla sotto, non si vedono segni. Luca è un bell'uomo, fisico sportivo, anche lui abbronzatissimo, leggermente brizzolato, occhi scuri, neri come il carbone, elegante ma sportivo 

Ci fanno vedere la splendida casa e poi ci accomodiamo in giardino dove ci aspettano Paolo e Carmen due altri amici che ci vengono presentati al momento, ci sediamo a tavola ed iniziamo a mangiare. È una cena fantastica, tutto a base di pesce, delicato e leggero e poi Luca ha scelto dei vini buonissimi, io bevo pochissimo vino per cui a metà cena sono già più allegra del solito. Mi sto divertendo, la compagnia è davvero bella, Luca e Enrica ci parlano dei loro viaggi, Paolo conosce tante di quelle barzellette da scoppiare dal ridere. Con Enrica e Carmen riusciamo a parlare un po’, sono simpatiche spigliate ed intelligenti. 

Mano a mano passa il tempo, forse anche grazie al vino, i discorsi si fanno più caldi, ed intriganti. Io, come al solito, quando i discorsi toccano questi tasti mi tiro un po’ indietro e me ne sto lì ad ascoltare. Le barzellette si fanno più spinte, i racconti più caldi e si comincia a parlare di esibizionismo, di scambi di coppia, ecc. ecc. 

Io mi sento un po’ in imbarazzo, non so cosa dire, la mia esperienza e conoscenza dell’argomento è uguale alle mie conoscenze sull’atmosfera di Urano, praticamente zero. 

Provo ad allontanarmi con la scusa di andare in bagno, Enrica si alza e mi accompagna, mentre andiamo mi si avvicina e mi dice: 

  • mi sembri imbarazzata 
  • un po’ - rispondo io 
  • non devi esserlo, non si fa nulla di male, si ride e si scherza, tutto lì 
  • ma voi sempre di questi discorsi parlate? 
  • ahahahahah, sì a volte si parla e a volte si fanno i fatti – mi dice ridendo 
  • scusa? Vuoi dire che tu? Luca? Voi due? 
  • siamo arrivati, il bagno è qui, E non dare peso alle mie parole, qua tutti devono sentirsi liberi di fare e dire quello che più piace loro. Sbrigati che ti aspettiamo per il dolce 

Io entro in bagno, sono davvero imbarazzata, mi sembra di essere una stupida, il mio corpo invece sta reagendo in maniera diversa e lo si nota dai capezzoli che spuntano dal tubino nero. 

Tornata a tavola, tutto sembra perfetto, risate, scherzi noto che Luca si è seduto su un dondolo tra Enrica e Carmen e che le sue mani accarezzano da dietro, in modo leggero i seni di entrambe, corro con gli occhi a cercare quelli di Paolo il quale è ancora seduto a tavola e sta discutendo con Giovanni però sono sicura che ha visto le mosse di Luca ma sembra che la cosa non lo disturbi affatto, mi siedo accanto a Giovanni il quale mi bacia e mi avvicina a lui. 

  • vado a prendere la torta, dice Paolo 
  • ti aiuto – aggiunge Enrica 

I due vanno verso la cucina e con la coda dell’occhio vedo la mano di Paolo che scende a palpeggiare il sedere di Enrica, tutto ciò sotto gli occhi di Luca e senza che questo lo turbi minimamente. 

Sono un attimo perplessa, se ci provano con me io … io … gli do uno sberlone perché amici va bene però …. non esageriamo. 

Il dolce è incredibilmente buono, una torta millefoglie freschissima, la crema sborda dalla torta ed ha un sapore, una fragranza che impregna la lingua, la bocca, la gola e poi trasmette delle sensazioni di dolcezza a tutto il corpo, la panna montata stuzzica tutte le papille, nessuna esclusa ed il mio corpo si sente estasiato da tanta dolcezza e morbidezza, il vino dolce servito con la torta completa il capolavoro, è dolce, frizzante, sente di frutta, di more, di lamponi, di uva bianca, senti il sole, il calore la bellezza delle colline dove è nato. Senza rendermene conto sto dando spettacolo, leccando le ultime tracce di crema dalle mie labbra e succhiandomi da un dito delle tracce di panna, mmmm il vino mi ha inebriato e mi sento felice ed allegra. 

Continuiamo a ridere e a scherzare, siamo tutti un po’ brilli quando Luca propone di giocare a strip-poker. Io sono una frana a giocare a carte e l’idea di spogliarmi mi fa paura, ma presa dall’ebbrezza del vino ed incoraggiata da Giovanni decido di giocare anch’io però, vista la mia ignoranza in fatto di carte, riesco ad ottenere di fare un gioco semplice semplice. 

