Nota dell' Autore - Questo racconto è la continuazione del precedente "Ho offerto mia moglie a due camionisti conosciuti in autostrada." Buona lettura e buon anno a tutti...!
Sabato ci svegliammo presto, erano passati già tre giorni da quella stupenda serata che io e mia moglie Antonietta avevamo passato insieme a quei due camionisti conosciuti in un'area di servizio autostradale. Nonostante questa esperienza fosse avvenuta di fretta in quanto i nostri ospiti dovevano ripartire per una consegna urgente, ci aveva segnato profondamente, tanto che Antonietta mi chiedeva ogni giorno di Daniele il più giovane dei due, e se loro mi avessero telefonato, avevo capito che mia moglie si era innamorata di lui e questo mi faceva preoccupare. Già da tre anni avevo convinto la mia consorte ad avere rapporti con altri uomini mentre io la guardavo e a volte partecipavo ai suoi amplessi. Antonietta era come ringiovanita ma ogni tanto mi chiedeva se lei fosse una puttana, perchè i suoi partners spesso la chiamavano così. "Ma noo...! cara, il turpiloquio è normale in un rapporto, ti fa eccitare tantissimo, e poi lo sai a noi uomini piace la donna troia, è una cosa naturale..." le rispondevo.
Ma quello che mi aveva fatto sempre preoccupare era che mia moglie si affezionava ai suoi amanti, se ne innamorava, certo anche questo era naturale ma mi creava dei problemi, comunque ero sempre riuscito a gestire la cosa, in quanto come dice il proverbio "chiodo schiaccia chiodo", le trovavo subito un'altro uomo e lei dimenticava il precedente. Ad un certo punto mi squillò il cellulare, era Salvatore il padre di Daniele. "Aaa... ciao... abbiamo scaricato e stiamo tornando, penso che se non troviamo traffico saremo al parcheggio per le sette di sera, voi come state messi... e tua moglie che dice...?" Misi il vivavoce di modo che Antonietta potesse ascoltare, lei si accese come fosse una lampadina, le brillavano gli occhi... "Passami Daniele Salvatore ti prego... che lo voglio salutare..." chiese tutta eccitata. "No... mò sta al bagno che stiamo fermi per fare il pieno... và bè te lo saluto bella... ma alle sette venite pure voi alla stazione di servizio che mangiamo insieme..."
Io dissi a Salvatore che a mia moglie era ritornata la voglia e che si era pure innamorata di suo figlio, lui ridendo mi disse che dopo mangiato sarebbero venuti a casa nostra per fottersi di nuovo Antonietta, ma che dovevano anche trovare un posto per dormire. Gli risposi che non c'era alcun problema, sarebbero stati ospiti da noi per il week-end fino a quando non fossero ripartiti. Alle sei di pomeriggio io e mia moglie ci preparammo, lei si fece la doccia, e poi si voleva vestire con capi firmati e scarpe con tacchi a spillo. "Che dici Mario metto la minigonna...?" mi chiese. "No amore... assolutamente no...! Poi alla stazione di servizio ti prendono proprio per una di quelle...!" gli risposi. "Hai ragione caro... allora mi vesto minimalista, jeans, maglione, cappottino, scarpe basse ed appena un pò di trucco." - "Si cara così sarai splendida...!"
Mentre percorrevamo il breve tragitto che ci portava all'area di servizio molti pensieri si affollavano nella mia mente, come ci consideravano questi due nuovi amanti della mia Antonietta...? Certo noi eravamo una coppia al di fuori delle comuni regole della vita sociale, ma non avrei voluto che loro ci avessero giudicato male, comunque era chiaro che quello che li faceva tornare a casa nostra era il piacere che trovavano nell'avere un rapporto sessuale con una bella donna matura e disponibile quale era mia moglie. Arrivati all'area di servizio ci incontrammo, loro furono molto gentili e ci salutarono come due vecchi amici, poi ci invitarono a mangiare insieme, parlammo di molte cose, ma non di sesso naturalmente, solo verso la fine della cena Antonietta chiese a Daniele se avesse la ragazza, lui rispose di no e che si era lasciato da poco con la sua. "Allora posso sperare...?" gli chiese trepidante mia moglie.
