Storia di un matrimonio (ep. 4) – la festa di nubilato (Il paradiso in terra)

  • Scritto da Lizbeth il 03/12/2022 - 14:31
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"Era ora che ti decidessi" – ho sempre odiato l'insicurezza di mio marito. Rialza la penna e intravedo una lacrima – "perché dobbiamo divorziare, l'avevi detto tu, siamo fatti l'uno per l'altra"

"Stronzate e poi ti ricordo cosa mi hai fatto"

"Sono stato debole lo sai, ma l'ho fatto per fare un piacere a una tua amica"

"Stronzate e ancora stronzate" – Lo guardo duramente – "Mi hai sempre incolpata di averti rovinato la vita, di averti fatto perdere l'amore della tua vita" – sospirai – "e forse ti sei dimenticato come ti sei divertito con me o forse dovrei ricordarti del mio addio al nubilato?"

 

La sua timidezza è sempre stata incredibile. Non ho mai capito se lo fosse davvero o semplicemente non voleva rotture di scatole. Comunque con mia grande sorpresa decise di non fare nessun addio al celibato. Lui trovava inutile il matrimonio, figurati tali cerimonie. Quindi decisi d'invitarlo al mio addio al nubilato. Tanto doveva essere una semplice chiacchierata tra amiche e, non nascondo a dirlo, per quella sera mi serviva un cameriere e, in una botta sola, gli potevo presentare le mie amiche più intime.

Non voglio perdermi in chiacchiere. Quella sera decidemmo di festeggiare a casa nostra, imbastimmo la sala con cibarie vale e ci sedemmo sul divano aspettando la loro venuta. Suonò il campanello e lo spettacolo iniziò – "Si alzi il sipario".

Volevo presentare le mie amiche come si deve. Feci attendere le invitate in cucina, spostai una poltrona davanti alla porta devi feci accomodare lui.

"Ora signori e signore" – Andrea si guardò intorno, ovviamente c'era solo lui – "Voglio presentarvi le attrici principali di questa fantastica serata" – Bussò sulla parete e apparse la prima avventuriera.

"Per prima le presento la mia cara cuginetta, ovviamente vi siete già incontrati" – Mi strizzò l'occhio – "Vediamo questa favolosa bionda con un completo maschile. Si può notare facilmente la scollatura sul suo piccolo seno nudo" – Tiziana entrò e diete un bacio sulla guancia ad Andrea.

"Ora vediamo chi arriva per seconda. A si è la mia compagna di squadra Daniela. Altissima, fisicata, capelli corti e indossa un bellissimo kimono nero con rose rosse e spacco incredibile" – Entrò e snobbò il mio futuro marito – "Come si può notare dalle sue forme generose, l'abito è assai aderente"

"Ora arriva la stella di Rende, la gnoccolona Azzurra, bionda, tettona, culona e indossa un bel vestito" – Le palpai il culetto – "Come puoi notare anche qui le forme abbondano".

"Per perdiamo tempo, questa è Ludovica, la snob" – l'osservai un po' arrabbiata – "Bionda, quarta di seno, gambe lunghe e, visto la sua innata arroganza, si permette di venire vestita da "sposa" al mio addio al nubilato, chi la capisce è brava" – Si sedette in disparte.

"Ora signori vorrei attirare la vostra attenzione sulla mia monellina, Giusy" – l'accolgo con un bel bacio sulle labbra – "Una mora piccolina, ma con le forme al posto giusto e oggi indossa un top bianco e una minigonna leggermente corta" – le palpai il culo. Lei fece la stessa cosa con l'inguine di Andrea, evitai di commentare.

"E per ultima, in quanto la mia migliore amica, la signorina Francesca" – le sbattei la lingua in gola – "la mora più bella del mondo, con due tette divine" – le strinsi – "oggi con jeans aderenti e strappati. Completa il tutto un top con la scollatura a forma di cuore, che evidenzia il suo seno infinito" – Rimase accanto a me e prese la parola.

"Ed ecco qui la sua futura sposa, Antonella" – Mi strinse il seno – "Una bionda divina con due seni sodi come il marmo che ha deciso di non vestirsi, visto che indossa un top e una minigonna bianchi trasparenti" – Che sarà mai, mi si vedevano i capezzoli.

