Sublime lettrice
ogni donna ha un lato nascosto che chiede di essere liberato. Il questo racconto sarà totalmente esposto in una situazione particolare.
Per una volta sii egoista e prenditi il tuo tempo. Rilassati e lascia che la tua immaginazione faccia il resto ...
STORIA
Oggi vi racconto di una storia successa anni fa.
Per quanto ami l'eros, tendo sempre a ricercare l'unicità di ogni situazione. I rapporti usa e getta li lascio agli altri.
Mi chiamo Alessio, ho 36 anni e vivo a Verona. Lavoro per una importante azienda nel settore informatico da più di 11 anni.
Fisicamente non mi posso lamentare, corporatura media, 1,87, leggermente abbronzato, moro, occhi verdi. Non amo depilazioni varie, quindi preferisco il lato nature dell'uomo.
Preferisco vestirmi elegante o sportivo in base alle occasioni, qualche oggetto di stile come un orologo o degli occhiali da sole non guastano mai.
Beh, non che sia perfetto ... un po' di pancetta ce l 'ho anche io!
Finite le introduzioni, è ora di passare al racconto. Ne varrà la pena.
Ci eravamo conosciuti ad un matrimonio. Lei mi fu presentata dagli sposi prima di sederci al tavolo degli amici.
Non ci conoscevamo, le strinsi la mano presentandomi e lei contraccambiò dicendomi il suo nome in modo deciso, come la sua stretta di mano. Occhi scuri, profondi, sguardo tagliente.
Molto elegante, il suo abito chiaro risaltava le sue forme mentre la gonna che gli arrivava alle ginocchia si muoveva libera lasciando spazio all' immaginazione.
Ci sedemmo tutti, lei scelse di posizionarsi di fronte a me. Iniziammo a pranzare, scambiando qualche chiacchiera con gli invitati al mio fianco.
Tutto molto piacevole, ma c' era qualcosa che mi aveva colpito : lei. Non riuscivo a seguire un solo discorso senza essere attratto dal suo viso, dalle sue labbra era lì, davanti a me.
Per quanto mi sforzassi nell' essere naturale, quel primo contatto visivo, il suo profumo, la sua presenza, mi avevano colpito.
Le mandavo rapide occhiate solo per vederla, incurante di chi mi stava parlando. Lei dialogava serenamente con la sua amica. Più la guardavo più mi sentivo attratto.
Prima pausa, parte la musica. Aspetto la sua mossa, lei si alza; sigaretta e poi verso; uscita della sala : era la mia occasione.
La vedo fuori, sola, di spalle, espirare il fumo in modo sensuale. Decido di fare la mia mossa.
Tento un approccio casuale che da i suoi frutti. Volevo conoscerla, sapere qualcosa in più su di lei senza sembrare troppo attratto.
Parto quindi con l' argomento matrimonio.
Vengo a sapere che lei è single da 4 anni, che lavora come manager di un centro commerciale e non ha la minima intenzione di sposarsi.
Fiuto subito qualche spunto interessante ed insisto con delle domande ficcanti proprio sul perchè non voglia. Lei risponde vagamente, con punte di rammarico.
Decido di raccontarle di me, di come sia importante la libertà individuale, sulla mia decisione di rimanere single nel fiore dei miei anni, di come abbia smesso di fumare da un paio di anni e dell' importanza di sentirsi realizzati mentre mi fissa negli occhi.
Lei si apre leggermente, accenna un sorriso, è d' accordo su molti punti, ma non risparmia qualche critica velata nei confronti degli uomini.
Si dichiara una donna decisa e di sapere quel che vuole.
La sigaretta è finita da un po'. Ritorniamo al tavolo insieme.
Il tavolo, seppur rotondo, ora non imponeva la sua distanza tra commensali opposti. La sentivo vicina, più di chiunque altro.
Durante le chiacchierate con gli altri invitati, ci scambiavamo degli sguardi ... forse volevamo entrambi continuare il discorso, ma la distanza reale ce lo impediva.
Seconda pausa. Tutti gli invitati al mio tavolo sia alzano in fretta per ballare, parte la musica, giù le luci. Mi giro per vederli raggiungere la pista, iniziano a ballare con gli sposi.
Sento una mano sulla spalla : hey!
Mi giro ed è lei, si siede accanto a me sulla sedia lasciata vuota. Inizia a parlarmi.
Parlando del più e del meno, decide di approfittare della volume alto con una domanda a bruciapelo che non avrebbe mai fatto se avesse rischiato di essere sentita. Mi chiede se c' è una ragazza che mi piace tra quelle che stanno ballando. Sapevo che quella risposta sarebbe stata importante e gli dico che io preferisco le donne decise.