"Mio figlio deve lavorare, non può andare appresso alla figa, adesso lo accompagno per fargli imparare il mestiere poi farà da solo, ma non ti preoccupare bella che tutto l'anno facciamo questa strada e quando vuoi veniamo da tè per farti divertire..." rispose Salvatore. "A bene... perchè sai Antonietta si è proprio innamorata di tuo figlio..." intervenni io. I due allora sorrisero, poi mia moglie guardandolo con due occhi innamorati prese la mano del ragazzo. Vedendo questo ebbi un'improvvisa erezione. Finita la cena Salvatore e suo figlio ci portarono al parcheggio per mostrarci il loro autoarticolato, poi l'aprirono e presero dall'interno una borsa, "Vi abbiamo portato qualche bel pensiero..." disse il padre. - "A... grazie Salvatore... va bè allora possiamo andare...?" gli chiesi, così ci mettemmo tutti e quattro in macchina e partimmo verso casa. Una volta arrivati gli dissi di accomodarsi nel salone, avremmo passato insieme un'altra magnifica serata. Salvatore prese dalla borsa i regali che ci avevano portato, erano dei prodotti tipici del loro paese ed anche una bottiglia di whisky di marca.
"Aaa.. grazie... grazie, ma non dovevate... adesso la stappiamo subito vi và...?" gli chiesi. Presi i bicchieri e ne versai una dose abbondante anche per mia moglie che intanto ci stava preparando un buon caffè in cucina, lei poi entrò nel salone con il vassoio del caffè e lo posò sul tavolino dove già avevo appoggiato i bicchieri, i due si misero seduti sul divano ed io ed Antonietta sulle due poltrone davanti a loro. Gustammo il caffè e ci fumammo tutti una sigaretta sorseggiando il whisky. Ad un certo punto Daniele guardando con tenerezza mia moglie prese dalla tasca dei suoi pantaloni un pacchetto infiocchettato, si alzò in piedi e glielo lo diede. "Ma che cos'è... ma è per mè...?" chiese Antonietta, lui annuì con il capo, lei lo aprì e dentro trovò bellissimo bracciale in oro.... "Ooo... caro... ma nooo... non dovevi proprio...!" disse emozionata. "Dai leggi il biglietto..." allora mia moglie lo lesse ad alta voce. "Alla più bella donna che ho incontrato nella mia vita...", poi girò la testa verso di mè e mi guardò sorridente, come era felice...!
Daniele prese il braccialetto e glielo mise intorno al polso, poi le baciò la mano. "Ooo... grazie grazie..." lei esultò alzandosi in piedi per abbracciarlo, a questo punto il ragazzo la prese per i fianchi e la strinse forte, i due si baciarono appassionatamente. Io guardandoli ebbi una forte erezione e me lo volevo tirare fuori subito per masturbarmi, ma capivo che forse ancora non era arrivato il momento. "Vieni quì bella, ti è piaciuto il regalino... ma ora te lo devi pure guadagnare, siediti in mezzo a noi che adesso ti facciamo un bel servizio..." disse Salvatore mentre si finiva il bicchiere di whisky, poi mi guardò ed io subito gliene versai ancora. Daniele prese per la mano mia moglie e la fece sedere sul divano in mezzo a loro, capivo che la festa stava per cominciare... Salvatore e suo figlio con molta dolcezza cominciarono a carezzarla e baciarla, lei mi guardava sorridendo, io annuivo con la testa approvando il suo nuovo tradimento mentre loro due la se la stavano scaldando bene.
"Piano... fate piano che questa volta abbiamo tutto il tempo..." sussurrai... Daniele allora mi guardò sorridendo, io avevo il cazzo così in tiro che mi faceva male dentro i calzoni, me lo tirai fuori liberandolo così da ogni costrizione, poi con la mano mi feci uscire la cappella violacea. Salvatore intanto aiutava Antonietta a togliersi il maglione girocollo mentre lei chiudendo gli occhi cominciava già a gemere dal piacere. "Mmm.. ma guarda stà porca sotto non porta niente..!" disse meravigliato..."Mò alzati che ti voglio tutta nuda come ti ha fatto mamma...!" lei obbediente si mise in piedi ed i due l'aiutarono a tirarsi giù i jeans attilati, ma mia moglie non aveva indossato nemmeno le mutandine. "Ma ciai proprio una troia di moglie...!" mi disse Salvatore mentre le palpava il culo. "Manco le mutande si mette... così se si deve fare chiavare fà subito...! Ma che ti offendi se ti chiamo troia...?" le chiese...
"Ooo... no... no... ditelo ancora che sono la vostra troia che mi piace..." lei gli rispose. "Mmm... ma che bel culo che c'ià tua moglie e che cosce... altro che la mia che è proprio un cesso, è tutta sfatta...!" lui mi disse poi cominciò a leccarle il buco del culo. Finalmente Antonietta era completamente nuda mostrando a noi tutta la sua bellezza. "Dai rimettiti seduta che ora ci mettiamo anche noi nudi..." le ordinarono. Lei obbedì sedendosi al centro del divano, i suoi due amanti le si spogliarono davanti mostrando i loro membri già eretti e pronti per penetrarla. Io intanto ero andato come in estasi mentre mi masturbavo lentamente, l'odore dei loro corpi in calore mi stava letteralmente inebriando. "Dai facceli diventare belli duri... fai con la bocca...!" le ordinò Salvatore. Mia moglie prese i loro membri con le mani e li cominciò a succhiare con molta devozione prima uno e poi l'altro, i due uomini cominciarono a gemere dal piacere che provavano.