Andrea era già arrapato ma fece di tutto per non farsi notare, infatti si mise in un angolo a osservarci.

Ora che eravamo tutte sedute invitai, gentilmente, il mio porco ad andare a prenderci da bere. Mentre lo aspettavamo iniziai ad aprire i regali, che conoscendo le mie amiche, immaginai che fossero assurdi e pericolosi.

Aprii il primo e trovai un libro, questo era sicuramente da parte di Azzurra, sa perfettamente che la lettura mi annoia, era una provocazione con non accolsi. Arrivò il turno di un paio di scarpe da calcio, questa era Daniela, ma si era accorta che stavo per sposarmi e non giocare una partita?.

Finalmente arrivarono i pezzi forti, si iniziò con uno strap-on nero, questo era sicuramente da parte di Francesca, conoscevo i suoi gusti. Fu la volta di un completo molto stiloso, era da parte di Ludovica, del resto faceva la modella.

Iniziarono i capi intimi. Un bellissimo Babydoll da parte di Tiziana e un completo semitrasparente da parte di Giusy.

Partì il coro – "Indossali, indossali" – obbedii subito.

Mi spogliai e per primo indossai l'elegante babydoll nero, trasparente, con maniche corte con aperture sulle spalle, spacchetti laterali. Come accessorio aveva una fascia in raso con stringatura.

Le mutandine erano coordinate.

Francesca di alzò – "Sei sempre sexy, amore" – mi infilò la mano nella scollatura e accarezzò il seno destro. Le più santarelline del gruppo strabuzzarono gli occhi, eppure sapevano del feeling che scorreva con il mio tesoro.

Afferrai l'intimo regalatomi da Giusy, mi spogliai e lo provai subito. Era un completo composta da tre parti, reggiseno, mutandine e autoreggenti. Aveva un design raffinato, trasparente con dei fiorellini delicato a coprire un po' di pelle. Non nascondo di possederlo ancora oggi, anche se ha fatto il suo tempo.

Devo dire che mi trovavo dannatamente sexy e lo pensarono anche le mie amiche. La prima ad alzarsi fu Giusy, mi baciò le labbra e mise subito la mano dentro le mutandine. Iniziò tutto così.

Sembrò quasi che con il suo gesto si fossero accese le luci della ribalta.

Mi spinse le dita dentro la figa e mi leccò il seno, la situazione mi eccitò parecchio. Anche Francesca mi leccò il seno. Ero in mezzo a due lingue fameliche.

Anche Tiziana si avvicinò, lei si inginocchiò, spinse lateralmente le mutandine e premette le sue sottili labbra sulla mia passera vogliosa.

Le altre che facevano. Ludovica baciava la schiena di Giusy, del resto, in quel periodo, era la sua migliore amica. Daniela si alzo il kimono e si accarezzò la passera e la solita Azzurra sembrava annoiata e disse – "Manca solo uno spogliarellista" – Il suo tono mi sembrò ironico.

In quel momento apparse Andrea, che vedendoci, fece cadere tutti i drink che aveva preparato con cura.

Ancora Azzurra disse – "Uhnn, forse l'abbiamo trovato" – e si incammino verso di lui. Con fare delicato gli mise la mano nei pantaloni, gli afferrò l'asta con decisione – "Il signorino è già eccitato".

Ritirò la mano e lo portò sulla ribalta – "Ora ti spogli" – Andrea rimase li fermò. Noi ci accomodammo sui divanetti e lo guardammo.

"Nudo, nudo, nudo" – io ero quella che si agitava di più – "Caro maritino fai vedere la mercanzia alle mie amiche" – mi chiedevo se ne avesse il coraggio, ma sapevo che gli serviva una spinta.

Mi alzai, gli sbottonai lentamente la camicia, gli misi una mano sul petto villoso e lo baciai – "matto lo so bene che vuoi scopare con noi" – Sbottonai pure i pantaloni – "Visto che è una serata particolare, ti concedo il permesso".

Con abile mossa i pantaloni caddero per terra e lui rimase seminudo, davanti a noi, con il cazzo dritto – "Chissà chi sarà la prima". Lo masturbai delicatamente. Gli animi si stavano scaldando e vidi Francesca e Giusy intraprendere una lunga e intensa limonata.

