La giornata era ormai agli sgoccioli. Una giornata molto stressante. Ero stanchissima . Mi cambiai, misi il mio pigiama nuovo che mi aveva regalato mia madre e come una bimba mi addormentai dopo aver letto solo una pagina di un romanzo .
Cominciai a sognare , sognare casa, la famiglia , gli animali, i miei amici era tutto un misto e una confusione che passava veloce in una grossa e grigia nebbia. Poi le immagini furono nitide . Nel sogno c'ero io , mi vedevo perfettamente. Il mio aspetto era uno di quelli del sabato sera , prima che conoscessi e che sposassi l'uomo della mia vita. Ero tutt'altra persona , vedevo di nuovo me con il look diverso , non più i capelli rossi di adesso, ma di nuovo i capelli neri lisci , rossetto di un colore rosso fuoco e la minigonna. Mi vedevo ballare in mezzo alla pista , non balli frenetici , ma anche lenti in mezzo a tanti uomini . Questi uomini che mi sorridevano tutt intorno e cominciarono a palpare dappertutto. Io rossa in viso ma felice , ubriaca e sorridente di quel che finalmente sentivo. Sentivo questi uomini che anche se sconosciuti, mi desideravano. Questi uomini desideravano me, il mio corpo, volevano fottere il mio corpo ed io volevo fottere. Quelle mani che mi toccavano tra le cosce , sotto la gonna sfilando le mutandine . La mia fica già molto umida, i capezzoli già turgidissimi. Avevo bisogno di questo e volevo questo. Volevo sentirmi parole come : porca, troia, vacca. Si, perché il mio fisico non era quello di una modella , ma di una curvy alla Serena Grandi. Due tettone , un culone da sfondare e una grande folta capigliatura da prendere da dietro e sbattere. Ed io mi vedevo li , in mezzo alla piazza , in mezzo alla folla con le mie amiche a bocca aperta mentre mi vedevano scopare con i loro "fedelii" compagni . A me non importava di loro e chi fossero. Importava solo che quella sera mentre mi strusciavo sui loro piselli duri e caldi , li sentivo all'improvviso penetrare. Chi mi succhiava i seni dal davanti, chi da dietro mi montava e chi sotto mi leccava l'enorme succo che stavo emanando .
Uscendo dalla discoteca mi ritrovai a casa . Mi stavo spogliando quando sentì dei lamenti .
Uscì dalla mia camera e mi diressi verso i lamenti che provenivano dalla camera dei miei genitori. La porta era semi socchiusa, e una tiepida debole luce di una lampadina del comodino bastava a illuminare bene la situazione.
Vidi mia madre nuda mentre succhiava il cazzo di mio padre . Il culo aperto di lei dava verso la porta , quindi, io vedevo benissimo quel corpo succulento di cui io avevo preso molto , tutto voglioso davanti ai miei occhi. Cominciai a essere bagnata e infilai subito la mano nelle mutandine per sditalinarmi. Avete capito bene , non era il cazzo di papà a farmi bagnare , ma il corpo e la fica aperta di mia madre a tempestarmi di brividi ed emozioni.
Quei lamenti, non resistetti a quei lamenti e a quella visione . Entrai, e spogliandomi misi la faccia dietro di lei , tra le sue chiappe mentre si trovava ancora a quattro zampe a succhiarlo a papà, e cominciai a leccare . Nessuno disse nulla , sentivo più lamenti e mibpadre che urlava :"troie mie".
Possedevo nella mia bocca quella bellissima e succosa vagina pelosa, mentre infilavo il dito nel suo buco del culo e nel frattempo sentivo gli occhi e le mani palparmi i miei grossi seni penzolanti dal mio vecchio. Lui venne in bocca a mamma e mamma venne nella mia , poi io mi girai buttandomi sul letto a gambe aperte e urlai : " dio, dio, vengo anche io , presto venite!
Ed entrambi misero la faccia , la lingua e mi slinguazzarono mentre mi tirarono i capezzoloni duri come biglie , ed io Venni nelle loro bocche mentre toccavo la fica di mamma che colava ancora e ancora e si estasiava .
Tornando in camera, ero pronta per andare a dormire , sprofondai sul materasso solo con una camicetta e nulla sotto. Non mi importava se la mia fica che continuava ancora un po' a cacciare liquidi avrebbe bagnato il letto, ero stanca e volevo dormire ma qualcosa salì sul letto .
Era il mio tesoro più grande pieno di peli e di tanto affetto in formato quattro zampe . Il mio pastore tedesco di nome Eros .
Dopo qualche secondo capì però, perché era saltato sul letto. Non ci pensai subito perché la mia mente era stravolta e stanchissima poi però, dopo le mie annusate e leccatine tra le cosce , capì cosa desiderava.
Non avevo voglia di muovere un dito, ero davvero stanchissima , ma pian piano quel musetto e quelle leccate all'interno coscia che si insinuavano sempre più verso la mia fica ancora calda e succosa mi fece cambiare idea .
Il mio cane mi dette una svegliata potentissima . Non era mai successo. Anche se tante volte avevo fatto il pensierino , soprattutto quando l'ho lavavo e il suo cazzo usciva tutto fuori rigido.
Ecco, in quel momento lo vidi. Vidi il mio cane che aveva cinque zampe . Mentre mi leccava la passera tutta spalancata , vedevo quel suo enorme pene rosso fuoco che già gocciolava.
Era stata una serata piena per la mia fica e anche per la mia mente , ma quell'altra novità, mi emozionó a tal punto che fu tutto naturale . Il mio corpo si girò mettendomi pancia in su , mi sbottonai la camicetta e mi misi a guardare.
Guardavo il mio Eros che leccava , leccava la mia fica aperta come fosse un pasto più gustoso e dolcioso di sempre . Come se avessi messo tra le mie cosce chili di marmellata , e lui ora la stava tutta assaporando e leccando. Sentivo uscire dalla mia fica altri umori e nel frattempo i miei capezzoloni era diventato ancora più turgidi e decisi di tirarli . Poi decisi di tirare il suo più grosso capezzolone . Presi il suo uccello in mano e cominciai a segarlo , ogni tanto da sotto lo succhiavo e lo leccavo dandogli bacini affettuosi sulle palle . Era tanto bagnato quel suo enorme pacco , e schizzava in continuazione dappertutto , sul mio seno e sul mio viso. Ogni tanto lo facevo schizzare in gola infilandomelo in bocca e dando grosse ciucciate , mentre lo facevo , lui leccava la.mia fica bagnatissima e gemevo e gemevo . Oddio , venni due volte di seguito. Era troppo bello, troppo emozionante , troppo proibito quel che stavo facendo . E proprio perché tutte quelle cose di quella sera erano proibite , che io le adoravo e mi facevano godere come la più grande troia mai esistita .
La sveglia suonò. Io frastornata mi svegliai e guardando l'orologio e la luce provenire da fuori della finestra capì che era stato un lungo e caldo sogno.
Mmm che sogno però, ero fradicia , e non di sudore.
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