"Ma sai che sà fare bene pure li bocchini...! cazzo... ciai proprio una moglie zoccola... che ti farà sempre cornuto...!" disse il padre guardandomi compiaciuto. "Cornuto contento...!" replicò Daniele... e tutti e due si fecero una ricca risata. "Allora te la spacchiamo in due come l'altra volta sei d'accordo...?" - "Si...si... fottetela come volete è tutta vostra..." risposi mentre mi masturbavo, intanto nella mia mente tutto si era annullato, era rimasto solo l'immenso piacere di guardare quello stupendo spettacolo. Salvatore si mise accanto ad Antonietta, la prese per i fianchi e la fece sedere sopra di lui, poi strofinandole il ventre ed i seni la baciò in bocca. "Adesso ti rompo il culo sei contenta troia...?" le sussurrò. "Ooo... si... si... fammi in culo..." rispose mia moglie. Daniele allora la prese per le braccia aiutandola a sollevarsi, mentre suo padre allargandole le chiappe le infilò la sua asta durissima tutta dentro il buco del culo. "E... dai fatti stà bella cavalcata puttana rotta in culo che non sei altro...!" le disse Daniele.
Antonietta urlava mentre Salvatore se la stava impalando brutalmente, avendo afferrato con le possenti mani i suoi fianchi la sollevava e se la sbatteva sul suo cazzo facendola impazzire dal piacere. "Ti piace prenderlo nel culo vero zoccola...?" le chiese. "Si... siii... mi piace... mi piace... ancora... ancora...!" rispondeva mia moglie gemendo. "Adesso fà godere pure a mio figlio..." la afferrò per i seni e se la tirò indietro, intanto Daniele le allargò le gambe e le infilò il suo membro turgido dentro la sua natura. Allora cominciò per Antonietta una vera festa dei sensi, i due maschi infoiati se la fottevano sempre più forte pronunciano frasi sconce, mentre lei a bocca aperta urlava a causa dei ripetuti orgasmi che stava provando, ma che meraviglia... quanto erano belli. Mi alzai dalla poltrona e mi avvicinai a loro, presi il piede di mia moglie che stringeva il fianco di Daniele e glielo baciai, poi carezzai la schiena del ragazzo.
Lui voltò la testa verso di mè sorridendo. "Hai visto che bel servizio ti stiamo facendo a tua moglie... sei contento...?" mi chiese. "Ooo grazie... grazie, sarò per sempre vostro debitore per questo..." gli risposi commosso. Mi spogliai allora anch'io nudo e mi riavvicinai a mia moglie che si stava unendo carnalmente a questi due camionisti che avevamo conosciuto una settimana prima in autostrada e che ci stavano donando tanto piacere e momenti impagabili. Presi con le mani il bel piede di Antonietta e glielo leccai, poi cominciai a strofinarmi il cazzo contro la pianta della sua meravigliosa estremità. "Aaa... il cornuto vuole partecipare... gli piace scoparsi i piedi della moglie..." disse Daniele ridendo. "Scopa... scopa... pensa a scopà...!" gli rispose suo padre mentre ancora sodomizzava la mia consorte.
Continuammo così tutti e quattro in quella particolare unione carnale che tanto ci stava gratificando, guardai Antonietta con amore mentre mi stavo masturbando con il suo piede, anche lei mi guardò, aveva le lacime agli occhi dal piacere che stava provando, ora gemeva ed ora urlava a seconda della forza degli affondi di quelle possenti verghe dei suoi due amanti. "Mmm... ma ci vogliamo sborrare in faccia a stà puttana..?" propose Salvatore... "Si... facciamo come nei film porno...!" rispose suo figlio e uscì dalla vagina di mia moglie rimettendosi in piedi, anche io feci un passo indietro lasciando il suo piede, il vecchio la sollevò sfilandole il suo membro dall'intestino e si mise anche lui in posizione eretta.