Lei mi guarda un po' spiazzata e risponde ok con un sorriso.
L' età dei colpi di fulmine era passata, qui c' era qualcosa di diverso.
Il matrimonio continua, siamo quasi alla fine, c' è spazio per un' ultima pausa.
Parte la musica, la guardo in automatico, lei mi fa un cenno con la testa. La seguo.
Fuori oramai è buio, lei si avvicina a me lamentandosi del freddo. Eravamo in primavera, tutto sommato non faceva poi così freddo, eppure ...
Dalla borsa estrae le sigarette, mi fissa, me ne offre una: era una sfida. Sapeva che avevo smesso. Accetto. Lei risponde con un sorriso compiaciuto. Rispondo che lo faccio solo in occasioni speciali.
Decido gli rilanciargli la stessa domanda di prima, lei accenna una risata senza rispondere direttamente.
Ce le fumiamo insieme, fino alla fine, mentre lei mi racconta di come preferisce gli uomini che osano rispetto a quelli che si fanno intimidire dalle donne.
C' è intesa nell' aria, ci stiamo dicendo indirettamente ciò che pensiamo l' uno dell' altra. C' è attrazione.
Rientriamo per il taglio della torta.
Ultimi saluti, la cerco tra la folla disinteressandomi del resto ma non la trovo.
Sento chiamare il mio nome, era lei. Mi dice che deve scappare e mi lascia un tovagliolo di carta piegato, all' interno c' era il suo numero scritto con il rossetto, lo stesso rossetto rosso fuoco che aveva quel giorno.
La vedo allontanarsi, guardo solo lei.
Mi sembrava tutto così affrettato ma allo stesso tempo predestinato, non saprei spiegarlo.
Erano le 00:20 quando tornai a casa. Mi spogliai subito per mettermi comodo sul letto. Stavo ancora pensando a lei.
Ero indeciso, alla fine la contatto. Doppia spunta blu, lei mi risponde dopo 10 secondi! Evidentemente mi stava aspettando. Mi sento stimolato ed inizio una conversazione.
Non era il momento per le frasi fatte. Le chiedo se sta andando a dormire, lei conferma. Aggiunge anche che non ha sonno. Neanche io.
Le domande si fanno dirette : mi chiede se sono solo ... io rilancio : gli dico che non vorrei essere solo in quel momento ...
Lei non risponde per un paio di minuti, poi mi chiede con chi vorrei stare. Io gli rispondo semplicemente "con te".
La sua risposta fu stuzzicante "ah sì? e che mi faresti se io fossi lì?. Replico "Ti farei passare una notte molto particolare"; gli risposi. Lei "davvero? dai racconta".
Era chiaro, voleva mettermi alla prova. Amo le sfide.
Mi rilassai, gli scrissi che andavo a farmi una doccia e di aspettarmi per 10 minuti. Lei non rispose.
Mentre la facevo sentivo qualcosa nello stomaco, un' eccitazione strana, come si stessi per avere qualcosa di ambito. La mia mente volava piena di fantasie. Ebbi un' erezione.
Tornai a letto volutamente in ritardo, nessuno messaggio sul cellulare da parte sua.
Le scrissi "sei ancora sveglia?", lei replicò istantaneamente "mi hai fatto aspettare eh?". Stavamo per iniziare del sexting.
Le dissi di prepararsi perchè sarebbe stata ricompensata per l' attesa. Presi il cellulare in mano ed iniziai a scrivere ...
PARTE EROTICA
"Sei in piedi davanti a me
poggio la giacca sulla sedia
mi avvicino …
le nostre labbra sono a breve distanza
le guardo
sto per baciarti
ma poi ti spingo sul letto
salgo a cavalcioni su di te
ti blocco i polsi con entrambe le mani in alto
mi piego in avanti
voglio baciarti
ti guardo negli occhi
mi fermo un secondo
vado sulla parte destra del collo
lo lecco dal basso verso l’alto
una, due, tre volte, avidamente
passo al lato sinistro
tu giri la testa per darmi spazio
io ne approfitto
ancora giù e poi su
parto dal basso e poi proseguo
qualche bacio sparso
e ancora, fino ad arrivare al lobo dell' orecchio
lo metto in bocca
lo faccio passare tra la lingua
lo succhio leggermente
ora un po' tra i denti premendolo lievemente
sento che ti piace
lo so che ti piace
lo sento da i tuoi gemiti
allora continuo
ora mi metto di lato
blocco entrambi i polsi con una mano
alzo la gonna
ti guardo
passo le punte delle dita sull' interno coscia
dal ginocchio fino a gli slip e viceversa
lentamente
di nuovo
lentamente
uso le unghie
leggermente
ora più deciso
come dei graffi
più in profondità
tu ti mordi il labbro …
vuoi baciarmi vero?