Con mia grande sorpresa la prima ad alzarsi fu Daniela. Si avvicinò a noi con il suo sensuale abbigliamento, mi baciò, lo faceva raramente, si inginocchiò e prese in bocca il pene del mio uomo. Il quale, lo potevo vedere dai suoi occhi, era terrorizzato.

Li lasciai da soli, avevo una stronzetta da sedurre. Ludovica. Quella ragazza mi eccitava tanto, anche perché non ero mai stata con lei.

Mi sedetti accanto a lei, le accarezzai il ginocchio destro – "Ti piace lo spettacolo?" - Davanti a noi Daniela stava facendo una intensa fallatio ad Andrea. Sulla nostra destra, Francesca si era tolta i pantaloni e Giusy gli stava leccando la figa. Alla nostra sinistra, Tiziana stava cercando d'introdursi nella valle alpina costituita dal seno di Azzurra.

Ludo con la sua apparente freddezza mi rispose – "Puoi sicuramente fare di meglio"- Captai il segnale.

La baciai, le abbassai il corpetto bianco e accarezzi il suo seno esplosivo.

Sentii alzarsi qualcuno, e notai, con la coda dell'occhio, Tiziana e Azzurra avvicinarsi al centro del palcoscenico, cercando di attrarre l'attenzione del mio futuro sposo.

Nella platea io alzai il vestito della fanciulla e la masturbai. Mentre l'accarezzavo, guardavamo lo spettacolo che si stava sviluppando davanti a noi.

In quel momento Andrea era l'uomo più fortunato del mondo. Azzurra nello stesso momento gli stava accarezzando li petto e succhiava vogliosa la sua lingua. Tiziana si era unita a Daniela a leccare il cazzo eccitato. In realtà Dany in quel momento gli stava mangiando le palle e, con una abile mossa, riempi quel il buco del culo con la sua lingua impertinente.

Sussurrai a Ludovica che il mio ragazzo avrebbe eiaculato in pochi secondi, ma la mia premonizione risultò fallacia.

Sentii una mano toccarmi il seno sinistro e vidi un'altra mano afferrare il seno di Ludovica. Le pazze erano arrivate. Giusy e Francesca si unirono a noi.

Sul divano eravamo in quattro, sul palco c'erano altri quattro, chi avrebbe goduto di più. Rimanete per scoprirlo.

Ora sposterò l'attenzione sul palcoscenico, anche se ero distratta dalla mie amiche, potevo vedere benissimo cosa succedeva. Le cose si erano fatte serie. Avevano steso per terra Andrea e Azzurra gli aveva riempito la faccia con i suoi seni giganti. Invece, con una voglia assurda, Daniela lo stava cavalcando. Notai che il suo fantastico vestito era strappato. Per finire Tiziana scorreva la sua lingua su tutti i corpi e i genitali che incontrava.

Volevo essere all'altezza. Mi ricordai dell'oggetto che mi avevano appena regalato. Lo cercai e lo indossai. Dissi alle mie ancelle ti tenere ferma Ludovica e, senza pensarci due volte, penetrai quella snob. Mi aspettavo qualche protesta da parte sua, quindi le tappai la bocca con le mie labbra, ma a occhio e croce sembrava felice della mia idea. Le mie collaboratrici si occuparono di un seno a testa. La loro lingue giravano vorticosamente.

Era assai eccitante vedere Ludovica ansimare, lei si era sempre dichiarata etero.

Dai rumori che provenivano dalle mie spalle, anche il mio futuro marito si stava divertendo, con le più puttane della compagnia, ma in quel momento la mia attenzione era rivolta verso le tre fanciulle che avevo accanto. I miei colpi dentro a Ludo si intensificarono e, per rendere la cosa ancora più sexy, Giusy iniziò a succhiargli il clitoride, mentre Francesca si mise in piedi davanti alla faccia della nostra preda e gli sbatté la passera sulla bocca.

Passò qualche secondo e sentii una lingua invadermi il culo, mi voltai, era mia cugina. Ero inebriata dal piacere. La sua iniziativa mi ispirò e infilai la lingua nel poderoso fondo schiena della mia amata Francesca. In quel momento mi vennero due idee. La prima insidiare quel culetto, il secondo farlo davanti ad Andrea.