Antonietta si accasciò seduta sul divano mentre ancora gemeva. I due maschi si misero con i loro cazzi davanti a lei invitando anche mè ad offrire questo bukkake alla nostra regina... Il primo a venire fù proprio il ragazzo, che fece uno schizzo di sborra che andò a bagnare il viso di mia moglie, lei allora come fosse in estasi prese in bocca quella fonte di vita, gustando così completamente il seme che il suo giovane amante le stava donando. "Ooo... bevi... bevi... bevitela tutta...!" urlò Daniele. Venni anch'io a questo punto bagnando i seni ed il ventre di mia moglie, poco dopo se ne venne anche Salvatore. "E dai... veniamo tutti e tre addosso a questa Troia...!" disse e poi eiaculò sul corpo di mia moglie il suo caldo sperma. Antonietta mi guardò sorridente mentre si staccava dalla verga di Daniele, si alzò in piedi e mi abbracciò, "Caro ti ringrazio... non puoi capire quanto ho goduto..." mi disse. Allora la baciai teneramente in bocca gustando quel nettare di vita che le era stato donato in quella fantastica serata di sesso sfrenato.
"Si... bacia stà zoccola e ingoiati la sborra cornuto che non sei altro...!" mi disse allora Salvatore. "Ma che me lo vuoi succhiare...?" mi chiese. Allora mi misi in ginocchio e glielo presi in bocca. "Ha...! ma ci piace pure il cazzo a stò cornuto...!" Esclamò Daniele. "Mmm come sei bravo a fà li bocchini, sei quasi meglio di tua moglie... me lo hai fatto diventare di nuovo duro, che lo vuoi nel culo...? Senza dire nulla allora mi misi a pecorina rivolgendo il mio sedere verso di lui, intanto Antonietta si era di nuovo seduta sul divano assieme al suo Daniele e ci guardava soddisfatta mentre si spalmava sul corpo tutto lo sperma che aveva ricevuto in quella serata indimenticabile. Mentre Salvatore mi sodomizzava cominciai a leccare e succhiare i meravigliosi piedi di mia moglie, lei sorrideva compiaciuta gustandosi questo insolito spettacolo. "Ma vedi com'è bello prenderlo nel culo... maritino mio..." mi disse ridendo, poi appoggiò la testa sul petto del suo giovane amante e gli cominciò ad accarezzare il ventre.
Cominciai a gemere forte dal piacere anale che stavo provando. "Godi... godi... troia...! abbiamo incontrato proprio due grandissime troie..." Disse Salvatore a suo figlio. Mi resi conto che quel fine settimana era diventato un crescendo di piacere e voluttà che ci aveva coinvolto in una maniera mai provata prima. Salvatore mi venne dentro urlando, poi tutti e quattro ci riposammo felici, alla nostra richiesta Antonietta sempre completamente nuda si alzò ed andò in cucina a prepararci un'altro buon caffè per tirarci sù mentre noi stavamo bevendo ancora quell'ottimo whisky che loro ci avevano portato. "Ma quanto sei bona...!" le disse Salvatore guardandola da dietro mentre lei andava in cucina, allora mia moglie girò la testa e gli sorrise con uno sguardo malizioso. "Ma che faccia da zoccola che ciai..." lui le replicò, ridemmo allora tutti di gusto.
Dopo il caffè fumammo tutti e quattro un'altra sigaretta parlando del più e del meno, poi magicamente ci ritornò la voglia, quella serata di piacere sembrava non finire mai. Se la scoparono di nuovo, ma questa volta a turno sulla poltrona con tutta la passione possibile riempiendo la sua figa con il loro seme. Ci facemmo poi tutti e quattro la doccia, eravamo veramente stanchi e storditi da quella straordinaria esperienza che ci aveva coinvolto completamente segnando per sempre le nostre vite. Antonietta dormì con il suo giovane amante sul nostro letto matrimoniale, mentre io e Salvatore nella camera degli ospiti. Domenica mattina io e lui ci svegliammo verso le dieci, tutti e due ancora nudi preparammo una ricca colazione per mia moglie ed il suo Daniele e gliela portammo in camera.
Loro furono molto contenti di questo, e dopo aver fatto colazione per tutti noi fù di nuovo una festa dei sensi...! Verso l'ora di pranzo chiedemmo ai due se volevano rimanere a mangiare da noi. Ma Salvatore disse che dovevano rientrare a casa perchè lunedì dovevano ripartire per una consegna. Ci salutammo con molto affetto, mia moglie abbracciò Daniele con le lacrime agli occhi chiedendogli quando sarebbe ritornato. "Presto... presto bella non ti preoccupare..." le rispose. "Dai... che vi chiamiamo noi appena facciamo questa tratta... forza andiamo che è già tardi..." disse Salvatore al figlio. Ora mi rimaneva solo un problema, Antonietta si era di nuovo innamorata... ma avevo capito che Daniele la considerava solo come un diversivo, una zoccola da fottersi insieme a suo padre quando ne avessero avuto il tempo. E questo a mè stava proprio bene...
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