dovrai aspettare
ti rigiro velocemente a pancia in giù senza chiedertelo
ti blocco un braccio dietro la schiena
stendendomi su di te
sento i tuoi capelli vicini al mio viso
hanno un ottimo profumo
sei mia ora
non puoi muovere il braccio
passo una mano intorno al tuo collo
stringendolo leggermente
l' altra mano scende
sfiora il ventre
arriva lì
si infila negli slip
vado a toccarti con il dito medio
nel mezzo
sento il clitoride gonfio
prepotente tra le mie dita
sei eccitata
lo passo perbene
su e giù
poi lo estraggo lentamente
ti chiedo di guardarmi
tu ti giri con la testa
metto il dito in bocca
e soddisfatto lo succhio fino a farlo riuscire
il tuo sapore è buonissimo"
Lei prevalentemente stava leggendo, rispondeva solo con brevi messaggi tipo "continua" ,"vai avanti" ...
Sapevo bene cosa stava facendo. Continuai.
"Mi stendo nuovamente sulla tua schiena
la mia mano ritorna proprio lì
inizio a giocare con le dita
prima con dei movimenti circolari sulla parte superiore
dove hai il tuo delizioso ciuffetto
poi il medio diventa intraprendente
si inoltra nuovamente
ritorna dentro, accolto dal tuo calore
ora con due dita
strisciando all' interno
le riporto alla bocca
lecco anche quelle …
sento che cerchi di liberarti
vuoi libertà
allora ti rigiro nuovamente in maniera decisa
scendo giù
verso i piedi
via le scarpe
risalgo baciandoti le cosce
arrivo lì
ti fisso
ti chiedo di unire le gambe
voglio toglierti l’intimo
alzo la gonna
lo sfilo prima con le mani
partendo dai fianchi
poi a metà ginocchio con i denti
fino ai piedi
le osservo
sono inebriato
posso vedere quanto il tuo clitoride abbia spinto contro gli slip
ritorno in fretta tra le tue cosce
un bacio lì
proseguo sul ventre
via anche la gonna
via la giacca
ora sei solo in reggiseno
tu mi guardi con uno sguardo laguido
parto con una leccata sul collo
mi avvicino all' orecchio
la mano scende birichina ...
qualche schiaffetto leggero sul ciuffetto
ti guardo
dai esci la lingua
io ricambio
c’è il primo contatto
si intrecciano
si leccano
si succhiano
si vogliono
poi ti bacio
profondamente
abbiamo tutta la notte davanti!
ti mordo lievemente il labbro inferiore
lo tiro lentamente verso di me per poi lasciarlo
poi esco la lingua
tu vuoi raggiungerla ma io la levo all' ultimo
che stronzo eh?
salvo poi ritornare a baciarti
porgo l’ indice verso la tua bocca
tu lo metti dentro
lo estraggo …
mi servirà a qualcosa di inusuale
faccio dei piccoli cerchi sul tuo ventre
proprio con quel dito bagnato dalla tua saliva
prima uno, poi un’altro e un altro ancora
tanti piccoli cerchietti
intorno al tuo ombelico
lievi ma piacevoli
mi decido a scendere con la mano ...
mi avvicino sempre di più
sono arrivato
ti osservo
tu mi fai un cenno di approvazione sorridendo
i tuoi occhi ora sono socchiusi
inizio a masturbarti
con calma ...
mentre ti dico porcate stuzzicanti nell' orecchio
con voce bassa e profonda …
ora vado più velocemente
faccio roteare le dita internamente
in un movimento avvolgente
le esco lentamente
passandole lungo le piccole labbra
poi le grandi …
le assaporo ancora
il tuo sapore mi inebria
è il momento di dedicarmi a loro
prima la spallina destra
poi la sinistra
abbasso il reggiseno …
eccole, sono solo mie adesso
le raggiungo con la lingua
ti guardo
inizio a roteare lentamente la punta per tutta l’areola
un piccolo morso sul capezzolo
ora in bocca
lo succhio
passo all’altra
stesso trattamento
ora con più vigore
le unisco
lecco entrambi i capezzoli in un unico movimento partendo dal petto
fino ad arrivare al tuo viso
ti bacio ancora mentre ci guardiamo negli occhi
risalgo a cavalcioni
ti fisso dall’alto
inizio a giocare con i tuoi capezzoli
li stimolo con le dita
sono turgidi ora
tu mi guardi dal basso verso l'alto
toccandomi il petto con entrambe le mani
immaginandomi come il tuo uomo ...