Baciai la schiena di Francesca, le sussurrai – "Ti voglio". Estrassi la spada dalla figa di Ludovica che fu subito occupata dalle lingue di Tiziana e Giusy. Portai in mio amore lesbo ai bordi del palcoscenico e la feci mettere a quattro zampe. Le accarezzai i suoi buchi adorabili, fissando Andrea.

Mentre ero girata i loro vestiti erano spariti. Peccato avevo trovato Daniela molto sexy in quel completo asiatico. Il mio futuro marito non aveva perso tempo, aveva appoggiato Azzurra, decisamente la più bella ragazza del gruppo, al muro e la stava penetrando con passione. Un'altra donna si sarebbe arrabbiata, ma io ero eccitata. Daniela stava accarezzando entrambi e infilava le sue dita sottili nel culo maschile.

Non persi tempo, alzai il viso di Francesca – "guarda che puttane" - e le infilai il cazzo nel culo. La scopavo spesso quando mi veniva a trovare, ma farlo in quel momento, lo trovai superlativo. Ogni volta che Andrea penetrava la sua partner, io facevo lo stesso con la mia. Ogni volta che lui palpava l'enorme seno che aveva davanti, io facevo lo stesso.

Daniela era inginocchiata in mezzo a loro due e leccava la palle penzolanti, e con le dita masturbava la figa depilata.

Il pene di Andrea uscì di scatto dalla passera della tettona e con un gesto rapido Daniela lo prese in bocca, ora era suo. Io arrapata guardavo e fottevo con gusto Francesca che emetteva urli di giubilo.

La mia collega calciatrice aveva una voglia sfrenata, spostò Azzurra, mise una gambe intorno ad Andrea che la penetrò abilmente.

In quel momento mi chiesi cosa stesse succedendo alle mie spalle. Baciai la schiena di Francesca e mi voltai. Le mie amiche non avevano perso tempo. Giusy stava leccando ardentemente la passera di Ludovica. Lei non voleva confessarlo, ma provava un sentimento maggiore di una amicizia per quella snob del cavolo. Le osservai per un attimo e rimasi ipnotizzata da quel meraviglioso culetto che ondeggiava davanti ai miei occhi.

Intanto Francesca era sparita, non la vedevo più.

Mi avvicinai alle due fanciulle sul divano e leccai il culetto della mia amica terrona. Si voltò e rise. Avevo ancora tra le gambe quel bellissimo cazzo e lo infilai, con decisione, nel suo ano. Ebbe una reazione immediata. Bestemmiò in calabro.

Mentre scorrevo il pene dentro di lei, guardavo la sua lingua lavorare sul corpo statuario di Ludovica. Dietro di me sentivo amplessi infiniti. Sembrò che una goccia d'acqua raggiunse il mio corpo, ma in quel momento non potevo distrarmi. La scena madre era davanti a me.

Io baciavo la cucciola sulla schiena, e lei baciava la sua amica sulla figa. Sembrava che leccasse il nettare degli dei. Una mano mi sfiorò il sedere. Una voce mi sussurrò all'orecchio – "grazie". Era Daniela. Mi baciò la guancia, aveva il viso paonazzo, ansimava ancora. Intuii che avesse raggiunto l'orgasmo, e visto lo sperma che le colava sulle gambe, pure Andrea.

Mi afferrò per il braccio destro, lei era sempre stata una ragazza forte, e mi disse – "È ora che la futura sposa diventi l'attrice protagonista".

Mi fece girare, in quel modo vidi il mio futuro marito attorniato da tre troiette. Francesca, Tiziana e Azzurra. La prima si faceva leccare le tette da lui, la seconda stava ripulendo il cazzo pieno di sborra lasciata da Daniela, era ancora bello duro. La terza baciava Andrea e veniva palpata da tutti.

La mia compagna di calcio mi fece sdraiare sul tappeto – "me lo sono fatto perché tu troia ti sei scopata il nostro allenatore" – merda pensavo che non lo sapesse. Mi accarezzò la passera – "Ti piace vedere il tuo uomo scopato da altre".

Ammisi di si.

Francesca si avvicinò a noi con in mano il cazzo di Andrea, altre quattro mani che non identificai mi spalancarono le gambe e tutte in coro – "Ora ti scopi la tua futura moglie davanti a noi".