Iniziamo a giocare e si perde un po’ ciascuno, quindi cominciano a toglierci, scarpe, calze, magliette. Dopo un’oretta, abbiamo due uomini in mutande, uno in mutande e maglietta, io con solo il vestito addosso, avendo però già perso il perizoma, Carmen in slip e reggiseno, Enrica con il vestito. Sia io che Enrica abbiamo dichiarato di non portare intimo, ma il tavolo ha voluto che ci fosse una verifica incrociata da parte delle signore. 

Sono preoccupata chi perde adesso dovrà per forza di cose mostrare parte della sua nudità, per fortuna le carte sono belle, alla fine, tra urla e schiamazzi, perde Enrica. 

Per nulla imbarazzata, anzi quasi felice comincia a ballare al ritmo di una musica cubana, calda ed avvolgente. Piano, piano il vestito bianco cade ai suoi piedi mostrando i seni sodi, pieni, grandi con due capezzoli grandi e duri, abbronzati come il resto del corpo, un sedere bellissimo con solo una piccola traccia del costume e davanti, lei è tutta depilata, con una piccola macchia bianca in corrispondenza del costume. Gli uomini applaudono e dai loro boxer si nota l’apprezzamento per lo spettacolo, anche Giovanni apprezza ed il bozzo lo evidenzia. Mi scopro a spiare le protuberanze, Giovanni non è male come dimensioni, ma Luca ce l’ha sicuramente più grosso ed anche Paolo non è messo male. 

Fa una certo non so che, vedere Enrica giocare completamente nuda, un altro giro di carte, stavolta le carte sono pessime, ho l’impressione che qualcuno stia barando. Nonostante il mio impegno, perdo PERDO. 

Sono nel panico più completo, devo spogliarmi ma mi vergogno, sono bloccata sulla seggiola, Giovanni mi si avvicina e prova ad incoraggiarmi ma non ci riesco, gli altri cominciano a fischiare e a scherzarmi, Enrica, mi si avvicina, e mi dice all’orecchio 

  • Angela ti aiuto io, ti aiutiamo io e Giovanni dai non avere paura 

Mi prende per mano, Giovanni mi si avvicina, mi guarda e con un fazzoletto mi benda sussurrandomi all’orecchio 

  • così non vedrai nessuno e sarà come fossi sola con me, pensa solo a danzare, ti spoglio io, Angela ti amo, ti amo tanto 

Sono bendata, non vedo nulla, gli ospiti, tutti quanti si sono fatti silenziosi, nell'aria solo la musica, una musica calda, cantata da donne di paesi caldi, una musica che ti entra dentro e ti spinge a danzare. Non penso a nulla, lascio che il mio corpo segua la musica, comincio a danzare a ritmo, adagio, poi più forte, sento il fiato di Giovanni sul mio collo, sento le sue mani sulla mia pancia, è dietro di me, sento il suo cazzo, contro il mio sedere mi struscio a lui. 

Ballo, danzo, mi dimeno, mi sto eccitando e la mia testa va in corto circuito, non pensa più, sono solo pelle, muscoli, capelli, e voglia, voglia di essere donna, sento delle mani che armeggiano sul mio vestito è Giovanni che lo sta slacciando, ma sento anche altre mani davanti, sono mani piccole, mani di donna che mi accompagnano nel ritmo, si appoggiano sui miei fianchi e sento un corpo appoggiato al mio che balla con me. 

Il mio vestito si apre, scende ed il mio seno è libero, i miei capezzoli fremono all'aria fresca della notte, si induriscono, mostrano la mia eccitazione, Giovanni da dietro li accarezza li pizzica, oddio che bello, anche le mani di donna salgono ad accarezzare la mia pelle ed abbassano ancora il mio vestito sono nuda o quasi, solo un piccolo ciuffetto di peli a nascondere il mio nido del piacere. 

Sento Giovanni dietro di me sempre più duro, sento le sue mani sulle mie tettine, sento delle dita che corrono sul mio sedere, le dita di Enrica penso, mi agito, ho paura, vergogna, timore, sono gelosa, mi sento indifesa, voglio togliere la benda voglio vedere, voglio smettere, la mia testa, la mia coscienza si ribellano all’idea, la mia pudicizia si fa avanti, Giovanni mi sussurra 

  • sssss no, no, no, Angela va tutto bene, su da brava non preoccuparti, va tutto bene, goditi solo il momento, ti amo, ti amo, va tutto bene non c’è nessun problema, nessuna gelosia, nessun confronto, sei la mia donna io ti amo, amo te 

Mi calmo un po’, le dita di donna, giocano sul mio corpo e piano, piano si avvicinano alla mia figa, la sfiorano, la accarezzano, aprono piano, piano le grandi labbra, giocano dentro di me. Non ce la faccio più le gambe, mi cedono, Giovanni mi fa stendere sul tavolo. 