solo tuo ...
mi abbasso
continuo a leccarli
fino a creare dei reggiseni di saliva su entrambi
sento che vuoi di più
dai sfilami la cravatta
alzati!
ora!
tu me la sfili in modo deciso
come se mi volessi liberare
come se mi volessi scoprire
ti spingo giù
mi levo la camicia
un bottone dopo l’altro
ci fissiamo in silenzio
con la faccia di chi non vuole aspettare
i nostri respiri si fanno sempre più profondi
la lancio sul pavimento
scendo più giù
ti bacio i fianchi
prima il destro
poi il sinistro
continuo
oltre l’ombelico
mi perdo tra le tue gambe
allargale per me
solo per me
nessuno ci vede
nessuno saprà cosa stiamo facendo
concedimi la tua parte più sublime
tu lo fai
mi afferri la testa con entrambe le mani
me la spingi contro avidamente
sento le tue dita stringermela
sento le unghie
ti sento ansimare …”
Lei risponde senza mezzi termini “mangiala tutta!”.
“Ti lascio fare
spingi pure la mia testa con tutte le tue forze
lasciati andare
ti penetro con la mia lingua
vado in fondo
più in fondo che posso
avanti, stringimi troia
la struscio sulle pareti
roteandola
10, 15 secondi
voglio prendere un po’ di respiro
tu non vuoi
è il tuo momento
resisto
lo faccio solo per te
tu molli la presa
voglio continuare
la passo sulle labbra
arrivo al clitoride
amo sentirlo così gonfio
lo chiudo tra le mie labbra
stimolandolo dall’ interno con la punta della lingua
come quella di un serpente
ti sento amore mio
stringimi la testa tra le cosce
tu lo fai
mi sento si costretto, ma in un paradiso di piacere
di lussuria
di odori
alzo la testa
ti vedo lì, con gli occhi chiusi
persa nel desiderio più puro
nei mugolii più scabrosi
ti chiamo
tu apri gli occhi
mi guardi
ti chiedo di venirmi in bocca ...
lo voglio, ora
il tuo orgasmo
tutto
fino all’ultima goccia
tu rispondi con uno sguardo selvaggio mentre ti mordi il labbro
è un sì …
rimetto la testa tra le gambe
tu la avvolgi nuovamente
afferro la parte superiore delle cosce con entrambe le mani
le stringo a me
inizio con delle poderose leccate
sù e giù
dentro e fuori
per tutto l’interno coscia
dai stringimi più forte
così lecco più forte
sì … stringimi così
dò tutto me stesso
mi dedico interamente al clitoride
è mio
solo mio
lo voglio così tanto
lo succhio
lo lecco
ti sento tremare
come se stessi per esplodere
dici che stai venendo esclamando con voce rotta
mi stringi fortissimo
apro bene la bocca
eccolo!
un’ondata travolge la mia gola
lo sento scorrere per tutta la mia gola
ti contorci
tremi
vuoi sentirlo fino in fondo
quel momento di soddisfazione
di liberazione ...
io aspetto
è eccitante vederti godere
sento il tuo orgasmo il tutto il corpo
sei pronta nuovamente
ora hai gli occhi di una predatrice
abbiamo iniziato da soli 20 minuti ma …
voglio sentire tutto di te
i tuoi mugolii
i tuoi umori
il tuo profumo
il sapore delle tua pelle
voglio leccare ogni tua singola goccia di te
soprattutto quelle che ti stanno ancora scorrendo tra le gambe
ora mi levo i pantaloni
io sono già pronto …
via le scarpe
le calze
sfilo la cintura
via il primo bottone …
giù la zip …
li abbasso lentamente
ti faccio scorgere i boxer
nascondono un rigonfiamento
il tuo sguardo si focalizza sulle mie mani
lo nascondono e questo ti da fastidio
le mie mani, umide, mettono in risalto le vene stimolate dai preliminari
puoi scorgere l’asta tra le mie dita
i tuoi occhi sono concentrati su quel punto
cerchi di immaginarlo
mi levo i pantaloni
sto per ritornare sul letto”
Lei mi ferma bruscamente con un messaggio “adesso è il mio turno”! “scrivo io adesso! tu stai zitto e godi”
IN REALTà è IL VOSTRO TURNO CARE LETTRICI! DATE SFOGO ALLE VOSTRE FANTASIE Più NASCOSTE NEI COMMENTI QUI SOTTO E DITEMI COME VORRESTE CONTINUARE IL RACCONTO DAL PUNTO DI VISTA FEMMINILE.
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