Lui succube si sdraio sopra di me. Entrò dentro la mia porta principale con il suo cazzo duro e ancora sporco. Era infoiato. Era assurdo quello che stava succedendo.

La sua lingua mi leccò le tette. Nel mentre c'erano altre lingue che lavoravano. La mia stava assaporando il seno di Daniela, era la prima volta e ne volevo approfittare. Tiziana stava leccando l'ano del mio futuro marito. Azzurra, Giusy e Francesca si stavano attorcigliando sul divano. Se avessi potuto esaudire un desiderio, avrei chiesto di fermare il tempo in quel preciso momento.

Quella che mi sorprese di più fu Ludovica. Si mise in piedi sopra di noi, con una mano si toccava il seno e con l'altra si masturbava. Si aprì la passera con le dita e riempi i nostri corpi con il suo squirt, fu la prima volta vidi quel tipo d'orgasmo. Anzi pensai che fosse un altro tipo di liquido.

Andrea scorreva l'asta dentro di me, sollecitato da Tiziana che gli premeva le mani sul culo. Allungai la mano destra sul seno di Daniela, lo palpai. Era pieno dello squirt di Ludovica.

Ero eccitatissima, il pene mi stava sfondando. Altre mani si aggiunsero alla nostra comitiva. Erano le troiette che prima si divertivano sul divano. Fu un momento confuso. L'unica cosa di cui ero certa, era il cazzo di Andrea dentro di me. Non l'avevo mai sentito cosi duro, di sicuro la situazione l'aveva aiutato.

All'improvviso non lo vidi più, una passera aveva oscurato la visuale. Era quella di Francesca, d'istinto la leccai. Azzurra invece aveva ficcato le sue tette in bocca ad Andrea e veniva penetrata con lo strap-on da Ludovica. Come vorrei voluto registrare la serata per ricattarla.

Giusy si strusciava la fica sulle tette di Francesca. Un porcile.

"uhnn sto per venire" – Era la voce di Andrea.

Fu Tiziana a prendere l'iniziativa. Lo spinse via da me. Lo rimise in piedi. Gli prese il pene in mano e lo sego davanti a tutte. Ogni tanto le puttanelle gli davano una leccata a testa. Quando fu il turno di Ludovica, il suo cazzo esplose. Il suo seme raggiunse copioso i nostri corpi, ma sopratutto il mio corpo sudato.

Lui si sedette stravolto sulla poltrona, accarezzandosi il pene ormai dolente. Al centro del palcoscenico rimasi io e le mie amiche, che si avvicinarono al mio corpo come le spose di Dracula.

Le lingue di Giusy e Francesca si occuparono della mia passera. Quelle di Ludovica e Azzurra si concentrarono sul mio seno e pure io ricambiai sul loro.

Invece Tiziana e Daniela, le più etero del gruppo, si sedettero accanto ad Andrea e si accarezzarono tra di loro. Anche se ormai il pene non dava più segno di vita.

Notai Andrea sussurrare qualcosa a Daniela, che si alzò. Sparì un attimo dalla mia visuale. Ricomparse quando sia Giusy e Francesca si alzarono dalla mia passera e si spostarono accanto a me. Mi rigirarono, mi fecero mettere a quattro zampe e leccai tutte le passere che i miei occhi potevano vedere. Tranne Daniela. La quale mi parlò.

"Sai cosa mi ha detto poca fa il tuo uomo" - Ero cosi stravolta che non riuscii a rispondere – "Mi ha detto che è una vita che sogni di farti scopare da me" – Sentii il pene di gomma penetrarmi.

Stavo raggiungendo il limite, fu proprio quando avevo in bocca la passera di Tiziana che sentii la pancia contrarsi e il mio corpo raggiungere un orgasmo inteso. Svenii sul tappeto.

Tutte in coro urlarono – "Viva la sposa" – e il sipario di chiuse

"Te lo ricordi ora vero" – Eravamo tornati entrambi alla realtà – "Quale altra moglie ti avrebbe fatto scopare le sue amiche" – Le presi la mano – "Se davvero mi vuoi bene, firma"

Così scarabocchiò il suo secondo autografo sui documenti.

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