Attorno a me, sotto la musica, sento altri gemiti di piacere sento l’odore ed il rumore di altri corpi di altri amplessi. Giovanni mi viene di fianco ed avvicina il suo cazzo alla mia bocca, mi piace, lo libero dai boxer, lo accarezzo adagio, adagio e poi lo avvicino alla mia bocca, comincio a baciarlo a succhiarlo prima adagio poi più forte, più in fondo. Non vedo nulla ma sento mille sensazioni, sento delle dita sottili esplorare con dolcezza le mie intimità poi smettono ed immediatamente sento una lingua che gioca con il mio bottoncino, dio che bello. 

Continuo a succhiare e baciare Giovanni, è buono mi piace lo succhio, lo lecco, poi si toglie sento che scende dal tavolo ma mi tiene per mano, non vuole che mi senta sola. 

Poi lo sento è in mezzo alle mie gambe le apre le alza e sento il suo cazzo spingere sul mio corpo ed entrare piano, fino in fondo, lentamente. Altre mani giocano con il mio seno ed altre ancora, ma stavolta di uomo accarezzano la mia faccia, i miei occhi, sento qualcosa sul mio viso allungo la mano è un cazzo, grande e grosso che si avvicina alla mia faccia, sono un po’ preoccupata però comincio a baciarlo, poco, solo intorno, solo un poco. 

Giovanni spinge dentro di me sempre più forte, il mio corpo comincia a sussultare apro la bocca e lascio che il cazzo sconosciuto entri dentro di me, ha un sapore diverso ma è buono, è grande, mi fa quasi male la bocca. Sento una bocca succhiarmi un capezzolo e dita sottili giocare con l’altro seno, non capisco più nulla, troppe mani, dita, bocche, cazzi ma sto godendo, godo come impazzita 

Il mio corpo non ce la fa più, sento un orgasmo arrivare forte, forte, parte dalla testa, scende per la schiena arriva là dove Giovanni sta spingendo e poi risale, vorrei urlare ma non posso la mia bocca e piena ma il mio corpo salta, freme suda, urla l’orgasmo, un urlo silenzioso ma percepibile da tutti. Nessuno si ferma ed ecco un altro orgasmo ancora, parte da là stavolta, dal basso e si concentra sulle tettine sui capezzoli succhiati, strizzati, accarezzati, duri da morire e così sensibili. 

Dio mio vengooooo 

Sento vibrare Giovanni lo sento dentro di me, sento le sue spinte farsi più profonde, convulse, veloci e poi lo sento venire dentro di me, oddio che bello amore, mi piace sentire il suo sperma dentro il mio corpo, adoro sentirlo venire, ti amo. 

Anche l’uomo che sto succhiando si irrigidisce, esce dalla mia bocca appena in tempo e mi riempie il corpo, la faccia del suo sperma. 

Giovanni si appoggia a me, senza uscire da dentro me e mi dice:

  • ti amo Angela, amore mio, ti amo 
  • anch’io ti amo Giovanni ma guarda cosa mi hai fatto fare, cosa penserai adesso di me? 
  • penserò che sei una donna viva, vogliosa, bella. Penserò che sei la mia donna, la donna che amo, la madre dei miei figli, la mia donna, la mia amante. 

Sono felice, stanca, sporca ma felice. Una mano gentile mi toglie la benda ed una bocca dolce di donna mi bacia sulle labbra 

Apro gli occhi, adagio per abituarmi alla luce, vicino a me c’è Giovanni che mi abbraccia e poi Enrica e Luca. Paolo e Carmen invece si stanno rotolando nell’erba poco più in là 

  • benvenuta nel nostro club Angela  - mi dice Enrica 
  • complimenti per l’ottimo ingresso, sei bellissima e bravissima - mi dice Luca 

Io sorrido, guardo Giovanni e vedo un uomo felice, gli ansimi di Carmen e Paolo ci fanno volgere lo sguardo verso di loro, Luca ci guarda e: 

  • che ne dite di andare ad aiutarli? 
  • Perché no? – gli fa eco Giovanni 
  • andiamo - dice Enrica senza perdere tempo 
  • Io ho bisogno di una doccia prima poi vi raggiungo 
  • Non c’è fretta amore mio – mi dice Giovanni - abbiamo appena iniziato ed abbiamo tutto il tempo che vogliamo 

Mente l’acqua mi scorre addosso penso che forse non è stato tutto così casuale, che forse Giovanni e Luca hanno organizzato tutto alla perfezione, ma ne sono felice. 

Spengo l’acqua mi asciugo e poi vado fuori, la festa continua e l’acqua mi ha proprio ricaricato, come il sole di questa calda estate. È ora che mi butti nella festa, aver incontrato questa amica speciale, mi ha proprio fatto bene!

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